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IL MONDO SOCIAL. » è un social network dedicato alla condivisione di fotografie, video, immagini » permette agli utenti di creare bacheche per gestire.

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1 IL MONDO SOCIAL

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4 » è un social network dedicato alla condivisione di fotografie, video, immagini » permette agli utenti di creare bacheche per gestire la raccolta di immagini in base a temi predefiniti o da loro generati » è tra i 100 siti web più visitati al mondo » è integrato e integrabile con altri social network, come FB, Twitter, Flickr e con i siti web » I Pin sono segnalibri visivi per i migliori contenuti che trovi sul Web o direttamente in Pinterest.

5  Twitter è un servizio gratuito di SOCIAL NETWORKING e MICROBLOGGING che fornisce agli utenti una pagina personale aggiornabile tramite messaggi di testo con una lunghezza massima di 140 caratteri  Gli aggiornamenti di stato possono essere effettuati tramite il sito stesso, via SMS, con programmi di MESSAGGISTICA ISTANTANEA, POSTA

6  Gli aggiornamenti sono mostrati nella pagina di profilo dell'utente e comunicati agli utenti che si sono registrati per riceverli TO TWEET= CINGUETTARE

7  non esistono amici ma follower e following, ovvero persone che seguono i tuoi aggiornamenti di stato e persone di cui tu segui gli aggiornamenti di stato

8 › UTILIZZARE la funzione Rispondi ( Reply, in inglese) che compare sotto a ciascun messaggio › Facendo click su questo pulsante, comparirà in automatico una chiocciolina ( @ ) e il nome utente della persona a cui vuoi inviare la risposta.

9 #  sono “etichette” che gli utenti possono inserire nei propri tweet per far capire agli altri che stanno parlando di un determinato argomento.  Vengono usati per dibattere grandi event i

10 INSTAGRAM

11  RETE SOCIALE CON NUOVI CONTENUTI MULTIMEDIALI  VIDEORITROVI " (chiamati hangouts) STILE SKYPE  Il sistema dei contatti è organizzato e suddiviso in «CERCHIE" liberamente creabili e modificabili dall'utente

12  Importante funzione di Google+ =«SPUNTI" ("Sparks"). Questa funzione permette di creare dei feed semplicemente dopo aver inserito in un box l'argomento interessato.  Si crea un FLUSSO DI CONTENUTI inerenti all'argomento scelto, che saranno poi condivisibili con i nostri amici.

13 SLIDESHARE

14  Piattaforma per condividere i contenuti  Permette anche la creazione del proprio CV con i dati importati dal proprio profilo LinkedIn  https://www.slideshare.net/professional-journey

15 LINKEDIN  UTILE PER LO SVILUPPO DI CONTATTI PROFESSIONALI

16  Ottenere di essere presentati a qualcuno che si desidera conoscere attraverso un contatto affidabile.  Trovare offerte di lavoro, persone, opportunità di business  I datori di lavoro possono pubblicare offerte e ricercare potenziali candidati.  Le persone in cerca di lavoro possono leggere i profili dei reclutatori e scoprire se tra i propri contatti si trovi qualcuno in grado di metterli direttamente in contatto con loro.

17 TUMBIR  piattaforma di microblogging e social networking che consente di creare un TUMBLELOG offrendo sia la piattaforma SOFTWARE che lo spazio web necessario.

18 TUMBLELOG o TLOG  è una tipologia di SITO WEB, variante del BLOG, la cui caratteristica principale consiste nella brevità dei contenuti testuali arricchiti da altri elementi multimediali, differentemente dai lunghi editoriali frequentemente associati ai blog per condividere creazioni, scoperte ed esperienze, senza la possibilità di commentare, caratteristica tipica dei vari social network.

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20 FOURSQUARE  Foursquare è una RETE SOCIALE basata sulla GEOLOCALIZZAZIONE disponibile tramite web e applicazioni per DISPOSITIVI MOBILI https://it.foursquare.com/

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22 COMUNICA IN MODO EFFICACE

23 La vendita e’ informazione

24  Tutte le spese che non ti portano un risultato  Ogni investimento che non sia misurabile

25  Abbina un coupon con un piccolo sconto  Valuta quante persone hanno risposto e quanto hanno speso nel tuo salone.  Misuri, quindi, la percentuale di REVENUE (es. 3 su 1.000) ed il ROI (return on investment) cioè quanto, per ogni euro investito, hai guadagnato o perso.

26  Siete sicuri che quello che per Voi è un “servizio” lo sia anche per i clienti?  Scoprite cosa vogliono VERAMENTE i Clienti.

27 Aumentare le vendite in salone: la simpatia è importante  Bellezza (essere curati MAI sopra le righe)  2. Somiglianza (ci piacciono le persone che sono simili a noi… aspetto, opinioni, stili di vita, provenienza; cerca di sapere più cose possibili del cliente e parla di ciò che a lui interessa)  3. I complimenti : devono essere veri NON FORZOSI  4. Il contatto e la cooperazione : coinvolgi il CLIENTE, fai domande e soprattutto, ascoltato

28  Chi sono i vostri clienti tipici? Sono soprattutto giovani e dinamici o più anziani e più sofisticati?  Dove si trova il vostro salone? In centro della città o in una comunità periferica di alto livello?  Qual è la vostra reputazione sul mercato? Che torna e chi no? Chi parla di voi ai propri amici?  Descrivi la tua “cultura”. Lo staff è giovane e alla moda o lucido e chic? Se non avete posizionato coscientemente il vostro salone in un modo simile, considerate quanto segue:

29 Dott.ssa Caterina Panzeri - KPCommunication

30 30 IL PREZZO La somma di tutti i valori ed i sacrifici che il consumatore paga per acquisire il vantaggio di poter possedere un prodotto o servizio E’ l’unico che produce ricavo E’ quello più flessibile da manovrare

31 COSTI L’acquisto di fattori produttivi dal mercato (INPUT) è un investimento INVESTIMENTO COSTI USCITA DI MONETADEBITI Dott.ssa Caterina Panzeri

32 COSTI PRODOTTI SERVIZI RICAVI=FATTURATO RICAVI - COSTI GUADAGNO Dott.ssa Caterina Panzeri

33 CRITERI DI CLASSIFICAZIONE COSTI PERIODO ESERCIZIO PLURIENNALI PRODUZIONE FISSI VARIABILI - SEMIVARIABILI PRODOTTI DIRETTI INDIRETTI Dott.ssa Caterina Panzeri

34 COSTI DI ESERCIZIO PRODOTTI-monouso-cosmetici-ceretta STIPENDI UTENZE (telefono, luce, gas) TELEFONO IMPOSTE E TASSE ACQUISTO DI FATTORI PRODUTTIVI UTILIZZATI IN UN SOLO ESERCIZIO Dott.ssa Caterina Panzeri

35 COSTI PLURIENNALI FABBRICATI ARREDAMENTI MACCHINE PER UFFICIO TECNOLOGIE ESTETICHE (MACCHINARI) ACQUISTO DI FATTORI PRODUTTIVI SOSTENUTI PER LE IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI-IMMATERIALI Dott.ssa Caterina Panzeri

36 COSTI PLURIENNALI VENGONO RIPARTITI TRA PIU’ PERIODI AMMINISTRATIVI AMMORTAMENTO PARTECIPANO ALLA DETERMINAZIONE DEL REDDITO DI ESERCIZIO MEDIANTE LE QUOTE DI AMMORTAMENTO CALCOLATE PER L’ESERCIZIO STESSO MACCHINARIO ACQUISTATO 2010 euro 10.000 20112012201320142015 euro 1000 20% al 50% Euro 516 amm.to annuale 2000 20% 2000 20% 2000 20% 2000 20% 1000 restante Dott.ssa Caterina Panzeri

37 COSTI DI PRODUZIONE FISSInon variano al variare della produzione VARIABILIvariano al variare della Q prodotta SEMIVARIABILIcomponente fissa e variabile RISPETTO ALLA QUANTITA’ PRODOTTA Dott.ssa Caterina Panzeri

38 COSTI FISSI Canone locazione Costi personale Illuminazione e riscaldamento Assicurativi Ammortamento immobilizzazioni NON VARIANO AL VARIARE DELLA PRODUZIONE COSTI PRODUZIONE COSTI FISSI Dott.ssa Caterina Panzeri

39 COSTI FISSI NON VARIANO AL VARIARE DELLA PRODUZIONE COSTI PRODUZIONE COSTI FISSI Dott.ssa Caterina Panzeri

40 COSTI FISSI UNITARI Se Q > allora Cfu < Se Q 120 trattamenti/die max 1200 costi fissi 20 clienti/die= 60 euro Cfu 100 clienti/die= 12 euro Cfu DIMINUISCONO IN FUNZIONE DELLA Q PRODOTTA COSTI PRODUZIONE COSTI FISSI CFu Dott.ssa Caterina Panzeri

41 COSTI FISSI UNITARI Se Q > allora Cfu < Se Q 1200 costi fissi 20 clienti/die= 60 euro Cfu (1200/20) 100 clienti/die= 12 euro Cfu (1200/100) DIMINUISCONO IN FUNZIONE DELLA Q PRODOTTA COSTI PRODUZIONE COSTI FISSI CFu Dott.ssa Caterina Panzeri

42 COSTI VARIABILI Personale stagionale Formazione Prodotti cosmetici Pubblicità Personale stagionale Formazione Prodotti cosmetici Pubblicità VARIANO AL VARIARE DELLA PRODUZIONE COSTI PRODUZIONE COSTI VARIABILI Dott.ssa Caterina Panzeri

43 COSTI SEMIVARIABILI UTENZE HANNO UNA COMPONENTE FISSA E UNA VARIABILE COSTI PRODUZIONE COMPONENTE FISSA COMPONENTE VARIABILE Dott.ssa Caterina Panzeri

44 COSTI FISSI + COSTI VARIABILI= COSTO TOTALE CT= CF+CV COSTO TOTALE CT= CF+CV Dott.ssa Caterina Panzeri

45 COSTI DIRETTI SOSTENUTI DIRETTAMENTE PER LA PRODUZIONE DEL PRODOTTO/SERVIZIO COSTI DI PRODOTTO TUTTI I PRODOTTI NECESSARI PER REALIZZARE IL SERVIZIO= SCANDAGLIO Dott.ssa Caterina Panzeri

46 COSTI INDIRETTI NON SONO ATTRIBUIBILI DIRETTAMENTE DEVONO ESSERE RIPARTITI PER STABILIRE L’INCIDENZA SUL COSTO TOTALE NON SONO ATTRIBUIBILI DIRETTAMENTE DEVONO ESSERE RIPARTITI PER STABILIRE L’INCIDENZA SUL COSTO TOTALE Dott.ssa Caterina Panzeri

47 COSTI INDIRETTI SOSTENUTI PER IL FUNZIONAMENTO DELL’ATTIVITA’ NEL SUO INSIEME TUTTI I COSTI DI GESTIONE CHE PERMETTONO ALL’ATTIVITA’ DI FUNZIONARE Dott.ssa Caterina Panzeri

48 COSTI DIRETTI + INDIRETTI + MOL PREZZO DI VENDITA Dott.ssa Caterina Panzeri

49 MOL= margine operativo lordo Indica il risultato lordo della gestione ossia i ricavi meno i costi, senza prendere ancora in considerazione: oneri/interessi finanziari ammortamenti imposte Indica il risultato lordo della gestione ossia i ricavi meno i costi, senza prendere ancora in considerazione: oneri/interessi finanziari ammortamenti imposte Dott.ssa Caterina Panzeri

50 FORMAZIONE DEL PREZZO Il prezzo di vendita deve essere fissato tenendo conto di: Costi diretti ed indiretti Prezzo che la clientela è disposta a spendere Prezzi dei «Competitors» Il prezzo di vendita deve essere fissato tenendo conto di: Costi diretti ed indiretti Prezzo che la clientela è disposta a spendere Prezzi dei «Competitors» Dott.ssa Caterina Panzeri

51 MARK UP Margine che l’imprenditore aggiunge al CT durante il processo di formazione del prezzo Dott.ssa Caterina Panzeri TRATTAMENTO VISO ANTIETA’ COSTI DIRETTI Euro 11 COSTI INDIRETTI (costi di gestione)Euro 15 COSTI TOTALIEuro 26 MARK UP 200%Euro 78 Prezzo Listino TrattamentoEuro 80 TRATTAMENTO VISO ANTIETA’ COSTI DIRETTI Euro 11 COSTI INDIRETTI (costi di gestione)Euro 15 COSTI TOTALIEuro 26 MARK UP 200%Euro 78 Prezzo Listino TrattamentoEuro 80

52 DECISIONI DI PREZZO STRATEGICHE=listino TATTICHE=promozionale DEFINISCONO L’IMMAGINE DELL’AZIENDA IN TERMINI DI VALORE AGLI OCCHI DELLA CONCORRENZA (posizionamento) SONO DETERMINATE DALL’AZIONE IMMEDIATA SUL MERCATO E POSSONO CONSENTIRE UN INCREMENTO DEI PROFITTI Dott.ssa Caterina Panzeri

53 OBIETTIVO MASSIMIZZAZIONE DEL MARGINE Dott.ssa Caterina Panzeri

54 PREZZO e POSIZIONAMENTO SCREMATURA Prezzo elevato per DEFINIRE UN TARGET MEDIO-ALTO ed eliminare i clienti che non sono disposti ad acquistare a quel prezzo. OBJQUALITA’ PENETRAZIONE Prezzo basso per DEFINIRE UN TARGET BASSO ed attirare più clienti possibili OBJQUANTITA’ SCREMATURA Prezzo elevato per DEFINIRE UN TARGET MEDIO-ALTO ed eliminare i clienti che non sono disposti ad acquistare a quel prezzo. OBJQUALITA’ PENETRAZIONE Prezzo basso per DEFINIRE UN TARGET BASSO ed attirare più clienti possibili OBJQUANTITA’ Dott.ssa Caterina Panzeri

55 FATTORI DETERMINANTI PER LA FORMAZIONE DEL PREZZO PREZZO COSTI E OBJ AZIENDA POSIZIONAMENTO CONCORRENZA VALORE PERCEPITO DAL CLIENTE Dott.ssa Caterina Panzeri

56 i costi e la loro struttura il posizionamento prescelto la concorrenza i cambiamenti esercitati dai prodotti sostitutivi sulla curva di domanda la dimostrazione di qualità (che, in alcuni, sta nel prezzo) le risposte competitive alle variazioni di prezzo gli sconti e i termini di pagamento adottati l’utilizzo diffuso di vendite sottocosto le promozioni basate sul prezzo COMPLESSITA’ GESTIONE PREZZO

57 Prezzo Promozionale: è il prezzo applicato durante le promozioni Prezzo di Listino: compare sull’etichetta Prezzo di Lancio: è il prezzo applicato nel momento della prima introduzione sul mercato. I PREZZI

58 GUADAGNO OPPURE NO? Pianificare la gestione economico-finanziaria dell’attività GUADAGNO OPPURE NO? Pianificare la gestione economico-finanziaria dell’attività CONTROLLARE GLI INVESTIMENTI PER AUMENTARE LA REDDITIVITA’ AZIENDALE “Si puo’ gestire solamente cio’ che si riesce a misurare” e pur valutando come fattori determinanti l’esperienza, l’intuito, la fortuna, le iniziative, oggi bisogna prestare attenzione all’equilibrio entrate-uscite. Soprattutto, bisogna bandire l’improvvisazione. Un business ha successo se produce PROFITTO Affrontiamo il “cambiamento” in atto, imparando a pianificare, compiendo scelte ragionate ed utilizzando strumenti adatti per misurare le prestazioni aziendali. Saper leggere il proprio conto economico è la base di partenza per evitare investimenti pericolosi e programmare strategie gestionali efficaci.

59 Grazie per l’attenzione.….. Dott.ssa CATERINA PANZERI www.kpcommunication.it


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