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Ambiente e (è) comunicazione

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Presentazione sul tema: "Ambiente e (è) comunicazione"— Transcript della presentazione:

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2 Ambiente e (è) comunicazione

3 Niklas Luhmann da Parsons ha ereditato l'impostazione sistemica, arricchendola di suggestioni mutuate dalle scienze naturali: cibernetica, teoria della comunicazione e biologia (in particolare le teorie dei neuroscienziati Il suo concetto del potere come «mezzo di comunicazione» ha affascinato i teorici di formazione marxista, malgrado Luhmann si sia presentato come il liquidatore dello storicismo e dell'umanismo «veteroeuropei» Pur criticando il determinismo storico, egli ha dato una forte impronta scientifica e oggettiva alla nozione di sistema sociale: al centro della sua riflessione, infatti, non ha posto l'uomo né la sua presunta «libertà di pensiero», bensì l'interazione sistema/ambiente, analizzata con le lenti della teoria evoluzionista contemporanea

4 Luhmann e la Comunicazione Ecologica
L. è un sociologo generalista: si accosta semplicemente alla SA Funzonalismo, cibernetica, teoria dell’organizzazione, teoria biologica dei sistemi viventi Il sistema sociale è un sistema di comunicazioni, separato dai sistemi biologici e psichici: importanti non le persone ma i ruoli rivestiti

5 Cambiamenti nell’organizzazione sociale
Differenziazione segmentaria Differenziazione stratificata Differenziazione funzionale Porta ad una specializzazione dei flussi comunicativi tra un sistema e il suo ambiente Definisce un proprio codice

6 Logica della specializzazione sistemica
Porta il sistema ad essere autoreferenziale in base al proprio codice interno Al crescere della specializzazione cala la ridondanza dei sistemi Il problema ambientale può essere definito attraverso un’analisi della risonanza che produce nei diversi sistemi funzionali La comunicazione ecologica appare insufficiente

7 Crisi ambientale ed ecocomunicazione
La crisi ambientale è collegata alla differenziazione funzionale in riferimento al proprio codice interno dei sistemi Si crea una catena di rimandi che rende impossibile trovare la soluzione Ciò che si comunica è la non-competenza e il non-sapere

8 La differenziazione funzionale è un processo irreversibile
La crisi ambientale è una crisi di complessità sistemica a cui si risponde solo mediante ulteriore differenziazione funzionale Incrementando la riflessività interna e la capacità di comunicazione fra i sistemi La questione ambientale ha messo in crisi i canoni della razionalità formale della società moderna

9 Perché comunicare per l’ambiente?
Il fatto che esistano conflitti nella gestione di un territorio e per la conservazione delle risorse, dimostra che non tutti condividono la stessa “immagine”del mondo naturale. Esistono culture diverse, esperienze diverse e, di conseguenza, valori e interessi differenti, che ogni singolo “gruppo” tende a difendere e a promuovere.

10 Ma cosa è la comunicazione?
Proviamo a capirlo insieme…

11 Un po’ di etimologia … “comunicazione” deriva dal latino “communicatio” (comunicazione, partecipazione):

12 un vocabolo che indica propriamente il “mettere in comune”, il “far partecipi” altri di ciò che si possiede.

13 Il termine è formato infatti da 2 parole:
CUM (insieme) MUNUS (dono)

14 “Communico” dunque, indica originariamente un mettere in comune, un creare uno spazio comune: questo è ulteriormente confermato dal legame che sussiste, sempre dal punto di vista etimologico, tra il verbo communico, il sostantivo communio (comunione, condivisione) e l’aggettivo communis.

15 Modello di (non)comunicazione:
messaggio X RICEVENTE SORGENTE

16 Le cose non sono così semplici:
Il CANALE attraverso il quale il messaggio viene trasmesso NON E’ MAI NEUTRO esso distorce, codifica, il messaggio. IL DESTINATARIO del messaggio NON E’ UN CONTENITORE VUOTO. Decodifica il messaggio secondo i propri schemi concettuali.

17 La comunicazione, oggi:

18 Cosa è allora la Comunicazione?
la comunicazione è un processo a doppio senso, piuttosto che a senso unico. La comunicazione, rispettando la natura dialogica dell’essere umano, è dialogo. È un processo in cui le opinioni degli altri vengono ascoltate e valutate, per poter arrivare ad una scelta condivisa

19 a) Comunicazione come marketing b) Comunicazione pubblica
Nelle dinamiche della società moderna, si evidenziano principalmente 2 modelli: a) Comunicazione come marketing b) Comunicazione pubblica Cosa li differenzia??’

20 a) Comunicazione come marketing:
sullo sfondo di questo tipo di comunicazione c’è l’idea che il ricevente sia passivo, un semplice TARGET> un obiettivo che deve essere colpito ( per farlo ci sono quindi diverse strategie e diversi mezzi);

21 b) Comunicazione pubblica:
non è marketing “politico” ma intermediazione fra istituzione e cittadino, un processo per raggiungere una INTESA. La comunicazione diventa allora uno strumento essenziale di creazione del consenso (non nel senso del “tirare acqua al proprio mulino” o di “propaganda”, ma piuttosto come strumento di democrazia).

22 I quattro principi fondamentali della Comunicazione Pubblica:
1)La comunicazione è un processo circolare 2) Per comunicare occorre ascoltare 3) La comunicazione agisce sempre in un contesto 4) La comunicazione è tanto più efficace quanto più è precoce.

23 L’ obiettivo della comunicazione pubblica è dunque quello di creare “partecipazione”
Ma cosa intendiamo per partecipazione? Un percorso attraverso più livelli.

24 LIVELLI DI PARTECIPAZIONE
5) Informazione 4) Consultazione 3) Decisione condivisa 2) Azione in comune 1) Sostegno e supporto alle scelte della comunità

25 5) INFORMAZIONE è il livello più basso, in cui gruppi e individui ricevono informazioni su quanto si programma di fare o su quanto già è stato fatto essi non hanno però alcuna opportunità di cambiare il corso delle cose.

26 4) CONSULTAZIONE gruppi e stakeholders ricevono informazioni su un argomento e vengono ascoltati i loro pareri, di cui si dovrebbe tener conto al momento dell’elaborazione finale di un qualsiasi programma e della sua applicazione concreta.

27 3) DECISIONE CONDIVISA Le persone coinvolte in un particolare argomento/programma/piano di azione vengono invitate a conoscerlo nel dettaglio, a discuterlo e a divenire parte del processo decisionale finale. Chi attiva il processo di condivisione di solito fissa i limiti entro i quali gli altri interessati possono avere influenza;

28 2) AZIONE IN COMUNE si realizza quando la messa in pratica di quanto deciso in comune diviene una responsabilità condivisa.

29 1) SOSTEGNO E SUPPORTO ALLE SCELTE
E’ il livello più alto di partecipazione, in quanto la comunità diventa responsabile di programmare una propria agenda e mettere in atto le decisioni prese.

30 Nuova comunicazione, nuovo ruolo
In questo caso il ruolo degli esperti (AMBIENTALISTI) è di supportare la comunità attraverso una consulenza, così che le decisioni prese siano pienamente consapevoli e responsabili. Questo è il tipico approccio “bottom up” e sintetizza il ruolo della comunicazione per la Conservazione(Agenda 21 Locale).

31 Per riassumere… Si deve comunicare per: Fa conoscere e far COMPRENDERE
Far cambiare atteggiamenti e promuovere consapevolezza Indurre CAMBIAMENTI di comportamento


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