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Area GENITORI: Supporto alla formazione di atteggiamenti positivi nei confronti della scuola e dell’istruzione Un Ponte fra scuola e famiglia Un Ponte.

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Presentazione sul tema: "Area GENITORI: Supporto alla formazione di atteggiamenti positivi nei confronti della scuola e dell’istruzione Un Ponte fra scuola e famiglia Un Ponte."— Transcript della presentazione:

1 Area GENITORI: Supporto alla formazione di atteggiamenti positivi nei confronti della scuola e dell’istruzione Un Ponte fra scuola e famiglia Un Ponte fra scuola e famiglia Docente: Fernanda D’Urso Il progetto mira a potenziare la collaborazione fra scuola e famiglia e a creare un’opportunità formativa attraverso uno scambio di conoscenze, competenze; attraverso un metodo di lavoro collettivo …

2  Il mondo gira sempre più intorno al web.  Chat, amicizie, giochi di ruolo on line sono ormai una realtà diffusa a 360°  Circa quattro, cinque mesi fa al policlinico Gemelli di Roma è stato dedicato un ambulatorio all’INTERNET ADDICTION DISORDER per aiutare i cybernauti a dire addio alla dipendenza dai social network, come Facebook e Twitter, ma anche dai Blog e da tutto il pianeta internet.

3  L’afflusso presso l’ambulatorio è stato consistente, anche rispetto a quello di quanti chiedono aiuto per problemi con eroina e cocaina.  Le tipologie di pazienti sono due: ♫ uomini di 25 – 40 anni, consapevoli di avere un problema; ♫ adolescenti chiusi rispetto ai genitori e stregati dai giochi di ruolo sul web.  I genitori che accompagnano gli adolescenti presso l’ambulatorio sono fortemente preoccupati per una diminuzione netta della performance scolastica e della vita di relazione al di fuori della rete.

4  Sono giovanissimi stregati dai giochi di ruolo web, nei confronti dei quali hanno sviluppato una dipendenza patologica.  Sono ragazzi intelligenti e razionalmente più maturi di altri ma che tendono all’isolamento e con evidenti alterazioni dell’emotività.  Caratteristiche comportamentali tipiche dell’adolescenza, ma che sembrano in questi casi più radicate, innescando fra i genitori forte angoscia perché non riescono ad entrare in contatto con loro

5  In alcuni casi la passione per le sfide on – line, condivisa con amici virtuali di tutto il mondo, ha portato i ragazzini a rivoluzionare i loro ritmi di vita. «Tanto da andare a letto alle sei del pomeriggio per svegliarsi alle tre di notte e dedicarsi a maratone al computer.  Imperdibili sfide con amici conosciuti sul web, che magari vivono dall’altra parte del mondo.  Sono tutti dipendenti dai giochi di ruolo e non sono di facile accesso, o perché molto diffidenti nei confronti di genitori ed adulti dai quali non si sentono capiti e con i quali non hanno interesse a comunicare.

6  Tonioni ha parlato di silenzi, chiusure, incomunicabilità e frattura tra i nuovi adolescenti cybernauti e gli adulti: qualcosa di ben diverso dalla distanza fra generazioni utile per crescere, che c’è sempre stata.  Si profila una sorta di sacca autistica, che alimenta una dipendenza inconsapevole.  Il dato più evidente è il livello di incomunicabilità tra generazioni diverse appare già stabilmente strutturato e potrebbe concretizzarsi in nuove patologie, o rappresentare una sorta di evoluzione del pensiero al di là del «sano» e del «patologico».

7  Non è da sottovalutare lo stress da Internet. Alcuni giorni fa è stato condotto per la prima volta un esperimento su 13 studenti della Caledonian University di Glasgow per monitorare gli stimoli a cui è sottoposto il cervello di chi naviga senza rispettare le più elementari norme di sicurezza.  La tensione a cui la persona è sottoposta ad ogni «inciampo» in rete è tale che sul monitor, a cui gli studenti sono collegati attraverso gli elettrodi durante l’elettroencefalogramma, le onde cerebrali scatenano un vero tsunami. Il battito cardiaco aumenta, così come aumenta la sudurazione.

8  L’esperimento di Glasgow ha confermato i risultati di una ricerca condotta in Europa su 2.500 navigatori: ogni frustrazione dovuta ad un intoppo della, a un acquisto non andato a buon fine, provoca uno stato d’ansia. E quando la tensione è prolungata si rischia un’overdose da stress.  La prima molla a far scattare l’inquietudine nei navigatori è, nell’85 % dei casi un caricamento troppo lento delle pagine: un adulto su tre, dopo dieci secondi cambia indirizzo web. Altra fonte di stress sono i messaggi d’errore che causano il 77 % di ansia ed allora la sudorazione aumenta e la salivazione si azzera.

9  Internet di per sé non è fonte di stress. Anzi, in Svezia e in Australia ci sono psichiatri che la usano per curare a distanza attacchi di panico. E’ il modo in cui si naviga che può innescare una spirale ansiogena.  Quando sei su facebook il tempo vola. E c’è chi passa tutta la notte a giocare in rete. Sono attività iperstimolanti e perciò divertenti, ma anche logoranti per il cervello.  Dopo un’ora bisogna imporsi uno stop.

10  Primi segnali di sovraccarico nervoso: eccitabilità e imbambolamento davanti allo schermo.  Ma per diminuire il rischio di superstress, si può fare prevenzione tecnologica:  non pretendere di scaricare film in pochi minuti anche se si ha l’ADSL, ma controllare le effettive prestazioni del computer e tenere aggiornati i softwear

11 E I GENITORI? Sicuramente hanno bisogno di aiuto anche loro! Aiutiamo i genitori a conoscere ed utilizzare il web per creare un «ponte» con i propri figli.

12 Suggerimenti utili ♦ Dal momento che i ragazzini dagli 11 -12 anni cominciano a ad esplorare la rete da soli, stabilite chiare regole, limiti e controlli periodici. ♦ Continuate ad esplorare insieme il più possibile. ♦ Fornite a loro un insegnamento di base riguardo alle norme che regolano il comportamento on-line e alle conseguenze che vigono se le trasgrediscono.

13 ♦ Stabilite regole chiare riguardo quali programmi sono accettabili per i ragazzi, e quanto tempo possono passare al computer ♦ Assicuratevi che i vostri figli sappiano come difendersi se qualcuno li molesta in rete o fa qualcosa di inappropriato. ♦ State particolarmente attenti ai giochi che i vostri ragazzi potrebbero scaricare o copiare. Molti sono divertenti, ma altri sono particolarmente violenti. I genitori devono stabilire i limiti riguardo a ciò che è accettabile e a ciò che non lo è.

14 PER STARE IN RETE IN MODO SICURO: Contratto con Tuo figlio ◘ Comunicherò SEMPRE a un genitore o a un altro adulto se mi troverò in una situazione che non sono capace di gestire, che mi spaventa o mi minaccia. ◘ Non darò MAI il mio nome, il mio reale indirizzo, il mio numero di telefono, il nome della scuola o la sua locazione, la parola chiave o altre informazioni che mi identifichino quando sono in rete. Controllerò con un adulto se mi trovassi nella situazione di dover comunicare uno di questi dati.

15 ◘ Non mi incontrerò MAI con qualcuno conosciuto in rete. In rari casi, se i miei genitori me lo consentissero, mi assicurerei di incontrare questa persona in un luogo pubblico con un genitore o un adulto al mio fianco. ◘ Non risponderò MAI ai messaggi in rete in cui si faccia uso di parole scurrili o parole che mi spaventino o che suonino inadatte. Se riceverò messaggi di questo tipo dovrò stamparlo e avvertire immediatamente un adulto. L’adulto potrà poi contattare il servizio di rete o un’agenzia appropriata. Se non mi troverò a mio agio in una chat userò il tasto «ignora».

16 ◘ Non andrò MAI in una nuova area della rete che richieda costi aggiuntivi senza aver prima chiesto il consenso ad un genitore o a un insegnante. ◘ Non invierò MAI a nessuno una foto via Internet o per posta elettronica senza aver prima chiesto il consenso ai miei genitori. ◘ Non darò MAI il numero di una carta di credito in rete senza la presenza di un genitore. Figlio___________________Data__________ Genitore/Tutore_________Data______________


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