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Ministero dello sviluppo economico

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Presentazione sul tema: "Ministero dello sviluppo economico"— Transcript della presentazione:

1 Ministero dello sviluppo economico
Direzione generale per la sicurezza dell’approvvigionamento e le infrastrutture energetiche “Il metano nei trasporti: scenari politici, economici e sociali” dal punto di vista del Ministero dello sviluppo economico Dr. Giovanni Perrella Oil & non oil - Verona 28 Maggio 2014 1

2 INDICE della presentazione
Alcuni dati statistici di aggiornamento del mercato 2030 EU Climate and energy framwork; La direttiva sui combustibili alternativi; Il DM sul Biometano; La proposta di direttiva su Energy taxation; PSN del GNL in Italia; DM sui contributi ai veicoli BEC; DM «self service metano e GPL» Conclusioni 2

3 Il bilancio energetico nazionale provvisorio del 2013
(milioni di tonnellate equivalenti di petrolio) 3

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7 DIRETTIVA SUI CARBURANTI ALTERNATIVI: dove siamo
La Pubblicazione della Direttiva dopo il lavoro linguistico è previsto avvenga nella seconda parte del 2014: dopo il voto favorevole del Parlamento Europeo, il nuovo testo dovrebbe esere formalmente approvato dal Consiglio verso la fine del 2014. La Direttiva crea le condizioni per lo sviluppo di un mercato unico e di economie di scala. La Direttiva contribuirà a: Ridurre la dipendenza dal petrolio del settore dei trasporti in EU; Costruire un Sistema di trasporto nella EU che sia competitive, efficiente e sostenibile dal punto di vista delle risorse Incoraggiare gli investimenti con normative chiare e stabili di medio periodo, in particolare le previsioni delle infrastrutture minime; Ridurre le barriere tecnologiche e regolatorie tra gli SM della EU (ciò con gli standard comuni e la interoperability; Facilitare lo sviluppo di un mercato unico delle infrastrutture per i carburanti alternative e per I veicoli con alimentazione alternative; Informare I consumatori (tipi di carburanti e compatibilità dei veicoli). 7

8 CARBURANTI ALTERNATIVI: definizioni
“Carburanti alternativi" si tratta di carburanti utilizzati almeno parzialmente per la sostituzione dei carburanti fossili come energia nel settore dei trasporti e che hanno una potenzialità di contribuire alla decarbonizzazione ed al miglioramento delle prestazioni ambientali di questo settore. Essi includono: – elettricità, – idrogeno, – biocarburanti come definiti nella Direttiva 2009/28/EC; – gas naturale, incluso il biometano, nella forma gassosa (Compressed Natural Gas – CNG) e liquida (Liquefied Natural Gas - LNG), – Gas di petrolio liquefatto (GPL). 8

9 Confronto emissioni CO2 Well to Wheel
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10 Infrastrutture da prevedere entro ……
2020 target CNG (road) adequate number of filling stations for road transport vehicles in urban agglomerations and densely populated areas to allow the circulation of CNG vehicles 2025 target CNG/LNG (road) minimum number of filling stations for road transport vehicles along the Trans-European Network for Transport (TEN-T) Core Network with an indicative maximum distance of 400 km for LNG vehicles (144 refuelling points) and with an indicative maximum distances of 150 km to allow the circulation of CNG vehicles (664 refuelling points) 10

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12 1 kg di metano = 1,5 litri di benzina;
Migliorare la comunicazione ai cittadini e definire standard tecnologici comuni a livello EU Chiara informazione al consumatore con la indicazione dei prezzi unitari in termini di « 1 litro di benzina equivalente » il che significa per esempio che per il metano si indicherà: 1 kg di metano = 1,5 litri di benzina; Entro il standard tecnici comuni a livello EU per le stazioni di rifornimento di CNG and LNG, mentre entro il standard tecnici comuni a livello EU per le stazioni di rifornimento elettriche; 12

13 COST EVALUATION OF EACH REFUELLING POINT
Costs of LNG Waterborne Total cost = 1 refuelling points * 15 M€ = 2,160 M€ Costs for LNG Road Total cost = 144 refuelling points * 0.4 M€ = 58 M€ Costs of CNG Total cost = 654 refuelling points * 0.25 M€ = 164 M€ Costs of Hydrogen Total cost = 72 refuelling stations * 1.6 M€ = 115 M€ Source: EC – Impact Assessment – Alternative fuel infrastructure 13

14 EU estimation on cost by fuel for each Member States (M€)
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15 Incentivazione del biometano utilizzato per i trasporti
Decreto BIOMETANO Decreto Ministeriale del MiSE, di concerto con il MATTM e con il MiPAAF relativo alle modalità di incentivazione del biometano immesso nella rete del gas naturale (pubblicato nella G.U. n. 295 del ). Incentivazione del biometano utilizzato per i trasporti Incentivo = certificati di immissione in consumo di biocarburanti di cui al decreto del MiPAAF del 29 aprile 2008, n. 110; Durata: 20 anni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto. I certificati sono rilasciati al soggetto che immette in consumo il biometano per i trasporti: distributore metano per autotrazione. Il produttore dovrà definire la sua remunerazione con un contratto bilaterale di fornitura del biometano con il soggetto che lo immette in consumo. Il contratto specifica anche la durata della fornitura e una sua copia è inviata al GSE. 15

16 il biometano nei trasporti ….. segue
Per il c.d. “double counting” si applica l’articolo 33, comma 5, del dlgs n. 28/2011 che specifica che il biometano deve essere prodotto da: a) frazione biodegradabile dei rifiuti urbani a valle della raccolta differenziata; b) sottoprodotti di cui al comma 5-ter dell’articolo 33 del decreto legislativo 3 marzo 2011, n. 28, c) alghe e materie di origine non alimentare come indicate nella tabella 1B del decreto del Ministro dello sviluppo economico 6 luglio 2012; d) sottoprodotti elencati nella tabella 1.A del decreto del Ministro dello sviluppo economico 6 luglio 2012, 16

17 Incentivazione del biometano utilizzato per i trasporti
E’ prevista una specifica norma per incentivare lo sviluppo di nuovi impianti di distribuzione di metano per autotrazione, cumulabile con l’incentivazione relativa alla produzione del biometano. Il produttore di biometano che immette direttamente (senza utilizzo delle reti del gas naturale) il biometano in un nuovo impianto di distribuzione di metano per autotrazione realizzato a proprie spese e collaudato dopo la data di entrata in vigore del decreto ha diritto al rilascio di certificati di immissione in consumo di biocarburanti: con una maggiorazione del 50%; per una durata di 10 anni dalla data di entrata in esercizio dell’impianto di distribuzione di biometano. 17

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19 La proposta di direttiva “Energy taxation” per i trasporti
In discussione da alcuni anni ma senza un accordo unanime tra gli SM (Serve unanimità trattandosi di materia fiscale) Caratterizzata dalla presenza di una parte di tassazione legata alle emissioni di CO2 (molto piccola e che incide poco sul totale della tassazione) ed una parte legata all’energia contenuta; Si riferisce alla «tassazione minima» da prevedere nelle legislazioni nazionali di recepimento (ciò significa che possono risultare di scarso impatto pratico per Paesi come l’Italia per alcuni prodotti energetici: esempio benzina e gasolio); Inspirata dal principio di equiparazione fiscale dei diversi carburanti e combustibili …… (principio allentato con la discussione tra SM); Prevede periodi transitori per metano e GPL fino al …… (2028?) 19

20 “Energy taxation” per i trasporti : metano
situazione al 1 luglio 2013 in EU 20

21 L’ultima proposta di direttiva “Energy taxation”per i trasporti ( ): Ancora con opposizione Italiana … TABLE A - MINIMUM LEVELS OF TAXATION TO MOTOR FUELS FOR THE POSE OF ARTICLE 7 PRODUCT MINIMUM LEVEL OF TAXATION [ ] MINIMUM LEVEL OF TAXATION [ ] MINIMUM LEVEL OF TAXATION [ ] € / UNIT € / GJ Group 1 Petrol 361,6 €/1000l 11,03 368,2 €/1000l 11,23 374,7 €/1000l 11,43 Gas oil €/1000l 9,49 341 €/1000l 9,69 348 €/1000l 9,89 Kerosene 335,7 €/1000l 9,46 342,8 €/1000l 9,66 349,9 €/1000l 9,86 LPG 168,2 €/1000kg 3,66 172,8 €/1000kg 3,76 177,4 €/1000kg 3,86 Natural gas 126,5 €/1,000 m3 3,57 130 €/1,000 m3 3,67 133,6 €/1,000 m3 3,77 Group 2 Sustainable Bio-fuels used in spark- ignition engines i * 7 Sustainable Bio-fuels used in compression-ignition engines i Biogas n/a 2,9 3 3,1 21

22 L’ultima proposta di direttiva “Energy taxation”per i trasporti (dettaglio 2106): ancora opposizione Italiana…. 22

23 IL PIANO STRATEGICO NAZIONALE SULL’UTILIZZO DEL GNL 1)
Il Governo Italiano, si è impegnato, in sede parlamentare, ad adottare iniziative per la realizzazione di centri di stoccaggio e ridistribuzione nonché norme per la realizzazione dei distributori di Gas Naturale Liquefatto (per il seguito GNL), in tutto il territorio nazionale, anche al fine di ridurre l'impatto ambientale dei motori diesel nel trasporto via mare e su strada, nonché di ridurre i costi di gestione ormai divenuti insostenibili per tutti gli utilizzatori di motori diesel e per sviluppare l'uso del GNL. E’ stato costituito un Gruppo di coordinamento nazionale, volto alla predisposizione di uno studio sugli aspetti normativi, tecnici ed economici, nonché quelli attinenti alla sicurezza e all’impatto sociale per l’utilizzo del GNL nei trasporti marittimi e su gomma limitatamente al trasporto pesante (camion, autobus, treni), si pone l’obiettivo della predisposizione del Piano Strategico Nazionale sull’utilizzo del GNL in Italia. 23

24 PIANO STRATEGICO NAZIONALE SULL’UTILIZZO DEL GNL 2)
Al Gruppo di coordinamento nazionale GNL partecipano il MiSE, con il ruolo di Coordinatore, i Ministeri dei Trasporti, dell’Ambiente e degli Interni, le Regioni, l’ANCI, le Capitanerie di Porto le Associazioni di settore interessate, i gestori dei Terminali LNG, centri di ricerca quali RINA e CIG, le Università, l’ENEA ed altri soggetti interessati. Il gruppo di coordinamento nazionale GNL è stato suddiviso in sottogruppi, coordinati sempre dai rappresentanti Ministeriali, che svolgeranno le proprie attività su quattro tematiche principali. Il lavoro è stato quindi così suddiviso per sottogruppi: 1) sottogruppo trasversale su 4 tematiche: Autorizzazioni, Approvvigionamento e stoccaggio, Accettabilità sociale e divulgazione, Sicurezza dello stoccaggio e distribuzione. Tre sottogruppi settoriali sulle seguenti tematiche: 2. Impiego nel settore dei trasposti marittimi, 3. Impiego nel settore dei trasporti terrestri (camion, bus, treni), 4. Impiego per gli altri usi finali (industriali, civile, trasporto come Gas Naturale Compresso – CNG); 24

25 ITER e TEMPI del PSN sul GNL
Tempi: 6 mesi per avere le prime bozze e convegno di discussione; Tipo documento: Snello di massimo 50 pagine con allegati tematici. Consultazione pubblica ON LINE Predisposizione del Piano strategico nazionale del GNL nella versione finale DDL entro inizi 2015 per gli aspetti normativi conseguenti. 25

26 Contributi B.E.C.: il decreto per i contributi ai veicoli a basse emissioni complessive del MiSE
Il fondo statale per favorire l’acquisto di veicoli a Basse Emissioni Complessive prevede uno stanziamento (in base alla legge 134/2012, così come modificata dalla legge di stabilità 2013) di 120 milioni di euro per il triennio Per il 2014, i fondi a disposizione ammontano a 31,3 milioni di euro a cui si aggiungono le risorse non utilizzate nel 2013, per un totale di 63,4 mio euro. Ecco come sono state ripartite le risorse: 15% per l’acquisto, da parte di tutte le categorie di acquirenti (e senza necessità di rottamazione), di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km. 35% per l’acquisto, da parte di tutte le categorie di acquirenti (e senza necessità di rottamazione), di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 90 g/km. 50% per l’acquisto di veicoli destinati all’uso di terzi o utilizzati nell’esercizio di imprese, arti e professioni, e destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa, (dietro obbligatoria rottamazione di un corrispondente veicolo obsoleto), con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km. 26

27 Contributi B.E.C.: Il MiSE il decreto per i contributi ai veicoli a basse emissioni complessive
La ripartizione delle risorse per  il 2015 sarà rideterminata in base all’andamento registrato nell’anno precedente, attraverso un decreto del Ministero dello Sviluppo Economico. Per i veicoli acquistati nel 2014 il contributo è pari, per tutti i veicoli ammissibili, al 20% del costo complessivo del veicolo così come risultante dal contratto di acquisto (e prima delle imposte),  con un tetto massimo di: 5.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km 4.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km 2.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km. Per i veicoli acquistati nel 2015 il contributo è pari, per tutti i veicoli ammissibili, al 15% del costo del costo complessivo del veicolo così come risultante dal contratto di acquisto (e prima delle imposte), con un tetto massimo di: 3.500€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km 3.000€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km 1.800€ per i veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km. 27

28 Decreto 31 marzo 2014 – Min. dell'Interno con il concerto del MiSE –
Modifiche ed integrazioni al decreto 24 maggio 2002, recante norme di prevenzione incendi per la progettazione, costruzione ed esercizio degli impianti di distribuzione stradale di gas naturale per autotrazione. (GU n.83 del ) Gli apparecchi di distribuzione automatici asserviti ad un dispositivo self-service devono essere dotati di pistola di erogazione conforme a quanto specificato dal regolamento ECE-ONU R110 e dalla norma ISO In prossimità dell'apparecchio di distribuzione asservito ad un dispositivo self-service deve essere installato un dispositivo che comanda l'erogazione del gas mediante l'azione manuale sul dispositivo stesso. Il rilascio del dispositivo determina l'immediato blocco dell'erogazione. 28

29 Decreto 31 marzo 2014 - gas naturale per autotrazione. (GU n
Decreto 31 marzo gas naturale per autotrazione. (GU n.83 del ) Negli impianti self-service presidiati, deve essere posizionato un sistema di comunicazione che permetta all'utente di ricevere assistenza da parte del personale addetto e deve essere installato almeno un punto di controllo a distanza dell'apparecchio di distribuzione dal quale il personale addetto possa comandare l'interruzione dell'erogazione. Negli impianti self-service non presidiati, deve essere previsto un sistema di comunicazione remoto, attivabile mediante un apposito pulsante, con un centralino dedicato attivo h24, che consenta all'utente di ricevere assistenza all'operazione di rifornimento nonché permetta di segnalare un incidente o una situazione di emergenza ricevendo istruzioni sulle operazioni da compiere e sul comportamento da tenere. 29

30 Decreto 31 marzo 2014 - gas naturale per autotrazione. (segue)
Negli impianti self-service non presidiati, E' consentito il rifornimento self-service a condizione che: gli impianti siano dotati di un sistema di videosorveglianza, con registrazione delle immagini che consenta la visione dell'apparecchio di distribuzione e della zona di rifornimento dei veicoli; gli utenti siano stati preventivamente autorizzati da parte di soggetti abilitati mediante l'attivazione di apposita scheda a riconoscimento elettronico rilasciata dai gestori o da altri soggetti che ne hanno titolo. 30

31 Conclusioni Strategia complessiva del Paese in coerenza con le direttive EU per favorire uso del metano nei trasporto : 2030 EU Climate and energy framwork; La direttiva sui combustibili alternativi; Il DM sul Biometano; La proposta di direttiva su Energy taxation; Il PSN del GNL in Italia; Il DM sui contributi ai veicoli BEC; Il DM «self service metano» Le premesse generali ci sono, i primi strumenti legislativi di favore sono stati emanati, e nei prossimi mesi verificheremo se tutto questo sarà stato sufficiente o se occorrano altre azioni di sostegno allo sviluppo maggiore di tale carburante. 31


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