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Alex AMELOTTI Commissione europea D.G. Concorrenza Roma, 3 marzo 2015

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Presentazione sul tema: "Alex AMELOTTI Commissione europea D.G. Concorrenza Roma, 3 marzo 2015"— Transcript della presentazione:

1 Alex AMELOTTI Commissione europea D.G. Concorrenza Roma, 3 marzo 2015
Gli aiuti di Stato a finalità regionale per il periodo tra orientamenti e RGEC Please edit the Master Layout to include information specific to the presentation. For slides for the DG/DeputyDG, delete [Unit]. Alex AMELOTTI Commissione europea D.G. Concorrenza Roma, 3 marzo 2015 Le opinioni espresse sono quelle dei relatori e non possono in alcun caso essere considerate come espressione della posizione ufficiale della Commissione europea

2 Struttura della presentazione
Gli aiuti di Stato a finalità regionale: Quadro generale Aiuti regionali: dove? Aiuti regionali: a cosa servono? 3.1 Investimenti 3.2 Aiuti al funzionamento Valutazione della compatibilità degli aiuti agli investimenti Conclusione: Principali modifiche in materia di aiuti di Stato a finalità regionale

3 Squilibri regionali nell'Unione europea
Articolo 3 TUE: "(L'Unione) promuove la coesione economica, sociale e territoriale, e la solidarietà tra gli Stati membri." Articolo 174 TFUE "Per promuovere uno sviluppo armonioso dell'insieme dell'Unione, questa sviluppa e prosegue la propria azione intesa a realizzare il rafforzamento della sua coesione economica, sociale e territoriale."

4 Gli aiuti di Stato a finalità regionale
Deroghe all'incompatibilità degli aiuti di Stato con il mercato interno per gli aiuti a finalità regionale : «gli aiuti destinati a favorire lo sviluppo delle regioni ove il tenore di vita sia anormalmente basso, oppure si abbia una grave forma di sottoccupazione...» (Art. 107 (3) (a), TFUE) «gli aiuti destinati ad agevolare lo sviluppo di... talune regioni economiche [...]» (Art. 107 (3) (c) TFUE) Criteri per l’applicazione di deroghe agli aiuti a finalità regionale: Comunicazioni successive a partire dall’inizio del 1970 Orientamenti in materia di aiuti regionali (1998, 2006, 2013) Regolamenti di esenzione per categoria (2006, 2008, 2014)

5 Riforma degli aiuti di Stato
La comunicazione sulla "State Aid Modernisation" (2012) Fare di più con meno: sostenere la crescita con risorse limitate Concentrare il controllo sui casi più distorsivi Controllo più efficiente/efficace: semplificazione di regole e procedure Impatto sulla revisione delle regole per gli aiuti regionali: Regole più stringenti per tipologie di aiuto regionale più distorsivi  RAG adottati il 28 giugno 2013 Regimi di aiuto settoriali, grandi aiuti individuali, etc. Misure di aiuto regionale meno distorsive  GBER Ampliamento dello scopo + obblighi ridotti rispetto a RAG Slides Font: Verdana Font sizes: Heading: 44 First level bullet points: 32 Second level bullet points: 28 Do not use third level bullet points Notes Do not have to be full sentences. Should expand on the points in the slides and provide background information. Font size: 14 If there is too much text to fit on a page (View… NotesPage), then put ALL notes for the presentation in a separate Word document, with notes for each slide starting on a new page.

6 Orientamenti e RGEC 2014-2020 Gli aiuti di Stato a finalità regionale:
Per promuovere lo sviluppo delle zone svantaggiate affrontando i loro svantaggi economici / Promuovere la coesione economica dell’UE In che modo? Sostenendo le imprese in investimenti e creazione di posti di lavoro Eccezionalmente, aiuti per le spese di funzionamento delle imprese Criteri stabiliti negli orientamenti e nel RGEC: Quando è possibile concedere aiuti regionali? Per cosa possono essere concessi? Quanto può essere concesso? Slides Font: Verdana Font sizes: Heading: 44 First level bullet points: 32 Second level bullet points: 28 Do not use third level bullet points Notes Do not have to be full sentences. Should expand on the points in the slides and provide background information. Font size: 14 If there is too much text to fit on a page (View… NotesPage), then put ALL notes for the presentation in a separate Word document, with notes for each slide starting on a new page.

7 Struttura della presentazione
Aiuti regionali e coesione Aiuti regionali: dove? Aiuti regionali: per cosa? 3.1 Investimenti 3.2 Aiuti al funzionamento Valutazione di compatibilità degli aiuti agli investimenti Conclusioni: Principali cambiamenti RAG

8 Carte degli aiuti regionali – 1/4
Per essere efficaci, gli aiuti regionali devono essere concentrati nelle regioni più svantaggiate dell'UE Dove il tenore di vita è anormalmente basso  Art. 107(3)(a) Rispetto alla media UE Criterio  PIL pro capite inferiore al 75% della media UE  Regioni ultra-periferiche (Art. 349 TFUE) Altre zone svantaggiate  Art. 107(3)(c) Regioni svantaggiate tenuto conto di medie nazionali per vari criteri Regioni ex Art. 107(3)(a) per il periodo Zone scarsamente popolate Altre zone svantaggiate con almeno abitanti

9 Carte degli aiuti regionali – 2/4
Confronto in termini di popolazione e : Tipi di regione «zone a» 25,8 % 33,0 % — PIL/cap < 75 % 24,9 % 32,1 % — Regioni ultraperiferiche 0,9 % «zone c» 21,8 % 13,6 % — ex regioni «A» 6,9 % — scarsamente popolate 0,6 % — altre «zone c» 14,3 % Totale «a» + «c» 47,6 % 46,6 %

10 Carte degli aiuti regionali – 3/4
Carta degli aiuti a finalità regionale

11 Carte degli aiuti regionali – 4/4
La carta degli aiuti regionali stabilisce limiti all'intensità per gli aiuti agli investimenti nelle diverse regioni: Zone assistite (% PIL pro-capite UE) Grandi imprese Medie imprese Piccole imprese Zone 'a' (<45%) 50% 60% 70% Zone 'a' (45%-60%) 35% 45% 55% Zone 'a' (60%-75%) 25% Ex zone 'a' (sino a fine 2017) 15% Zone scarsamente popolate, zone di confine esterno dell'UE Altre zone 'c' 10% 20% 30%

12 Struttura della presentazione
Aiuti regionali e coesione Aiuti regionali: dove? Aiuti regionali: per cosa? 3.1 Investimenti 3.2 Aiuti al funzionamento Valutazione di compatibilità degli aiuti agli investimenti Conclusioni: Principali cambiamenti RAG

13 Aiuti agli investimenti – 1/2
Investimenti iniziali in attivi materiali ed immateriali In regioni 'a' & PMI in zone 'c', per: la creazione di un nuovo stabilimento; l'ampliamento della capacità di uno stabilimento esistente; la diversificazione della produzione di uno stabilimento esistente per ottenere prodotti mai fabbricati prima; un cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di uno stabilimento esistente. Acquisizione di attivi di uno stabilimento chiuso o che sarebbe stato chiuso in assenza di acquisizione Divieto di aiuti all'investimento di sostituzione!

14 Aiuti agli investimenti – 2/2
Investimenti iniziali in attivi materiali ed immateriali Grandi imprese in zone 'c': la creazione di un nuovo stabilimento; diversificazione delle attività di uno stabilimento per attività non uguali o simili a quelle svolte precedentemente; diversificazione delle attività di uno stabilimento esistente in nuovi prodotti o in nuove innovazioni nei processi (solo in base agli orientamenti – richiede notifica!)

15 Aiuti agli investimenti: “costi ammissibili”
Due modi per calcolare i costi ammissibili: In base ai costi per investimenti iniziali: Attivi materiali (terreni, immobili, impianti, macchinari, attrezzature) Attivi immateriali : Trasferimenti di tecnologia quali: brevetti, licenze, know-how Per grandi imprese, limitati al 50% delle spese ammissibili In base ai costi salariali: Costi salariali per i posti di lavoro creati da un investimento iniziale, calcolati su un periodo di due anni

16 Aiuti agli investimenti: “condizioni”
Condizioni per gli aiuti regionali agli investimenti: Mantenimento di un investimento (o dei posti di lavoro creati) : 5 anni per le grandi imprese 3 anni per le PMI Il beneficiario deve apportare un contributo finanziario pari almeno al 25% dei costi ammissibili dell'investimento in forma priva di qualsiasi sostegno pubblico I lavori relativi a investimento individuale possono iniziare solo dopo la presentazione della domanda di aiuto (incentivazione formale)

17 Aiuti agli investimenti: “quanto?”
Massimo aiuto concedibile definito in percentuale dei costi ammissibili dell'investimento iniziale (ESL) Massima intensità dell'aiuto prevista dalla Carta, dipende: dal grado di sviluppo della regione dalla dimensione dell'impresa dall'ammontare del progetto di investimento Intensità massime di aiuto previste dalle Carte si applicano a investimenti con costi ammissibili inferiori a € 50 milioni Per grandi progetti di investimento (LIP): l'intensità massima è corretta (ridotta in base alla formula)

18 Aiuti ai grandi progetti di investimento
LIP: investimento con costi ammissibili > 50 mio €: Investimenti meno esposti a svantaggi regionali Maggiore rischio di distorsione (vs concorrenti, e vs altre regioni) Intensità massima di aiuto "corretta": Intensità massima corretta = TASSO x [50 + (0.5 x B) + (0.34 x C)] (B = Costo tra € 50 e 100 milioni; C = Costo superiore a € 100 milioni) Soglia di notifica: Notifica obbligatoria se: Regione 10% Aiuto > € 7,5 milioni Regione 15% Aiuto > € 11,25 milioni Regione 25% Aiuto > € 18,75 milioni Regione 35% Aiuto > € 26,25 milioni Regione 50% Aiuto > € 37,5 milioni

19 Aiuti al funzionamento 1/2
destinati a ridurre le spese correnti di un'impresa, non legate ad un investimento iniziale In genere, vietati Permessi solo dove aiuti agli investimenti non sono sufficienti a permettere lo sviluppo della regione: Nelle regioni ‘a’ più svantaggiate (solo per PMI) In zone ‘c’ scarsamente popolate (tutte le imprese) In zone ultra-periferiche (tutte le imprese)

20 Aiuti al funzionamento: “condizioni” 2/2
Lo Stato membro deve dimostrare che la misura è: appropriata per perseguire l'obiettivo perseguito e proporzionale agli svantaggi da colmare L'aiuto deve essere limitato nel tempo e progressivamente ridotto, con l'eccezione in caso di: Svantaggi permanenti in aree ultra-periferiche Obiettivo di limitare lo spopolamento di zone scarsamente popolate Aiuti ai trasporti in zone ultra-periferiche e scarsamente popolate

21 Struttura della presentazione
Aiuti regionali e coesione Aiuti regionali: dove? Aiuti regionali: per cosa? 3.1 Investimenti 3.2 Aiuti al funzionamento Valutazione di compatibilità degli aiuti agli investimenti Conclusioni: Principali cambiamenti RAG

22 Da notificare in base agli orientamenti
Gli aiuti alla costruzione navale & carbone Aiuti individuali > soglia di notifica Aiuti individuali > aiuto massimo autorizzato progetto > € 100 milioni Gli investimenti GI in stabilimenti esistenti nelle zone «c»: Per diversificazione in nuovi prodotti Per innovazioni di processo Regimi di aiuti settoriali Gli aiuti individuali ad imprese che hanno chiuso o intendono chiudere l’attività uguale o simile nello SEE Le misure di aiuto che implicano forme non trasparenti di aiuti

23 Valutazione della compatibilità
Principi generali: Contributo a un obiettivo di interesse comune Necessità degli aiuti Adeguatezza degli aiuti Proporzionalità (limitato al minimo necessario) Limitare gli effetti negativi su concorrenza e scambi Obblighi di trasparenza Nessun aiuto se un principio non è rispettato Requisiti per gli aiuti ai sensi degli orientamenti più rigorosi ai sensi del regolamento generale di esenzione per categoria

24 1. Obiettivo di interesse comune & 2. Adeguatezza
Orientamenti: Programmi cofinanziati dai fondi SIE: Presunto Altre misure Lo Stato membro deve dimostrare il contributo alla strategia di sviluppo per la regione e l’adeguatezza della misura Regolamento generale di esenzione per categoria: n.a.

25 3. Effetto di incentivazione
Sempre: Presentazione della domanda prima dell’inizio dei lavori Orientamenti: Analisi controfattuale: Impatto sulla decisione di investimento Impatto sulla scelta dell’ubicazione GI deve presentare elementi di prova sul scenario controfattuale Regimi di aiuto: Autorità che concede l’aiuto verifica la credibilità Aiuto ad hoc notificato: Stato deve presentare elementi di prova che dimostri che l’aiuto ha un effetto di incentivazione Regolamento generale di esenzione per categoria: Informazioni supplementari per le GI nel caso di un aiuto ad hoc: Documentazione da presentare da parte del beneficiario che dimostri che il progetto non sarebbe stato realizzato nella zona interessata o non sarebbe stato sufficientemente redditizio in assenza di aiuto

26 4. Proporzionalità In ogni caso: Orientamenti:
Gli aiuti devono rispettare l'intensità massima dell’aiuto Orientamenti: Condizione supplementare per le grandi imprese: Gli aiuti non devono superare i costi supplementari netti dell’attuazione del progetto nella zona interessata Verifica: Gli aiuti individuali notificati: CE Regimi di aiuto: STATO MEMBRO Regolamento generale di esenzione per categoria: n.a.

27 5. Evitare indebiti effetti di distorsione
Orientamenti: Effetti distorsivi: Ubicazione Mercato del prodotto (sovraccapacità, potere di mercato per lo scenario 1) Nessun aiuto se: attrae investimenti da una regione più svantaggiata o con lo stesso livello di sviluppo (*) (°) delocalizzazione grazie all’aiuto (°) Se l’investimento avviene in un mercato con una sovraccapacità strutturale (°) Regolamento generale di esenzione per categoria non si applica: Aiuto al beneficiario chiuso o che intende chiudere attività analoga nel SEE Regimi di aiuti settoriali (°) CE di verificare nel valutare notificato l'aiuto individuale (*) agli Stati membri di verificare nel concedere un aiuto nel quadro del regime.

28 6. Trasparenza Orientamenti:
Pubblicazione sul sito web centrale/regionale: Testo del regime di aiuti Autorità che concede l’aiuto Un singolo aiuto (regime di aiuti, autorità che concede l’aiuto, beneficiario, la forma e l’importo dell’aiuto, regione) Valutazione Grandi o nuovi regimi di aiuto La Commissione può limitare la durata di quattro anni Regolamento generale di esenzione per categoria Pubblicazione sul sito web centrale/regionale: Testo del regime di aiuti Autorità che concede l’aiuto Aiuti individuali > € (beneficiario, l’importo dell’aiuto, tipo di misura, settori, strumento di aiuto) Valutazione: Regimi > €150 milioni Piano di valutazione che deve essere approvato dalla Commissione

29 Conclusioni - Principali modifiche 2014
Requisiti più rigorosi nell’ambito degli orientamenti Valutazione della compatibilità delle misure notificate Effetto di incentivazione Proporzionalità Assenza di indebiti effetti negativi Limiti in materia di ammissibilità dei progetti di investimento iniziale di grandi imprese nelle «zone c» Nessuna scelta della normativa più favorevole Valutazione + in materia di trasparenza Ampliamento del campo di applicazione del RGEC Requisiti di valutazione di compatibilità più leggeri

30 Grazie per l’attenzione!
Grazie per l’attenzione! Ulteriori informazioni sul sito della DG Concorrenza:


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