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“Attività di supporto alla normativa tecnica sui combustibili derivati da rifiuti” Mario Chiadò Rana PROT – Protezione dell’Ambiente e del Territorio.

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Presentazione sul tema: "“Attività di supporto alla normativa tecnica sui combustibili derivati da rifiuti” Mario Chiadò Rana PROT – Protezione dell’Ambiente e del Territorio."— Transcript della presentazione:

1 “Attività di supporto alla normativa tecnica sui combustibili derivati da rifiuti” Mario Chiadò Rana PROT – Protezione dell’Ambiente e del Territorio. Tecnologie ambientali TRARIF – Sviluppo delle Tecnologie per il Trattamento dei Rifiuti “RIFIUTI DA EMERGENZA A RISORSA. LA GESTIONE INTEGRATA CON TECNOLOGIE INNOVATIVE DI TRATTAMENTO”  CASACCIA Sala Conferenze Area Capanna - 10 giugno 2004 Workshop PROT – I Giovedì della Cultura e della Scienza

2 … riferimenti storici della normazione sui rifiuti (Lapide XVIII sec. Roma Trastevere) Normativa tecnica sui CDR

3 I rifiuti sono fonti rinnovabili di energia Normativa comunitaria Art. 1 della Direttiva 2001/77/CE sulla promozione dell'energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell'elettricità: Biomassa: la parte biodegradabile dei prodotti, rifiuti e residui provenienti dall'agricoltura (comprendente sostanze vegetali e animali) e dalla silvicoltura e dalle industrie connesse, nonché la frazione biodegradabile dei rifiuti industriali ed urbani"

4 Normativa tecnica sui CDR FRE = CDR + Biofuels

5 Normazione nazionale ed europea Normativa tecnica sui CDR MIRRORCOMMITTEE

6 Attività normativa tecnica sui biocombustibili Normativa tecnica sui CDR

7 Biocombustibili solidi - La normazione in Europa Normativa tecnica sui CDR Direttiva 2000/76 (Incenerimento rifiuti) Esclusi gli impianti che trattano esclusivamente: – rifiuti vegetali agricoli e forestali; – rifiuti vegetali dell’industria agroalimentare; – rifiuti di legno che non contengano composti alogenati organici o metalli pesanti a seguito di un trattamento. – rifiuti di sughero Biocombustibili solidi TC 335 Solid biofuels prodotti agricoli e forestali; +

8 Biocombustibili solidi - Le differenze tra Italia ed Europa Normativa tecnica sui CDR DPCM 8/03/02 (normativa rifiuti in vigore anche per questi materiali) DIR 2000/76 - CEN/TC 335 solo legno “vergine” anche legno trattato purché non contenga alogenati organici e/o metalli pesanti scarti dalla sola lavorazione meccanica di prodotti agricoli scarti vegetali dell’industria agroalimentare

9 CEN/TC 335 “Solid Biofuels” Normativa tecnica sui CDR WG 1 Terminology, definitions and description WG 2 Fuel specifications, classes and quality assurance WG 3 Sampling and sample reduction WG 4 Physical/Mechanical Tests WG 5 Chemical Tests WGNormeData pubblic. 1 Terminologia e definizioni 05/2003 2 Specifiche e classificazione12/2003 Assicurazione qualità06/2004 3 Campionamento04/2004 Campionamento materiale da camion04/2004 Preparazione piani e certificati di campionamento04/2004 Riduzione del campione04/2004

10 Esempi di “Biofuels” Normativa tecnica sui CDR Biocombustibile Legno naturale non trattato da industria del legno: scarto Pellet di segatura (recupero di materia) Scarti agricoli vegetali trattati solo meccanicamente Balle di paglia Stocchi di mais trinciati - pellets Corteccia, Fascine – ramaglie recuperate Semi e granella: scarti di materiale non accettato dal consumo Scarti vegetali dell’industria alimentare di trasformazione Sanse esauste / vergini di olive Vinacce esauste / vergini Gusci e cariossidi: lolla di riso,

11 Normativa tecnica sui CDR Situazione Nazionale  UNI 9903 “Combustibili solidi non minerali ricavati da rifiuti (RDF)”, 1992 (I);  DM 5 febbraio 1998 – definizione di CDR 2002 Impianti operativi27 RU trattati, Mt/a4,25 CDR prodotto, Mt/a1,41 CDR Utilizzato Mt/a0,50 (1) (1) Stima Fonte: ENEA (2003)

12 Normativa tecnica sui CDR Necessità europee  favorire i trasporti transfrontalieri di rifiuti (reg. europeo 259/93, lista verde OCSE, App. B trattato di Basilea);  semplificare iter autorizzativo per utilizzo dei CDR;  ridurre costi operativi impianti utilizzatori (es. monitoraggio);  razionalizzare criteri di dimensionamento e ridurre costi dell’impiantistica di combustione;  garantire la qualità dei CDR all’utilizzatore finale.

13 Normativa tecnica sui CDR CEN TC 343  CEN BT/TF “Solid Recovered Fuels”, 2000- 2002.  Mandato 325  Istituzione TC343 Elaborazione di norme tecniche, specifiche tecniche, rapporti tecnici sui combustibili derivati da rifiuti non pericolosi, da utilizzarsi per il recupero energetico in impianti di incenerimento e co-incenerimento, fatta eccezione per i combustibili inclusi nello scopo del CEN TC 335 - Biocombustibili solidi" RDF >> CDR >> SRF

14 Normativa tecnica sui CDR CEN TC 343

15 Normativa tecnica sui CDR CEN TC 343  WG1: Sistema di gestione della qualità;  WG2: Sistema di classificazione e specificazione;  WG3: Definizione di “biodegrabile/biogenico” (= contenuto di biomassa o “grado di rinnovabiltà);  WG4: Comportamento alla combustione;  WG5: Validazione di “TS” prioritarie. Il sistema di gestione della qualità per l’intera linea di produzione dei SRF (WG1); Alcune specifiche tecniche prioritarie, attraverso l’esecuzione di specifici “round robin tests” (WG3) (WG4) (WG5)

16 Normativa tecnica sui CDR Attività sperimentale di supporto alla normazione Prove su apparecchi generatori di calore di piccola potenza

17 Normativa tecnica sui CDR Attività sperimentale di supporto alla normazione Prove su apparecchi generatori di calore di piccola potenza Misure di rendimento ed emissione in conformità di norma tecniche vigenti a diversi regimi di funzionamento, al variare di bio-combustibili:  Pellets di legno e biomasse (con e senza additivi di compressione)  Chippato di legno di foresta e di legno residuale  Granella di mais con e senza afla-tossine  Brichette di legno e di stocchi di mais Valutazione del combustibile come impatti ed emissioni in relazione al sistema di combustione

18 Normativa tecnica sui CDR Attività sperimentale di supporto alla normazione Esempio di confronto emissioni di particolato

19 SVILUPPI Normativa tecnica sui CDR Tendenze in atto nei settori energetico e ambientale hanno creato un nuovo interesse vs combustibili alternativi a buon mercato; Recupero energetico di rifiuti può contribuire a risparmio di risorse, riduzione di emissioni di inquinanti e di gas serra; Potenziale mercato per la produzione e l’utilizzo di CDR in Europa; Necessità di standards europei (CEN TC 343): classificazione, specificazione, determinazione analitica, certificazione della qualità dei CDR prodotti, ecc. I rifiuti (CDR) sono F.R.E. (in funzione della loro natura )

20 SVILUPPI Normativa tecnica sui CDR  Contributo di esperti ENEA alla normazione dei CDR e dei bio-combustibili solidi  Prove comparative di combustione su diversi generatori di calore alimentati con diverse tipologie di combustibili.  Indagini biologiche sulla mutagenicità del particolato e degli incombusti sui lieviti.  Indagini sull’emissione di particolato come spettro granulometrico

21 …per maggiori approfondimenti  La Produzione di Combustibili Derivati da Rifiuti RT/2004/7/PROT  Sito CTI: http://www.cti2000.it  Sito PROT TRARIF (in costruzione) Normativa tecnica sui CDR


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