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IV C LICEO DELLE SCIENZE UMANE

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Presentazione sul tema: "IV C LICEO DELLE SCIENZE UMANE"— Transcript della presentazione:

1 IV C LICEO DELLE SCIENZE UMANE
MIRIAM ALVINO IV C LICEO DELLE SCIENZE UMANE

2 IL SEICENTO CONTESTO STORICO
Secolo di crisi e trasformazioni Postumi del conflitto tra cattolici e protestanti La popolazione europea si ridusse: carestie ed epidemie (peste del 1630) e la devastazione della guerra dei Trent’anni La produzione agricola si ridusse Esplosero conflitti sociali e guerre per la divisione delle ricchezze Fu però anche un’epoca di trasformazioni: creazione degli imperi coloniali. In rilievo gli imperi coloniali commerciali inglese francese olandese (Compagnia delle Indie Orientali/Occidentali) Definitiva divisione tra cattolici e protestanti, ciò si traduce in conflitti politici ed in guerre di religione anche tra cristiani e musulmani Buona parte dell’Europa orientale cadde sotto il dominio dell’impero ottomano: frattura dell’unità europea. I turchi avanzarono nel 1683 fino a Vienna, assediandola. Avvenimento fondamentale fu la guerra dei Trent’anni. Guerra sanguinosa causa di povertà e milioni di morti e che provocò diverse tensioni: cattolici e protestanti imperatore (cattolico) e principi tedeschi (protestanti) rivalità politiche tra le grandi potenze Si concluse con la pace di Vestfalia nel 1648. Accettazione dell’esistenza in Europa di diverse religioni. declino della Spagna ascesa della Francia affermazione dell’Olanda e dell’Inghilterra come potenza economica e navale

3 Un’Italia molto debole
A soli cento anni dal Rinascimento tutto era cambiato Le conseguenze del dominio spagnolo Politicamente l’Italia era un feudo della Spagna. Principalmente il sud, in cui viveva il viceré spagnolo che governava in modo prepotente. Economia in declino: pesante tassazione dagli spagnoli spostamento dei commerci sull’Atlantico arretratezza del sistema economico (vecchie associazioni medievali), mancava un ceto imprenditoriale, artigianato e manifattura tessile non reggevano la concorrenza estera Lombardia: situazione migliore Ducato di Savoia: più indipendente (alleato Francia) Granducato di Toscana: più indipendente (discendenti Medici) Venezia: sfavorita dalla posizione geografica sviluppa l’agricoltura Roma: i papi governavano come sovrani e abbellivano la città con opere d’arte Scoppiarono numerose rivolte, conferma del diffuso malcontento (nel 1647, a Napoli, per iniziativa del pescivendolo Masaniello) Il declino economico era in contraddizione con la realtà di un paese ancora pieno di cultura: artisti, architetti italiani portavano le loro conoscenze in tutto il continente, ed erano richiestissimi nelle corti.

4 L’ETA’ DELL’ASSOLUTISMO
Forma politica che si afferma quasi in tutta Europa, fino la rivoluzione francese Dal latino “absolutus” che significa: “sciolto, libero da legami” Il monarca era posto al di sopra di ogni altro potere civile e religioso per “diritto divino”. Non ammetteva limiti CARATTERISTICHE: concentrazione del potere nella persona del monarca tendenza del sovrano ad imporre una determinata religione intervento dello stato nella gestione dell’economia politica estera aggressiva basata sull’espansione territoriale Società di “Antico regime” Clero e aristocrazia: ceti privilegiati che godevano di particolari favori ed erano esentati dal rispettare alcuni obblighi e leggi (tasse) Disuguaglianza tra i ceti sociali, non esisteva uguaglianza giuridica ASSOLUTIMO REALIZZATO: FRANCIA Luigi XIV (il Re Sole) regnò con una politica ispirata al celebre motto “Lo stato sono io”, che rappresenta un vero e proprio modello di assolutismo. L’ASSOLUTISMO FALLITO: INGHILTERRA Il tentativo di Carlo I Stuart si scontrò con la resistenza dei puritani e del parlamento Sanguinosa rivoluzione con l’esecuzione di Carlo I che portò alla breve repubblica di Oliver Cromwell Gloriosa Rivoluzione” che porta alla nascita della monarchia parlamentare con Guglielmo d’Orange. Primi passi per il moderno stato di diritto. Il Re Sole

5 ELEMENTI CULTURALI COMUNI A TUTTI I PAESI EUROPEI
IL CONTESTO CULTURALE Seconda metà 500: crisi, tramonto del Rinascimento (Tasso, Michelangelo) CAUSE INTERNE Condizioni storiche dell’Italia (terra di conquista) Culto ossessivo dell’eleganza e della perfezione. Ciò produsse opere mediocri e prive di pathos (espressione di sentimenti), si copiano le opere degli artisti rinascimentali Gli interessi edonistici (piacere) privano la cultura di grandi ideali universali. Piacere privato non collettivo ESTERNE Dominazione spagnola (rompe il clima di sobrietà) sfarzo e fanatismo Controriforma cattolica (represse lo spirito creativo e il libero pensiero) Tribunale dell’Inquisizione, l’Indice dei libri proibiti. Venivano imposte precise norme su come gli artisti dovevano produrre ELEMENTI CULTURALI COMUNI A TUTTI I PAESI EUROPEI Nuovo rapporto con gli antichi basato non più sull’imitazione ma sul superamento Grande sviluppo di scienza e tecnica che portò a grandi scoperte Nascita di nuove discipline (il sapere si specializza) Insistenza sull’apparire, sull’immagine e sulla teatralità Elementi che si riassumono nella cultura BAROCCA: il fenomeno più vistoso del Seicento

6 Estasi di Santa Teresa del Bernini
IL BAROCCO IL TERMINE L’etimologia del termine barocco è incerta: Linguaggio filosofico = “baroco” nella filosofia medievale intendeva un ragionamento valido solo in apparenza, in realtà ingannevole Aggettivo francese = “baroque” che intendeva un tipo di perla imperfetta “perla irregolare” In entrambi i casi c’è una connotazione negativa: un’idea di imperfetto. Il termine fu usato per la prima volta nel 700 COME NASCE? Grazie alla chiesa e ai sovrani che vogliono affermare il loro potere attraverso le opere d’arte. La chiesa cattolica, con il duello contro il protestantesimo perde pezzi importanti, ma vince la battaglia finale, prende il sopravvento e vuole proclamare al mondo la propria vittoria Centro irradiante della cultura barocca fu la Roma dei papi, che dopo il periodo travagliato della Riforma vollero testimoniare attraverso la fastosità delle forme di questo nuovo stile la loro vittoria e prosperità La più evidente manifestazione dello stile barocco fu quello urbanistico-architettonico. Non solo a Roma ma in tutte le grandi capitali europee BAROCCO ARTISTICO Alle arti figurative il Barocco affidò il compito di riconquistare le masse a più intensi sentimenti religiosi. L’arte divenne un mezzo teatrale per colpire lo spettatore Tutto all’insegna della novità della sperimentazione e della meraviglia spesso ostentata in forme spettacolari Rispetto al Rinascimento (equilibrio e classicità) il Barocco predilesse forme curve e sinuose ed esuberanza decorativa Estasi di Santa Teresa del Bernini

7 I DIVERSI VOLTI DEL BAROCCO
Le caratteristiche del Barocco pervasero in tutte le arti e campi del sapere LA MUSICA con grandi compositori come Monteverdi e Scarlatti e il tedesco Bach BAROCCO LETTERARIO La letteratura con l’italiano Marino, lo spagnolo Cervantes, l’inglese Shakespeare BAROCCO ARTISTICO La pittura con gli italiani Caravaggio, i fiamminghi Vermeer e Rubens, lo spagnolo Valàzquez L’architettura i cui maestri furono gli italiani Bernini, Borromini e Guarini I DIVERSI VOLTI DEL BAROCCO IL TEATRO con l’inglese Shakespeare e il francese Molière BAROCCO STORICO con Paolo Sarpi BAROCCO FILOSOFICO con Giordano Bruno e Tommaso Campanella BAROCCO SCIENTIFICO con Galileo Galilei Ereditano dal Rinascimento una prosa lucida, sobria e pacata e il concetto di autonomia della cultura. Trattano argomenti molto importanti

8 IL BAROCCO LETTERARIO TECNICHE PER MERAVIGLIARE: DUE MONDI OPPOSTI
metafore allitterazioni iperboli antitesi parallelismi LA PROSA Stile lucido e senza giri di parole, eredità del Rinascimento. Contenuti importanti, stile semplice LA POESIA Argomenti e temi inutili, stile complesso ricco di figure retoriche Ostentazione del virtuosismo, ricerca ossessiva della novità nella forma e nei temi E’ del poeta il fin la meraviglia, chi non sa far stupir, vada alla striglia Gian Battista Marino Poesia “donna che si pettina” di G.B. Marino

9 DISTACCO DAL PETRARCHISMO
LA POESIA BAROCCA DISTACCO DAL PETRARCHISMO La cultura anticlassicistica del Barocco pervade nell’ambito della poesia e principalmente in Italia Superamento della poesia petrarchista che si basava su: regolarità e contenuti elevati Il ruolo del pubblico Alla fine del 500 con l’invenzione della stampa erano stati immessi sul mercato molti libri. Ciò provocò molta concorrenza tra i nuovi scrittori I nuovi poeti avevano bisogno di distinguersi per piacere al pubblico Ricerca ossessiva della novità e sperimentazione di stile e temi nuovi

10 I poeti prima di Marino Cesare Rinaldi Guido Casoni Tommaso Stigliani
Prima del protagonista principale della poesia del Barocco ci fu un gruppo di poeti bolognesi che sperimentarono per primi le novità di quest’epoca Allargamento del canone poetico: donne brutte o calve, il bacio penoso ecc Cesare Rinaldi Guido Casoni La poesia figurata e grande ricerca metaforica Ricerca metaforica e pubblicazione di una raccolta di Rime Tommaso Stigliani

11 Dire cose nuove in modo nuovo
Le tecniche per meravigliare CONCETTO Allargamento del repertorio del poetabile: i poeti cantavano aspetti della realtà che i poeti precedenti avevano escluso (donne brutte, cose quotidiane) “Atto con cui l’intelligenza esprime la corrispondenza esistente fra gli oggetti” (Baltasar Garcian) Nuovi contenuti Dire cose nuove in modo nuovo ARGUTEZZA Intensificazione delle tecniche retoriche in particolare alla metafora per esprimere i concetti in modo nuovo Il concetto espresso con le figure retoriche, prodotto dall’ingegno. Massima espressione dell’argutezza è la metafora Nuovo stile “Bagnar coi soli e rasciugar coi fiumi” è l’argutezza più famosa del poeta Giuseppe Artale

12 Il protagonista assoluto: Marino
Giambattista Marino nacque a Napoli nel 1569 e volle seguire la sua vocazione per la poesia. Conobbe presto il carcere nel 1598 Partì per Roma e Venezia dove cominciò a pubblicare le sue Rime e poi a Ravenna. Una controversia con il poeta Gasparo Murtola lo fece arrestare di nuovo. Ritornato in libertà si recò a Ravenna dove e pubblicò le poesie della Lira, della Galeria, della Sampogna e il poema Adone. Tornò a Napoli e mori nel 1625 Non fu il primo o il più innovatore, ma il più bravo che riuscì ad imporsi sugli altri. Da lui deriva il termine MARINISMO che accomuna tutti i poeti di questa epoca LA PRODUZIONE LIRICA Struttura linguistica fluida e sciolta, produzione ricca e curata LA PRODUZIONE EPICA L’ADONE (il più lungo poema della letteratura italiana) è il suo capolavoro più grande. E’ un poema nuovo: Canta la pace e l’amore, non la guerra Tema mitologico, non storico LA LIRA Oltre 1200 liriche. Il primo raggruppamento tematico comprende: rime amorose, morali, sacre. Secondo raggruppamento metrico: madrigali e canzoni Terzo raggruppamento: Amori, Lodi, Lagrime, Divotioni e Capricci Amore, per vendicarsi della madre Venere la fa innamorare di Adone. Il loro matrimonio provoca la gelosia di Marte che fa uccidere il giovane da un cinghiale

13 IL BAROCCO SCIENTIFICO
‘600: età in cui ha inizio la rivoluzione scientifica CONCEZIONE CLASSICA Tutto ciò che esiste procede secondo leggi frutto del logos (greci e latini) o di Dio (concezione cristiana). Si voleva risalire alla causa prima, al principio di tutto NUOVA VISIONE SCIENTIFICA Ci si concentra sulle leggi di funzionamento del cosmo e della natura. Il mondo viene visto come una macchina, con proprie leggi che si possono individuare e conoscere TUTTO SI METTE IN DISCUSSIONE BASI DELLA SCIENZA MODERNA FILOSOFI E SCIENZIATI PIU’ IMPORTANTI: Niccolò Copernico (1543) è il punto di partenza. E’ il primo che formulò l’ipotesi dell’eliocentrismo Galileo Galilei, che elaborò il metodo sperimentale Francesco Bacone, iniziatore dell’indagine di tipo induttivo Cartesio, padre del razionalismo e del meccanicismo Isaac Newton, scopritore della legge della gravitazione universale LE LORO RICERCHE E SCOPERTE SARANNO RIVOLUZIONARIE Newton e la gravità

14 Galilei e il nuovo METODO SPERIMENTALE
A interessare non è più il “cosa” e “perchè” ma il “come” i fenomeni avvenissero Affermazione della piena autonomia della scienza dalla religione e dalla filosofia (Aristotele) La scienza deve procedere da teoria fondate su Ripetute osservazioni Formulazione di ipotesi Verifiche attraverso esperimenti Elaborazione di teorie matematiche IL MECCANICISMO Oltre al sapere medievale si rifiuta anche il sapere rinascimentale che considerava la realtà viva e animata La natura è concepita come una macchina governata da leggi e principi matematici Teoria esposta da Cartesio l’universo è stato concepito da Dio come una macchina i fenomeni naturali non obbediscono a nessuna finalità ma solo a rapporti di causa-effetto

15 LA LAICIZZAZIONE DELLA CULTURA ANATOMIA E PROGRESSI DELLA MEDICINA
Si mette in discussione il teocentrismo (Dio creatore di tutto), il provvidenzialismo (tutto ciò che accade proviene da Dio) e l’antropocentrico (tutto è in funzione dell’uomo) Netta separazione tra discorso scientifico e religione. Il passaggio non è né facile né indolore. Ci sarà una lunga resistenza da parte delle autorità ecclesiastiche (condanna degli scritti di Galilei) ANATOMIA E PROGRESSI DELLA MEDICINA L’analisi anatomica sui cadaveri divenne una pratica abbastanza ricorrente che permise alla medicina di fare enormi progressi. Tutto è composto e dignitoso, non appare più un fenomeno degradante o diabolico UNA NUOVA FIGURA DI SCENZIATO E LE ACCADEMIE Lo scienziato non era più un chierico o un filosofo, ma un appassionato ricercatore e sperimentatore, spesso anche abile tecnico. Un sostegno alle ricerca promosse da questi nuovi scienziati venne dalla fondazione della accademie ( Accademia romana dei Lincei, quella toscana del Cimento e la Royal Society di Londra) “Lezione di anatomia del dottor Tulp” van Rijn

16 APPARE DEFINITIVAMENTE COMPIUTO IL PASSAGGIO DALLA MAGIA ALLA SCIENZA
GALILEO GALILEI Un assoluto protagonista dell’evoluzione scientifica BIOGRAFIA Nacque a Pisa nel A dieci anni si trasferì a Firenze, ma studiò matematica, geometria e medicina a Pisa. Nel 1592 ottenne la cattedra di matematica all’università di Padova. Nel 1609 perfezionò un cannocchiale di ultima generazione e compì importanti scoperte astronomiche che annunciò nel “Messaggero stellare”. Continuò le sue ricerche e le sue osservazioni e appoggiò la teoria eliocentrica di Copernico nelle cosiddette “Lettere copernicane” seguite poi dal “Saggiatore” e infine dal “Dialogo dei due massimi sistemi del mondo”. Galilei dovette subire un processo ecclesiastico, venne chiamato al Sant’Uffizio di Roma gli fu vietato di “sostenere, trattare e insegnare in qualsiasi modo la dottrine eliocentrica” le sue opere furono censurate. Al processo seguì l’abiura di Galilei e la sua condanna prima al carcere e poi nella sua villa alle porte di Firenze DALLA MAGIA ALLA SCIENZA Gli scritti di Galilei sono importanti non solo per le scoperte astronomiche, ma anche per il suo atteggiamento metodologico 1) Egli distingue tra verità di fede e verità di ragione. La bibbia mira a fornire all’uomo non informazioni scientifiche, ma una guida per la salvezza. Le ricerche scientifiche mirano a spiegare il funzionamento del cosmo. Ma afferma che la scienza deve essere un modo razionale di accostarsi a Dio 2) Individua nelle “sensate esperienze” e nelle “certe dimostrazioni” l’essenza del metodo scientifico APPARE DEFINITIVAMENTE COMPIUTO IL PASSAGGIO DALLA MAGIA ALLA SCIENZA 3) E’ convinto che l’universo sia scritto in termini matematici. Nasce con Galilei la supremazia della matematica

17 Diffonde la prosa scientifica attraverso le sue opere, principalmente:
Oltre che uno scienziato, Galilei fu anche un protagonista della vita letteraria del suo tempo Iniziatore di un nuovo genere letterario: la prosa scientifica a carattere divulgativo Prosa limpida e precisa dotata di semplicità e chiarezza razionale Galilei intendeva raggiungere un pubblico che fosse il più ampio possibile. A tale scopo egli rinunciò ad utilizzare la lingua “scientifica” il latino e volle utilizzare il volgare, dando a termini tratti dalla lingua comune un nuovo significato scientifico Galilei aveva anche bisogno di persuadere i suoi lettori e per fare ciò non era sufficiente l’evidenza matematica ma era necessario ricorrere alla retorica. Bisognava utilizzare la forma letteraria del dialogo con personaggi, metafore, esempi, novelle ecc.. Diffonde la prosa scientifica attraverso le sue opere, principalmente: “ Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo e le “Lettere copernicane”

18 Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
LETTERE COPERNICANE Vengono così chiamate alcune importanti lettere, in cui Galilei illustra le proprie scoperte scientifiche. Importanti sono le lettere inviate a padre Benedetto Castelli, dove Galileo, difendendo l’eliocentrismo di Copernico cerca di schierare il cattolicesimo a favore del copernicanesimo e della nuova scienza In questa lettera afferma: è sbagliato interpretare la Sacra Scrittura in modo solo letterale la Sacra Scrittura non può sbagliare ma possono sbagliare i suoi interpreti la Bibbia non vuole dare informazioni di carattere scientifico ma ha lo scopo di salvare le anime e di dare solo insegnamenti morali utilizzando metafore ed esempi semplici per il popolo SCIENZA E FEDE Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo Pubblicato nel 1632 è il capolavoro di Galilei Il Dialogo va inteso come un vero e proprio manifesto della nuova scienza e del copernicanesimo modello tolemaico-aristotelico difeso da Simplicio copernicanesimo, difeso da Salviati e Sagredo Confronto tra i due modelli L’uomo non può pretendere di comprendere tutti i misteri del cosmo, ma è difficile staccarsi dalle idee tradizionali (Simplicio) nel credere che in natura tutto deve essere utile all’uomo. Galilei oppone un invito alla cautela e all’umiltà scientifica

19 DEMOCRITO E GALILEI La prima visione meccanicistica de mondo la dobbiamo al filosofo greco Democrito. Secondo Democrito tutta la realtà è costituita da atomi che si muovono incessantemente nel vuoto. Questo incessante movimento porta gli atomi ad aggregarsi e a separarsi, dando luogo alla nascita, alle trasformazioni, alla morte e a tutto ciò che esiste. Le cose quindi sono combinazione di atomi e la diversità delle cose è dovuta alla varietà della forma, grandezza e disposizione degli atomi che si aggregano. Da ciò consegue che la spiegazione del mondo sta negli aspetti quantitativi e misurabili delle cose, gli unici di cui la scienza deve occuparsi L’idea che la scienza deve occuparsi degli aspetti misurabili e perciò matematizzabili della natura ritorna esplicitamente in Galileo Galilei padre della scienza moderna che nel Saggiatore scrive: “L’universo è scritto in lingua matematica e i caratteri son triangoli, cerchi, ed altre figure geometriche, senza i quali mezzi è impossibile a intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro labirinto”

20 I DUE CAPOLAVORI DEL ROMANZO CLASSICO
UN GENERE CHE ARRIVA DA LONTANO: IL ROMAZO IL ROMANZO DEI GRECI E LATINI Espressione latina “romanice loqui”: parlare nelle lingue romanzesche, derivate dal latino Rispetto alla lirica, l’epica e la tragedia, era considerato una forma irregolare e adatta ad un tipo di letteratura popolare. Ciò determina uno scarso prestigio nelle scuole ma fu favorita la libertà creativa I DUE CAPOLAVORI DEL ROMANZO CLASSICO Intorno al 60 d.C Petronio compose il Satyricon: opera che ci è giunta frammentaria. La sezione più ampia è la “Cena di Trimalchione” che narra un fastoso banchetto offerto da quest’ultimo, ex schiavo Un secolo dopo Apuleio compose Le metamorfosi (L’asino d’oro) che narra la storia di Lucio che a causa della sua troppa curiosità viene trasformato in un asino e solo dopo varie peripezie tornerà alla forma umana Nacque per il bisogno di evasione. Si presenta come una lunga narrazione in prosa, dall’intreccio avventuroso e si basa sulle peripezie di due giovani innamorati All’inizio della storia essi vengono separati da qualche evento, potranno ritrovarsi ma solo dopo varie avventure e colpi di scena

21 IL ROMANZO SEICENTESCO
NEL MEDIOEVO Il genere romanzesco fu oscurato perché la cultura medievale era perversa dalla religiosità che si orientava su contenuti più seri. Rinacque in Francia intorno al XII secolo come narrazione della avventure dei cavalieri NEL CINQUECENTO Nacquero alcuni romanzi in prosa: l’Arcadia di Iacopo Sannazzaro -il Lazarillo de Tormes, di un autore spagnolo anonimo. E’ un romanzo PICARESCO, incentrato sulle aventure del picaro (furbo vagabondo) Lazarillo che si guadagna da vivere con mille astuzie - Gargantua e Pantagruelle di François Rabelais, due giganti padre e figlio che vivono in un mondo caotico e pieno di lingue diverse L’autore più famoso è Chrètien de Troyes Alle “gesta” eroiche s’intrecciano le avventure amorose dei protagonisti IL ROMANZO SEICENTESCO E’ una ricca stagione per il romanzo e ci sono più filoni: il romanzo eroico-galante, come “L’astrea” (Honorè d’Urfè, amiri di antichi pastori) un inizio del romanzo psicologico, come “La principessa di Clèves (analisi della vita interiore della protagonista) il romanzo fantastico-filosofico di Cyrano de Bergerac (i suoi due romanzi narrano di un viaggio in altri mondi) in area italiana, il Colloandro fedele, che ha le caratteristiche del romanzo barocco: una trama complicatissima e il tema del viaggio senza fine e senza centro

22 IL CAPOSTIPITE DEL ROMANZO MODERNO
MIGUEL DE CERVANTES LA VITA IL CAPOSTIPITE DEL ROMANZO MODERNO Nacque nel 1547 non lontano da Madrid. Il padre Rodrigo è un modesto chirurgo e Miguel e la famiglia lo seguono in vari spostamenti. Nel 1569 si trovava a Roma, al servizio di Giulio Acquaviva e per suo conto svolgeva mansioni di valletto e segretario. Gli anni in cui rimase in Italia furono decisivi per la sua formazione letteraria. Si arruolò e partecipò alla battaglia di Lepanto contro i turchi nella quale perse l’uso della mano sinistra. Trascorse poi del tempo a Napoli dove si innamorò di una spagnola Nel 1575, ritornato in Spagna si imbarcò con i fratelli ma la loro nave fu catturata dai turchi e rimase prigioniero per cinque anni fin quanto i familiari non trovarono i soldi per riscattarlo. Tornato libero, Cervantes, sposa Catarina de Salzar y Palacios e si trasferì con lei nella Mancia dove si dedicò con impegno alla carriera di autore teatrale, ma con scarsa fortuna. Nel 1597 finì in carcere coinvolto nella bancarotta di un banchiere locale e durante la detenzione cominciò ad elaborare il Don Chisciotte. Quando torna in libertà, ha di nuovo problemi con la giustizia perché viene imputato in un processo per omicidio, però fu assolto. Divenne frate laico dopo la delusione procuratagli dal Viceré di Napoli, che non lo chiamò a far parte del suo seguito nonostante gli avesse dedicato diverse sue opere. Nell’ultimo periodo di vita scrive varie opere come: le Commedie e gli Intermezzi teatrali Muore nel 1616

23 IL CAPOLAVORO DI CERVANTES: DON CHISCIOTTE
LA TRAMA PRIMA PARTE 1605 SECONDA PARTE 1615 Alonso Quijano è uno “hidalgo” (nobile di basso rango) di mezza età che legge con passione i romanzi cavallereschi. Si immedesima così tanto in quel mondo di fantasia da confondere la realtà con la finzione. Decide di diventare un cavaliere e parte per l’avventura. Sceglie il nome di Don Chisciotte e come dama da amare Dulcinea del Taboso e sceglie come suo scudiero Sancio Panza. Seguono varie avventure: lotta con un mulino a vento credendolo un gigante, lotta contro un gregge scambiandolo per un esercito, libera un gruppo di briganti in catene che poi lo picchiano e derubano.. Il protagonista si ritira sui moneti per rendersi degno della sua amata, ma il curato e il barbiere riescono a condurlo prima in una locanda e poi a casa facendogli credere di essere sotto incantesimo Don Chisciotte viene a sapere che il libro che racconta delle sue gesta è ormai noto ovunque: decide perciò di riprendere le proprie avventure, ma deve prima congedarsi da Dulcinea. Sancio, lo inganna affermando che Dulcinea è una delle tre contadine che gli stanno andando in contro e Don Chisciotte, pur vedendo la realtà crede di essere vittima di un incantesimo che gli nasconde la verità ( rovesciamento di ruoli ) Poco dopo i due sono ospitati in una corte e la nobile brigata, li conosce e vuole divertirsi alle loro spalle così mettono in scena una rappresentazione del mondo cavalleresco: Merlino profetizza la liberazione di Dulcinea dall’incantesimo solo dopo che Sancio sarà punito tra tremilatrecento frustate sul sedere. Don Chisciotte deve soccorrere un re ed una regina (coccodrillo e scimmia) ed è fatto salire su un cavallo di legno ed indotto a credere di volare. Lasciata la corte i due si imbarcano e si trovano nel mezzo di uno scontro navale. Rientrati in porto don Chisciotte torna a casa dopo essere stato travolto da una mandria di porci. Poco prima di morire rinsavisce e fa testamento con il suo vero nome

24 TEMI E SIGNIFICATO ESPLORAZIONE DELLE NUOVE POSSIBILITA’ DELL’INDIVIDUO Si presenta come una parodia del romanzo cavalleresco (inserimento ironia) nelle forme del romanzo picaresco (picaro; vagabondo furbo) MA E’ MOLTO DI PIU’ Il grande tema del romanzo è la ricerca delle nuove possibilità dell’uomo: la base da cui partirà il romanzo europeo dei secoli successivi Ha aperto la letteratura a soggetti poco noti: il sogno, la fantasia, la follia Ha rappresentato lo scontro tra l’ideale e il reale. I protagonisti non appartengono più allineare di eroi perfetti Pone al centro del racconto il viaggio Ha conferito ai suoi personaggi uno spessore psicologico (non sono tipi umani fissi e prevedibili)

25 IL FAMOSO CAVALIERE DON CHISCIOTTE DELLA MANCIA (parte I, cap I)
Presentazione del carattere del protagonista: condizione sociale la passione per i romanzi cavallereschi e la follia Il protagonista esce di senno, crede di essere un cavaliere e fa in modo di munirsi di tutto ciò che può caratterizzarlo: -ARMI -CAVALLO (un ronzino) -UN NOME -UNA DAMA DA AMARE Il nome che il protagonista da a se stesso: Don Chisciotte Il nome del cavallo: Ronziante (prima era un ronzino malconcio e ora sta avanti ad ogni altro ronzino) La dama amata: Dulcinea (prima Aldonza) IL PROCESSO DI TRASFORMAZIONE: rito dell’assegnazione dei nuovi nomi LA BATTAGLIA CONTRO I MULINI A VENTO (parte I, capVIII) Presentazione dei due personaggi principali, totalmente totalmente opposti DON CHISCIOTTE: Confonde realtà e fantasia e si comporta come farebbe un vero cavaliere (non si lamenta delle ferite, non mangia e non dorme per pensare alla sua dama) è intendo ad emulare i suoi modelli SANCIO PANZA: E’ il suo alter ego realistico: ancorato alla realtà non si preoccupa di nessun modello. Mangia abbuffandosi e dorme beatamente


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