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Ing. Antonio Capodieci Ing. Antonio Capodieci – Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse.

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1 Ing. Antonio Capodieci antonio.capodieci@unisalento.it Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro Sociale Corso di Studio in Servizio Sociale A.A. 2015-2016

2 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Queste slides 2 Queste slides fanno parte del corso “Risore di Rete per il Web 2.0”. Il presente materiale è pubblicato con licenza Creative Commons “Attribuzione - Non commerciale - Condividi allo stesso modo - 2.5 Italia”: NOTA: Al materiale hanno contribuito in molti, studenti, amici e la rete. Ove possibile ne ho indicato la fonte; segnalatemi eventuali dimenticanze, sarò lieto di correggerle appena possibile. Molte slide sono tratte dal materiale didattico del Prof. Roberto Polillo dell’Università Milano Bicocca, pubblicato secondo analoga licenza.

3 Ing. Antonio Capodieci antonio.capodieci@unisalento.it Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Le Reti Sociali

4 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Argomenti 4 Generalità sulle reti socialiGeneralità sulle reti sociali Comunità virtualiComunità virtuali I siti di social networkingI siti di social networking [Digital self][Digital self]

5 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Reti sociali 5 Una rete sociale è un gruppo di persone fra loro connesse da legami sociali (conoscenza, lavoro, famiglia, …)Una rete sociale è un gruppo di persone fra loro connesse da legami sociali (conoscenza, lavoro, famiglia, …) Nella teoria delle reti sociali (social network theory) la società è studiata come rete di relazioni. Il presupposto è che ogni individuo si relaziona con gli altri e questa interazione ne plasma e modifica il comportamento.Nella teoria delle reti sociali (social network theory) la società è studiata come rete di relazioni. Il presupposto è che ogni individuo si relaziona con gli altri e questa interazione ne plasma e modifica il comportamento. Le reti sociali possono essere studiate matematicamente con gli strumenti della teoria dei grafiLe reti sociali possono essere studiate matematicamente con gli strumenti della teoria dei grafi http://it.wikipedia.org/wiki/Rete_socialehttp://it.wikipedia.org/wiki/Rete_socialehttp://it.wikipedia.org/wiki/Rete_sociale

6 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Un grafo rappresentante una rete sociale 6

7 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Tratto da: http://www.fmsasg.com/SocialN etworkAnalysis/ Esempio 7 Struttura a hub

8 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it La rete del web 8 La immagine mostra una porzione di Internet costituita da 535.000 nodi e più di 600.000 links WALRUS Visualization tool, 2001 http://www.caida.org/tools/visualization/walrus/

9 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Tipi di legami in una rete sociale 9 Nel suo libro seminale The Strenght of the Weak Ties (1973) Il sociologo Mark Granovetter distingue tre tipi di legami: –Forti (es. famigliari, amici, incontri frequenti) –Deboli (es. conoscenti, incontri occasionali) –Assenti (es. negozianti)

10 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it La forza dei legami deboli 10 In una rete sociale, sono i legami deboli e non quelli forti che permettono il maggior interscambio di informazioni utili (es.per trovare un nuovo lavoro).In una rete sociale, sono i legami deboli e non quelli forti che permettono il maggior interscambio di informazioni utili (es.per trovare un nuovo lavoro). Infatti, le persone con legami forti tendono a frequentare gli stessi ambienti, e pertanto a possedere le stesse informazioniInfatti, le persone con legami forti tendono a frequentare gli stessi ambienti, e pertanto a possedere le stesse informazioni Senza i legami deboli, una comunità sarebbe frammentata in tanti gruppi isolatiSenza i legami deboli, una comunità sarebbe frammentata in tanti gruppi isolati http://en.wikipedia.org/wiki/Weak_tiehttp://en.wikipedia.org/wiki/Weak_tiehttp://en.wikipedia.org/wiki/Weak_tie

11 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Capitale sociale 11 Capitale sociale: “La somma delle risorse (fattuali o virtuali) che un individuo (o un gruppo) possiede per il fatto di avere una rete duratura di relazioni più o meno istituzionalizzate di mutua conoscenza e riconoscimento”Capitale sociale: “La somma delle risorse (fattuali o virtuali) che un individuo (o un gruppo) possiede per il fatto di avere una rete duratura di relazioni più o meno istituzionalizzate di mutua conoscenza e riconoscimento” Il capitale sociale deriva:Il capitale sociale deriva: –sia da legami deboli con individui che possono fornire utili informazioni o nuove prospettive ma non supporto emotivo (“bridging social capital”) –sia da legami forti, a carattere emotivo: famiglia, amici intimi (“bonding social capital”) “Weak ties provide people with access to information and resources beyond those available in their own social circle; but strong ties have greater motivation to be of assistance and are typically more easily available.” (M. Granovetter)“Weak ties provide people with access to information and resources beyond those available in their own social circle; but strong ties have greater motivation to be of assistance and are typically more easily available.” (M. Granovetter)

12 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Il numero di Dunbar 12 Quanto è grande una “tipica” rete sociale?Quanto è grande una “tipica” rete sociale? Dunbar, da un’analisi delle reti sociali nei primati, ipotizza che ci possano essere dei vincoli di tipo cognitivo alla dimensione di una rete sociale:Dunbar, da un’analisi delle reti sociali nei primati, ipotizza che ci possano essere dei vincoli di tipo cognitivo alla dimensione di una rete sociale: “…the limit imposed by neocortical processing capacity is simply on the number of individuals with whom a stable inter-personal relationship can be maintained." … e stima che la dimensione tipica di una rete sociale umana sia di circa 150 individui… e stima che la dimensione tipica di una rete sociale umana sia di circa 150 individui http://en.wikipedia.org/wiki/Dunbar's_number#cite_note-1http://en.wikipedia.org/wiki/Dunbar's_number#cite_note-1http://en.wikipedia.org/wiki/Dunbar's_number#cite_note-1

13 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it gli amici dei miei amici (2° grado) B Quanto connesse sono le reti sociali umane? 13 gli amici degli amici dei miei amici (3°grado) D C I miei amici (1° grado) A A e D si possono conoscere attraverso 2 persone (B e C) che possono metterli in contatto (si dice che hanno 3 gradi di separazione) Gradi di separazione

14 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it I 6 gradi di separazione I 6 gradi di separazione 14 Un esperimento dello psicologo Stanley Milgram (1967) mostrò che ogni abitante degli Stati Uniti aveva, in media, circa 3 gradi di separazione da ogni altro abitante del paeseUn esperimento dello psicologo Stanley Milgram (1967) mostrò che ogni abitante degli Stati Uniti aveva, in media, circa 3 gradi di separazione da ogni altro abitante del paese Esperimenti recenti (attraverso mail) suggeriscono che i gradi di separazione fra gli abitanti del pianeta siano, in media, fra 6 e 7Esperimenti recenti (attraverso mail) suggeriscono che i gradi di separazione fra gli abitanti del pianeta siano, in media, fra 6 e 7 Il concetto dei 6 gradi di separazione è diventato, dai primi anni ‘90, popolare sui media; da esso è nato la prima social network su internet, www.sixdegrees.com (1997)Il concetto dei 6 gradi di separazione è diventato, dai primi anni ‘90, popolare sui media; da esso è nato la prima social network su internet, www.sixdegrees.com (1997)www.sixdegrees.com http://en.wikipedia.org/wiki/Six_degrees_of_separationhttp://en.wikipedia.org/wiki/Six_degrees_of_separationhttp://en.wikipedia.org/wiki/Six_degrees_of_separation

15 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it 15

16 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Le reti piccolo mondo 16 Nella teoria dei grafi, una rete piccolo mondo (small world network) è un grafo in cui da ogni nodo si può raggiungere ogni altro nodo attraverso un piccolo numero di ramiNella teoria dei grafi, una rete piccolo mondo (small world network) è un grafo in cui da ogni nodo si può raggiungere ogni altro nodo attraverso un piccolo numero di rami http://en.wikipedia.org/wiki/Small-world_networkhttp://en.wikipedia.org/wiki/Small-world_networkhttp://en.wikipedia.org/wiki/Small-world_network Un libro importante: Albert-Laszlo Barabasi, Link – La scienza delle reti, EinaudiUn libro importante: Albert-Laszlo Barabasi, Link – La scienza delle reti, Einaudi

17 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Facebook è una rete piccolo mondo Un risultato reso noto in questi giorni: Sulla rete di Facebook (720 ml utenti, 69 mdi di link di amicizia) la distanza media è di 4,74 http://vigna.dsi.unimi.it/ftp/papers/FourDegreesOfSeparatio n.pdf http://vigna.dsi.unimi.it/ftp/papers/FourDegreesOfSeparatio n.pdf 17

18 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Comunità virtuali 18 Il termine è attribuito a Howard Rheingold, nel suo libro omonimo del 1993Il termine è attribuito a Howard Rheingold, nel suo libro omonimo del 1993 Una comunità virtuale è un gruppo di persone che interagiscono mediante mezzi di comunicazione come newsletter, telefono, email o instant messages, piuttosto che di persona (face-to-face), per fini sociali, professionali, di apprendimento o altro.Una comunità virtuale è un gruppo di persone che interagiscono mediante mezzi di comunicazione come newsletter, telefono, email o instant messages, piuttosto che di persona (face-to-face), per fini sociali, professionali, di apprendimento o altro. Se il mezzo è una rete di computer, si usa il termine comunità onlineSe il mezzo è una rete di computer, si usa il termine comunità online http://en.wikipedia.org/wiki/Virtual_communityhttp://en.wikipedia.org/wiki/Virtual_communityhttp://en.wikipedia.org/wiki/Virtual_community

19 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Comunità virtuali: tipologia "Tema-centriche" (organizzate per argomenti) –Gli antenati: i newsgroup di usenet –Mailing lists –Google Groups –I forum "Ego-centriche" (strutturate per persone) –Media-sharing sites –Social Network Sites (SNS) Generalisti Verticali 19

20 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it L’inizio: i Newsgroup di Usenet 20 Usenet (user+network) è (era) un sistema distribuito di discussione su internet, concepita da studenti della Duke University nel 1979Usenet (user+network) è (era) un sistema distribuito di discussione su internet, concepita da studenti della Duke University nel 1979 Gli utenti di usenet leggono e scrivono messaggi (chiamati articles o post), organizzati in categorie chiamate newsgroup, a loro volta organizzate in diversi soggetti in modo gerarchico (es. sci.math, sci.physics). Ogni articolo iniziale su un certo argomento genera un thread di discussioneGli utenti di usenet leggono e scrivono messaggi (chiamati articles o post), organizzati in categorie chiamate newsgroup, a loro volta organizzate in diversi soggetti in modo gerarchico (es. sci.math, sci.physics). Ogni articolo iniziale su un certo argomento genera un thread di discussione Si utilizza un programma chiamato newsreaderSi utilizza un programma chiamato newsreader Esistono decine di migliaia di newsgroups, su qualsiasi argomentoEsistono decine di migliaia di newsgroups, su qualsiasi argomento Gran parte della cultura di internet è nata con usenetGran parte della cultura di internet è nata con usenet http://en.wikipedia.org/wiki/Usenethttp://en.wikipedia.org/wiki/Usenethttp://en.wikipedia.org/wiki/Usenet

21 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Google Groups 21 Google Groups è un servizio gratuito che permette agli utenti di creare e gestire gruppi di discussione, attraverso un browser webGoogle Groups è un servizio gratuito che permette agli utenti di creare e gestire gruppi di discussione, attraverso un browser web Nel 2001 Google ha acquisito Deja News, che forniva accesso a un grande archivio storico di articoli di newsgroups. Oggi Google Groups contiene l'archivio più completo al mondo di post Usenet creati a partire dal 1981.Nel 2001 Google ha acquisito Deja News, che forniva accesso a un grande archivio storico di articoli di newsgroups. Oggi Google Groups contiene l'archivio più completo al mondo di post Usenet creati a partire dal 1981. Con Google Groups non occorre più disporre di un newsreader ed è possibile effettuare ricerche in questo archivio come sul web. Inoltre, si possono postare commenti in un newsgroup Usenet esistenteCon Google Groups non occorre più disporre di un newsreader ed è possibile effettuare ricerche in questo archivio come sul web. Inoltre, si possono postare commenti in un newsgroup Usenet esistente https://groups.google.comhttps://groups.google.comhttps://groups.google.com http://en.wikipedia.org/wiki/Google_Groupshttp://en.wikipedia.org/wiki/Google_Groupshttp://en.wikipedia.org/wiki/Google_Groups http://groups.google.com/support/?hl=ithttp://groups.google.com/support/?hl=ithttp://groups.google.com/support/?hl=it

22 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Electronic mailing lists 22 Sistemi per gestire la distribuzione di e-mail a una lista di utentiSistemi per gestire la distribuzione di e-mail a una lista di utenti Gli iscritti inviano le mail a un indirizzo (reflector mail address) facente capo al programma gestore della mailing list (list server), che le archivia e le rimbalza a tutti gli iscrittiGli iscritti inviano le mail a un indirizzo (reflector mail address) facente capo al programma gestore della mailing list (list server), che le archivia e le rimbalza a tutti gli iscritti Gli utenti possono iscriversi alla mailing list (o uscirne) dinamicamente, mediante appositi comandi inviati al list serverGli utenti possono iscriversi alla mailing list (o uscirne) dinamicamente, mediante appositi comandi inviati al list server Il list server riconosce e elabora comandi inseriti nel testo delle mailIl list server riconosce e elabora comandi inseriti nel testo delle mail Possibilità di filtro effettuato da un moderatorePossibilità di filtro effettuato da un moderatore Esempi di uso:Esempi di uso: –Newsletter (solo alcuni utenti possono postare messaggi) –Discussion list (tutti gli iscritti possono postare messaggi)

23 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Electronic mailing lists 23 List server Server centrale Messaggi dai/ai subscribers Comandi al gestore della mailing list: - subscribe - unsubscribe - ecc. Iscritti alla mailing list moderatore

24 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Electronic mailing list: esempi 24 LISTSERV Il primo, creato da Eric Thomas, studente a Parigi, nel 1986. Inizialmente gratuito, ora noLISTSERV Il primo, creato da Eric Thomas, studente a Parigi, nel 1986. Inizialmente gratuito, ora no MAJORDOMO Molto diffuso dall’inizio degli anni ’90. Semi-gratuito http://www.greatcircle.com/majordomo/MAJORDOMO Molto diffuso dall’inizio degli anni ’90. Semi-gratuito http://www.greatcircle.com/majordomo/http://www.greatcircle.com/majordomo/

25 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Social Networking Sites (SNS) 25 Video: Social Networking in plain English: http://it.youtube.com/watch?v=6a_KF7TYKVc&feature=userVideo: Social Networking in plain English: http://it.youtube.com/watch?v=6a_KF7TYKVc&feature=user http://it.youtube.com/watch?v=6a_KF7TYKVc&feature=user http://www.commoncraft.com/video/social-networking-spiegato-da- common-crafthttp://www.commoncraft.com/video/social-networking-spiegato-da- common-craft

26 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Social Network Sites (SNS) 26 Sono servizi basati su web che permettono a degli individui di: 1.creare un proprio profilo pubblico o semi-pubblico all’interno di un sistema delimitato 2.formare una lista di altri utenti con cui condividono un legame (la natura e la terminologia usata per questi legami varia da sito a sito) 3.vedere e navigare la propria lista di legami e quelle di altri all’interno del sistema.. Vedi Boyd, Ellison, Social Network Sites: Definition, History, and Scholarship (2007), http://jcmc.indiana.edu/vol13/issue1/boyd.ellison.html http://jcmc.indiana.edu/vol13/issue1/boyd.ellison.html

27 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Comunità di persone e di interesse 27 “La nascita degli SNS indica un cambiamento nella organizzazione delle comunità online. Le comunità online iniziali (come Usenet e i forum di discussione) erano strutturati per argomenti o per gerarchie di argomenti, gli SNS, invece, sono strutturati come reti personali (o “egocentriche”), con l’individuo al centro della propria comunità.” (Boyd & Ellison,http://jcmc.indiana.edu/vol13/issue1/boyd.ellison.htm) http://jcmc.indiana.edu/vol13/issue1/boyd.ellison.htm

28 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it SNS timeline 28 979899000102 03 0405 06 0708 Sixdegrees LiveJournal Friendster Linkedin, MySpace Orkut, Flickr, Facebook YouTube, Ning Twitter … e molti altri, vedi http://jcmc.indiana.edu/vol13/issue1/boyd.ellison.htmlhttp://jcmc.indiana.edu/vol13/issue1/boyd.ellison.html

29 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Social network prevalenti per regione 29 http://vincos.it/world-map-of-social-networks/

30 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Social network prevalenti per regione 30 http://vincos.it/world-map-of-social-networks/

31 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Statistiche http://www.web-strategist.com/blog/2010/01/19/a-collection-of-social- network-stats-for-2010/http://www.web-strategist.com/blog/2010/01/19/a-collection-of-social- network-stats-for-2010/http://www.web-strategist.com/blog/2010/01/19/a-collection-of-social- network-stats-for-2010/http://www.web-strategist.com/blog/2010/01/19/a-collection-of-social- network-stats-for-2010/ 31

32 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it SNS: caratteristiche tipiche 32 ProfiloProfilo –Una specie di home page personale (o di gruppo) con testi, immagini, video, commenti da altri membri, e la lista dei propri amici –La pagina può essere più o meno strutturata liberamente (es MySpace dà molta libertà) “Friends”“Friends” –I membri possono crearsi una rete di “friends” (la terminologia varia; in linkedin: connections), invitando persone (anche non membri) a farne parte. Se la proposta è accettata, la relazione è indicata nei due profili –Si può navigare nelle reti dei propri friend, con accesso ai diversi profili (limitazioni variabili da sito a sito) Messaggi e commentiMessaggi e commenti –I friends possono inviarsi messagi (pubblici o privati) o inserire commenti nella pagina personale (terminologia e modalità variano; es.The Wall in Facebook, raccomandazioni in linkedin)

33 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Che cos’è un “friend”? 33 Leggere questa interessante discussione: D.Boyd, Friends, Friendsters, and Top 8: Writing community into being on social network sites, 2006 (sul concetto di friends) http://www.firstmonday.org/issues/issue11_12/boyd/index.htmlhttp://www.firstmonday.org/issues/issue11_12/boyd/index.html “Part of what makes the negotiation of Friendship on social network sites tricky is that it’s deeply connected to participant’s offline social life. Their choice of Friends online is not a set of arbitrary personal decisions; each choice has the potential to complicate relationships with friends, colleagues, schoolmates, and lovers. Social network sites are not digital spaces disconnected from other social venues — it is a modeling of one aspect of participants’ social worlds and that model is evaluated in other social contexts.”

34 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it SNS: tipologie 34 Reti generaliste Connettono persone di ogni tipo Es.: [MySpace], Facebook, Google+Reti generaliste Connettono persone di ogni tipo Es.: [MySpace], Facebook, Google+ Reti d’interesse Connettono persone con un interesse comune Es.: Flickr (foto), YouTube (video), Delicious (bookmarks), LinkedIn (business connections), …Reti d’interesse Connettono persone con un interesse comune Es.: Flickr (foto), YouTube (video), Delicious (bookmarks), LinkedIn (business connections), … Reti di scopo Connettono persone per uno scopo d’azione specifico Es.: MoveOn (azione politica), MeetUp (organizzazione di gruppi locali), …Reti di scopo Connettono persone per uno scopo d’azione specifico Es.: MoveOn (azione politica), MeetUp (organizzazione di gruppi locali), …

35 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Reti di interesse: esempi 35 Fire engineers http://community.fireengineering.com/groups?page=7Fire engineers http://community.fireengineering.com/groups?page=7 http://community.fireengineering.com/groups?page=7 Navy for moms (http://navyformoms.ning.com/)Navy for moms (http://navyformoms.ning.com/)http://navyformoms.ning.com/ (le reti di cui sopra sono realizzate con ning)(le reti di cui sopra sono realizzate con ning)

36 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it www.ning.com 36 Fondato nel 2004 da Marc Andreessen e Gina BianchiniFondato nel 2004 da Marc Andreessen e Gina Bianchini Permette a chiunque di creare facilmente, in modo interattivo, un SNS secondo le proprie esigenze, pubblico o privatoPermette a chiunque di creare facilmente, in modo interattivo, un SNS secondo le proprie esigenze, pubblico o privato Il servizio (che comprende l’hosting del sito) da agosto 2010 non è più gratuitoIl servizio (che comprende l’hosting del sito) da agosto 2010 non è più gratuito A ottobre 2008, dichiarava 500.000 social networks (fonte: http://blog.ning.com/2008/10/500000-social-networks-on- ning.html )A ottobre 2008, dichiarava 500.000 social networks (fonte: http://blog.ning.com/2008/10/500000-social-networks-on- ning.html )http://blog.ning.com/2008/10/500000-social-networks-on- ning.htmlhttp://blog.ning.com/2008/10/500000-social-networks-on- ning.html http://en.wikipedia.org/wiki/Ning_(website)http://en.wikipedia.org/wiki/Ning_(website)http://en.wikipedia.org/wiki/Ning_(website http://intruders.tv/en-tech/?s=gina+bianchinihttp://intruders.tv/en-tech/?s=gina+bianchinihttp://intruders.tv/en-tech/?s=gina+bianchini

37 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Ning - caratteristiche 37 Membri, profili, gruppiMembri, profili, gruppi Blogs, forumBlogs, forum Mail, chatMail, chat EventiEventi Upload di foto e videoUpload di foto e video Tags e ricercheTags e ricerche Feed RSSFeed RSS Accesso privato o pubblicAccesso privato o pubblic

38 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Altri servizi per costruire propri social network www.socialgo.comwww.socialgo.comwww.socialgo.com www.grou.pswww.grou.pswww.grou.ps www.stribe.comwww.stribe.comwww.stribe.com permette di “impiantare” una social network su un proprio sito 38

39 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it www.linkedin.com 39 SNS per il networking professionale, attivo dal 2003, freemiumSNS per il networking professionale, attivo dal 2003, freemium Permette di contattare persone attraverso conoscenze comuni, che possono anche scrivere recommendations (recruiting, contatti di tipo commerciale, business networking in generale)Permette di contattare persone attraverso conoscenze comuni, che possono anche scrivere recommendations (recruiting, contatti di tipo commerciale, business networking in generale) "If it's social, we'll leave that to Facebook. But if it's about money, then it's LinkedIn." (K.Guericke, cofondatore di Linkedin)"If it's social, we'll leave that to Facebook. But if it's about money, then it's LinkedIn." (K.Guericke, cofondatore di Linkedin) A nov 2010, 85 ml utenti registrati in oltre 200 paesi (http://press.linkedin.com/about )A nov 2010, 85 ml utenti registrati in oltre 200 paesi (http://press.linkedin.com/about )http://press.linkedin.com/about http://en.wikipedia.org/wiki/LinkedInhttp://en.wikipedia.org/wiki/LinkedInhttp://en.wikipedia.org/wiki/LinkedIn http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/scienza_e_tecnologia/web-2-punto- zero/web-2-punto-zero/web-2-punto-zero.htmlhttp://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/scienza_e_tecnologia/web-2-punto- zero/web-2-punto-zero/web-2-punto-zero.htmlhttp://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/scienza_e_tecnologia/web-2-punto- zero/web-2-punto-zero/web-2-punto-zero.htmlhttp://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/scienza_e_tecnologia/web-2-punto- zero/web-2-punto-zero/web-2-punto-zero.html

40 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Linkedin: i gradi di separazione 40 Mario Rossi Luigi Bianchi Luigi’s connections Luigi gradi di separazione

41 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it www.myspace.com 41 Fondato nel 2003, sull’onda del successo di Friendster, grande successo fra i giovaniFondato nel 2003, sull’onda del successo di Friendster, grande successo fra i giovani Nel luglio 2005 acquisito dalla News Corporation (Rupert Murdoch)Nel luglio 2005 acquisito dalla News Corporation (Rupert Murdoch) Da inizio 2006 numerose versioni localiDa inizio 2006 numerose versioni locali Crescita “logistica”, a metà 2006 raggiuge i 100 ml di iscritti http://www.mychurch.org/blog/3201/myspace-viral-growth-numbersCrescita “logistica”, a metà 2006 raggiuge i 100 ml di iscritti http://www.mychurch.org/blog/3201/myspace-viral-growth-numbers http://www.mychurch.org/blog/3201/myspace-viral-growth-numbers http://www.mychurch.org/blog/3201/myspace-viral-growth-numbers Membership gratuita, i ricavi provengono solo dalla pubblicitàMembership gratuita, i ricavi provengono solo dalla pubblicità Nel novembre 2008 alexa.com lo considerava il 7° sito più popolare al mondo, ora ta scomparendo http://www.alexa.com/site/ds/top_sitesNel novembre 2008 alexa.com lo considerava il 7° sito più popolare al mondo, ora ta scomparendo http://www.alexa.com/site/ds/top_sites http://www.alexa.com/site/ds/top_sites http://en.wikipedia.org/wiki/MySpacehttp://en.wikipedia.org/wiki/MySpacehttp://en.wikipedia.org/wiki/MySpace

42 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it http://www.alexa.com/http://www.alexa.com/ (nov 2011) 42

43 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it www.facebook.com 43 Creato nel febbraio 2004 da Mark Zuckenberg, studente diciannovenne presso l’Università di Harvard, come rete sociale per gli studenti universitariCreato nel febbraio 2004 da Mark Zuckenberg, studente diciannovenne presso l’Università di Harvard, come rete sociale per gli studenti universitari Il nome si riferisce agli annuari con le foto di tutti gli studenti (facebooks) che alcune scuole statunitensi pubblicano all'inizio dell'anno scolasticoIl nome si riferisce agli annuari con le foto di tutti gli studenti (facebooks) che alcune scuole statunitensi pubblicano all'inizio dell'anno scolastico Dal settembre 2006 è utilizzabile da chiunque (con più di 13 anni)Dal settembre 2006 è utilizzabile da chiunque (con più di 13 anni) Secondo Alexa.com, a dicembre 2011 è il 2° sito più visitato al mondo (dopo Google, era il 5° due anni prima) http://www.alexa.com/site/ds/top_sitesSecondo Alexa.com, a dicembre 2011 è il 2° sito più visitato al mondo (dopo Google, era il 5° due anni prima) http://www.alexa.com/site/ds/top_sites http://www.alexa.com/site/ds/top_sites Gratuito, con ricavi da pubblicità http://www.insidefacebook.com/2010/03/02/facebook- made-up-to-700-million-in-2009-on-track-towards-1-1-billion-in-2010/Gratuito, con ricavi da pubblicità http://www.insidefacebook.com/2010/03/02/facebook- made-up-to-700-million-in-2009-on-track-towards-1-1-billion-in-2010/http://www.insidefacebook.com/2010/03/02/facebook- made-up-to-700-million-in-2009-on-track-towards-1-1-billion-in-2010/http://www.insidefacebook.com/2010/03/02/facebook- made-up-to-700-million-in-2009-on-track-towards-1-1-billion-in-2010/ http://en.wikipedia.org/wiki/Facebookhttp://en.wikipedia.org/wiki/Facebookhttp://en.wikipedia.org/wiki/Facebook

44 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it www.twitter.com Fondato nel 2006, ora > 100 ml utentiFondato nel 2006, ora > 100 ml utenti Microblogging gratuito, che permette di inviare / ricevere “tweets” testuali (max 140 caratteri), anche da SMSMicroblogging gratuito, che permette di inviare / ricevere “tweets” testuali (max 140 caratteri), anche da SMS I tweets vengono mostrati in ordine cronologico sul profilo dell’utenteI tweets vengono mostrati in ordine cronologico sul profilo dell’utente Ogni utente (follower) può chiedere di ricevere i tweet di specificati utenti (following), sulla propria pagina twitter, o su device mobiliOgni utente (follower) può chiedere di ricevere i tweet di specificati utenti (following), sulla propria pagina twitter, o su device mobili “Gli SMS di internet”“Gli SMS di internet” 44

45 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Twitter 45 Video: Twitter in plain English (2’30”): http://it.youtube.com/watch?v=ddO9idmax0oVideo: Twitter in plain English (2’30”): http://it.youtube.com/watch?v=ddO9idmax0o http://it.youtube.com/watch?v=ddO9idmax0o (da Commoncraft, http://it.youtube.com/user/leelefever ) http://it.youtube.com/user/leelefever

46 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Following 46 FollowerTweeter Following tweets

47 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Anatomia di un tweet 47 URL shortening es. www.bit.ly.com www.tinyurl.comwww.bit.ly.comwww.tinyurl.com Hashtag #tag Menzione @nomeutente

48 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it http://www.guidatwitter.com/blog/ Una raccolta di utili informazioni su twitterhttp://www.guidatwitter.com/blog/ Una raccolta di utili informazioni su twitterhttp://www.guidatwitter.com/blog/ Una guida gratuita all’uso di Twitter http://www.geweb.org/guida-gratuita-twitterUna guida gratuita all’uso di Twitter http://www.geweb.org/guida-gratuita-twitterhttp://www.geweb.org/guida-gratuita-twitter 48

49 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it www.twitpic.com Servizio per postare facilmente immagini su Twitter (dal 2008)Servizio per postare facilmente immagini su Twitter (dal 2008) Twitter companion (indipendente e gratuito), tipo flickr, molto semplificato :Twitter companion (indipendente e gratuito), tipo flickr, molto semplificato : –Username & password di Twitter –Si twitta direttamente dal sito –Commenti alle foto inviati come risposta al tweet –URL abbreviate Alexa traffic rank : http://www.alexa.com/siteinfo/twitpic.comAlexa traffic rank : http://www.alexa.com/siteinfo/twitpic.com http://www.alexa.com/siteinfo/twitpic.com http://en.wikipedia.org/wiki/TwitPichttp://en.wikipedia.org/wiki/TwitPichttp://en.wikipedia.org/wiki/TwitPic 49

50 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Esempio 50

51 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Quali tweet? 51 Indagine di Peer Analitics (agosto 2009), cit. da Wikipedia O NO?

52 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it L’utilizzo cambia 52 What are you doing? What’s happening?

53 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Perché usi Twitter? Technorati State of the Blogosphere 2009 53

54 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Privacy “Most of the information you provide to us is information you are asking us to make public. This includes not only the messages you Tweet and the metadata provided with Tweets, such as when you Tweeted, but also the lists you create, the people you follow, the Tweets you mark as favorites or Retweet and many other bits of information. Our default is almost always to make the information you provide public but we generally give you settings to make the information more private if you want. Your public information is broadly and instantly disseminated. For example, your public Tweets are searchable by many search engines and are immediately delivered via SMS and our APIs to a wide range of users and services. You should be careful about all information that will be made public by Twitter, not just your Tweets.” settingsAPIssettingsAPIs http://twitter.com/privacy/ 54

55 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it www.mashable.com 55 “The social media guide”: il blog più seguito sugli SNS“The social media guide”: il blog più seguito sugli SNS Fondato in Scozia nel 2005Fondato in Scozia nel 2005 Ha una sua propria social networkHa una sua propria social network

56 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it SNS: perché hanno successo? 56 Costruzione e manutenzione del capitale socialeCostruzione e manutenzione del capitale sociale Gestione della propria identità sociale (“impression management”)Gestione della propria identità sociale (“impression management”) Formazione di una identità sociale (per i più giovani)Formazione di una identità sociale (per i più giovani)

57 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Impression management 57 Nella psicologia sociale, l'impression management è il processo attraverso il quale gli individui tentano di controllare la loro impressione sugli altriNella psicologia sociale, l'impression management è il processo attraverso il quale gli individui tentano di controllare la loro impressione sugli altri Nel suo libro seminale The presentation of self in everyday life (1959), il sociologo Erwin Goffman (1922-1982) usa la metafora della performance teatrale (http://en.wikipedia.org/wiki/Erving_Goffman)Nel suo libro seminale The presentation of self in everyday life (1959), il sociologo Erwin Goffman (1922-1982) usa la metafora della performance teatrale (http://en.wikipedia.org/wiki/Erving_Goffman)http://en.wikipedia.org/wiki/Erving_Goffman  “All the world's a stage, And all the men and women merely players: They have their exits and their entrances; And one man in his time plays many parts, His acts being seven ages. […]” W.Shakespeare, As you like it (1600) (Il seguito in http://www.phrases.org.uk/meanings/28900.html ) W.Shakespeare, As you like it (1600) (Il seguito in http://www.phrases.org.uk/meanings/28900.html )http://www.phrases.org.uk/meanings/28900.html

58 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it The presentation of self as a theatrical performance 58 “The perspective employed in this report is that of the theatrical performance; the principles derived are dramaturgical ones. I shall consider the way in which the individual in ordinary work situations presents himself and his activity to others, the ways in which he guides and controls the impression they form of him, and the kinds of things he may and may not do while sustaining his performance before them. ; In using this model I will attempt not to make light of its obvious inadequacies. The stage presents things that are make-believe; presumably life presents things that are real and sometimes not well rehearsed. More important, perhaps, on the stage one player presents himself in the guise of a character to characters projected by other players; the audience constitutes a third party to the interaction - one that is essential and yet, if the stage performance were real, one that would not be there. In real life, the three parties are compressed into two; the part one individual plays is tailored to the parts played by the others present, and yet these others also constitute the audience. Still other inadequacies in this model will be considered later. “ dalla prefazione ddel libro di Erwin Goffman http://www.mdx.ac.uk/WWW/STUDY/xgof.htm#Presentation http://www.mdx.ac.uk/WWW/STUDY/xgof.htm#Presentation

59 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Identity production 59 D.Boyd, "Identity Production in a Networked Culture: Why Youth Heart MySpace"D.Boyd, "Identity Production in a Networked Culture: Why Youth Heart MySpace" http://www.firstmonday.org/issues/issue11_12/boyd/index.htmlhttp://www.firstmonday.org/issues/issue11_12/boyd/index.htmlhttp://www.firstmonday.org/issues/issue11_12/boyd/index.html

60 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Digital vs real self 60 ☺ ☺ ☺ ☺ ☺ others Real world ☺ ☺ self Digital world ☺ Digital self ☺ ☺ ☺ ☺ Digital others

61 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Digital self: alcuni problemi 61 Audience sconosciuta Nella vita reale, vediamo il nostro interlocutore e il contesto dell’incontro; queste informazioni ci aiutano a presentarci nel modo più appropriato. In un SNS non sappiamo chi ci potrà vedere in futuro, ed il contesto.Audience sconosciuta Nella vita reale, vediamo il nostro interlocutore e il contesto dell’incontro; queste informazioni ci aiutano a presentarci nel modo più appropriato. In un SNS non sappiamo chi ci potrà vedere in futuro, ed il contesto. Fusione di contesti separatiFusione di contesti separati Nella vita reale, manteniamo separati aspetti diversi del nostro“self” collocandoli in contesti fisicamente separati. (es. l’ufficio, il bar, la casa). In un SNS questo è molto difficile: come fare? Possiamo creare il nostro profilo in modo che sia generalmente accettabile, ma la rete dei nostri amici “dice di noi” in modo non controllabile. Per un’analisi molto interessante dei profili di Friendster, vedi http://www.danah.org/papers/HICSS2006.pdfPer un’analisi molto interessante dei profili di Friendster, vedi http://www.danah.org/papers/HICSS2006.pdf http://www.danah.org/papers/HICSS2006.pdf

62 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Spazi pubblici mediati dalla tecnologia: caratteristiche (secondo Danah Boyd) 62 1.Persistenza 2.Ricercabilità 3.Replicabilità 4.Pubblico invisibile http://www.danah.org/papers/WhyYouthHeart.pdf

63 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Spazi pubblici mediati dalla tecnologia: caratteristiche (secondo Danah Boyd) 63 1 Persistence: Unlike the ephemeral quality of speech in unmediated publics networked communications are recorded for posterity. This enables asynchronous communication but it also extends the period of existence of any speech act.1 Persistence: Unlike the ephemeral quality of speech in unmediated publics networked communications are recorded for posterity. This enables asynchronous communication but it also extends the period of existence of any speech act. 2 Searchability: Because expressions are recorded and identity is established through text, search and discovery tools help people find like minds. While people cannot currently acquire the geographical coordinates of any person in unmediated spaces, finding one’s digital body online is just a matter of keystrokes.2 Searchability: Because expressions are recorded and identity is established through text, search and discovery tools help people find like minds. While people cannot currently acquire the geographical coordinates of any person in unmediated spaces, finding one’s digital body online is just a matter of keystrokes. 3 Replicability: Hearsay can be deflected as misinterpretation, but networked public expressions can be copied from one place to another verbatim such that there is no way to distinguish the “original” from the “copy.”3 Replicability: Hearsay can be deflected as misinterpretation, but networked public expressions can be copied from one place to another verbatim such that there is no way to distinguish the “original” from the “copy.” 4 Invisible audiences: While we can visually detect most people who can overhear our speech in unmediated spaces, it is virtually impossible to ascertain all those who might run across our expressions in networked publics. This is further complicated by the other three properties, since our expression may be heard at a different time and place from when and where we originally spoke4 Invisible audiences: While we can visually detect most people who can overhear our speech in unmediated spaces, it is virtually impossible to ascertain all those who might run across our expressions in networked publics. This is further complicated by the other three properties, since our expression may be heard at a different time and place from when and where we originally spoke http://www.danah.org/papers/WhyYouthHeart.pdfhttp://www.danah.org/papers/WhyYouthHeart.pdfhttp://www.danah.org/papers/WhyYouthHeart.pdf

64 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it 64 “As we sit here and think about the spells that we're casting, let's not forget that some spells are made accidentally and some magic has unintended consequences. Technology is soaking into the woodwork of society. But we, as technologists, have a responsibility to keep people in mind at all times. Their practices inform us but our unintended consequences affect them. It is ubiquitous, but ubiquitous is not always positive. As you build technologies that allow the magic of everyday people to manifest, i ask you to consider the good, the bad, and the ugly.” Danah Boyd D.Boyd, "Incantations for Muggles: The Role of Ubiquitous Web 2.0 Technologies in Everyday Life“, http://www.danah.org/papers/Etech2007.html “http://www.danah.org/papers/Etech2007.html“http://www.danah.org/papers/Etech2007.html

65 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Altri articoli di Danah Boyd 65 D.Boyd, Viewing American class divisions through Facebook and MySpace, 2007 http://www.danah.org/papers/essays/ClassDivisions.htmlD.Boyd, Viewing American class divisions through Facebook and MySpace, 2007 http://www.danah.org/papers/essays/ClassDivisions.html http://www.danah.org/papers/essays/ClassDivisions.html D.Boyd, Why Youth (Heart) Social Network Sites: The Role of Networked Publics in Teenage Social Life, 2007 (non il migliore) http://www.danah.org/papers/WhyYouthHeart.pdfD.Boyd, Why Youth (Heart) Social Network Sites: The Role of Networked Publics in Teenage Social Life, 2007 (non il migliore) http://www.danah.org/papers/WhyYouthHeart.pdf http://www.danah.org/papers/WhyYouthHeart.pdf D.Boyd, "Identity Production in a Networked Culture: Why Youth Heart MySpace“, 2006 (appunti da uno speech, rozzo ma essenziale) http://www.danah.org/papers/talks/AAAS2006.htmlD.Boyd, "Identity Production in a Networked Culture: Why Youth Heart MySpace“, 2006 (appunti da uno speech, rozzo ma essenziale) http://www.danah.org/papers/talks/AAAS2006.html http://www.danah.org/papers/talks/AAAS2006.html

66 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Digital self: uno o molti? 66 “Real self”Un “profilo personale” per ogni applicazione …. ☺ ☺☺☺☺☺☺☺ ☺ … oppure un “digital self” unico, utilizzato da tutte le applicazioni

67 Corso di Studio in Servizio Sociale Risorse di Rete e Web 2.0 per il lavoro sociale Ing. Antonio Capodieci – antonio.capodieci@unisalento.it Spunti di riflessione 67 The social self http://www.slideshare.net/jtneill/lecture2-social-self-2The social self http://www.slideshare.net/jtneill/lecture2-social-self-2 http://www.slideshare.net/jtneill/lecture2-social-self-2 The widgetized self in the blogosphere http://www.slideshare.net/silvertje/the-widgetized-self- in-the-blogosphereThe widgetized self in the blogosphere http://www.slideshare.net/silvertje/the-widgetized-self- in-the-blogosphere http://www.slideshare.net/silvertje/the-widgetized-self- in-the-blogosphere http://www.slideshare.net/silvertje/the-widgetized-self- in-the-blogosphere Autocartography: mapping the self http://www.slideshare.net/rsmyth/autocartography- mapping-the-selfAutocartography: mapping the self http://www.slideshare.net/rsmyth/autocartography- mapping-the-self http://www.slideshare.net/rsmyth/autocartography- mapping-the-self http://www.slideshare.net/rsmyth/autocartography- mapping-the-self


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