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Istituto d’Istruzione Superiore «Vittorio Bachelet»

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Presentazione sul tema: "Istituto d’Istruzione Superiore «Vittorio Bachelet»"— Transcript della presentazione:

1 Istituto d’Istruzione Superiore «Vittorio Bachelet»
Piano dell’Offerta Formativa – Anno scolastico 2014/2015 Istituto d’Istruzione Superiore «Vittorio Bachelet» Abbiategrasso

2 INDICE P.O.F. Presentazione Istituto d’Istruzione Superiore «Vittorio Bachelet» Le finalità I Piani di Studio – Le aree disciplinari e gli obiettivi – I quadri orari La progettazione didattica (I soggetti – Le fasi – Piano Integrazione DVA) La valutazione Rinforzo e approfondimento Criteri formazione delle classi prime e attribuzione delle cattedre L’innovazione e la sperimentazione didattica Le risorse Le relazioni Il Bilancio Sociale Valutazione e Revisione P.O.F. Allegati N.B. Per ritornare all’indice: clik sulla foto

3 Presentazione Istituto d’Istruzione Superiore «Vittorio Bachelet»
L’Istituto di istruzione superiore “Bachelet” comprende, riuniti in un unico soggetto giuridico – economico : il Liceo Scientifico ‘Blaise Pascal’ istituito nel 1986 l’Istituto Tecnico Commerciale ‘Vittorio Bachelet’ istituito nel 1982 il Liceo socio-psico-pedagogico istituito nel 2001 oggi Liceo delle Scienze Umane il Liceo Linguistico istituito nel 2013  Nella città di Abbiategrasso l’Istituto “Vittorio Bachelet” costituisce uno dei principali soggetti dell’offerta formativa, proponendosi anche come luogo di attenzione e valorizzazione del patrimonio storico-artistico e centro di varie attività culturali e sportive aperte alla cittadinanza. Sono attivi tre indirizzi di studio : Liceo scientifico Istituto tecnico, articolato in: area amministrazione, finanza e marketing area relazioni internazionali per il marketing (ex Erica) Liceo delle Scienze Umane  I percorsi liceali forniscono allo studente gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita della realtà, affinché egli si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alle situazioni, ai fenomeni e ai problemi, ed acquisisca conoscenze, abilità e competenze coerenti con le capacità e le scelte personali e adeguate al proseguimento degli studi di ordine superiore, all’inserimento nella vita sociale e nel mondo del lavoro.  L’Istituto tecnico fornisce allo studente una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico, in linea con le indicazioni dell’Unione Europea. Attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico lo studente acquisisce i saperi e le competenze indispensabili per inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, per accedere all’università, al sistema dell’istruzione e formazione tecnica superiore, nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. Liceo Linguistico con l’insegnamento delle lingue inglese, spagnolo, tedesco e francese.Diapositiva 2

4 Le finalità L’Istituto di istruzione superiore Bachelet si propone di:
fornire una solida formazione culturale, un adeguato metodo di studio e un approccio personalizzato alle diverse discipline scolastiche scoprendone il legame con la realtà sviluppare capacità logiche e critiche per interpretare la realtà favorire l’acquisizione di competenze specifiche del corso di studio per un inserimento proficuo nel mondo del lavoro o per la prosecuzione degli studi anche nella dimensione europea La proposta educativa dell’Istituto “Vittorio Bachelet” si ispira agli articoli 3, 33 e 34 della Costituzione italiana. Si riconoscono come obiettivi primari: l’istruzione, integrata da opportuni interventi di sostegno, recupero e approfondimento l’educazione, anche per mezzo delle offerte formative di carattere extracurricolare delle proposte culturali di enti esterni, per la formazione di un cittadino consapevole dei suoi diritti e dei suoi doveri l’introduzione, anche grazie ad attività di stage, al mondo del lavoro e l’orientamento all’ambito universitario l’istituto Bachelet assume come metodo per la promozione di ogni iniziativa curricolare ed extracurricolare la legge dell’autonomia allo scopo di promuovere il pluralismo all’interno della scuola. A tale scopo la Dirigenza Scolastica, il Collegio dei Docenti, il Consiglio di Istituto devono garantire ogni iniziativa didattico-educativa e culturale, nel pieno rispetto delle norme in materia.   

5 Istituto Tecnico Commerciale
I Piani di studio INDIRIZZO Istituto Tecnico Commerciale area amministrazione, finanza e marketing area relazioni internazionali per il marketing Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, conoscono le tematiche relative ai macro-fenomeni economico-aziendali, nazionali ed internazionali, alla normativa civilistica e fiscale, ai sistemi aziendali, anche con riferimento alla previsione, organizzazione, conduzione e controllo della gestione, agli strumenti di marketing . Nell’articolazione Relazioni internazionali e marketing, il profilo si caratterizza per il riferimento sia all’ambito della comunicazione aziendale, con l’utilizzo di tre lingue straniere e appropriati strumenti tecnologici, sia alla collaborazione nella gestione dei rapporti aziendali nazionali e internazionali riguardanti differenti realtà geo-politiche e vari contesti lavorativi. Liceo Linguistico l'insegnamento delle lingue straniere si basa sul potenziamento delle quattro abilità linguistiche - ascolto, parlato, lettura e scrittura - secondo le indicazioni del Common European Framework (Quadro Comune Europeo di Riferimento). Particolare importanza viene attribuita all'aspetto comunicativo - grazie alle attività di compresenza con i docenti madre-lingua - e all'utilizzo delle nuove tecnologie per l'apprendimento on-line. Liceo Scientifico Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, avranno acquisito una formazione culturale equilibrata nei due versanti linguistico-storico-filosofico e scientifico, avranno fatti propri i nodo fondamentali dello sviluppo del pensiero anche in dimensione storica, e i nessi tra i metodi di conoscenza propri della matematica e delle scienze sperimentali e quelli propri dell’indagine di tipo umanistico. Liceo delle Scienze Umane Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, avranno acquisito le conoscenze dei principali campi d’indagine delle scienze umane mediante gli apporti specifici e interdisciplinari della cultura pedagogica, psicologica e socio-antropologica.

6 Le Aree disciplinari Istituto tecnico
Analizzare la realtà e i fatti concreti della vita quotidiana ed elaborare generalizzazioni che aiutino a spiegare i comportamenti individuali e collettivi in chiave economica; Riconoscere la varietà e lo sviluppo storico delle forme economiche, sociali e istituzionali attraverso le categorie di sintesi fornite dall’economia e dal diritto; Riconoscere l’interdipendenza tra fenomeni economici, sociali, istituzionali, culturali e la loro dimensione locale/globale; Analizzare, con l’ausilio di strumenti matematici e informatici, i fenomeni economici e sociali; Orientarsi nella normativa pubblicistica, civilistica e fiscale; Intervenire nei sistemi aziendali con riferimento a previsione, organizzazione, conduzione e controllo di gestione; Utilizzare gli strumenti di marketing in differenti casi e contesti; Distinguere e valutare i prodotti e i servizi aziendali, effettuando calcoli di convenienza per individuare soluzioni ottimali; Agire nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia alla sua innovazione sia al suo adeguamento organizzativo e tecnologico; Elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati aziendali con il ricorso a strumenti informatici e software gestionali; Analizzare i problemi scientifici, etici, giuridici e sociali connessi agli strumenti culturali acquisiti.

7 Le Aree disciplinari Liceo Linguistico
Gli obiettivi principali che il Liceo Linguistico vuole conseguire attraverso il percorso di studi della Riforma della scuola sono: Acquisire, in due lingue moderne, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B2 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; Acquisire, in una terza lingua moderna, strutture, modalità e competenze comunicative corrispondenti almeno al Livello B1 del Quadro Comune Europeo di Riferimento; Saper comunicare in tre lingue moderne in vari contesti sociali e in situazioni professionali utilizzando diverse forme testuali; Riconoscere in un’ottica comparativa gli elementi strutturali caratterizzanti le lingue studiate ed essere in grado di passare agevolmente da un sistema linguistico all’altro; Essere in grado di affrontare in lingua diversa dall’italiano specifici contenuti disciplinari; Conoscere le principali caratteristiche culturali dei paesi di cui si è studiata la lingua, attraverso lo studio e l’analisi di opere letterarie, estetiche, visive, musicali, cinematografiche, delle linee fondamentali della loro storia e delle loro tradizioni; Sapersi confrontare con la cultura degli altri popoli, avvalendosi delle occasioni di contatto e di scambio.

8 Liceo scientifico e liceo delle scienze umane
Le Aree disciplinari Liceo scientifico e liceo delle scienze umane Area storico-umanistica Conoscere i presupposti culturali e la natura delle istituzioni politiche, giuridiche, sociali ed economiche, con riferimento particolare all’Italia e all’Europa, e comprendere i diritti e i doveri che caratterizzano l’essere cittadini. Conoscere, con riferimento agli avvenimenti, ai contesti geografici e ai personaggi più importanti, la storia d’Italia inserita nel contesto europeo e internazionale, dall’antichità sino ai giorni nostri. Utilizzare metodi (prospettiva spaziale, relazioni uomo-ambiente, sintesi regionale), concetti (territorio, regione, localizzazione, scala, diffusione spaziale, mobilità, relazione, senso del luogo...) e strumenti (carte geografiche, sistemi informativi geografici, immagini, dati statistici, fonti soggettive) della geografia per la lettura dei processi storici e per l’analisi della società contemporanea. Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture. Essere consapevoli del significato culturale del patrimonio archeologico, architettonico e artistico italiano, della sua importanza come fondamentale risorsa economica, della necessità di preservarlo attraverso gli strumenti della tutela e della conservazione. Collocare il pensiero scientifico, la storia delle sue scoperte e lo sviluppo delle invenzioni tecnologiche nell’ambito più vasto della storia delle idee. Saper fruire delle espressioni creative delle arti e dei mezzi espressivi, compresi lo spettacolo, la musica, le arti visive. Conoscere gli elementi essenziali e distintivi della cultura e della civiltà dei paesi di cui si studiano le lingue. Area scientifica, matematica e tecnologica Comprendere il linguaggio formale specifico della matematica, saper utilizzare le procedure tipiche del pensiero matematico, conoscere i contenuti fondamentali delle teorie che sono alla base della descrizione matematica della realtà. Possedere i contenuti fondamentali delle scienze fisiche e delle scienze naturali (chimica, biologia, scienze della terra, astronomia), padroneggiandone le procedure e i metodi di indagine propri, anche per potersi orientare nel campo delle scienze applicate. Essere in grado di utilizzare criticamente strumenti informatici e telematici nelle attività di studio e di approfondimento; comprendere la valenza metodologica dell’informatica nella formalizzazione e modellizzazione dei processi complessi e nell’individuazione di procedimenti risolutivi.

9 Totale ore settimanali
I quadri orari Istituto Tecnico Commerciale AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING Discipline del piano di studi Tipo di prove Ore settimanali per anno di corso I II III IV V Italiano S.O. 4 Inglese 3 Storia O. 2 Matematica Diritto ed Economia - Scienze Integrate* Fisica Chimica Geografia Informatica P.O. Seconda Lingua Economia Aziendale 6 7 8 Diritto Economia Politica Scienze Motorie P. Religione/Alternativa 1 Totale ore settimanali 32 * SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA

10 Totale ore settimanali
I quadri orari RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING Istituto Tecnico Commerciale Discipline del piano di studi Tipo di prove Ore settimanali per anno di corso I II III IV V Italiano S.O. 4 Inglese 3 Storia O. 2 Matematica Diritto ed Economia - Scienze Integrate* Fisica Chimica Geografia Seconda Lingua Terza Lingua Informatica P.O. Economia Aziendale e Geopolitica 5 6 Diritto Relazioni Internazionali Tecnologie della Comunicazione Scienze Motorie P. Religione/Alternativa 1 Totale ore settimanali 32

11 I quadri orari Liceo Linguistico MATERIE ORE SETTIMANALI PRIMO BIENNIO
SECONDO BIENNIO ULTIMO ANNO 1 LICEO 2 LICEO 3 LICEO 4 LICEO 5 LICEO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE 2 ITALIANO 4 LATINO - INGLESE 3 SPAGNOLO TEDESCO STORIA E GEOGRAFIA STORIA FILOSOFIA STORIA DELL'ARTE MATEMATICA (con informatica al biennio) FISICA SCIENZE NATURALI TOTALE ORE 27 30

12 Totale ore settimanali
I quadri orari Liceo Scientifico Discipline del piano di studi Tipo di prove Ore settimanali per anno di corso I II III IV V Italiano S.O. 4 Latino 3 Lingua straniera Storia e Geografia O. - Storia 2 Filosofia Matematica * 5 Fisica Scienze naturali ** Disegno e Storia Arte P.O. Scienze Motorie P. Religione/Alternativa 1 Totale ore settimanali 27 30 * Con INFORMATICA AL BIENNIO * * BIOLOGIA, CHIMICA, SCIENZA DELLA TERRA

13 Totale ore settimanali
I quadri orari Liceo delle Scienze Umane Discipline del piano di studi Tipo di prove Ore settimanali per anno di corso I II III IV V Italiano S.O. 4 Latino 3 2 Storia e Geografia O. - Storia Filosofia Scienze Umane* 5 Diritto ed Economia Lingua Straniera Matematica ** Fisica Scienze Naturali *** Storia dell’Arte P.O. Scienze Motorie P. Religione/Alternativa 1 Totale ore settimanali 27 30 * ANTROPOLOGIA, PEDAGOGIA, PSICOLOGIA, SOCIOLOGIA ** Con INFORMATICA AL BIENNIO *** BIOLOGIA, CHIMICA, SCIENZA DELLA TERRA

14 La progettazione didattica
I soggetti il Collegio dei docenti: cura la programmazione dell’azione educativa, favorisce il coordinamento interdisciplinare, promuove e delibera iniziative di sperimentazione, innovazione e ricerca educativa, di aggiornamento dei docenti, valuta periodicamente l’andamento complessivo dell’azione didattica i dipartimenti di materia: operano scelte nell’ambito dei contenuti delle discipline, tenendo conto della loro valenza formativa, individuano relazioni fra le discipline per predisporre percorsi pluridisciplinari, stabiliscono obiettivi scanditi per anni di corso, individuano elementi e strumenti per attuare il raccordo fra biennio e triennio, concordano criteri e attività di verifica il consiglio di classe: valuta la situazione di partenza della classe, coordina e confronta gli obiettivi proposti dai docenti nelle singole discipline e gli approcci metodologici, stabilisce gli obiettivi trasversali, esamina ad intervalli prefissati l’andamento didattico ed eventualmente modifica la programmazione, formula proposte per il collegio, agevola i rapporti reciproci fra docenti, genitori e alunni il singolo docente: formula il piano di lavoro annuale e lo verifica costantemente adattandolo alle esigenze e alle domande che emergono dentro la pratica quotidiana dell’azione didattica

15 La progettazione didattica Le fasi
Analisi della situazione di partenza dal punto di vista cognitivo e socio – affettivo (di tutto l’istituto, di classi parallele, di discipline affini, di singola classe, di singolo alunno) Individuazione degli obiettivi da raggiungere in relazione alle finalità generali di istituto (gli obiettivi possono essere definiti a livello di corso, di classi parallele, di ambiti disciplinari, di classe, individuali) non solo di carattere disciplinare, ma anche relativi alla sfera socio – affettiva (motivazionali, relazionali, di comportamento) Scelta dei contenuti e delle attività, dei metodi e delle strategie didattiche, degli strumenti e dei tempi; si esplica in questo ambito la libertà di insegnamento del docente, che, pur nei vincoli posti dai programmi, dalle finalità ed obiettivi stabiliti e dagli accordi presi  all’interno delle aree disciplinari di appartenenza e all’interno del consiglio di classe, è libero di individuare quei contenuti , quelle strategie e quegli strumenti che ritiene più efficaci perché si realizzi il diritto di apprendere dello studente. Le strategie più importanti che vengono utilizzate nell’azione didattica all’interno dell’istituto sono: la lezione frontale, la lezione interattiva, il lavoro di gruppo, la discussione guidata, il problem solving, l’analisi di casi; fra gli strumenti si elencano, oltre al libro tradizionale, tuttora indispensabile, quelli multimediali, i laboratori, gli audiovisivi. A queste vanno aggiunte quelle strategie che i singoli docenti nella loro libertà individuano e ritengono utili adottare per rendere più efficace la loro azione didattica Valutazione Recupero e rinforzo

16 La progettazione didattica
Piano di intervento per l’integrazione degli alunni diversamente abili Una particolare forma di progettazione didattica viene realizzata diversamente abili Il personale dell’Istituto opera per favorire l’inserimento e l’orientamento degli studenti diversamente abili nella nuova realtà scolastica secondo il seguente piano:  Collegamento e/o incontri con le scuole di provenienza e/o istituti specifici per l’inserimento nella nuova realtà scolastica. Realizzazione di percorsi educativi individualizzati Il P.E.I. è accompagnato dalla diagnosi funzionale redatta dalla ASL competente e articola il profilo dinamico funzionale indicando obiettivi, contenuti, tempi, metodologie e valutazione in relazione al progetto predisposto e proposto dal consiglio di classe alla famiglia. Supporto alle famiglie per la definizione delle esigenze specifiche degli allievi e della documentazione specifica.  Rapporti con le famiglie per eventuali problemi o difficoltà evidenziatisi nel corso dell’anno scolastico. Supporto all’attività dei consigli di classe per l’integrazione diversamente abile. Attivazione del Gruppo di lavoro comprendente GLH e BES. Utilizzo di aule specifiche e di supporti tecnici dedicati all’attività di insegnamento di sostegno. Collaborazione coordinata di consulenza con il servizio di neuropsichiatria infantile dell’ASL del territorio. Integrazione in rete fra Istituti Il  nostro Istituto è  inserito in una rete territoriale che promuove interventi a favore dell’integrazione scolastica degli alunni disabili.

17 La valutazione La valutazione riveste un’importanza fondamentale nel processo formativo sia perché fornisce allo studente strumenti per la presa di coscienza delle proprie capacità e competenze (valutazione formativa), sia perché offre all’insegnante un significativo riscontro dell’efficacia del suo intervento didattico (valutazione delle strategie didattiche adottate). La valutazione è parte essenziale dell’attività scolastica, accompagna ogni fase dell’attività di apprendimento-insegnamento e coinvolge tutti i soggetti interessati a tali processi. Ogni studente ha il diritto ad essere valutato in modo chiaro e motivato, così  che le valutazioni nelle singole discipline rappresentino una occasione per prendere coscienza dei punti di forza e di quelli di debolezza della sua preparazione così da poterla migliorare. Ogni insegnante attraverso la valutazione si rende conto dell’efficacia del suo lavoro e delle difficoltà di apprendimento dei contenuti e dei metodi della materia che insegna, per cui ogni valutazione è di fatto una verifica del proprio modo di insegnare. Per questo ogni valutazione deve essere motivata, e in termini comprensibili allo studente, così che possa essere uno strumento utile nel percorso di apprendimento e di crescita della persona    L’obiettivo della valutazione è il successo formativo: portare tutti gli studenti a conseguire le finalità didattiche e educative prefissate e non operare “selezioni”. Di fronte al successo formativo la valutazione dovrà mirare a dare il giusto riconoscimento ai risultati di eccellenza, essere fonte di conferma e stimolo ulteriore per gli studenti e strumento di riflessione e di verifica per i docenti sull’efficacia della propria azione didattica. Coscienti però  della complessità dell’attività di apprendimento–insegnamento, sappiamo anche che nell’insegnamento è possibile andare incontro all’insuccesso formativo. La nostra attività valutativa sarà dunque caratterizzata da fasi e funzioni diverse, che coinvolgeranno tutti i soggetti interessati e che avranno lo scopo di prevenire tale esito, di rendere nota per tempo la situazione, di consentire una riflessione proficua per tutti, e in particolare di sostenere lo studente nell’individuazione e nel recupero delle carenze presenti nella sua preparazione. Da escludere invece sono le funzioni estrinseche della valutazione, come quella sanzionatoria dei modi di essere dei ragazzi o come quella (già accennata) di operare “selezioni” assolutamente inutili e dannose sotto il profilo umano e sociale. 

18 Fasi e funzioni della valutazione
Segue LA VALUTAZIONE Fasi e funzioni della valutazione Il Collegio dei Docenti demanda ai Dipartimenti delle singole discipline la definizione delle griglie di valutazione e degli obiettivi minimi per il raggiungimento della sufficienza. I Consigli di Classe, nella fase iniziale dell’anno scolastico, procederanno a mettere in atto un percorso di valutazione diagnostica, volta a conoscere le esigenze formative dell’alunno anche attraverso prove di ingresso e questionari Tale attività  deve mettere il Consiglio di classe e il docente in condizione di programmare adeguatamente il proprio lavoro annuale, eventualmente adeguando gli obiettivi dei Dipartimenti alla particolare situazione della classe, e deve consentire all’alunno di prendere coscienza dei propri punti di forza e/o debolezza. La valutazione assume così anche una funzione orientativa, per l’alunno, per i genitori, per i docenti stessi. Nella fase intermedia, la valutazione sarà volta a verificare il raggiungimento in itinere degli obiettivi didattici da parte degli alunni; è una verifica innanzitutto formativa, in quanto mira a ricavare informazioni sui tempi e sulle modalità di apprendimento, sugli stili cognitivi degli studenti e sulla coerenza e significatività del percorso didattico messo in atto.  Essa si esprime in modo informale attraverso il dialogo educativo, gli interventi degli studenti, l’interesse e la partecipazione da loro dimostrati, ma anche in modo formale con l’introduzione graduale delle prove di verifica e i primi voti. Questa fase di valutazione ha per il docente una funzione di verifica del proprio lavoro didattico, consente infatti di calibrare meglio la propria programmazione annuale; all’alunno serve a verificare (specie nel biennio) l’effettivo interesse per il curricolo (l’insieme delle materie di studio) prescelto, ed, eventualmente, a modificare le proprie scelte cambiando indirizzo di studi. In tale fase dell’anno scolastico si favorisce negli alunni l’autovalutazione, attraverso la condivisione di obiettivi, strumenti e modalità di una valutazione trasparente. La valutazione sommativa, che si effettua alla fine del primo e secondo quadrimestre a cura del Consiglio di classe nella sola componente docenti, ha un’importanza decisiva nell’iter scolastico di ogni studente: quella del primo quadrimestre, dopo aver raccolto tutti i dati disponibili, evidenzia all’interno del curricolo i punti di forza e debolezza dello studente, informa e coinvolge le famiglie secondo il principio della trasparenza e laddove è necessario programma un percorso di recupero delle carenze evidenziate; quella del secondo quadrimestre rappresenta la valutazione finale di tutto il percorso e decide dell’ammissione o della non ammissione alla classe successiva o di rimandare a settembre la decisione perché in presenza di materie insufficienti, tali che si renda necessario un recupero, nel qual caso la decisione circa l’ammissione o la non ammissione verrà presa dal Consiglio di Classe a settembre. NB: L’uniformità  nella applicazione dei criteri di valutazione in tutti i Consigli di Classe è garantita dalla presenza del Dirigente Scolastico durante lo scrutinio

19 Attribuzione del credito scolastico
Segue LA VALUTAZIONE Attribuzione del credito scolastico  Al termine di ogni anno scolastico del triennio, il Consiglio di classe, in sede di scrutinio, assegna agli alunni meritevoli un punteggio per l’andamento degli studi, denominato credito scolastico. Questo punteggio è attribuito tenendo conto della media dei voti e dei criteri di cui al punto seguente. TABELLA PER ATTRIBUZIONE  CREDITO SCOLASTICO AI CANDIDATI INTERNI M = media 3° anno 4° anno 5° anno M=6 3 - 4 4 - 5 6<M<=7 5 - 6 7<M<=8 6 - 7 8<M<=9 7 – 8 9<M<=10 8 – 9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ( adeguatamente certificate dal docente responsabile del Progetto) ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti.  

20 Segue LA VALUTAZIONE L’attribuzione del punteggio tiene conto anche del giudizio formulato dai docenti che svolgono l’insegnamento della Religione Cattolica ovvero l’attività  alternativa, limitatamente agli alunni che abbiano seguito questi insegnamenti. Tale giudizio tiene conto dell’interesse con il quale l’alunno ha seguito l’insegnamento e del profitto che ne ha tratto. In caso di debito/i formativo/i l’attribuzione del credito scolastico viene rimandata a settembre, dopo che si è accertato che il/i debito/i è/sono stato/i saldato/i. Il Consiglio di classe attribuisce allora il credito scolastico utilizzando l’apposita tabella in tutta la sua ampiezza, tenendo in adeguata considerazione sia i criteri per l’attribuzione del punteggio del credito ( media dei voti, assiduità della frequenza, interesse e partecipazione al lavoro in classe, partecipazione alle attività extracurricolari, crediti formativi) sia il fatto che lo studente abbia dovuto saldare uno o più debiti. Credito formativo Ogni alunno può presentare certificazione di eventuali attività formative svolte all’esterno della scuola, presso Enti, Associazioni e Istituzioni in ambiti  e settori della società civile e legati alla formazione della persona ed alla crescita umana, civile e culturale quali quelli relativi, in particolare, alle attività culturali, artistiche e ricreative, alla formazione professionale, al lavoro, all’ambiente, al volontario, alla solidarietà alla cooperazione, allo sport. I Consigli di classe valutano le singole certificazioni verificando che esse contengano: una definizione quantitativa del percorso (periodo di svolgimento dell’attività e monte ore) una sintetica descrizione dell’esperienza, nella quale siano esplicitati obiettivi formativi ed educativi, che siano in linea con gli obiettivi formativi ed educativi del Contratto Formativo del Consiglio di classe. La certificazione deve essere presentata entro il 15 maggio al Coordinatore della Classe 

21 Valutazione della condotta
Segue LA VALUTAZIONE Valutazione della condotta La valutazione del comportamento  concorre alla determinazione dei crediti scolastici (articolo 4, comma 2, D.P.R. 22 giugno 2009,n.122 ). In particolare il voto da 1 a 5 preclude l’ammissione all’anno scolastico successivo e i voti dal 6 al 10 concorrono alla definizione della media dei voti di ciascuno alunno.    Attività di recupero e di sostegno L’attività  di valutazione nel suo complesso e l’interazione tra docenti, studenti e famiglie, costituiscono uno strumento concreto per la realizzazione di interventi didattici individualizzati in riferimento alla natura e agli scopi dell’autonomia (art.1, c.2 del DPR 275/99, “Regolamento dell’autonomia”). Nella seconda parte dell’anno, (ma anche nella prima, se ne riscontra l’esigenza) sulla scorta dei risultati complessivi ottenuti, il Consiglio di classe predispone attività di recupero e sostegno valutando con precisione la congruità dei mezzi ai fini (ci si riferisce in particolare ai tempi e agli oggetti di tali attività). Questi interventi devono essere: frutto di una valutazione collegiale dei docenti, comprensibili nelle forme e negli scopi per studenti e genitori; devono concludersi con una valutazione formativa trasparente. Possono assumere forme diverse, più strutturate o più flessibili, che vanno però ufficializzate nel verbale del Consiglio di classe.  Sportello Help e/o metodologico Si istituisce con i docenti che si rendono disponibili uno Sportello Help e/o Metodologico in orario extracurricolare con modalità stabilite dal singolo docente, condivise dal Consiglio di classe. L’obiettivo è aiutare gli alunni in difficoltà con assistenza e consulenza metodologica e/o didattica sui contenuti disciplinari, per promuovere l’apprendimento e lo studio individuale Sono coinvolti gli studenti con fragilità e/o lacune nell’apprendimento, previa loro richiesta o indirizzati dai docenti 

22 Ammissione o non ammissione alla classe successiva
Alla fine dell’anno scolastico il Consiglio di classe esprime una deliberazione che può  essere: Segue LA VALUTAZIONE di ammissione alla classe successiva per gli studenti che hanno almeno la sufficienza in tutte le discipline: il Consiglio dovrà dare il giusto riconoscimento ai casi di eccellenza di attribuzione di debito/i formativo/i con prove di valutazione necessarie a saldarlo/i e dopo le quali il Consiglio di Classe deciderà circa l’ammissione alla classe successiva: in questo caso la valutazione dovrà prefigurare un’effettiva possibilità di recupero; andranno considerati il numero di discipline coinvolte, la gravità delle lacune, le attitudini dimostrate dall’alunno, si farà una proposta di attività di recupero e lo studente deciderà se aderirvi o se svolgere autonomamente il lavoro di recupero. In questo caso viene rimandata a settembre la decisione di ammettere o non ammettere lo studente alla classe successiva, dopo aver verificato se le lacune evidenziate siano o non siano state colmate; di non  ammissione alla classe successiva: in quest’ultimo caso il Consiglio di classe, verificata la presenza di insufficienze gravi oppure di insufficienze diffuse, valutata la non possibilità di utilizzare lo strumento del debito formativo, decide di non ammettere alla classe successiva. Il Consiglio di Classe analizza i fattori dell’insuccesso scolastico ripercorrendo la storia dell’anno trascorso; di tale analisi viene dato conto sinteticamente nel verbale.

23 Ammissione agli esami di stato
Segue LA VALUTAZIONE Necessaria la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato Per gli studenti di tutte le classi di istruzione secondaria di secondo grado, ai fini della valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta, ai sensi dell’art.14, comma 7 del DPR 22 giugno 2009, n.122, la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Il Consiglio di Classe può stabilire, per casi eccezionali, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze preventivamente e tempestivamente documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione all’esame di Stato.  Ammissione agli esami di stato Sono ammessi agli esami di Stato gli alunni dell’ultima classe che, nello scrutinio finale, conseguono una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi (art.6, comma 1, D.P.R. 22 giugno 2009,n.122). Il consiglio di classe, nello scrutinio finale dell'ultimo anno di corso, può  motivatamente integrare, fermo restando il massimo di 25 punti attribuibili, a norma del comma 4 dell'art. 11 del DPR n. 323/1998, il punteggio complessivo conseguito dall'alunno, quale risulta dalla somma dei punteggi attribuiti negli scrutini finali degli anni precedenti. Le deliberazioni, relative a tale integrazione, opportunamente motivate, vanno verbalizzate con riferimento alle situazioni oggettivamente rilevanti ed idoneamente documentate. Verbalizzazione Poiché  tutte le deliberazioni vengono prese a maggioranza, il verbale, per favorire la massima trasparenza, conterrà sempre, in caso di non unanimità, le motivazioni dei pareri di maggioranza e di quelli di minoranza, col nome dei docenti aderenti all’una e all’altra opinione.

24 Segue LA VALUTAZIONE Strumenti La valutazione si avvale di un’ampia gamma di strumenti allo scopo di valorizzare i diversi stili cognitivi degli studenti e di ottenere risultati fondati e attendibili. Le tipologie di prove possono essere: scritte, grafiche, orali e pratiche a seconda di quanto previsto dall’ordinamento vigente. I docenti possono utilizzare forme di verifica scritte anche per le materie che prevedono una valutazione solo orale: esse consistono in questionari a risposta aperta, e/o test oggettivi di vario tipo. Si giudica congrua una quantità di prove che comprenda almeno, per quadrimestre: Due prove scritte e due orali (una delle quali effettuabile con test o questionario) per le materie con valutazione scritta e orale. Due orali (una delle quali effettuabile con test o questionario) per le materie che comprendano una valutazione orale. Due grafiche e/o due pratiche nelle materie che comprendano questo strumento di valutazione. Durante una giornata di scuola si può effettuare una sola verifica scritta, salvo la possibilità di verifiche di recupero o di verifiche necessarie al raggiungimento del minimo numero di verifiche quadrimestrali. 

25 Segue LA VALUTAZIONE Criteri La scuola riconosce il diritto degli interessati a ricevere valutazioni valide e attendibili. La validità di una valutazione è data dalla corrispondenza tra obiettivi didattici da un lato, contenuti e strumenti della valutazione dall’altro. L’attendibilità di una valutazione è data invece dalla qualità delle informazioni ottenute tramite l’atto valutativo. Esse devono essere prive di ambiguità, coerenti nel loro insieme, sufficientemente articolate. La valutazione si basa su criteri esplicitati. Coscienti della difficoltà di raggiungere totalmente questi obiettivi (la docimologia non è una scienza esatta), i docenti si impegneranno a perfezionare e aggiornare costantemente i propri strumenti e criteri di valutazione e a confrontarsi frequentemente a livello di dipartimenti di materia su queste tematiche. La definizione specifica degli obiettivi didattici, delle forme e dei criteri di valutazione è comunque competenza dei Consigli di classe e dei singoli docenti: solo a livello della classe è, infatti, possibile individuare le specifiche esigenze formative e corrispondervi nel modo più adeguato. Il necessario coordinamento tra insegnanti va inoltre contemperato col principio costituzionale della libertà di insegnamento.

26 Segue LA VALUTAZIONE Trasparenza La trasparenza nella valutazione viene intesa come conoscenza degli obiettivi didattici, degli strumenti e dei criteri di valutazione da parte dei soggetti interessati, come informazione tempestiva sui risultati dei processi di insegnamento-apprendimento, come accessibilità di tutta la documentazione. Con periodiche comunicazioni il Consiglio di classe informerà le famiglie su eventuali lacune riscontrate, sul persistere o meno di eventuali debiti formativi, sull’esito delle attività di recupero. Allo studente viene garantita la tempestività della valutazione che è parte integrante della trasparenza del processo: i compiti scritti saranno riconsegnati con una motivata valutazione in decimi entro 20 giorni dal loro svolgimento; le interrogazioni saranno valutate al termine del colloquio, pubblicamente, motivatamente e con l’indicazione del voto in decimi. Tutte le valutazioni sia delle prove scritte sia di quelle orali sono espresse in termini numerici, dall’1 al 10, con un voto intero o mezzo voto, e devono essere motivate, così che lo studente possa comprendere i suoi errori e rimediarvi. Su richiesta sarà consentito alle famiglie di visionare le prove scritte in fotocopia.

27 Valutazione e curricolo
Segue LA VALUTAZIONE Valutazione e curricolo BIENNIO  Il biennio, con l’approvazione del nuovo obbligo scolastico, ha una funzione prevalentemente orientativa. Attraverso opportuni strumenti la scuola provvede infatti a indirizzare, riorientandole, le scelte che dovessero rivelarsi inadeguate alle esigenze e alle attitudini dello studente. Ciò premesso, anche in questa fase del percorso scolastico è necessario verificare il conseguimento di standard essenziali di acquisizione di conoscenze, competenze e capacità(*) per garantire a tutti gli alunni promossi l’effettiva possibilità di frequentare con profitto il triennio. Appare pertanto chiara una prima distinzione tra il primo anno, in cui i consigli di classe intervengono prevalentemente con un ri-orientamento e la valutazione finale del secondo anno che deve certificare l’effettivo raggiungimento degli standard prefissati e dare il giusto riconoscimento ai risultati di eccellenza, ma che deve anche evidenziare i casi di insuccesso formativo, aprendo una riflessione sulle cause che li hanno provocati. Non assolvere a questo compito crea scompensi e contraddizioni che si ripercuotono sul resto del curricolo. TRIENNIO  Nel corso del triennio gli alunni acquisiscono gli elementi di specializzazione caratteristici di ogni singolo indirizzo, approfondendo nel contempo tutti quegli elementi culturali (scientifici, storico-filosofici, giuridico-economici, socio-psico-pedagogici, letterari, linguistici e artistici) che costituiscono le premesse di un conseguimento pieno e consapevole dei diritti di cittadinanza. La valutazione dovrà tenere conto, in ciascun anno, del percorso formativo compiuto, accentuando diversamente il peso delle funzioni della valutazione esposte precedentemente. In particolare nel primo anno si darà adeguato spazio alla valutazione orientativa, per reindirizzare l’alunno, se necessario, e comunque per favorire processi di autovalutazione nel corso del secondo anno verrà considerata con attenzione la didattica del recupero e del sostegno, in particolare per gli alunni con debito formativo. I Consigli di classe, elaborate le opportune strategie, effettueranno un bilancio dei processi di apprendimento in corso e opereranno per garantire al gruppo classe e ai singoli le più ampie prospettive di successo all’Esame di Stato il terzo anno è l’anno in cui si opera per il rafforzamento dei risultati acquisiti e il loro potenziamento e ampliamento, ma si svolge anche una seria riflessione sul raggiungimento degli obiettivi prefissati (autovalutazione del Consiglio di classe); la valutazione acquista anche il significato di orientamento in uscita : essa mira cioè a far emergere attitudini e capacità. (*) Si intende per conoscenze l’insieme delle nozioni apprese in forma stabile e comunicabile ad altri; per competenze l’attitudine ad utilizzare quanto si è appreso in forma attiva ed operativa, anche in riferimento a contesti nuovi (es. la competenza linguistica, interpretativa o comunicativa, testuale, giuridica, etc.) Si intende infine per capacità un sapere operativo che è la premessa delle competenze e ne rende possibile l’esplicitazione (si parla di capacità di lettura, analisi, calcolo, rappresentazione etc.)

28 Segue LA VALUTAZIONE A partire dall’anno scolastico , con il nuovo ordinamento, i percorsi liceali e dell’istituto tecnico hanno durata quinquennale. Si sviluppano in due periodi biennali e un quinto anno che completa il percorso disciplinare. Il primo biennio è finalizzato all’iniziale approfondimento e sviluppo delle conoscenze e delle abilità e a una prima maturazione delle competenze caratterizzanti il liceo scientifico, il liceo delle scienze umane e l’istituto tecnico, nonché all’assolvimento dell’obbligo di istruzione. Attraverso opportuni strumenti la scuola provvede, inoltre, a indirizzare, riorientandole, le scelte che dovessero rivelarsi inadeguate alle esigenze e alle attitudini dello studente. Ciò premesso, anche in questa fase del percorso scolastico è necessario verificare il conseguimento di standard essenziali di acquisizione di conoscenze, competenze e abilità per garantire a tutti gli alunni promossi l’effettiva possibilità di frequentare con profitto il secondo biennio. Il secondo biennio è finalizzato all’approfondimento e allo sviluppo delle conoscenze e delle abilità e alla maturazione delle competenze caratterizzanti il liceo scientifico, il liceo delle scienze umane e l’istituto tecnico. La valutazione dovrà tenere conto, in ciascun anno, del percorso formativo compiuto, accentuando diversamente il peso delle funzioni della valutazione esposte precedentemente. In particolare nel primo anno si darà adeguato spazio alla valutazione orientativa, per reindirizzare l’alunno, se necessario, e comunque per favorire processi di autovalutazione; nel corso del secondo anno i Consigli di classe effettueranno un bilancio dei processi di apprendimento in corso e opereranno per garantire al gruppo classe e ai singoli il raggiungimento degli obiettivi prefissati e le più ampie prospettive di successo formativo. Nel quinto anno si persegue la piena realizzazione del profili educativo, culturale e professionale dello studente e si consolida il percorso di orientamento agli studi successivi e all’inserimento nel mondo del lavoro. In particolare per l’Istituto tecnico si attua un’applicazione pratica delle conoscenze acquisite negli anni precedenti. I Consigli di classe valuteranno i risultati di apprendimento raggiunti e le competenze acquisite, e la valutazione acquisterà anche il significato di orientamento in uscita: essa mirerà cioè a far emergere attitudini e capacità.

29 ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO
Segue LA VALUTAZIONE In relazione al come valutare e certificare le competenze in uscita dal biennio, visto il DM 139 del 22 agosto 2007, la scuola, su richiesta della famiglia, rilascerà una certificazione delle competenze acquisite secondo la seguente tabella SCIENTIFICO SCIENZE UMANE ITC LINGUISTICO ASSE DEI LINGUAGGI* ITALIANO LATINO LINGUE STRANIERE ARTE LINGUA STRANIERA MUSICA TRATTAMENTO TESTI ASSE MATEMATICO MATEMATICA ASSE SCIENTIFICO-TECNOLOGICO SCIENZE FISICA PNI ECONOMIA AZIENDALE ASSE STORICO-SOCIALE STORIA DIRITTO (*) Asse dei linguaggi suddiviso in : Italiano - Lingua/e straniera/e - Altri linguaggi In allegato al POF viene inserita la griglia dei livelli relativi all’acquisizione delle competenze.

30 Rinforzo e approfondimento
Segue LA VALUTAZIONE Autovalutazione didattica dell’Istituto La serie dei risultati della valutazione dell’andamento didattico costituisce un insieme di dati (unitamente a quelli risultanti da altre rilevazioni ottenute dall’applicazione di modelli valutativi globali), che, opportunamente interpretato, fornisce informazioni sui risultati dell’attività didattica. La quantità degli insuccessi formativi come quella dei risultati di eccellenza, gli standard medi rilevati, la quantità dei debiti formativi e il loro esito, saranno pertanto monitorati da un apposito gruppo di lavoro che relazionerà annualmente al Collegio dei docenti per sviluppare l’autovalutazione didattica e impostare di conseguenza la riflessione e la ricerca metodologica. Sottolineiamo comunque che la quantità dei risultati positivi o negativi non è di per sé elemento decisivo per tale autovalutazione; essa andrà, infatti, integrata con l’acquisizione di elementi qualitativi (contenuti trattati, esperienze didattiche innovative, integrazione culturale, progettualità, ecc.). Rinforzo e approfondimento Il nostro Istituto garantisce, nell’ambito della programmazione annuale, una serie di iniziative volte ad approfondire e consolidare i risultati acquisiti. Tali iniziative avvengono sia in orario curricolare che extra, possono coinvolgere alunni di classi diverse o gruppi di livello, possono prevedere la partecipazione di docenti interni o esterni alla classe. Con l’attivazione di queste iniziative riteniamo di assolvere al compito di affiancare alla didattica ordinaria iniziative flessibili e individualizzate nella prospettiva del successo formativo.

31 Criteri formazione delle classi prime e di attribuzione delle cattedre ai docenti
La formazione delle classi prime è curata dal Dirigente scolastico in ottemperanza all’art. 396, comma 2 lett. d) del D.Lgs. 297 del 16/04/1994, che attribuisce al dirigente, il compito di “procedere alla formazione delle classi, all'assegnazione ad esse dei singoli docenti, alla formulazione dell'orario, sulla base dei criteri generali stabiliti dal Consiglio d'Istituto e delle proposte del Collegio dei docenti”. I criteri generali proposti dal Collegio docenti e approvati dal Consiglio d’Istituto sono i seguenti: Equilibrato rapporto tra maschi e femmine Equilibrato rapporto per fascia di età Equilibrato rapporto per giudizio di valutazione Equilibrato rapporto numerico Equilibrata considerazione del giudizio orientativo delle scuole medie Equilibrata considerazione della Nazionalità e del livello di alfabetizzazione Equi-eterogeneità delle classi ovvero omogenee tra di loro ed eterogenee al loro interno Assegnazione delle sezioni alle classi di nuova formazione mediante sorteggio Valutazione delle richieste dei genitori, limitata alla scelta reciproca di un solo compagno Il Dirigente scolastico assegna le cattedre sulla base di criteri generali stabiliti dal Consiglio di Istituto e di concrete proposte formulate dal Collegio docenti e nel rispetto delle normative vigenti.

32 L’innovazione e la sperimentazione didattica
Realizzazione dell’area di progetto nell’I.T.C. (solo su commissione di enti esterni) Simulazioni In occasione di talune prove scritte o orali viene anticipata la modalità di svolgimento dell’Esame di Stato e in alcuni casi vengono svolte prove uniche a livello di Istituto. Percorsi pluridisciplinari Vengono proposti dai docenti delle classi quinte in vista delle prove dell’Esame di Stato Storia della Pedagogia Considerato l’ampio margine di autonomia riconosciuto ai docenti e ai singoli istituti nel “progettare percorsi scolastici innovativi e di qualità, senza imposizioni di metodi o di ricette didattiche” chiaramente ribadito nella Nota introduttiva alle Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento (26/5/2010) e in considerazione del tradizionale e innegabile parallelismo tra i contenuti del programma di filosofia e quello di pedagogia, si propone di riportare il programma di storia della pedagogia all'interno del suo alveo naturale, ossia il secondo biennio e il quinto anno, e di anticipare alcuni contenuti del programma di sociologia e psicologia del secondo biennio al primo biennio.

33 Moduli di storia e filosofia
Ne corso dell’anno scolastico possono essere attivati dei moduli di storia e filosofia rivolti alle classi V del Liceo e con i seguenti obiettivi:  1. Arricchimento dell’offerta didattica con la cooperazione di tutti i docenti della disciplina 2. Elaborazione di categorie interpretative della contemporaneità 3. Utilizzo di documenti e fonti in chiave interdisciplinare 4. Produzione di Unità didattiche riutilizzabili 5. Convergenza con la programmazione disciplinare di altre materie Certificazione Lingue Straniere Nel corso dell'anno scolastico saranno attivati corsi in orario extracurricolare tenuti da docenti madre-lingua per la preparazione al conseguimento della certificazione nelle seguenti lingue straniere : inglese - livello B1, B2 (Liceo Scientifico, Liceo Socio Psico e ITC) tedesco - livello ZD (Liceo Scientifico) francese - livello A 2 (ITC) spagnolo – livello B1 (ITC)  Tali certificazioni costituiscono dei crediti scolastici utilizzabili in ambito universitario e/o professionale. Multimedialità Finalità: innovare la didattica, partendo dalla centralità dello studente sviluppare la professionalità del docente, attraverso l'approfondimento del rapporto fra nuove tecnologie e stili di insegnamento/apprendimento creare strumenti per la realizzazione e il sostegno dei progetti della scuola sviluppare negli studenti capacità trasversali in ambito cognitivo e socio-affettivo offrire la possibilità di imparare codici e linguaggi ed eventualmente scoprire interessi e attitudini ridurre il gap fra scuola ed extra-scuola, fornendo strumenti per la ricerca e la gestione dell'informazione e della comunicazione, tipici del mondo del lavoro e dell'università  Risultati attesi: recupero della motivazione e miglioramento degli esiti scolastici creazione di un continuum con la scuola media nell'uso di strumenti multimediali creazione di aule multimediali e di un centro servizi creazione di prodotti multimediali inerenti gli ambiti disciplinari, ma anche relativi ai progetti trasversali delle scuole organizzazione di corsi di formazione in servizio per i docenti attivazione percorsi per il conseguimento da parte degli studenti della European Computer Driving Licence (ECDL)

34 L’apprendimento dei linguaggi digitali e visivi: disegno al CAD, Stampa e realtà 3D.
L’istituto è dotato di un laboratorio di informatica ad alte prestazioni grafiche dedicato al disegno al computer. La formazione delle competenze sul disegno assistito dall’elaboratore avviene nel triennio e le lezioni sono tenute in orario curricolare, particolare attenzione alla formazione del disegno al computer è dedicata in alcune sezioni del Liceo. I contenuti spaziano entro il largo spettro delle dinamiche gestionali di Autocad, si profilano al biennio come integrazione alle conoscenze di base del disegno per arrivare a fornire allo studente le competenze necessarie all’orientamento universitario e accedere ai linguaggi della grafica 3D. Stampante 3D. L’ingresso della stampante 3D costituisce un grande vantaggio nelle dinamiche di apprendimento dei linguaggi, dal 2013 completa la dotazione informatica del laboratorio e assiste la progettualità delle classi e degli studenti nei loro percorsi di approfondimento didattico.

35 LE RISORSE Le risorse umane I docenti
I docenti 109 docenti di cui 80 di ruolo e 29 non di ruolo organizzati funzionalmente come segue: 1 docente vicario, prof. Santa La Greca 1 docente collaboratore del Dirigente scolastico, prof. Maria Pianosi Personale ATA Il personale ATA è composto da 26 unità, tutti di ruolo : (1 DSGA – 8 A.A. – 4 A.T. – 13 C.S.) Oltre alle attività di tipo istituzionale, il personale A.T.A collabora stabilmente alla gestione del Progetto Qualità e consente l’apertura pomeridiana dell’istituto. Organigramma sul sito Web

36 Funzioni Strumentali L’individuazione delle aree e l’assegnazione delle Funzioni Strumentali per l’a. s viene riportata nel quadro sottostante: Ambito Funzionale Obiettivi   REFERENTE GLI (BES_ DSA_ DH)   GIOVINAZZO SIMONA   Attivare l’analisi dei bisogni; Realizzare attività in collaborazione con gli Enti locali e altre Istituzioni al fine di promuovere la piena realizzazione degli allievi-e con disturbi o bisogni specifici di apprendimento; Attuare le azioni concordate; Monitoraggio e analisi dei risultati, delle procedure e delle loro criticità; Implementare nuove azioni specifiche degli allievi-e con disturbi o bisogni specifici di apprendimento ; Creare momenti di aggregazione all’interno della scuola; Promuovere l’informazione e la riflessione su tematiche di riferimento; Monitoraggio di situazioni di disagio all’interno della scuola ed attivazione di possibili interventi risolutivi. AMMINISTRATORE di  RETE INVERNIZZI ELISABETTA Sovraintendere al funzionamento della rete compresa le apparecchiature di protezione; Monitorare lo stato dei sistemi con particolare attenzione alla sicurezza informatica e all’uso accettabile della rete (PUA).; Gestire in collaborazione con gli altri responsabili del trattamento dei dati personali il sistema di attribuzione e di gestione dei codici di accesso agli strumenti informatici; Gestire le password di amministratore di rete; Informare la direzione in caso di mancato rispetto delle norme di sicurezza e in caso di eventuali incidenti; Gestire in collaborazione con i coordinatori di classe gli aspetti legati al registro elettronico. Gestire il sito della scuola REFERENTE EDUCAZIONE ALLA SALUTE ed al BENESSERE DELLO STUDENTE GIELMINI DANIELA Realizzare attività in collaborazione con gli Enti locali e altre Istituzioni al fine di promuovere il benessere scolastico; Promuovere l’informazione e la riflessione su tematiche proprie della salute; Monitorare le situazioni di disagio all’interno della scuola ed attivare i possibili interventi risolutivi. Offrire un sostegno agli adolescenti favorendo l’ascolto delle loro esigenze Interventi orientati a prevenire la dispersione scolastica Aiutare gli studenti ad esprimere il loro bisogno di protagonismo, confronto, relazione e collaborazione. Implementare attività e progetti per il benessere dello studente REFERENTE ORIENTAMENTO LOTESTO ANTONELLA Orientamento in entrata Orientamento in uscita Gestione rapporti col Territorio (Enti, Scuole ecc…)

37 COMMISSIONI COMMISSIONE REFERENTE 1 ORIENTAMENTO Lotesto 2 QUALITA’
COMMISSIONE REFERENTE 1 ORIENTAMENTO Lotesto 2 QUALITA’ Ramella 3 SUPPORTO ALLE NUOVE TECNOLOGIE Invernizzi E. 4 CULTURA Ricotti 5 G.L. I. (Gruppo Lavoro Inclusione) Giovinazzo 6 SALUTE Gielmini 7 STAGE ITC/ Liceo Delle Scienze Umane/ Liceo Scientifico Cattaneo 8 VIAGGI D’ISTRUZIONE- STAGES LINGUISTICI Pianosi 9 CENTRO SPORTIVO Fontana 10 Comm. ELETTORALE Negri e Calatti 11 CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE Re

38 AREE DI COMPETENZA DEGLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
AREA DI COMPETENZA DEL DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI Direttore SGA, Sig.ra Letizia Maggi , sovrintende ai servizi amministrativo-contabili e ne cura l’organizzazione. Ha autonomia operativa e responsabilità diretta nella definizione ed esecuzione degli atti amministrativo-contabili, di ragioneria e di economato, anche con rilevanza esterna. Ai sensi e per gli effetti dell’art. 25 bis D. L.vo 29/93 e successive modificazioni ed integrazioni, il Direttore coadiuva il Dirigente nelle proprie funzioni organizzative e amministrative. AREE DI COMPETENZA DEGLI ASSISTENTI AMMINISTRATIVI UFFICIO DIDATTICA Assistenti amministrativi che si occupano della pubblicazione di circolari interne in merito al settore alunni   Sig.ra Ornella Caccavo Sig.ra Lucina Ferrario   UFFICIO PERSONALE DOCENTE E ATA Assistenti amministrativi che curano l'area dedicata al settore personale docente, domande assenza, gestione impegni, trasmissione atti di nomina, albo graduatorie, ore eccedenti, pubblicazioni circolari interne, gestione utenti registrati e nella sezione trasparenza gli incarichi e consulenze   Sig.ra Maria De Marte Sig.ra Annamaria Vigo Sig. Bruno Carè UFFICIO AFFARI GENERALI Assistenti amministrativi che curano l'area relativa, alle circolari interne, privacy e sicurezza, protocollo e magazzino, stages Sig.ra Ada Bacca Sig. Antonio Coppola UFFICIO AMMINISTRATIVO Assistente amministrativo che cura l’area relativa all’amministrazione, contabilità di bilancio, progetti, proposte acquisto, inventario e bandi di gara Sig.ra Roberta Miramondi Le specifiche mansioni dei singoli vengono dettagliate nel Piano delle attività ATA

39 AREE DI COMPETENZA DEI COLLABORATORI SCOLASTICI
Il collaboratore scolastico “è addetto ai servizi generali della scuola con compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni e del pubblico; di pulizia e di carattere materiale inerenti l’uso dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti” (*1) Le specifiche mansioni dei singoli vengono dettagliate nel Piano di attività ATA. AREE DI COMPETENZA DEGLI ASSISTENTI TECNICI L’assistente tecnico “esegue attività lavorativa, richiedente specifica preparazione professionale, conoscenza di strumenti e tecnologie anche complessi, con capacità di utilizzazione degli stessi, nonché di esecuzione di procedure tecniche e informatiche. Svolge attività di supporto tecnico alla funzione docente relativamente alle attività didattiche ed alle connesse relazioni con gli studenti”.(*2) Le specifiche mansioni dei singoli vengono dettagliate nel Piano delle attività ATA. (*1) ex C.C.N.L , A/2. (*2) Ex C.C.N.L B/2

40 Le risorse materiali Spazi e strumenti
 L’istituto dispone delle seguenti strutture:  Aula Magna Biblioteca Laboratorio linguistico – Laboratorio linguistico LIM/Tablet Laboratori di chimica, fisica, biologia Laboratori di informatica Aula di disegno Dotazione di attrezzature multimediali nelle aule (Kit LIM – WIFI) Palestre Campi all’aperto (calcio pallavolo, pallacanestro, tennis) Parcheggio cicli e motocicli  Ogni struttura è utilizzabile dagli studenti a norma del regolamento di Istituto e dei singoli regolamenti di laboratorio. Secondo le norme di cui a pag. 13 del regolamento di Istituto è possibile agli studenti accedere a Internet. Le risorse finanziarie  L’Istituto “Bachelet” dispone delle seguenti fonti di finanziamento: Fondi comunitari (UE) Ministero della Pubblica Istruzione Enti Locali Istituzioni private Famiglie La normativa sull’autonomia finanziaria prevede infatti la possibilità di accedere a svariate forme di finanziamento, anche non statali. Il contributo economico volontario richiesto alle famiglie, stabilito dal Consiglio di istituto in € 110,00 è comprensivo della quota di assicurazione RC e infortuni ed è finalizzato all’ampiamento dei laboratori e dell’offerta formativa.

41 Sicurezza Nel rispetto della normativa (D.Lgs 81/2008) e nella coscienza dell’alta responsabilità consistente nella tutela della salute di tutti coloro che operano a scuola, sono stati portati a termine i seguenti adempimenti: Stesura del documento sulla valutazione dei rischi Nomina del responsabile del servizio di prevenzione e protezione nella persona dell’Ing.Collamati, ferme restando le responsabilità del capo di istituto Definizione del piano della sicurezza e designazione delle figure sensibili. In bacheca saranno esposte tutte le squadre come disposto dal Testo unico sulla sicurezza. Le stesse verranno pubblicizzate sul sito della scuola. Elaborazione dei percorsi di fuga ed esposizione in tutti i locali della scuola Prove di evacuazione Iniziative di formazione e informazione del personale docente, non docente e degli alunni Individuazione del Rappresentante del Lavoratori per la Sicurezza (RLS), per l'anno scolastico 2014/2015, come RLS è stato individuato il sig. Daniele Foieni (Assistente Tecnico)

42 LE RELAZIONI I rapporti fra i soggetti
I rapporti fra i soggetti L’istituto “Bachelet” riconosce l’importanza dei principi costituzionali del superamento delle situazioni di svantaggio sociale e culturale e del rispetto e della valorizzazione della personalità di ogni individuo; si ispira ad essi in ogni sua attività. Il rapporto tra gli studenti e quello docenti – alunni, con la ricchezza di relazioni interpersonali e intergenerazionali che comportano, vengono riconosciuti dall’Istituto “Bachelet” come gli elementi fondanti di tutta la didattica. Non vi può essere una reale crescita culturale se non accompagnata da una crescita umana; la cultura, bene intesa, non si riduce a un’arida e nozionistica somma di “contenuti” ma implica la crescita integrale della persona. Ciò, d’altra parte, non esclude che la proposta educativa preveda l’acquisizione di contenuti e il momento della ricezione e dell’apprendimento l’educazione è anche impegno e abitudine a “decentrare il proprio punto di vista” per cogliere una visione complessiva della realtà. Solo a queste condizioni riteniamo che quanto appreso a scuola possa costituire un patrimonio personale realmente utile alla vita. In quest’ottica è richiesta ai docenti l’attitudine all’ascolto e al dialogo per saper cogliere le esigenze dei giovani, le cui attese e le cui richieste consideriamo centrali in ogni fase della progettazione didattica e della sua attuazione; a tutte le componenti scolastiche, ma particolarmente agli studenti, è richiesto di acquisire il rispetto degli altri, di partecipare responsabilmente, di assumere atteggiamenti solidali, di esercitare opportunamente la critica e la proposta. In una società democratica tali atteggiamenti sono contemporaneamente diritti e doveri. In quest’ottica è garantito agli studenti il diritto di associarsi e di utilizzare i locali dell’Istituto per riunioni studentesche in orario pomeridiano (cfr. Regolamento d’Istituto). La ricerca di relazioni di dialogo tra le varie componenti scolastiche e la consapevolezza che a scuola si realizza tra l’altro un insostituibile momento di dialogo tra generazioni, si sono da tempo tradotte in una serie di attività rivolte al tema dello “star bene a scuola” e che sono rappresentate dai progetti di Educazione alla salute (partecipazione a incontri con esperti, medici, associazioni di volontariato), allo Sportello d'ascolto. (assistenza psicologica individuale), a iniziative extracurricolari ( attività sportive e teatrali, attività artistiche, giornale di istituto). Secondo la normativa vigente l’Istituto Bachelet ha redatto il Patto educativo di corresponsabilità, che dovrà essere sottoscritto dal Dirigente scolastico, dai genitori e dagli alunni. Per tale documento si rimanda agli allegati. Regole di comportamento in istituto TUTTI I REGOLAMENTI IN LINK SUL SITO

43 La comunicazione In ogni organizzazione è decisivo che le informazioni siano complete, tempestive, accessibili. Ciò a maggior ragione nel caso della scuola che istituzionalmente è fondata sulla trasmissione di informazioni. La comunicazione deve avvenire in tutte le direzioni: verticalmente (dalla dirigenza e dagli organi collegiali verso gli utenti e viceversa) orizzontalmente (docenti-alunni-genitori) e verso altre organizzazioni e enti esterni. A tale scopo, e nel rispetto del principio della trasparenza, la scuola predispone le seguenti forme di trasmissione delle informazioni. NB: importante per una comunicazione tempestiva, trasparente e aperta alla consultazione di tutti è il sito web della scuola all’indirizzo oppure: a) Genitori I genitori hanno il diritto di essere tempestivamente informati di quanto attiene al profitto, al comportamento, a ogni elemento significativo concernente gli alunni. Hanno altresì il diritto di comunicare ai docenti e alla preside tutto quanto ritengano utile. Hanno infine diritto di conoscere tutto quanto attiene alla vita scolastica con particolare riferimento alle deliberazioni degli organi collegiali. A questo fine l’Istituto “Bachelet” prevede: Consigli di classe convocati secondo le norme di legge Consigli di classe allargati secondo quanto stabilito dal regolamento d’Istituto Colloqui settimanali in orario curricolare (il cui calendario sarà consegnato a ciascun alunno) Sportello genitori Convocazioni scritte da parte del coordinatore di classe (su delega degli altri docenti) Convocazioni scritte da parte di un singolo docente Comunicazioni telefoniche ( per motivi urgenti) o via fax in entrambe le direzioni Possibilità di richiedere copia dei compiti scritti Accesso all’Albo del comitato genitori e a quello degli organi collegiali Accesso al sito web dell’Istituto

44 COMUNICAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA: IL REGISTRO ELETTRONICO
Segue LA COMUNICAZIONE COMUNICAZIONI SCUOLA-FAMIGLIA: IL REGISTRO ELETTRONICO Dall’anno scolastico 2013/2014 l’IIS Bachelet ha adottato il REGISTRO ELETTRONICO. Ogni classe è dotata di un PC collegato ad Internet e con esso gli insegnanti attivano una informatizzazione delle procedure scolastiche che va ben al di là della semplice digitalizzazione dei registri cartacei e permette: di trattare le informazioni tipicamente presenti nel registro di classe e del professore (assenze, giustificazioni, provvedimenti disciplinari, argomenti svolti, valutazioni, etc.) di facilitare le comunicazioni con le famiglie mediante l’accesso riservato ad informazioni quali assenze degli alunni, valutazioni, comunicazioni da parte dei docenti o della scuola, etc. di realizzare un ambiente con nuove funzionalità rivolte alla didattica quali comunicazione dei compiti per casa, messa a disposizione di materiale didattico, gestione dei compiti per casa e di classe, etc. fino alla realizzazione di vere e proprie classi virtuali. b) Alunni Gli alunni sono quotidianamente coinvolti nella vita scolastica ma ciò non è sufficiente a garantire una partecipazione consapevole; perché ciò avvenga, l’istituto “Bachelet” garantisce: Comunicazione tempestiva da parte dei docenti dei piani di lavoro Trasparenza nelle procedure di valutazione Accesso all’albo degli studenti e degli organi collegiali Circolari interne Accesso al sito web della scuola

45 c) Docenti e personale ATA
Segue LA COMUNICAZIONE c) Docenti e personale ATA Chi lavora nella scuola ha diritto di accedere alle informazioni sulla gestione dell’istituto al fine di poter sempre svolgere il proprio compito con consapevolezza e serenità; l’Istituto “Bachelet” a tal fine garantisce: Circolari interne Albo sindacale e degli organi collegiali Riunioni interne di approfondimento di singoli aspetti della normativa scolastica Contatti coi genitori secondo le modalità di cui al punto a) Accesso al sito web della scuola d) Enti esterni: La complessa trama di relazioni con enti e organizzazioni esterne, indispensabile alla vita dell’Istituto, è gestita come segue: Riunioni periodiche coi singoli responsabili di settore o di progetto Comunicazioni scritte Comunicazioni telefoniche fax Sito web della scuola L’Istituto “Bachelet” garantisce a tutti i soggetti interessati la possibilità di prendere visione di ogni atto amministrativo, nelle forme e con le procedure previste dalla normativa vigente.

46 Il Bilancio Sociale Nel mese di giugno 2012 è stato pubblicato il Bilancio Sociale dell’IIS Bachelet di Abbiategrasso. Il Bilancio Sociale viene definito come il documento, “da realizzare con cadenza periodica, nel quale l’amministrazione riferisce, a beneficio di tutti i suoi interlocutori privati e pubblici, le scelte operate, le attività svolte e i servizi resi, dando conto delle risorse a tal fine utilizzate, descrivendo i suoi processi decisionali ed operativi. Il Bilancio Sociale serve, quindi, a rendere conto ai cittadini in modo trasparente di che cosa fa l’amministrazione per loro. Rispetto al bilancio tradizionale, che riporta dati economico-finanziari difficilmente comprensibili, il Bilancio Sociale deve rendere trasparenti e comprensibili le priorità e gli obiettivi dell’amministrazione, gli interventi realizzati e programmati, i risultati raggiunti. Ogni istituzione è responsabile degli effetti che la propria azione produce nei confronti dei suoi interlocutori e della comunità. Tale responsabilità chiede di dar conto della propria azione ai diversi interlocutori, costruendo con essi un rapporto fiduciario e di dialogo permanente”. Il Bilancio Sociale è, dunque, uno strumento di rendicontazione in cui si esprime il senso dell’azione della scuola. L’istituzione scolastica, descrivendo i processi decisionali ed operativi che la caratterizzano e le ricadute sulla comunità, riferisce sulle scelte, sulle attività, sui risultati, sull’impiego delle risorse in un dato periodo, in modo da consentire ai diversi interlocutori di conoscere e formulare un proprio giudizio su come l’amministrazione interpreta e realizza la propria missione istituzionale e il suo mandato. Il Bilancio Sociale è consultabile sul sito della scuola

47 Valutazione e revisione POF
La valutazione del POF avviene considerando i seguenti parametri: Corrispondenza tra gli indirizzi educativi e didattici enunciati e la loro realizzazione Effettiva realizzazione delle attività illustrate nel documento Presenza di reclami, obiezioni, proposte da parte dei soggetti interessati Verifica dell’ampliamento dei servizi rispetto al POF dell’anno precedente Miglioramento (quantificabile) dei servizi rispetto al POF precedente Soddisfazione degli utenti da rilevare con apposite procedure Per realizzare tali attività il gruppo di valutazione si avvale di questionari, documenti, verifiche empiriche. Deliberato dal Collegio n.____ del 14/10/2014

48 ALLEGATI TRIENNIO - GRIGLIA DI VALUTAZIONE
LIVELLO/ PUNTEGGIO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÁ Nullo (voto 1) Prova non eseguita. Inesistenti Non rilevabili Quasi nullo (voto 2) Quasi assenti Quasi inesistenti Poco rilevabili Del tutto insufficiente (voto 3) Frammentarie e molto lacunose Non completa il lavoro. Fraintende le richieste. Commette gravi errori di esecuzione degli esercizi. Espone in modo scorretto gli argomenti Minimamente rilevabili ed applicate in modo disorganico Gravemente insufficiente (voto 4) Conoscenza ridotta con lacune gravi. Fraintende, non distingue l’essenziale, esposizione scorretta, poco intelligibile. Scarsamente rilevabili Insufficiente (voto 5) Conoscenza con lacune non gravi. Trattazione generica, mnemonica e superficiale. Rielabora con difficoltà, non sempre sa collegare; analisi parziale; esposizione stentata. Appena rilevabili Sufficiente (voto 6) Conoscenza degli aspetti essenziali. Argomenta con qualche incertezza e in modo non sempre ordinato, effettua analisi semplici ma corrette e se guidato anche sintesi; effettua qualche collegamento; linguaggio semplice e non del tutto preciso. Usa le conoscenze e gli strumenti per risolvere problemi noti. Discreto (voto 7) Conoscenza quasi completa. Argomenta in modo ordinato. Sa effettuare analisi e sintesi essenziali; si esprime con proprietà. Opera collegamenti semplici. Usa le conoscenze e gli strumenti per risolvere problemi. Buono (voto 8) Conoscenza completa Argomenta, collega, spiega con sicurezza. Effettua analisi e sintesi talvolta complesse; si esprime con proprietà e scioltezza Qualche spunto critico non sempre approfondito. Ottimo (voto 9) Conoscenza completa e approfondita. Argomenta con sicurezza e interpreta con qualche spunto originale. Rielaborazione autonoma e personale. Eccellente (voto 10) Conoscenza completa ed approfondita con ampi riferimenti culturali pluridisciplinari Argomenta con grande sicurezza e interpreta in modo originale. Rielaborazione autonoma e originale. N.B. in caso di consegna in bianco di una verifica scritta, o interrogazione senza risposta o rifiuto di essere interrogato il voto attribuito sarà 1 (uno).

49 ALLEGATI BIENNIO - GRIGLIA DI VALUTAZIONE
LIVELLO/ PUNTEGGIO CONOSCENZE COMPETENZE CAPACITÁ Nullo (voto 1) .assenti Inesistenti Non rilevabili Quasi nullo (voto 2) Quasi del tutto assenti Quasi inesistenti Poco rilevabili Del tutto insufficiente (voto 3) Ridotte e lacunose Fraintende le richieste e non esegue correttamente il lavoro   Scarsamente rilevabili e compromesse da una esposizione confusa   Gravemente insufficiente (voto 4) Frammentarie e lacunose Affronta gli argomenti senza saperne cogliere i fattori fondamentali, non li sa esporre in modo corretto, per cui risultano confusi e scollegati   Poco rilevabili perché non sostenute da una esposizione corretta e specifica Insufficiente (voto 5) Incerte e lacunose Affronta in modo superficiale gli argomenti e li tratta con superficialità, senza saperli connettere in modo corretto. Sa cogliere solo in parte le richieste e non sa organizzare i contenuti Sufficiente (voto 6) Conosce gli aspetti fondamentali dei contenuti proposti anche se in modo generico   Sa riconoscere i fattori essenziali di ogni argomento e li espone in modo chiaro, non sempre preciso Usa i metodi acquisiti per analizzare i contenuti fondamentali di ciò che ha appreso Discreto (voto 7) Conosce gli aspetti fondamentali di ogni argomento e ne analizza alcuni aspetti specifici Sa riconoscere gli aspetti essenziali di ogni argomento e li espone in modo chiaro, con una iniziale analisi specifica Usa i metodi acquisiti per analizzare i contenuti distinguendone i diversi elementi Buono (voto 8) Conoscenza completa Sa riconoscere ogni argomento nella sua specificità e sa differenziarlo dagli altri, enucleando somiglianze e differenze Sa cogliere gli aspetti simili e le differenze tra le conoscenze acquisite Ottimo (voto 9) Conoscenza completa e approfondita. Sa riconoscere i nessi tra le diverse conoscenze e li espone in modo chiaro e preciso, con linguaggio appropriato Sa analizzare in modo preciso gli argomenti e ne esplicita i nessi   Eccellente (voto 10) Conoscenza completa ed approfondita con riferimenti culturali autonomi Sa affrontare in modo originale e creativo le conoscenze acquisite, espone con linguaggio chiaro e specifico ogni contenuto Sa avviare un primo lavoro di rielaborazione personale autonoma dei contenuti   N.B. in caso di consegna in bianco di una verifica scritta, o interrogazione senza risposta o rifiuto di essere interrogato il voto attribuito sarà 1 (uno).

50 GRIGLIA LIVELLI DI COMPETENZE PRIMO BIENNIO :
ALLEGATI GRIGLIA LIVELLI DI COMPETENZE PRIMO BIENNIO : LIVELLO BASE NON RAGGIUNTO (1-5.9) con relativa motivazione LIVELLO BASE (6-6.9) Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. LIVELLO INTERMEDIO (7-7.9) Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. LIVELLO AVANZATO (8-10) Lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA DEGLI STUDENTI VOTO DESCRITTORI 10 PARTECIPAZIONE CONSAPEVOLE E PROPOSITIVA 9 PARTECIPAZIONE COLLABORATIVA 8 PARTECIPAZIONE RESPONSABILE 7 PARTECIPAZIONE SELETTIVA 6 PARTECIPAZIONE SUPERFICIALE / PASSIVA 5 4-1 COMPORTAMENTO TRASGRESSIVO NON CONSONO AI REGOLAMENTI SCOLASTICI COMPORTAMENTO LESIVO DELLE NORME VIGENTI

51 Per i Progetti a.s. 2014/2015 vedi File: PROGETTI 2014/2015


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