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Università di Bergamo  UN PUNTO DI VISTA COMUNE PER PROGETTARE INSIEME Lo sviluppo Personale e sociale in una scuola che si “prende cura” Paride Braibanti.

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Presentazione sul tema: "Università di Bergamo  UN PUNTO DI VISTA COMUNE PER PROGETTARE INSIEME Lo sviluppo Personale e sociale in una scuola che si “prende cura” Paride Braibanti."— Transcript della presentazione:

1 Università di Bergamo  UN PUNTO DI VISTA COMUNE PER PROGETTARE INSIEME Lo sviluppo Personale e sociale in una scuola che si “prende cura” Paride Braibanti – Valentina Strappa – Anna Caffi

2 Università di Bergamo Sommario: 1.LA SCUOLA DELL’AUTONOMIA COME CONTESTO DI PROMOZIONE DELLA SALUTE E DELLO SVILUPPO PERSONALE E SOCIALE 2.PER UNA EDUCAZIONE ORIENTATA ALLO SVILUPPO PERSONALE E SOCIALE -Sessione esperienziale I

3 Università di Bergamo LA SCUOLA DELL’AUTONOMIA COME CONTESTO DI PROMOZIONE DELLO SVILUPPO PERSONALE E SOCIALE

4 Università di Bergamo Nell’orientamento "funzionalista" delle politiche formative, l'istruzione era considerata una variabile dipendente dello sviluppo economico e le risorse umane un bene strumentale alla produzione e all'accumulo di beni materiali. Nelle prospettiva dell’autonomia, la formazione è intesa come risorsa permanente per la crescita e il benessere di ogni individuo e come “…una delle principali condizioni dello sviluppo economico, sociale e culturale, nonché dell’esercizio dell’autentica democrazia... L'istruzione e la formazione oltre a favorire una qualificazione progressiva devono promuovere l’inserimento sociale e lo sviluppo personale mediante la condivisione dei valori comuni, la trasmissione di un patrimonio culturale e l’apprendimento dell’autonomia, in modo da permettere ad ogni individuo di accedere alla cultura generale al fine di cogliere il significato delle cose, sviluppare comprensione e creatività, potenziare le capacità di valutare e decidere

5 Università di Bergamo Modello del trattamento morte prematura alto livello di benessere Modello del benessere Ryan & Travis, 1981 Punto neutrale CONTINUUM BENESSERE-MALESSERE consapevolezza educazione crescita segni sintomi disabilità L’educazione rappresenta lo snodo comune tra le politiche di promozione della salute e gli obiettivi propri dei contesti e degli itinerari formativi

6 Università di Bergamo QUADRO NORMATIVO (DPR 309/90) introduzione per via legislativa dell'educazione alla salute tra le finalità primarie della scuola Quale referente? Quali strumenti? la persona nella sua globalitàattivazione fisica psicologica socialeprogettualità QUALE CONTESTO ? ordinarietà quotidiantà curricolarità QUALI CONTENUTI macroconcetti di salute e sviluppo intesi come: ANALIZZATORI ORGANIZZATORI dell'esistenzadei contenuti e della individuale e collettiva qualità della vita a partire dalle discipline scolastiche

7 Università di Bergamo Nonostante significativi punti di forza, storicamente i dispositivi progettuali messi in campo dalla scuola per rispondere al mandato legislativo, pur densi di potenzialità innovative, hanno tuttavia finito con l'evidenziare limiti consistenti su diversi piani essenziali: 1) rapporto non lineare tra disposizioni legislative e linee interpretative 2) spessore epistemologico della salute e fonti del curricolo 3) difficile coniugazione tra trasversalità educativa e architettura disciplinare 4) contraddizione tra cultura strutturale e cultura progettuale (Guasti e Plessi, 1996)

8 Università di Bergamo La Legge 45/99, ribadendo il mandato della L. 162/90 (DRP 309/90), costituisce l'occasione per ripensare alle politiche preventive e di promozione della salute nella scuola. Punti di riferimento di tale riflessione non possono che risiedere: a) nella "coincidenza storica" con l'introduzione dell'autonomia scolastica e con la riorganizzazione delle funzioni delineate dal D.leg.vo 112/97 che modifica l'architettura del sistema e ne sottrae potenzialmente i fattori di rigidità entro cui la dimensione della salute ha finito con l'avere la peggio b) nella necessità di rendere l'azione preventiva nella scuola pienamente coerente con le linee del Piano Sanitario Nazionale che attribuisce alla promozione della salute un ruolo strategico nella politica sanitaria e indica implicitamente in questo quadro un nuovo ruolo propulsivo delle discipline bio-psico-sociali; c) nella necessità di rendere visibile e verificabile la promozione della salute nella scuola, sotto forma di programmi di intervento che, benché sviluppati autonomamente nelle sedi locali, siano in grado di rispondere ad una azione concertata e coerente sul piano nazionale, con una declinazione di obiettivi che esplicitino e concretizzino il mandato sociale e di cui sia possibile misurare il conseguimento; d) nel confronto costante con la rete europea. La scuola italiana è, infatti, membro della Rete Europea delle scuole per la Promozione della Salute

9 Università di Bergamo Per un’educazione orientata allo sviluppo personale e sociale

10 Università di Bergamo Valore / Utilità sociale della formazione - Partecipazione sociale alla costruzione del servizio formativo integrato Domanda sociale SAPERI CRESCITA COMPETENZE ABILITA’ STILI DI VITA FORMAZIONE CULTURALE E PROFESSIONALE CHE VALORIZZI L’IDENTITA’ DI CIASCUNO (DPR 249/98) Autoregolazione delle capacità cognitive e di apprendimento Scuola come servizio educativo del territorio Territorio – mercato del lavoro – risorse culturali SAPERI DISCIPLINE Ambiti di esercizio dei saperi nell’esperienza personale e sociale Promozione della domanda sociale di formazione Ridefinizione della didattica Bisogni individuali e compiti di sviluppo Famiglia – scuola – gruppo dei pari – contesti di crescita ….

11 Università di Bergamo

12 “... lo sviluppo personale e sociale degli alunni è solo un modo per descrivere l’obiettivo principale dell’educazione”

13 Università di Bergamo Si riferisce agli aspetti culturali, di pianificazione, di insegnamento e organizzativi della scuola destinati esplicitamente a promuovere lo sviluppo personale e sociale degli alunni

14 Università di Bergamo Ogni singola scuola può sviluppare il proprio concetto di sviluppo personale e sociale e pianificare quindi un coerente approccio per l’intera scuola cominciando con la piramide dei bisogni e passando attraverso le diverse fasi del modello di sviluppo delle competenze

15 Università di Bergamo

16 STUDENTI INSEGNANTI ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA FAMIGLIA E COMUNITÀ COME AGENTI DI CAMBIAMENTO }

17 Università di Bergamo 23 1 4 5 6 8 7 1.preparazione al cambiamento 2.identificazione dei bisogni 3.valutazione delle risorse 4.analisi del rapporto tra bisogni e risorse 5.individuazione di un focus per il cambiamento 6.identificazione dei risultati concreti da raggiungere 7.pianificazione e implementazione 8.verifica 9.riprogrammazione 9

18 Università di Bergamo Pensiero Critico Pensiero Creativo Capacità di prendere decisioni e risolvere problemi Gestione delle emozioni Gestione dello stress Autoconsapevolezza Empatia Comunicazione efficace Relazioni interpersonali

19 Università di Bergamo LE LIFE SKILLS Processi decisionali Problem solving Pensiero creativo Pensiero critico Comunicazione efficace Capacità di relazioni interpersonali Auto-consapevolezza Empatia Gestione delle emozioni Gestione dello stress

20 Università di Bergamo pensare criticamente esprimere opinioni con sicurezza essere motivato essere auto-disciplinato assumersi responsabilità avere valori e atteggiamenti chiari saper cooperare con gli altri instaurare e mantenere buone relazioni avere uno stile di vita sano SVILUPPO PERSONALE E SOCIALE obiettivi scolastici

21 Università di Bergamo consapevolezza di punti di forza e debolezza consapevolezza delle aspettative stabilire obiettivi a breve termine che siano misurabili realizzare strategie per assicurare l’apprendimento riconoscere i propri risultati valutare il proprio apprendimento personale e professionale SVILUPPO PERSONALE E SOCIALE E APPRENDIMENTO

22 Università di Bergamo esaminare criticamente i valori a cui si riferiscono i propri atteggiamenti e comportamenti riflettere su esperienze passate e considerare le possibilità per future azioni identificare le aree per la crescita personale e cercare opportunità per sviluppare le proprie capacità e competenze riconoscere e valutare i propri aspetti positivi affrontare aspetti negativi o punti di debolezza che ci si riconose riconoscere il proprio ruolo per la crescita personale, la motivazione, il coinvolgimento, l’impegno, l’assunzione di responsabilità, la proattività OBIETTIVI DI S.P.S. PER GLI INSEGNANTI :

23 Università di Bergamo Individuare le possibili risorse curricolari disponibili per la promozione dello Sviluppo Persolale e Sociale degl studenti e degli agenti di cambiamento in termini di: Contenuti critici della proposta cognitiva disciplinare e transdisciplinare Risorse metacognitive e strategiche Competenze cognitive, comunicativo-espressive, sociali, di regolazione emozionale Rendere disponibili dispositivi di analisi di efficacia dell’offerta curricolare rispetto allo SPS mediante l’individuazione critica dei punti di forza e di debolezza  promuovere forme di partecipazione e coinvolgimento dei soggetti (agenti) di cambiamento nella valutazione del processo formativo (laboratori di analisi del processo formativo inscritti nella didattica curricolare) Individuazione di “punti focali” di cambiamento che possano essere perseguiti mediante azioni che attraversino l’incontro con i saperi e diano alla crescita ragioni e occasioni di orientamento culturale Articolazione di tali sequenze d’azione nei dispositivi organizzativi della didattica, secondo uno schema logico che potrebbe riassumersi nella seguente figura Quadro operazionale per la promozione dello sviluppo personale e sociale nella scuola

24 Università di Bergamo Lo sviluppo personale e sociale nel curricolo  strands


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