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1° TRIMESTRE 2015 LEZIONE 5 DELLA SCUOLA DEL SABATO SABATO 31 GENNAIO 2015 SABATO 31 GENNAIO 2015 LE BENEDIZIONI DEL GIUSTO
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«I tesori d’empietà non giovano, ma la giustizia libera dalla morte» (Proverbi 10:2) Questa nuova sezione dei Proverbi c’invita a meditare sul contrasto tra la vita del giusto e quella dell’ingiusto, su quella del saggio e quella dello stolto. Per esempio, nel versetto 2:
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«Quelli che camminano nella via stretta, parlano della felicità che avranno alla fine del viaggio... Non si vestono come quelli che camminano nella via larga, non parlano come loro, nè agiscono come loro. Hanno ricevuto un modello: L’Uomo di dolori, sperimentato nel patire; Egli aprì questo cammino per loro e viaggiò solo. I suoi seguaci vedono le sue orme, si consolano e si rallegrano. Lui lo percorse indenne, ed essi si sentono al sicuro, se calcano le sue orme. Nella via larga, tutti sono occupati a guardare a sè stessi, ai loro vestiti e ai piaceri. Partecipano abbondantemente all’allegria e alle feste, e non pensano alla fine della strada, alla rovina che li aspetta alla fine di tutto. Ogni giorno si avvicinano sempre di più alla loro distruzione e, tuttavia, si affrettano follemente sempre di più… Coloro che desiderano realizzare qualunque sacrificio per la vita eterna, l’otterranno. Vale la pena soffrire, vale la pena crocifiggere l’io, e sacrificare gli idoli per essa». E.G.W. (Al fine di conoscerlo - 24 Ottobre)
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Qual è la diversità nel modo di parlare di una persona giusta e quella di una stolta? La sua bocca è una fonte di vita (v. 11) Copre le mancanze con amore (v. 12) Sulle sue labbra si trova la saggezza (v. 13) La violenza copre la sua bocca (v. 11) Risveglia le liti (v. 12) La sua bocca è una rovina imminente (v. 14) NABAL ABIGAIL Le parole di saggezza, consiglio e edificazione, fluiscono dalla bocca dei giusti. Ricevute e accettate da altri, sono come ruscelli di acque fresche; portano nuova vita e benedizioni. I giusti trasmettono ciò che ricevono da Dio, perchè Dio stesso è la fonte di acqua viva (Salmo 36: 9; Geremia 2: 13; Giovanni 4: 14; 7: 38).
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«Le labbra bugiarde sono un abominio per l’Eterno, ma quelli che agiscono con sincerità gli sono graditi» (Proverbi 12:22) La menzogna nelle parole o nelle azioni distrugge colui che inganna, e danneggia chi è ingannato. Per Dio, questo è abominazione. E quando la menzogna è scoperta, anche per gli uomini è abominazione. L’affidabilità del bugiardo viene distrutta. A partire da quel momento, le sue parole e azioni saranno sempre messe in dubbio. D'altra parte, la persona che non si attiene alla verità tende a pensare che anche gli altri agiscano con inganno, senza sincerità. Sta sempre in guardia, ha sempre paura d’essere ingannata. Non c’è pace per lei.
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«Tutto ciò che i cristiani fanno deve essere trasparente come la luce del sole. La verità è di Dio; l’inganno, in tutte le sue molteplici forme, è di Satana... Ma non è facile nè semplice dire esattamente la verità. Non la possiamo dire a meno che la conosciamo; e spesse volte le opinioni preconcette, il pregiudizio mentale, la conoscenza imperfetta e gli errori di giudizio impediscono d’avere una comprensione corretta degli eventi che ci riguardano! Non possiamo dire la verità a meno che la nostra mente sia sotto la guida costante di Colui che è verità» E.G.W. (Riflessi su Gesù - 26 Febbraio)
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IL GIUSTO «godrà il bene» (v. 2) «la sua luce … è gioia» (v. 9) «sarà ricompensato» (v. 13) «riceverà onore» (v. 18) «sarà ricompensato col bene» (v. 21) «mangerà a sazietà» (v. 25) L’INGIUSTO «troverà il male» (v. 2) «la sua luce si spegnerà» (v. 9) «perirà» (v. 13) «Avrà miseria e vergogna» (v. 18) «Il male lo perseguiterà» (v. 21) «Al suo ventre … mancherà il cibo» (v. 25)
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E.G.W. (Il conflitto imminente - pg. 124)
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