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Scuola presidio I.I.S. Cassano I. ‘IPSIA-ITC-LC’ Docenti Teresa Costanza, Mirella Franco Titolo del percorso del SG B “From the kitchen to the table” Tutor.

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Presentazione sul tema: "Scuola presidio I.I.S. Cassano I. ‘IPSIA-ITC-LC’ Docenti Teresa Costanza, Mirella Franco Titolo del percorso del SG B “From the kitchen to the table” Tutor."— Transcript della presentazione:

1 Scuola presidio I.I.S. Cassano I. ‘IPSIA-ITC-LC’ Docenti Teresa Costanza, Mirella Franco Titolo del percorso del SG B “From the kitchen to the table” Tutor a.s. Annamaria Scola 2012-2013 EDUCAZIONE LINGUISTICA E LETTERARIA IN UN’OTTICA PLURILINGUE

2 UNITA’ DIDATTICA PLURILINGUE “FROM THE KITCHEN TO THE TABLE” PERCORSO RIFERITO ALLE SCHEDE Topoi e temi letterari: Andar Per Osterie Sviluppo della competenza semantico-lessicale: Cibo e civiltà Didattica della lettura Valutazione degli apprendimenti linguistici DOCENTI Teresa Costanza e Mirella Franco con la collaborazione dei consigli di classe, in particolare: servizi di sala e cucina DESTINATARI studenti della classe II° I e II H corso di enogastronomia IIS IPSIA ITI ”EZIO ALETTI” di Trebisacce CS LINGUE COINVOLTE: INGLESE, FRANCESE DURATA DEL PERCORSO: 12 hrs BRANI TRATTI DAL LIBRO “Kitchen Confidential” di Anthony Bourdain

3 MOTIVAZIONI Promuovere pari opportunità alle lingue, in particolare per la nostra realtà educativa questo ha significato prendere atto di una nuova realtà multiculturale e multilingue. Per questo ed altri motivi le lingue non devono essere insegnate isolatamente l’una dall’altra ma far ricorso ad un’analisi contrastiva che eviti le ridondanze e valorizzi le conoscenze e le competenze pregresse in un’ottica di ‘life long learning’. Si parte da un tema letterario che fa capo al diverso che deve essere funzionale alla promozione di una lettura critica della società odierna. La competenza lessicale è l’elemento fondante nell’apprendimento della lingua che deve essere opportunamente incoraggiata operando in sinergia tra più discipline al fine di rendere anche i nostri alunni costruttori autonomi del loro apprendimento

4 OBIETTIVI  Saper interagire in situazioni comunicative reali  Acquisire consapevolezza che imparare una lingua significa anche conoscerne la cultura  Sviluppare le competenze linguistiche comunicative nell’ambito professionale di indirizzo  Saper leggere e comprendere testi di varia natura  Arricchire il patrimonio lessicale di settore(servizi di sala e accoglienza del cliente, cucina)  Potenziare la produzione orale e di produzione scritta  Favorire un ambiente di apprendimento favorevole alla scoperta

5 Metodologie e strumenti  Al centro dell'azione didattica non è più il lavoro del docente ma quello degli studenti.  Le metodologie d'insegnamento dovranno essere flessibili e diversificate e gli strumenti e le strategie focalizzate sugli allievi con proposte che rispondano ai diversi stili di apprendimento  Laboratori didattici, ambienti di apprendimento pensati con il supporto delle ICT, lavori di gruppo, apprendimento cooperativo per rafforzare il proprio.  Peer tutoring per costruire conoscenza insieme agli altri.  Strumenti che vanno dai più tradizionali ai più tecnologici, multimediali o interattivi e modalità di lavoro che fanno ricorso alle modalità dell’apprendimento cooperativo e collaborativo che abbia come fine il raggiungimento di un comune obiettivo in una dimensione della lingua considerata come ‘agente sociale’.

6 Descrizione del percorso La sperimentazione in aula è iniziata coinvolgendo gli alunni di classi parallele 2 I e 2 H del corso di enogastronomia in un intreccio di abilità integrate che ha coinvolto più discipline : Inglese, Francese, Servizi di sala per la classe 2 I, Cucina per la classe 2 H I contenuti sono stati estratti da materiali online (dialoghi, video, film) utilizzando una metodologia prettamente laboratoriale che ha visto coinvolti alunni e docenti in una ricerca collaborativa e condivisa. Diverse le attività integrate: lettura, memorizzazione del lessico, produzione orale, e ricerca-azione attraverso 5 steps. Le due classi hanno lavorato collaborativamente utilizzando l’aula multimediale, il laboratorio di sala, il laboratorio di cucina e hanno condiviso anche la realizzazione del blog http://fromthekitchentothetablealetti.blogspot.it/ http://fromthekitchentothetablealetti.blogspot.it/

7 Primo step, la fase di brainstorming visionando una serie TV tratta dal libro “Kitchen Confidential” di Anthony Bourdain. Attività web quest attraverso una ricerca “guidata” in internet, per sviluppare capacità di analisi di sintesi e di valutazione; gli allievi affrontano la tematica, reperendo tutte le informazioni sul web e le rielaborano per portare a termine il compito assegnato (nel nostro caso la realizzazione di un blog). Secondo step: Tematica di ricerca: vecchi e nuovi luoghi di ritrovo e ristorazione e convivialità; Attività di lettura (skimming e scanning); realizzazione di una rubrica lessicale; visione di video in lingua inglese sul corso di sala e cucina.

8  Terzo step: gli alunni realizzano un booklet illustrato relativo alla microlingua di settore (Servizio di Sala),e un glossario di cucina, obiettivo principale del percorso.  Viene completata una griglia lessicale in tre lingue, italiano, inglese, francese coinvolgendo docenti e allievi.  Attività scritte e orali (griglie, video e relativi questionnaires).

9 Service booklet Cooking glossary

10  Quarto step: realizzazione di una DRAMATIZATION "AT THE RESTAURANT“; creazione di mini-dialoghi cameriere/cliente in lingua inglese e francese. Definizione dei ruoli per drammatizzazione, ingredienti e procedimento per la realizzazione del piatto. Attività di revision - terminologia di settore.  Quinto step: Drammatizzazione del dialogo relativo alla realizzazione del piatto. Creazione videoclip da caricare sul blog. Valutazione e autovalutazione. Le attività che hanno coinvolto la classe hanno generato un percorso virtuoso volto allo sviluppo di abilità integrate attraverso le ICT e attività laboratoriali.

11 VALUTAZIONE Per rilevare quanto gli studenti hanno beneficiato di questo percorso in cui viene incoraggiata la creatività e la cooperazione, sono state utilizzate le seguenti griglie: "Griglia di autovalutazione” (studenti dicono ciò che hanno acquisito in termini di competenze) “Griglia di valutazione” (il docente valuta l’effettiva acquisizione degli obiettivi da parte degli allievi)

12 SELF ASSESSMENT GRID

13 RIFLESSIONI SUL PERCORSO  Presentare il progetto, avere l’adesione da parte degli allievi, proporre qualcosa di innovativo, creativo, definire le linee operative condividendo tutti gli step del percorso, è stato facile e gratificante per l’entusiasmo che le classi hanno mostrato.  Il progetto si è basato su un approccio che ha privilegiato il cooperative learning, il problem solving e la ricerca-azione.  La classe autonomamente, ha formato dei gruppi di lavoro e ciascuno ha scelto il ruolo da portare avanti sempre nell’ottica del team work.  Gli obiettivi condivisi sono stati quelli dello sviluppo delle competenze lessicali partendo da un tema letterario, della lettura, della produzione comunicativa che ha visto gli allievi protagonisti di videoclip in tipiche scene al ristorante.  Il percorso si è inserito nel piano di lavoro annuale della classe e ha avuto una ricaduta positiva in quanto sono stati coinvolti altri docenti del consiglio, i docenti del servizio di sala bar e il docente di lingua francese; un cooperative working che ha entusiasmato i colleghi coinvolti in un cammino che in modo naturale ha facilitato l’integrazione delle varie discipline. 

14 La collaborazione tra classi parallele ha conferito al percorso il carattere multidisciplinare, integrato e multilingue in quanto il lavoro ha comportato un’analisi comparativa tra le tre lingue coinvolte : Italiano, Inglese, Francese nella creazione di un Service booklet illustrato da parte della classe 2 I (settore servizi di sala) e del cooking glossary relativo al settore cucina da parte della classe 2 H un lavoro di analisi contrastiva tra L1-L2. La nuova didattica punta sulla acquisizione delle competenze da spendere in contesti comunicativi reali col supporto delle ICT attraverso cui gli allievi possono integrare codici multipli(immagini, video, canzoni, foto) per un apprendimento consapevole in rete ed essere anche creativi. E’ stato realizzato un blog comune dove sono stati uploaded i lavori relativi agli step dei due percorsi (servizi di sala, servizi di cucina) e le relative attività pianificate congiuntamente da docenti e allievi. I prodotti sono visionabili sul sito: http://fromthekitchentothetablealetti.blogspot.it/ http://fromthekitchentothetablealetti.blogspot.it/

15 Strong points Il corso ha avuto una ricaduta curriculare altamente significativa perché l’approccio plurilingue è risultato un punto di forza nel processo di apprendimento. Ecco alcuni strong points:  Gli studenti, anche quelli meno interessati, sono diventati protagonisti del loro apprendimento, con grande spirito propositivo, scelte di materiali e ricerca di soluzioni  Si è creata una comunità scolastica allargata (Dirigente, collegio docenti, consigli di classe, famiglie, territorio)  Obiettivi condivisi con allievi che hanno aderito e lavorato in team, ritagliandosi il proprio ruolo (tailored role )  Centralità sull’allievo mentre il docente assume il ruolo di facilitatore  Focalizzazione sul concetto di educazione plurilingue e multiculturale  Valutazione e autovalutazione integrata e congiunta  Spin off per la cittadinanza attiva  Trasferibilità del modello ad altri ambiti disciplinari  Radicamento di ‘buone pratiche’ con altri percorsi formativi (progetti POF, POR, FESR)  Disseminazione al di fuori della istituzione scolastica

16 ……e ancora  La tutor è stata un punto di forza dell’esperienza perchè ha saputo coinvolgerci in questa avventura plurilingue con passione e competenza, senza mai alzate di tono e con professionalità, cercando sia di risolvere i problemi di colleghi in difficoltà che ricercando strategie da mettere in atto nel processo di insegnamento-apprendimento a seconda dei bisogni formativi rilevati in ciascun gruppo.  Il corso ha avuto una ricaduta curriculare altamente significativa per gli alunni ma anche per altri docenti perché si è allargata ad insegnanti di diversi consigli di classe e discipline. Una formula, quella dell’ottica plurilingue, che, già da qualche anno, funziona in un intreccio di intenti e bisogni comuni.

17 Weak points  Pianificare altri percorsi simili a quello realizzato richiede tempo a disposizione perché non si può dar spazio all’improvvisazione  Il numero dei laboratori non sempre riesce a coprire il reale utilizzo degli strumenti  Gli impegni non sempre programmabili e prevedibili e di conseguenza gestibili  Eccessiva preoccupazione delle consegne legate al passaggio da una fase all’altra

18 Il risultato più sorprendente che questo corso di formazione di tipo blended ha prodotto, è stato senz’altro la presa di coscienza da parte di noi docenti che fare didattica oggi vuol dire optare per una didattica attiva mediante l’utilizzo delle ICT, vuol dire cooperare, disseminare i risultati, fare squadra, fare rete. Siamo convinti, infatti, che solo una azione sinergica possa essere il motore propulsore per una corretta ‘circolazione’ di best practices come elemento vincente non solo per il proprio istituto ma per tutto il territorio ( a livello, locale, nazionale, internazionale). Si ricorda che tutto il materiale prodotto, il booklet, i video, le attività, le immagini sono presenti nel blog: http://fromthekitchentothetablealetti.blogspot.it/ Conclusioni


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