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SIMBOLO E SPERANZA DI RISCATTO.  Donna non si nasce, lo si diventa. Nessun destino biologico, psichico, economico definisce l'aspetto che riveste in.

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Presentazione sul tema: "SIMBOLO E SPERANZA DI RISCATTO.  Donna non si nasce, lo si diventa. Nessun destino biologico, psichico, economico definisce l'aspetto che riveste in."— Transcript della presentazione:

1 SIMBOLO E SPERANZA DI RISCATTO

2  Donna non si nasce, lo si diventa. Nessun destino biologico, psichico, economico definisce l'aspetto che riveste in seno alla società la femmina dell'uomo: è l'insieme della storia e della civiltà a elaborare quel prodotto intermedio tra il maschio e il castrato che chiamiamo donna »  (S. de Beauvoir, Il secondo sesso, 1984, p. 325)

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4 Le ribelli di oggi sono delle donne sconosciute, senza un nome ma che nel mondo rivendicano i propri diritti, ad esempio conducendo le battaglie contro le mutilazioni sessuali, o come le ragazze indiane che lottano contro i matrimoni combinati, le donne che ancora vivono in condizioni di schiavitù e sudditanza.

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6  Sono loro le protagoniste di questa nuova ribellione.

7 . Ci siamo poste il problema di andare ad affrontare il tema donne e istruzione, donne e lavoro, donne e scienza, nei vari campi dell'emancipazione. Abbiamo raccontato la vita di donne che avessero in comune il tratto della ribellione e delle trasgressione al destino che in qualche modo, a inizio secolo, era segnato per loro.

8 Si tratta di donne che hanno avuto esperienze sentimentali e umane spesso estreme, soprattutto nel rapporto con gli uomini. C'è un legame tra la ribellione al sistema e l'impossibilità di sottostare ai legami sentimentali tradizionali ?

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10 Queste donne che in qualche modo hanno detto "no" a un percorso segnato, sono donne che hanno rivoluzionato e vissuto anche in maniera trasgressiva la propria vita.

11 parliamo di donne del Novecento, nate con il secolo, ma in alcuni casi in quello precedente e nonostante questo capaci di vivere ai loro tempi con la stessa intensità di oggi.

12 Matilde Serao, giornalista e scrittrice da sola creò il quotidiano “Giorno “nel 1904. Non aderì mai a nessun movimento femminista, ma la sua vita controcorrente e la sua carriera in un mondo lavorativo consacrato agli uomini, rimangono un esempio di indipendenza e vivacità intellettuale.

13 Maria Occhipinti, popolana, senza istruzione, nel 1945 diventa leader a Ragusa del movimento” Non si parte!” che raccoglieva la protesta delle donne contro la chiamata dei loro uomini a combattere nell'esercito del Regno del Sud. Ricorda nella sua biografia: "Mi domandavo chi avesse inventato queste tradizioni e perchè la donna fosse considerata un essere da sottomettere e dominare".

14 Paola Borboni, attrice simbolo del Novecento, visse all'insegna dell'anticonformismo e seppe interpretare un ruolo di primo piano: quello di diva per eccellenza, dentro e fuori dal palco.Visse con leggerezza e ironia fino all'ultimo. "Se mi guardo ancora allo specchio - dichiarò - non è per vanità: è per controllare la dentiera".

15 Sibilla Aleramo, scrittrice e pioniera del femminismo, costretta a un matrimonio riparatore a soli 15 anni, abbandonò marito e figlio per poter vivere liberamente la sua vita e la sua arte. Fu protagonista della scena letteraria fiorentina e italiana, vicina a D'Annunzio, Marinetti, ma anche Quasimodo e Campana. "Donna-poeta" si raccontò nel romanzo” Una donna” e diresse nel 1899 la rivista” L'Italia Femminile”.

16 Lina Merlin, parlamentare socialista, cinque volte agli arresti alla vigilia del fascismo, licenziata dal suo impiego di insegnante per non aver voluto giurare fedeltà al regime, si dedica completamente all'attivismo politico. Passerà alla storia del costume italiano per aver voluto la chiusura della "case di tolleranza" dichiarando: "Non voglio e non posso abolire la prostituzione, ma soltanto abolire la schiavitù di alcune donne".

17 Tina Modotti, emigrante, operaia, attrice, fotografa nel Messico degli anni venti, antifascista, militante del Movimento Comunista Internazionale, perseguitata ed esule politica, rivoluzionaria in Spagna. Vicina a Edward Weston, amica di Frida Khalo, compagna del rivoluzionario cubano Julio Antonio Mella e di Vittorio Vidali. Pablo Neruda scrisse il suo epitaffio tombale.

18 Malala Yousafzai una studentessa e attivista pakistana, nota per il suo impegno per l'affermazione dei diritti civili e per il diritto all'istruzione- bandito da un editto dei talebani -. Il 9 ottobre 2012 è stata gravemente ferita alla testa e al collo da uomini armati Il 10 ottobre 2013 è stata insignita del Premio Sakharov per la libertà di pensiero. Il 10 ottobre 2014 è stata insignita del premio Nobel per la pace Nobel per la pace

19 abbiamo capito l'importanza delle penne e dei libri quando abbiamo visto le armi. La penna è più potente della spada. Gli estremisti hanno paura dei libri e delle penne. Il potere dell'educazione li spaventa. Hanno paura delle donne. Il potere della voce delle donne li spaventa.

20 Una lingua gentile taglia e colpisce meglio di ogni coltello (Nicolai Lilin)

21 I.P.S.E.O.A “V.TITONE” PROGETTO “PARI OPPORTUNITA’” ANNO SCOLASTICO 2014/15 LAVORO REALIZZATO DAGLI ALUNNI DELLE CLASSI 3 C-3D COORDINATO DALLE PROF.SSE ANTONELLA DENARO RITA ROMEO AGATA ATRIA


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