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. Presentato da: Giada Alocchi, Madalina Chistol e Dario Sforzini.

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Presentazione sul tema: ". Presentato da: Giada Alocchi, Madalina Chistol e Dario Sforzini."— Transcript della presentazione:

1 . Presentato da: Giada Alocchi, Madalina Chistol e Dario Sforzini

2 I PAESI INTERESSATI DA QUESTO FENOMENO I Paesi che sfruttano i bambini in miniera si trovano in Africa, in America meridionale e in Asia. La maggior parte delle miniere si trova in Senegal, in Tanzania e a Guntur in India. I Paesi che sfruttano i bambini in miniera si trovano in Africa, in America meridionale e in Asia. La maggior parte delle miniere si trova in Senegal, in Tanzania e a Guntur in India.

3 DATI STATISTICI DATI STATISTICI Sono milioni i bambini che lavorano nelle miniere. Secondo l’ONU oggi nella sola Africa occidentale ci sono tra i 100 mila e i 25° mila bambini. Sono milioni i bambini che lavorano nelle miniere. Secondo l’ONU oggi nella sola Africa occidentale ci sono tra i 100 mila e i 25° mila bambini. CONDIZIONI CONDIZIONI I bambini sfruttati nelle miniere hanno tra gli otto e i tredici anni. Le gallerie dentro cui si infilano sono cunicoli stretti e fragili che potrebbero crollare da un momento all’altro. Basta un improvviso cedimento, un attimo di distrazione o un movimento sbagliato per restare intrappolati per centinaia di metri di metri di profondità e finire inghiottiti dal buio, per sempre. Eppure i baby minatori sanno di avere poco da perdere e in ogni caso non hanno alternative che scendere negli abissi per sopravvivere. I bambini sfruttati nelle miniere hanno tra gli otto e i tredici anni. Le gallerie dentro cui si infilano sono cunicoli stretti e fragili che potrebbero crollare da un momento all’altro. Basta un improvviso cedimento, un attimo di distrazione o un movimento sbagliato per restare intrappolati per centinaia di metri di metri di profondità e finire inghiottiti dal buio, per sempre. Eppure i baby minatori sanno di avere poco da perdere e in ogni caso non hanno alternative che scendere negli abissi per sopravvivere.

4 . Dormono in capanne di erba, si arrampicano, salgono e scendono in buchi scavati nel terreno profondi dai 30 ai 50 metri, stretti come una botola. Alcuni lavorano come setacciatori: si alternano in varie mansioni per esaminare ogni singolo granello di terra. Spingono carriole piene di terra lungo sentieri pieni di solchi. Setacciano quella polvere con setacci di legno per ore ed ore, finchè essa non appare fine e impalpabile come farina. Infine la lavano immergendola in scatole con grandi setacci, poi si acquattano accanto a un tubo di plastica, si versano un po’ di mercurio liquido nelle mani nude e sfregano il fango. Vivono in condizioni disperate esposti ad ogni genere di violenza e abusi. Dormono in capanne di erba, si arrampicano, salgono e scendono in buchi scavati nel terreno profondi dai 30 ai 50 metri, stretti come una botola. Alcuni lavorano come setacciatori: si alternano in varie mansioni per esaminare ogni singolo granello di terra. Spingono carriole piene di terra lungo sentieri pieni di solchi. Setacciano quella polvere con setacci di legno per ore ed ore, finchè essa non appare fine e impalpabile come farina. Infine la lavano immergendola in scatole con grandi setacci, poi si acquattano accanto a un tubo di plastica, si versano un po’ di mercurio liquido nelle mani nude e sfregano il fango. Vivono in condizioni disperate esposti ad ogni genere di violenza e abusi.

5 MOTIVAZIONI I bambini sono molto richiesti perché lavorano anche tredici ore al giorno senza mai protestare né scioperare e riescono a infilarsi nei tunnel più stretti. Fanno qualsiasi sacrificio per mangiare. I bambini sono molto richiesti perché lavorano anche tredici ore al giorno senza mai protestare né scioperare e riescono a infilarsi nei tunnel più stretti. Fanno qualsiasi sacrificio per mangiare. CONSEGUENZE SUI BAMBINI CONSEGUENZE SUI BAMBINI Le conseguenze per questi bambini sono drammatiche e a lungo termine. Alcuni di loro resteranno feriti gravemente per incidenti sul lavoro. Altri riporteranno gravi handicap fisici. Altri ancora moriranno prima di raggiungere l’età adulta o riporteranno danni fisici, mentali o emozionali che impediranno loro di lavorare da adulti. Moltissimi perderanno l’opportunità di un futuro migliore per la mancanza di istruzione e coloro che sopravvivranno porteranno per tutta la vita le cicatrici psicologiche di ciò che hanno dovuto sopportare. Inoltre a causa delle esposizioni a sostanze tossiche molti muoiono, dopo 10-15 anni, di silicosi polmonare. Le pagliuzze d’oro aggrediscono il cervello dei bambini setacciatori e provocano tremori, difficoltà di locuzione, ritardo mentale, danni renali e cecità. Le conseguenze per questi bambini sono drammatiche e a lungo termine. Alcuni di loro resteranno feriti gravemente per incidenti sul lavoro. Altri riporteranno gravi handicap fisici. Altri ancora moriranno prima di raggiungere l’età adulta o riporteranno danni fisici, mentali o emozionali che impediranno loro di lavorare da adulti. Moltissimi perderanno l’opportunità di un futuro migliore per la mancanza di istruzione e coloro che sopravvivranno porteranno per tutta la vita le cicatrici psicologiche di ciò che hanno dovuto sopportare. Inoltre a causa delle esposizioni a sostanze tossiche molti muoiono, dopo 10-15 anni, di silicosi polmonare. Le pagliuzze d’oro aggrediscono il cervello dei bambini setacciatori e provocano tremori, difficoltà di locuzione, ritardo mentale, danni renali e cecità.

6 … TESTIMONIANZE DEI BAMBINI TESTIMONIANZE DEI BAMBINI Tamba ha 15 anni. Racconta che lui e i suoi fratelli hanno perso entrambi i genitori in un conflitto. Non hanno nessuno a cui ricorrere per la loro sussistenza. Deve andare a lavorare in miniera perché è l’unico posto dove può guadagnare soldi e quindi comprare da mangiare per sé e per i suoi fratelli. Il lavoro è difficile, dal trasporto della ghiaia a scavare la terra, al lavaggio delle attrezzature. Lavora dal lunedì al sabato, tutte le mattine; non è quello che a scelto lui ma non ha alternative. Comincia alle 6 di mattina e finisce alle 6 del pomeriggio, senza nessuna pausa. Ammette che il cibo è scarso e povero e di non avere accesso a nessuna struttura medica. Tamba ha 15 anni. Racconta che lui e i suoi fratelli hanno perso entrambi i genitori in un conflitto. Non hanno nessuno a cui ricorrere per la loro sussistenza. Deve andare a lavorare in miniera perché è l’unico posto dove può guadagnare soldi e quindi comprare da mangiare per sé e per i suoi fratelli. Il lavoro è difficile, dal trasporto della ghiaia a scavare la terra, al lavaggio delle attrezzature. Lavora dal lunedì al sabato, tutte le mattine; non è quello che a scelto lui ma non ha alternative. Comincia alle 6 di mattina e finisce alle 6 del pomeriggio, senza nessuna pausa. Ammette che il cibo è scarso e povero e di non avere accesso a nessuna struttura medica.

7 . PROVVEDIMENTI PROVVEDIMENTI Il VRO (Organizzazione per la ricostruzione del villaggio) da 15 anni ha un programma di recupero per lavoratori bambini, che comprende istruzione e avviamento professionale. Il programma di recupero del VRO ha permesso il recupero di almeno 2000 bambini, strappati al lavoro delle miniere. Essa si basa sull’educazione. Attualmente, i centri ospitano 387 bambini di 61 diversi villaggi. Il programma prevede l’educazione di bambini di età compresa fra i 6 e i 14 anni. il vitto e agli alloggi sono gratuiti. Il VRO è nato nel 1971 a Molia, grazie all’opera del Padre gesuita belga Michael A. Windlly. I centri sono divisi in dipartimenti specifici dedicati a : agricoltura, istruzione, industria, società, ricerca e sperimentazione Il VRO (Organizzazione per la ricostruzione del villaggio) da 15 anni ha un programma di recupero per lavoratori bambini, che comprende istruzione e avviamento professionale. Il programma di recupero del VRO ha permesso il recupero di almeno 2000 bambini, strappati al lavoro delle miniere. Essa si basa sull’educazione. Attualmente, i centri ospitano 387 bambini di 61 diversi villaggi. Il programma prevede l’educazione di bambini di età compresa fra i 6 e i 14 anni. il vitto e agli alloggi sono gratuiti. Il VRO è nato nel 1971 a Molia, grazie all’opera del Padre gesuita belga Michael A. Windlly. I centri sono divisi in dipartimenti specifici dedicati a : agricoltura, istruzione, industria, società, ricerca e sperimentazione


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