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Roma, 22 novembre 2013 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Conferenza Nazionale delle Infrastrutture di Ricerca per le Scienze della Terra Solida.

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Presentazione sul tema: "Roma, 22 novembre 2013 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Conferenza Nazionale delle Infrastrutture di Ricerca per le Scienze della Terra Solida."— Transcript della presentazione:

1 Roma, 22 novembre 2013 Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Conferenza Nazionale delle Infrastrutture di Ricerca per le Scienze della Terra Solida

2 Lettera di Intenti per l’integrazione delle Infrastrutture di Ricerca Nazionali Questo documento rappresenta l’espressione di intenti dei soggetti firmatari a partecipare al piano di integrazione di EPOS al fine di verificare la possibilità di promuovere, a livello nazionale, l’integrazione di infrastrutture di rilievo per le Scienze della Terra Solida. La necessità di integrare le principali Infrastrutture di Ricerca (IR) è stata evidenziata dalla Commissione Europea sia attraverso la creazione e il successivo aggiornamento della Roadmap Europea delle Infrastrutture di Ricerca coordinata da ESFRI (European Strategic Forum on Research Infrastructures) sia attraverso il finanziamento di diversi progetti nell’ambito del 7° Programma Quadro (FP7). L’obiettivo dei piani d’integrazione delle IR è migliorare l’accesso ai dati per la ricerca scientifica, promuovendo la multidisciplinarietà e usufruendo del progresso nel campo delle scienze informatiche (ICT) per la creazione di servizi a una vasta utenza e alla società e garantire la loro sostenibilità nel lungo termine. E’ importante mettere in evidenza che le infrastrutture di ricerca rappresentano un pilastro fondante anche nel nuovo programma Europeo Horizon 2020, ciò a dimostrazione della rilevanza di queste scelte strategiche (quali scelte strategiche??) nel lungo termine. Anche a livello mondiale, diversi soggetti e funding agencies stanno collaborando per sviluppare un contesto globale per lo scambio dei dati e per l’interoperabilità dei data services aperta e innovativa. L’Italia ha elaborato una sua Roadmap Nazionale per identificare le infrastrutture strategiche per il Paese. Tra le numerose iniziative incluse sia nella roadmap nazionale sia in quella Europea di ESFRI, solo quattro sono a coordinamento Italiano, ed EPOS (European Plate Observing System) è una di queste. EPOS è attualmente nella sua fase preparatoria (Preparatory Phase) che è iniziata il 1 Novembre 2010 e terminerà nel 2014 (www.epos-eu.org).www.epos-eu.org Le geo-scienze o più in particolare le scienze della Terra solida hanno quindi di fronte una sfida importante e l’opportunità unica di partecipare a questo progresso di dimensione globale.

3 Gli obiettivi di questa iniziativa sono: Contribuire al piano d’integrazione pan-Europeo di EPOS con una rilevante partecipazione Italiana. Migliorare l’accesso ai dati e alle infrastrutture per le scienze della Terra solida per la ricerca scientifica in Italia e in Europa anche attraverso l’implementazione di servizi IT per scienziati e studenti. Migliorare la competitività della ricerca italiana in Europa per le scienze della Terra solida. Dimostrare la maturità delle comunità coinvolte nel saper interagire e collaborare per definire un coordinamento nazionale delle infrastrutture di ricerca. Dimostrare ai Ministeri vigilanti la capacità dei soggetti coinvolti di collaborare e condividere la gestione integrata delle infrastrutture di ricerca anche dal punto di vista dell’ottimizzazione degli investimenti e del sostegno alle infrastrutture stesse. Riconoscere la partecipazione delle diverse realtà scientifiche presenti nel paese con le proprie infrastrutture, con il giusto riguardo alle dimensioni delle singole realtà e al contributo delle loro infrastrutture. Facilitare l’ubicazione sul territorio nazionale di infrastrutture strategiche per il paese e per l’Unione Europea di rilievo per le scienze della Terra solida. Promuovere iniziative di ricerca che coinvolgano al più possibile le realtà scientifiche presenti nel paese per favorire il mantenimento e la crescita delle infrastrutture da loro gestite. Per i suddetti motivi riteniamo utile avviare un confronto e una discussione tra gli Enti e le Università coinvolte per verificare le condizioni e la praticabilità del conseguimento degli obiettivi di cui sopra. Questa espressione di intenti costituisce un riferimento istituzionale per avviare la discussione e definire le prospettive di un coordinamento nazionale della gestione delle infrastrutture di ricerca nel rispetto dei ruoli, doveri e programmi strategici autonomamente elaborati dai singoli soggetti.


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