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Company LOGO L LL LA TUTELA DEI CONTENUTI DIGITALI DIGITAL RIGHTS MANAGEMENT.

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Presentazione sul tema: "Company LOGO L LL LA TUTELA DEI CONTENUTI DIGITALI DIGITAL RIGHTS MANAGEMENT."— Transcript della presentazione:

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2 Company LOGO L LL LA TUTELA DEI CONTENUTI DIGITALI DIGITAL RIGHTS MANAGEMENT

3 Interviste Storia Aspetti legali Tecnologie Business DIGITAL RIGHTS MANAGEMENT

4 Storia del diritto d’autore e della protezione della copia

5  Il diritto d’autore:  Nasce dall’ esigenza di riconoscere un diritto all’autore di un’opera dell’ingegno.  Acquista maggior rilievo nel momento in cui diventa possibile replicare l’opera, modificarla e diffonderla, nel momento in cui si sviluppa un mercato ed entrano in gioco diversi interessi. La grande svolta in materia di informazione e tutela dei diritti d’autore è stata data dalla digitalizzazione. DAI DIRITTI D’AUTORE…

6  Viene alterato il consolidato sistema autore-distributore-cliente. …AI DRM (1)  L'opera è scorporata dal supporto fisico tradizionale, viene trasformata in un flusso di bit facilmente duplicabili senza perdita di qualità.  La trasmissione ha costi bassissimi, può avvenire da un punto verso la massa o da punto a punto.

7 …AI DRM (2) Risulta estremamente difficile avere pieno controllo dell’informazione digitale. Nasce la necessità di creare un sistema di tutela di tutti gli interessi in gioco nella società dell'informazione definendo le modalità di fruizione dell’opera digitale  DMCA (Digital Millenium Copyright Act) in USA  Direttiva 2001/29/CE in Europa  I sistemi DRM

8  I sistemi DRM si basano essenzialmente su:  una serie di “diritti”,di regole per l’utilizzo del contenuto digitale.  misure di protezione incentrate su alcune tecnologie di base  tecnologie deputate a governare funzioni accessorie come la gestione dei pagamenti  un business model di riferimento SISTEMI DRM

9 Aspetti legali dei sistemi di Digital Rights Management

10 PRINCIPALI PROBLEMATICHE DEL DIRITTO D’AUTORE  Riconosce al creatore dell’opera il diritto esclusivo, alla scadenza del quale il lavoro diviene di pubblico dominio e può essere liberamente utilizzato  Mira a bilanciare gli interessi del singolo autore con quelli generali della collettività, tutelando anche il beneficio che viene portao alla società in seguito alla fruizione dei contenuti creati  Non è in grado di arginare lo stato di diffusa illegalità venutosi a creare  Difficile adattare i sistemi di protezione e tutela del diritto d’autore tradizionali ai contenuti digitali immateriali scambiati tra soggetti che non hanno contatti fisici diretti e che spesso restano anonimi

11 VARIABILI DI SISTEMA  copyright  accordi contrattuali  norme anti-elusione  principio di esaurimento del diritto  sistemi di compensazione Gli esperti per la definizione del quadro normativo, per mantenere un equilibrio si focalizzano su cinque ambiti:

12 DISCREPANZE  Il quadro giuridico tra i diversi Stati non è chiaro a causa delle disparità di alcune legislazioni applicabili ai servizi della società dell’informazione e ciò comporta una notevole insicurezza giuridica  Queste differenze hanno un impatto non trascurabile sui servizi di distribuzione dei contenuti via Internet  I fornitori di contenuti on line devono misurarsi con molte leggi e in EU esistono due importanti direttive sul Contratto a Distanza e sul Commercio Elettronico  Anche le legislazioni sulla privacy risultano essere molto differenti a seconda dell’area geografica

13 CONTESTO NORMATIVO  Normativa internazionale  Normativa comunitaria  Normativa italiana Il contesto normativo a cui fare riferimento non può essere limitato ai singoli ambiti nazionali, la mancanza di barriere geografiche rende necessario fare riferimento all’intero quadro della:

14 CONCLUSIONI LEGALI  Nuove tecnologie costituiscono una minaccia per il diritti d’autore e impongono un adeguamento alla relativa disciplina, allo stesso tempo diventano un presupposto sempre più indispensabile e efficace per la tutela.  L’utilizzo di strumenti tecnologici sembra infatti poter rappresentare il modo più idoneo per tutelare i diritti della proprietà intellettuale, permettendo l’identificazione delle opere digitali e garantendo il controllo nella circolazione e fruizione.

15 Tecnologie esistenti e future per i sistemi di Digital Rights Management

16 TECNOLOGIE DRM  supportare la stesura dei contratti  disporre di un repository dei diritti acquisiti  cifrare i contenuti digitali  creare le licenze  tracciare il rilascio delle licenze  garantire la distribuibilità dei contenuti digitali  garantire la non distribuibilità delle licenze  calcolare le royalties

17 COMPONENTI DRM  DRM Packager  DRM Licenser  DRM Controller  Business Rights/ Rights Licensing Management  Access Tracking

18 STANDARD TECNOLOGICI  XrML (eXstensible Rights Markup Language)  XMLC(eXtensible Media Commerci Language)  ODRL (Open Digital Rights Language)  ICE (Information Content Exchange)  SDMI (Secure Digital Music Iniziative)  DOI (Digital Object Identifier)  AAP/Open eBook Standards  TCPA (Trusted Computing Platform Alliance) CONTAINMENT MARKING CIFRATURA ID nel flusso digitale

19 XrML 2.0 standard de facto Definizioni di CONCESSIONE di diritti, MA NON consente la specifica di regole che NEGHINO l’accesso a un servizio o l’ACQUISIZIONE di un diritto Rilasciato in modalità Open-Source e License-Free IDENTIFICAZIONE delle utenze Definizione dei DIRITTI e REGOLE D’USO Linguaggio ESTESO e COMPLETO INADATTO ad essere impiegato su dispositivi di riproduzione portatili … … …

20 TRUSTED COMPUTING  Secure I/O  Memory Curtaining  Sealed Storage  Remote Attestation  Endorsement Key crittografia per controllare transazioni sicure bus cifrato read/write su zone utilizzate da altri applicativi memoria cifrata certificazione digitale dello stato del sistema

21 Un DVD appartenente ad una particolare zona NON può essere visto in nessun’altra zona. Cambio della regione del lettore. DRM PROPRIETARI (1) DVD NON copiabile CSS File CIFRATI

22 File trasferito e riprodotto su un numero ILLIMITATO di iPod o CD, ma eseguito solo su 3 computer autorizzati (e NON su sistemi operativi Linux) DRM PROPRIETARI (2) Apple FairPlay Si basa sulla codifica AAC (algoritmo di Rijndael e hashes MD5)

23 DRM PROPRIETARI (3) Microsoft Windows Media DRM CRITTOGRAFIA con chiave, memorizzata in una LICENZA crittografata

24 DRM INTERESSANTI CD PLAYER MALWARE Invisibile NON Disinstallabile Aggiornamento per la DisinstallazioneInstabilità di Windows Disinstallazione on-lineBug in Windows STARFORCE SONY Installazione automatica invisibile Riavvio ad ogni tentativo di copia di back-up

25 NON A PROVA DI PIRATERIA SOSTENIBILITA’ ECONOMICA LEGATA NON SOLO AI CONTENUTI, MA ANCHE AI DEVICES "If consumers even know there's a DRM, what it is, and how it works, we've already failed" (Se l'utente sa che c'è un DRM, sa cosa sia e come funziona, noi abbiamo già fallito) Peter Lee, direttore della Disney, 1 Settembre 2005 al giornale The Economist CONCLUSIONI TECNOLOGICHE NON INTEROPERABILI Apple – Microsoft Microsoft -- Microsoft

26 Digital Rights Management: nuovi modelli di business

27 LA CATENA DEL VALORE CREAZIONE CONTENUTI ACQUISIZIONE CONTENT MANAGEMENT CONTENT DISTRIBUTION DRM

28 DOWNLOAD PIRATA E LEGITTIMO  Pirateria - diffusione tramite Internet:  Siti  IRC  Sistemi P2P Larga Diffusione  Motivazioni:  Anonimato  Immediata disponibilità  Rapidità  Gratuito

29 EFFETTI DELLA PIRATERIA  Tasso di pirateria:  Mondiale riferito al software: 35%  In Italia riferito al software: 53%  In Italia riferito alla musica: 90%

30 SCENARI DI HARVARD - DRM+ DRM Tecnology Lockdown Scenario Speedbumps Scenario Entertainment Co-op Scenario No Change Scenario Alternative Compensation System Scenario

31 IMPATTO DELL’AVVENTO DI INTERNET  Battaglie legali  Lobbying  Riconversioni  Bancarotte

32 BUSINESS "ILLEGALI"  Attività illecite  Attività al confine tra legalità e illegalità

33 FORME ALTERNATIVE DI COPYRIGHT  Public Domain  Licenze "liberali": BSD  Licenze “copyleft”: GPL  Licenze flessibili : Creative Commons

34 FORME ALTERNATIVE DI COPYRIGHT  Caso 1: GNU/Linux  Caso 2: Wu Ming

35  dmin.it è un gruppo interdisciplinare, aperto, senza scopo di lucro nato lo scorso anno a Torino.  Leonardo Chiariglione: Coordinatore del gruppo dmin.it.  I problemi:  Proliferare di sistemi DRM proprietari e non interoperabili  Insofferenza e insoddisfazione dei consumatori costretti a dotarsi di dispositivi diversi.  Barriere all’entrata per piccoli fornitori o autori “amatoriali” che non hanno la possibilità di realizzare e gestire una piattaforma DRM.  I rischi:  Freno alla crescita di una pluralità di offerta.  Freno allo sviluppo di un grande mercato dei contenuti digitali.  Ulteriore disincentivo all’utilizzo legale dei contenuti. dmin.it

36  Piattaforma iDRM, gli obiettivi:  Piattaforma aperta ed interoperabile, le cui specifiche sono adottate a livello nazionale.  Utilizzo di standard.  Possibilità di rilasciare contenuti con diversi livelli di protezione utilizzando tecniche DRM.  Abbattimento di barriere all’entrata per produttori minori di opere dell’ingegno  Possibilità del fornitore e dell’operatore di rete di adottare diversi modelli di business  Sistema di pagamento aperto in cui chiunque potrà aprire degli “account” basati su circuiti di appoggio ad incasso garantito (con numero limitatodi transizioni). iDRM

37 INTERVISTE

38 INTERVISTE VIA MAIL OPINIONI GENERALI SUI DRM  Utilizzo dei DRM  Indicazione delle limitazioni sui prodotti contenenti DRM P2P  Previsione di mercato download legale ( e devices)  Visione dell’utente medio del download illegale  Download illegale e “maniere forti”

39 INTERVISTE VIA MAIL SOLUZIONI PROPOSTE DALLE MULTINAZIONALI  Spiralfrog (Universal, Warner e Emi): download legale gratuito previa pubblicità  Microsoft Janus: “affitto” delle canzoni TRUSTED COMPUTING  Limitazione libertà degli utenti  TC e mercato

40 CONCLUSIONI  I DRM come tutela dei diritti d’autore sui contenuti digitali  I DRM in contrasto con le norme sulla privacy e non interoperabili  Il punto di vista degli utenti e delle aziende  Nuovi modelli in fase di sviluppo, ma nessuna soluzione ottimale

41 Matteo Acerbi Matteo Acerbi Manuela Bassetti Manuela Bassetti Agnese Dal Monte Agnese Dal Monte Elisa Maltoni Elisa Maltoni Stefano Monti Stefano Monti Valeria Nanni Valeria Nanni Giovanni Pellini Giovanni Pellini AUTORI

42 RIFERIMENTI  http://www.fimi.it  http://www.wikipedia.it  http://www.innovazione.gov.it/ita  http://www.cirsfid.unibo.it/drm03/index.php  http://www.dmin.it  http://www.punto-informatico.it  http://www.dirittodautore.it  http://www.drm.info


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