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PubblicatoEloisa De Marco Modificato 7 anni fa
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9. La penetrazione del razzismo: Il mistero della razza
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Il mistero della razza La seconda tendenza di diffusione del razzismo nella seconda metà dell'Ottocento è quella del mistero della razza: accentuazione degli aspetti irrazionali come delle radici spirituali e mitologiche della stessa entità della razza
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Il mistero della razza qualcosa di simile era avvenuto alle origini del razzismo, ma allora si trattava di elementi fusi e spesso compresenti con le stesse riflessioni scientifiche ora una tendenza autonoma e che anzi ad un razzismo puramente scientifico tende a contrapporsi, contribuirà a fare del razzismo una di quelle "religioni della nazione" che vedono il loro affermarsi proprio in questo periodo
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Il mistero della razza mentre il razzismo scientifico atteggiamento ambivalente (e spesso moderato) il razzismo spiritualistico quasi sempre una dottrina della superiorità e dell'aggressione
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Il mistero della razza Due sono gli elementi principali di questo razzismo "religioso": A.ondata di spiritualismo dell'occulto che nella seconda metà dell'Ottocento invase l'Europa e che veniva dagli Stati Uniti B.formazione di “religioni nazionali” nell'età dell'imperialismo
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A) L'ondata occultistica
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Il mistero della razza Un'accentuata diffusione di modelli di pensare di tipo esoterico e spiritualistico avvenne con la fondazione nel 1875 a New York della Società teosofica di Madame Blavatsky
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Il mistero della razza La Blavatsky nel suo "classico" del 1876, Isis Unveiled, aveva rivelato che ogni uomo, accanto al corpo fisico, aveva un "corpo astrale" che avrebbe potuto permettere a ogni individuo di entrare in contatto con lo "spirito vitale" dell'universo
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Il mistero della razza Gli adepti della società teosofica imparavano attraverso una scienza segreta a superare il "velo" che impediva il contatto con il proprio "corpo astrale” Si trattava di teorie che risentivano fortemente dell'influenza della filosofia e della religiosità orientale: adepti della teosofia entravano nell'universo che era al di là dei dati sensoriali entravano in un mondo in cui l'angoscia della morte era bandita entravano nel kharma, nel ciclo delle rinascite
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Il mistero della razza Una moda diffusa cerca una spiritualità esoterica che lega oriente e occidente
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Paul Ransom, Christ and Buddha, 1890
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Il mistero della razza Cosa ha questo a che fare con il razzismo? la teosofia in sé non era affatto razzista teorizzava la superiorità della cultura orientale su quella occidentale
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Sigillo della società teosofica. 1875
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Il mistero della razza Soprattutto in Austria e in Germania, ma un po' dappertutto in Europa fu il razzismo ad allearsi con la teosofia fondendo con essa le tradizioni mistiche nazionali Si avvia una fusione di a)razzismo b)teosofia americana c)misticismo nazionale
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Il mistero della razza Rembrandt come educatore, del 1890, di Julius Langbehn
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Il mistero della razza Rembrandt pittore a lungo trascurato ora riscoperto con un'operazione chiaramente ideologica rivendicare in chiave antifrancese il misticismo nordico contro il materialismo borghese la creatività visionaria contro il naturalismo e il realismo nell'arte la posizione di Langbehn era anche un’espressione della rivolta giovanile di fine secolo contro la società borghese
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Il mistero della razza Neoromanticismo con precisi connotati nazionali e razziali: la razza tedesca la creatività degli artisti tedeschi le uniche in grado di comprendere la natura, l'universo, Dio Il volk infatti era un po' il "corpo astrale" di madame Blavatsky, era lo strumento che metteva in comunicazione individuo e universo
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Il mistero della razza Fondamentale la sensibilità per la natura ogni razza aveva il suo paesaggio: gli ariani la foresta gli ebrei il deserto, a dimostrazione della loro aridità vi era dunque un'"anima razziale" dell'uomo attraverso la quale il "fluido vitale" passava dal cosmo al Volk e poteva essere captato
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Il mistero della razza Vicino a Langbehn fu Guido Von List autore l'anno dopo, il 1891, di Immagini del paesaggio mitologico-tedesco Guido von List nel 1878
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Il mistero della razza Nel libro si insiste sul concetto che è la natura la chiave della forza vitale: gli ariani vicini da sempre alla natura sono anche vicini alla verità più impermeabili al materialismo della "civilizzazione" borghese
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Vedute della 'Großes Höllental’ dalla Deutsch- Mythologische Landschaftsbilder 2nd volume – Pag. 523
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Un ‘pellegrinaggio arminiano” alla Torre degli eroi di Carnutum (monumento pagano), giugno 1911 dal libro di Guido von List Deutsch-Mythologische Landschaftsbilder. List è il terzo da sinistra
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Il mistero della razza Nel 1908 un altro libro, Il segreto delle rune Von List giunse ad affermare di aver scoperto il segreto del linguaggio dello spirito ariano nei suoi miti e, su basi teosofiche, di credere nella reincarnazione dei capi ariani Guido von List nel 1913
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Il cerchio delle Rune
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Il mistero della razza Queste idee furono certo nel bagaglio culturale di Hitler, attraverso un gruppo di Monaco di "filosofi cosmici" dell'inizio del Novecento Un’altra fonte importante per Hitler, sempre nell'ambito dei profeti spiritualisti, fu la rivista "Ostara. Zeitschrift fur Blonde", fondata nel 1905 dall’ex monaco Jörg Lanz von Liebenfels
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Il mistero della razza Von Liebenfels voleva dar vita ad una razza ariana di biondi eroi, seguaci dell'occulto: essi dovevano fondere le credenze teosofiche con il culto pagano e solare della dea Ostara
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Il mistero della razza I nemici degli ariani erano "uomini- scimmia” inferiori potevano essere trattati come schiavi o annientati La visione del mondo di Liebenfels era difatti profondamente manichea sosteneva che pace ci poteva essere solo con il trionfo della razza bionda
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Il mistero della razza Con List e con Liebenfels a)incontro tra occulto e razzismo nel nome di un Volk divenuto fattore di mediazione tra l'uomo e le misteriose forse cosmiche b)idea dello scontro mortale tra il popolo della vita e quelli della morte
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Il mistero della razza Le concezioni teosofiche e occultistiche della razza restarono però sempre al margine del pensiero razziale frange estremiste importanti cultura di Hitler ma poco seguite Le grandi religioni nazionali, nelle quali il razzismo prendeva via via un ruolo maggiore, ebbero un’influenza molto maggiore costruite su un'altra base: sulla tradizione filosofica dell'idealismo tedesco uno degli assi portanti della cultura europea
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B) Le religioni germaniche
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Il mistero della razza Il primo a parlare di una nuova fede germanica fu Paul Anton de Lagarde (pseudonimo), orientalista eminente
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Il mistero della razza sosteneva essere necessario liberare lo spirito volkisch dal cristianesimo tradizionale pervertito dal legalismo chiuso dell'ebreo Paolo di Tarso
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Il mistero della razza Più di lui contarono personaggi che vennero dopo veri e propri profeti della razza in area germanica tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo: 1.Richard Wagner creò una mitologia intorno al sangue ariano 2.Houston Stewart Chamberlain teorizzò la guerra razziale 3.l'ebreo Otto Weininger, rinnegò la sua razza collegò stabilmente il razzismo alle preoccupazioni sessuali
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Il mistero della razza 1.Grandissimo il significato di Wagner non solo nella storia culturale tedesca, in quella di una "nuova politica" in Germania: valore religioso dell'arte valore del richiamo al "mito nazionale” influenza di Bayreuth Wagner fu artista che si fece riconoscere come profeta non solo dal suo paese ma da tutto l'occidente il primo artista ad assumere una precisa funzione politica
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Il mistero della razza Accanto a lui e dopo di lui, il circolo culturale che si muoveva nella sua orbita il cosiddetto circolo di Bayreuth una delle istituzioni culturali principali della Germania di fine secolo fu anche un centro di diffusione di idee politiche e di ideologia anzi, animato dalla moglie Cosima Liszt e dalla nuora Winifred giunse ad estendere la sua influenza fino all'età di Hitler Siegfried e Winifred Wagner nel 1916 Cosima Liszt Wagner
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Il mistero della razza Wagner e il circolo di Bayreuth, e il wagnerismo che fu fenomeno europeo ebbero una funzione decisiva nella diffusione di un razzismo spiritualistico
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Il mistero della razza In gioventù Wagner a)democratico radicale b)amico di Bakunin c)lettore appassionato di Feuerbach d)aveva partecipato alla rivoluzione del 1848 e)si era battuto per l'emancipazione degli ebrei Dal 1837 aveva stretto una relazione di stima con Giacomo Meyerbeer, musicista ebreo, uno dei grandi operisti dell'epoca che l'aveva anche concretamente aiutato e protetto
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Il mistero della razza Col tempo Wagner avrebbe però sviluppato una forte avversione per quella che cominciava a considerare l'arte dell'establishment borghese In Svizzera, esiliato per le vicende del 1848-49 cominciò a meditare sulla mitologia nordica la leggenda più vera della storia adesione al mito ariano progenitori provenienti dall'Himalaia
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Il mistero della razza Nel Dio nordico Wotan Wagner ritrovava il Dio dei cristiani Nasceva così il ciclo dell'Anello del Nibelungo Wagner metteva così l'accento a)sul Volk germanico che doveva recuperare le verità germaniche proprie della sua razza b)sul mito
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Il mistero della razza Ma questo recupero di paganesimo germanico si collegava profondamente al fervore cristiano a un cristianesimo protestante sganciato naturalmente dalle sue origini ebraiche collegato invece al mondo nordico e ariano i gesuiti, per esempio, venivano considerati da Wagner come parte della cospirazione antigermanica
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Il mistero della razza Nel 1850 ci fu così assieme alla svolta conservatrice anche la svolta antisemita di Wagner con il pamphlet L'Ebraismo nella musica Ma non è tanto per il suo antisemitismo che Wagner è importante Wagner fu colui che probabilmente fuse nel modo più efficace mistica razziale e cristianesimo Se guardiamo a molte opere di Wagner vi troviamo un cristianesimo visto come parte integrante della missione germanica
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Il mistero della razza Tannhauser è basata sulla rinuncia che un cavaliere, pellegrino a Roma, fa ai piaceri di Venere, ottenendo così la redenzione Prima esecuzione del Tannhäuser di Wagner a Parigi, 13 marzo 1861
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Il mistero della razza Lohengrin e Parsifal sono entrambe basate sul mito del Graal, mito del sangue che rigenera affidato alle virtù morali dei cavalieri germanici
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Cartolina di Bayreuth che mostra la fine di Parsifal : dalla volta una colomba bianca discende su Parsifal; Kundry, guardandolo, cade a terra senza vita; Amfortas e Gurnemanz si inginocchiano di fronte a Parsifal, che alza il Graal sopra i cvalieri in adorazione
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Jean Delville, Parsifal, 1890
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Il mistero della razza Attraverso il pentimento e la purezza, la razza germanica poteva diventare degna del proprio sangue La mitologia della razza si fondeva con il cristianesimo e definiva l'eterna missione della nazione germanica
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Il mistero della razza Wagner era vegetariano convinto come Hitler avrebbe riesumato le antiche leggende sul vegetarismo ariano i sacrifici animali dell'ebraismo principale causa di decadenza della storia dell'umanità
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Il mistero della razza La Cena di Cristo rappresentava il ritorno (pane e vino) alla primitiva innocenza, ma il suo significato era stato stravolto dall'ebraizzazione del cristianesimo primitivo Nel Parsifal avveniva quindi l'inversione del sacrificio di Cristo: non il pane e il vino che si facevano carne e sangue, ma l'inverso in questa antica verità ariana era l'unica possibilità di salvezza per la civiltà occidentale
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Il mistero della razza 2.Continuatore di Wagner fu Chamberlain non conobbe mai il musicista, entrato a far parte della cerchia di adepti solo dopo la morte del maestro sposandone anche la figlia Il suo libro del 1899 I fondamenti del XIX secolo rappresenta, assieme al libro di Gobineau, uno dei "classici" del razzismo
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Houston Stewart Chamberlain 1895
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Il mistero della razza Anche Chamberlain era convinto della a)esistenza di un "cristianesimo germanico", b)superiorità della "religione germanica", che era il frutto dell'"anima razziale” Alla luce di questo trasformò Cristo in un profeta ariano: il suo vangelo rivelava un'anima ariana e non il materialismo ebraico Non era egli un Galileo? E come mai gli ebrei non avevano mai dimorato in Galilea? Un popolo ariano aveva dunque soggiornato nei luoghi dove era nato Cristo
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Il mistero della razza Innovatore Chamberlain fu soprattutto sul terreno dell'idea di lotta razziale gli ariani avevano il ruolo di salvatori dell'umanità, e lo avevano svolto già con i greci e i romani I popoli germanici avevano dovuto combattere molti nemici per affermare la loro missione il principale era stato la Chiesa cattolica asservita alle leggi ebraiche di San Paolo La riforma luterana aveva liberato l'anima razziale, ricostruendo un cristianesimo germanico
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Il mistero della razza Il vero nemico era dunque l'ebreo: ebrei il diavolo (razza bastarda) e tedeschi il popolo eletto l’esempio di uomini come Shakespeare, Michelangelo e Beethoven indicava il futuro della razza battaglia decisiva della storia il resto una mescolanza di popoli spettatori se avessero prevalso gli ebrei, la razza ariana (e il mondo intero) sarebbe stata portata alla rovina
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Il mistero della razza La lotta tra ariani ed ebrei diviene lotta all'ultimo sangue tra razza creativa e razza non creativa Il misticismo razziale che vedeva nella religione e nell'arte il rimedio al materialismo postulava dunque una guerra razziale quella della razza era una religione e una religione che non ammetteva compromessi
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Il mistero della razza 3.Weininger collegò a.il modello greco dell'ariano, lucido, risoluto e spirituale b.Il sesso in un altro best-seller del 1903 Sesso e carattere
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Il mistero della razza La polarizzazione qui era tra uomo e donna: a)il maschio l'eroismo, il mondo del combattimento e dell'aristocraticità l'ideale, b)la donna l'indecisione, il compromesso, la democrazia il reale Naturalmente, però, la donna ariana aveva molte delle doti del suo uomo
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Il mistero della razza Weininger era sinceramente convinto che solo un ebreo poteva conoscere la malvagità della sua razza l’ebreo non aveva valori superiori, fede, creatività utilitarista, materialista, individualista e anarchico, incapace di una vera idea di Stato alla fine, comunista privo di spiritualità, esclusivamente materialista, e privo di ogni sensibilità nazionale
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Il mistero della razza Anche con Weininger lo stereotipo ebraico acquistava connotati metafisici l'unica possibilità era una lotta senza tregua Il suo libro ebbe una fortuna enorme 18 edizioni in quindici anni Weininger prese sul serio le sue teorie e, coerentemente, si uccise
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Il mistero della razza Fu così che nel clima spiritualistico e decadente della seconda metà dell'Ottocento la teoria del complotto acquistò nuove sfumature tenebrose e quasi vicine ad un gusto dell'orrido: sono gli anni della letteratura sui vampiri, sui fantasmi, su Frankenstein
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Il mistero della razza Romanzo Biarritz (1868) di Hermann Goedsche noto con lo pseudonimo di Sir John Retcliffe
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Il mistero della razza Cimitero ebraico di Praga Riunione di 13 anziani ebrei “sahnedrin cabalistici: la potenza dell’oro cospirano per impossessarsi del mondo ricchezza, terra, ferrovie, miniere, case, stampa
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Il mistero della razza Di qui parte la strada che negli anni dell'Affare Dreyfus avrebbe portato alla redazione dei celebri Protocolli dei Savi Anziani di Sion famosi solo dopo la prima guerra mondiale
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