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Lavoro realizzato da Vichi Sara

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Presentazione sul tema: "Lavoro realizzato da Vichi Sara"— Transcript della presentazione:

1 Lavoro realizzato da Vichi Sara
IO NON HO PAURA Lavoro realizzato da Vichi Sara

2 Titolo: Io non ho paura Autore: Niccolò Ammaniti

3 Nasce a Roma il 25 settembre 1966
Nasce a Roma il 25 settembre Il suo primo romanzo, Branchie, esce nel Assieme al padre Massimo, docente di Psicopatologia ha pubblicato "Nel nome del figlio", un saggio sui problemi dell'adolescenza. Nel 1996 la raccolta di racconti "Fango"; tre anni dopo esce, "Ti prendo e ti porto via", ma è il suo romanzo successivo, "Io non ho paura", Einaudi Stile libero 2001, a farlo conoscere al grande pubblico. "Io non ho paura" e "Come Dio comanda” sono stati tradotti in 44 Paesi.

4 Autore: Niccolò Ammaniti Titolo: Io non ho paura Casa editrice: Einaudi Data di pubblicazione: Giugno 2011 Luogo di pubblicazione: Trento

5 Nell’estate più calda sei bambini svolgono una gara con le loro biciclettine immersi in un mare di spighe, e sarà qui la vita di uno di loro cambierà..

6 Nell’Estate 1978 ad Acqua Traverse, un gruppo di ragazzini correvano verso una collina coperta di grano. Tra di loro, Michele Amitrano. Lui scoprì che su quella collina in un buco era nascosto un bambino, Filippo. È stato rapito e segregato. Loro diventano amici, così Michele si allontana dal suo gruppo e ogni giorno va a trovare il suo amico. Un giorno a casa di Michele arriva Sergio, un amico del padre. Quella notte Michele scopre che i suoi genitori, insieme a Sergio ed altri abitanti del paese, hanno rapito Filippo e vogliono chiedere un riscatto. Michele non riuscendo a tenere nascosto il segreto così lo confida al suo amico, questo lo tradì e così Michele fu scoperto. Il padre gli ordinò di non andare più da lui perché altrimenti ucciderebbero Filippo. Un pomeriggio, insieme agli amici, tornò alla casa abbandonata e scoprì che Filippo è stato spostato. Michele si mise alla ricerca di Filippo, proprio quando stava per rinunciare trovò Filippo e cosi cerca di farlo scappare ma non ce la fanno. Il padre andò su ad uccidere Filippo ma non riconoscendo il figlio gli spara, e lui sviene. Quando gli ritornarono le conoscenze lui disse al padre che doveva fuggire, ma lui continua a piangere e a chiedere aiuto per il figlio.

7 Spazio Il racconto è situato nella campagna nel sud dell’Italia ad Acqua Traverse
Tempo Il racconto è ambientato nella calda estate del 1978

8 I personaggi principali
Maria Amitrano ( la sorellina di Michele) Era una bambina di 5 anni . Antonio Natale Soprannominato “il teschio”. Aveva 12 anni. Non era una cima, ma era grosso, forte e coraggioso. Era il capo del gruppo, gli piace comandare e se non obbedisci diventa cattivo. Salvatore Scardaccione Aveva 9 anni. Era più alto di Michele. Era un ragazzo solitario, ma era più sveglio del teschio. Michele Amitrano (protagonista) Aveva 9 anni. Barbara Mura Era una bambina robusta e tutti la prendevano in giro.

9 In questo libro i temi affrontati sono:
l’amicizia L’amore Il rispetto della vita

10 A me questo libro è piaciuto molto, perché mi ha insegnato a non arrendermi mai come ha fatto Michele che ha sfidato tutti e tutte le sue paure per la salvezza dell’amico.

11 La voce di papà mi tratteneva. <<Ascoltami bene
La voce di papà mi tratteneva. <<Ascoltami bene. Se torni li lo uccidono. Lo hanno giurato.>> La testa mi girava, ma mi sono messo in ginocchio. Non ce la facevo più a tirarmi su. Ho detto:- Filippo, scappa! Si è affacciato. –Sali! - Non ce la faccio. La gamba. Scappa, tu! Ha fatto non con la testa. – No, non vado.- Scappa, stanno qui, scappa No. Te ne devi andare. Ti prego! Vattene! Ho urlato e implorato. –Vattene! Vattene! Se non te ne vai ti ammazzano, lo vuoi capire? Si è messo a piangere. Vattene. Vattene via. Ti prego, ti scongiuro. Vattene via.. E non ti fermare mai. Mai più.. Nasconditi! Sono caduto a terra Non ce la faccio- ha detto – ho paura No, tu non hai paura. Non hai paura. Non c’è niente da avere paura. nasconditi Ascoltami bene. Non ci devi tornare più là , quelli li sparano in testa. Dì giuro sulla tua testa che non ci torno più. Ho detto: - giuro sulla tua testa che non torno più


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