La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

AVIGLIANA 13 APRILE 2016 PERCORSI PROFESSIONALIZZANTI PER IL DOCENTE REFERENTE/COORDINATORE PER L’INCLUSIONE LA GOVERNANCE TERRITORIALE DELL’INTEGRAZIONE.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "AVIGLIANA 13 APRILE 2016 PERCORSI PROFESSIONALIZZANTI PER IL DOCENTE REFERENTE/COORDINATORE PER L’INCLUSIONE LA GOVERNANCE TERRITORIALE DELL’INTEGRAZIONE."— Transcript della presentazione:

1 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 PERCORSI PROFESSIONALIZZANTI PER IL DOCENTE REFERENTE/COORDINATORE PER L’INCLUSIONE LA GOVERNANCE TERRITORIALE DELL’INTEGRAZIONE Marilena Gally

2 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally La disabilità … tutti uguali tutti diversi

3 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally

4 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally

5 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 La disabilità è la condizione di chi, in seguito a una o più menomazioni, ha una ridotta capacità d'interazione con l'ambiente sociale rispetto a ciò che è considerata la norma, pertanto è meno autonomo nello svolgere le attività quotidiane e spesso in condizioni di svantaggio nel partecipare alla vita sociale. [1] [1] disabilita in “Dizionario di Economia e Finanza” – Treccani Marilena Gally

6 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally CLASSIFICAZIONE ICIDH (International Classification of Impairments, Disabilities and Handicaps) Organizzazione Mondiale della Sanità OMS 1980 MENOMAZIONE = perdita o anormalità a carico di una funzione psicologica, fisiologica o anatomica. Rappresenta l’estensione di uno stato patologico. Se tale disfunzione è congenita si parla di minorazione DISABILITA’ = qualsiasi limitazione della capacità di agire, naturale conseguenza ad uno stato di minorazione/menomazione. HANDICAP = svantaggio vissuto da una persona a seguito di disabilità o minorazione/menomazione.

7 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally CONCETTI BASE E STRUTTURA DELL’ICIDH MENOMAZIONE DISABILITA’ HANDICAP Ogni perdita o anomalia strutturale o funzionale, fisica o psichica Ogni limitazione della persona nello svolgimento di un’attività secondo i parametri considerati normali per un essere umano E’ uno svantaggio che limita o impedisce il raggiungimento di una condizione sociale normale

8 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally Tale classificazione negli anni ha mostrato una serie di limitazioni.  Non considera che la disabilità è un concetto dinamico, in quanto può anche essere solo temporanea.  È difficile stabilire un livello oltre il quale una persona può considerarsi disabile.  La sequenza può essere interrotta, nel senso che una persona può essere menomata senza essere disabile.  Nell'ICIDH si considerano solo i fattori patologici, mentre un ruolo determinante nella limitazione o facilitazione dell'autonomia del soggetto è giocato da quelli ambientali.

9 Negli anni 90, l'OMS ha commissionato a un gruppo di esperti di riformulare la classificazione tenendo conto di questi concetti. La nuova classificazione, detta ICF (International Classification of Functioning, Disability and Health) o Classificazione dello stato di salute. L’ICF definisce lo stato di salute delle persone piuttosto che le limitazioni, dichiarando che l’individuo ‘sano’ si identifica come l’individuo ‘in stato di benessere psico-fisico’ ribaltando di fatto la concezione di stato di salute. L’ICF introduce una classificazione dei fattori ambientali. AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally

10 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally ICF CONDIZIONE DI SALUTE Dimensione BIOLOGICA Dimensione INDIVIDUALE Dimensione SOCIALE Funzioni e strutture corporee AttivitàPartecipazione FATTORI AMBIENTALI – FATTORI PERSONALI

11 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Differenze tra le due prospettive ICIDH prospettiva organicistica, il punto di partenza è sempre lo stato morboso in seguito al quale si origina una menomazione, intesa come perdita funzionale, fisica o psichica, a carico dell'organismo. ICF prospettiva multidimensionale, che non si limita solo ai fattori organici, definiti come "funzioni" e "strutture corporee". Marilena Gally

12 AVIGLIANA 13 APRILE 2016  ART.3 E ART. 34 COSTITUZIONE  ART. 28 LEGGE 118/71  LEGGE 517/77  LEGGE 140/92  DPR 24 FEBBRAIO 1994 E DPCM N. 185/06  LEGGE N. 18/ 2009 (recepimento della «Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità – dicembre 2006») Marilena Gally LINEE GUIUDA PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’ – 2009 RICHIAMO

13 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally LA COSTITUZIONE ART.3 Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso di razza, di lingua di religione di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

14 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally LA COSTITUZIONE ART. 34 La scuola è aperta a tutti. L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso.

15 [….] Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale. Ai compiti previsti in questo articolo provvedono organi ed istituti predisposti o integrati dallo Stato. AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally LA COSTITUZIONE ART. 38

16 SCUOLE SPECIALI E CLASSI DIFFERENZIALI AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally LA COSTITUZIONE

17 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally LEGGE 118/71 art 28 OBBLIGO DI ISTRUZIONE NELLE CLASSI COMUNI DELLA SCUOLA PUBBLICA SU INIZIATIVA DELLA FAMIGLIA NON PREVEDEVA L’ABOLIZIONE DELLA SCUOLE SPECIALI

18 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally STABILISCE Presupposti e condizioni Strumenti e finalità MEDIANTE Progetto di integrazione da parte del Consiglio di Classe Introduzione insegnante specializzato per il sostegno LEGGE 517/77 INTEGRAZIONE SCOLASTICA

19 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally C. M. - Ministero della Pubblica Istruzione - 22 settembre 1988, n. 262 Oggetto: "Attuazione della sentenza della Corte costituzionale n. 215 del 3 giugno 1987. Iscrizione e frequenza nella scuola secondaria di II grado degli alunni portatori di handicap."sentenza della Corte costituzionale n. 215 del 3 giugno 1987 Contenuti della sentenza 1.gli alunni con handicap non possono considerarsi irrecuperabili; 2.l'integrazione giova loro ai fini della socializzazione e dell'apprendimento 3.Inoltre l'art. 34 della Costituzione, nel sancire che la scuola è aperta a tutti, si rivolge chiaramente anche agli alunni con handicap non solo fisico ma anche psichico. Uno di tali strumenti per alunni con handicap è l'integrazione scolastica.

20 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally LEGGE N. 104 DEL 5 FEBBRAIO 1992 « Legge Quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate» ribadisce ed amplia il principio dell’integrazione sociale e scolastica; un atteggiamento di “cura educativa”, percorso formativo con la partecipazione più soggetti istituzionali; attenzione all’apprendimento piuttosto che all’insegnamento.

21 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally STRUMENTI DELLA L. 104/92 Profilo Dinamico Funzionale Piano Educativo Individualizzato DOCUMENTI CHE PREVEDONO IL COINVOLGIMENTO DI: Scuola Sanità Servizi sociali Famiglie

22 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally Sulla base del PEI, i professionisti delle singole agenzie, ASL, Enti Locali e le Istituzioni scolastiche formulano, ciascuna per proprio conto, i rispettivi progetti personalizzati: il progetto riabilitativo, a cura dell’ASL (L. n. 833/78 art 26); il progetto di socializzazione, a cura degli Enti Locali (L. n. 328/00 art 14); il Piano degli studi personalizzato, a cura della scuola (D.M.. 141/99, come modificato dall’art. 5, comma 2, del D.P.R. n. 81/09).

23 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally D.P.R. 24 febbraio 1994 “Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alcuni portatori di handicap” individua i soggetti e le competenze degli Enti Locali, delle attuali Aziende Sanitarie Locali e delle istituzioni scolastiche nella definizione della Diagnosi Funzionale, del Profilo Dinamico Funzionale e del Piano Educativo Individualizzato, documento conclusivo e operativo in cui “vengono descritti gli interventi integrati ed equilibrati tra di loro, predisposti per l’alunno in condizione di handicap, in un determinato periodo di tempo, ai fini della realizzazione del diritto all’educazione e all’istruzione”, come integrato e modificato dal DPCM n. 185/06.

24 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally CONVENZIONE ONU PER I DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITA’ Dicembre 2006 Con la Legge n. 18 del 3 marzo 2009, il Parlamento italiano ha ratificato la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità L’ONU aveva già emanato documenti riguardanti la tutela dei diritti umani, sociali e civili degli individui: La Dichiarazione dei Diritti del Bambino dell’ONU, del1959; La Dichiarazione dei diritti della persona con ritardo mentale dell’ONU, del1971; La Conferenza Mondiale sui diritti umani dell’ONU, i cui esiti sono resi noti nel 1993, Le Regole standard per il raggiungimento delle pari opportunità per i disabili, adottate dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 20 dicembre 1993

25 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally Le Regole standard per il raggiungimento delle pari opportunità per i disabili, adottate dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite del 20 dicembre 1993, ricordano come “l'ignoranza, la negligenza, la superstizione e la paura sono fattori sociali che attraverso tutta la storia della disabilità hanno isolato le persone con disabilità e ritardato la loro evoluzione”.

26 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally CONVENZIONE ONU Superamento di un approccio focalizzato solamente sul deficit della persona con disabilità, accoglienza il “modello sociale della disabilità” e introduzione dei principi di: non discriminazione, parità di opportunità, autonomia, indipendenza con l'obiettivo di conseguire la piena inclusione sociale, mediante il coinvolgimento delle stesse persone con disabilità e delle loro famiglie.

27 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally LA DEFINIZIONE DI DISABILITÀ DELLA CONVENZIONE ONU “la disabilità è il risultato dell’interazione tra persone con menomazioni e barriere comportamentali ed ambientali, che impediscono la loro piena ed effettiva partecipazione alla società su base di uguaglianza con gli altri”

28 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally Abbiamo quindi CENTRALITA’ DEL CONTESTO SOCIO-CULTURALE NELLA DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DI DISABILITA’ pertanto il contesto deve adattarsi ai bisogni delle persone disabili attraverso “ Accomodamento ragionevole indica le modifiche e gli adattamenti necessari ed appropriati che non impongano un carico sproporzionato o eccessivo, ove ve ne sia necessità in casi particolari, per assicurare alle persone con disabilità il godimento e l’esercizio, su base di eguaglianza con gli altri, di tutti i diritti umani e libertà fondamentali” (Art. 2).

29 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally L'ART 24 DELLA CONVENZIONE ONU, dedicato all'educazione riconosce “il diritto all’istruzione delle persone con disabilità attraverso un sistema di istruzione inclusivo ed un apprendimento continuo lungo tutto l’arco della vita, finalizzati: al pieno sviluppo del potenziale umano, del senso di dignità e dell’autostima ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della diversità umana; allo sviluppo della propria personalità, dei talenti e della creatività, come pure delle proprie abilità fisiche e mentali, a porre le persone con disabilità in condizione di partecipare effettivamente a una società libera.

30 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Scuole speciali/classi differenziali Integrazione inclusione Marilena Gally EVOLUZIONE /CAMBIAMENTO DEI CONCETTI DI «DISABILITA’» E DI «INTEGRAZIONE»

31 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally

32 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Comprendono: - Studenti disabili L.104/92 ; - Studenti DSA ( Disturbi Specifici d’Apprendimento) L.170/2010 - Studenti ADHD ( Sindrome da deficit di attenzione e iperattività ); - Studenti con svantaggio socioeconomico, linguistico,culturale..

33 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Lo svantaggio culturale e socioeconomico o personale “ogni alunno, con continuità o per determinati periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: per motivi fisici, biologici, fisiologici per motivi psicologici, per motivi sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata risposta. Alunni di origine straniera di recente immigrazione e, in specie, coloro che sono entrati nel nostro sistema scolastico nell’ultimo anno. “

34 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally

35 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 L’impatto emotivo Come mi pongo di fronte al una persona con disabilità? Marilena Gally

36 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally

37 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally

38 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally

39 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally

40 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Risultati di una ricerca (www.fondazioneserono.org Marilena Gally

41 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 L’impatto emotivo Sentimenti massima intensità: solidarietà (91,3%) Ammirazione per forza di volontà ( 85,9%) Desiderio di rendesi utili (82,7%) Solo la metà del campione (50,8%) prova «tranquillità» Marilena Gally

42 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 L’impatto emotivo Sentimenti più controversi o negativi: Paura di sperimentare in prima persona (54,6%) Timore di offendere o ferire (34,6%) Indifferenza (14,2% molto + 6,6% un po’) Marilena Gally

43 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 L’impatto emotivo Nella relazione con il disabile attenzione: comportamento (ogni comportamento è una comunicazione… gruppo classe) Marilena Gally

44 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 L’impatto emotivo L’insegnante La formazione psicologica degli insegnati è fondamentale per evitare che essi possano rimanere frustrati dalla discrepanza tra i risultati in qualche modo sperati e quelli in pratica ottenuti. Naturalmente è necessario che la preparazione tecnica sia accompagnata da doti umane o se si preferisce da specifiche sensibilità. Sarebbe indubbiamente necessario che tutti gli operatori sociali fossero psicologicamente formati alla relazione d'oggetto professionale, ma la stessa formazione è insufficiente qualora l'operatore manchi della buona volontà. (da Alfredo Anania, «Aspetti psicologici e relazionali attinenti alla disabilità» http://www.psicologia-dinamica.it/) Marilena Gally

45 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally Che cosa accade nell’esistenza reale di una famiglia quando nasce un bambino con disabilità?

46 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally

47 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally

48 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally

49 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally

50 AVIGLIANA 13 APRILE 2016 Marilena Gally grazie


Scaricare ppt "AVIGLIANA 13 APRILE 2016 PERCORSI PROFESSIONALIZZANTI PER IL DOCENTE REFERENTE/COORDINATORE PER L’INCLUSIONE LA GOVERNANCE TERRITORIALE DELL’INTEGRAZIONE."

Presentazioni simili


Annunci Google