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L’e-government nei sistemi regionali: verso la II fase di attuazione L’inclusione dei piccoli comuni UNCEM Consulting Guido Marinelli.

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Presentazione sul tema: "L’e-government nei sistemi regionali: verso la II fase di attuazione L’inclusione dei piccoli comuni UNCEM Consulting Guido Marinelli."— Transcript della presentazione:

1 L’e-government nei sistemi regionali: verso la II fase di attuazione L’inclusione dei piccoli comuni UNCEM Consulting Guido Marinelli

2 1 Le Comunità Montane o361 Comunità Montane oPiù di 4200 comuni (popolazione media: meno di 2.400 abitanti) o10 milioni di cittadini (15% della popolazione su più del 54% del territorio) oNon sempre serve un comune medio grande: a volte può bastare una Comunità Montana UNCEM UNCEM Consulting

3 2 Necessità di diffondere la “cultura” dell’e-government Ai cittadini Agli amministratori come? I servizi digitali devono essere percepiti come utili non utili in senso astratto esempio: Un servizio che permette di ridurre gli spostamenti (difficili!) per I cittadini è percepito come utile dai cittadini Un servizio che permette la gestione efficace dell’anagrafe è utile ma non è percepito immediatamente come utile dal cittadino (e a volte nemmeno dall’Amministratore) Digital Divide ? UNCEM Consulting

4 3 Costi: più di 30 milioni di cittadini in 473 comuni con più di 20.000 abitanti circa 10 milioni in circa 750 comuni tra 9 e 20.000 abitanti quasi 18 milioni di cittadini risiedono quindi in circa 6.900 piccoli comuni (tra Comunità Montane, altri piccoli comuni, isole …) carenza di infrastrutture per I “piccoli”: “quanto mi costa se ho pochi utenti?” (utile di impresa vs interesse dei cittadini) Problemi UNCEM Consulting

5 4 Formazione Sul campo non astratta Per l’Amministratore ma anche per il cittadino Utilizzando I servizi insieme agli utenti Comunicazione Esplicitare i vantaggi Spiegare le modalità Obiettivi UNCEM Consulting

6 5 Ruolo degli enti di aggregazione dei piccoli comuni (montani): le Comunit à Montane come uno dei modelli per i CST nella tradizione di offerta di servizi “ delegati ” ai propri comuni (i progetti “ e-mountain ” ne sono un esempio) Servizi facili da usare e utili Cooperazione tra i diversi livelli (locale e centrale) nel rispetto della reciproca autonomia Rendere le aggregazioni di comuni punti di cooperazione tra le diverse amministrazioni Regole certe (open source, protocollo informatico … ) e costi certi Approccio UNCEM Consulting

7 6 Valorizzare le esperienze in corso Sensibilizzazione degli utenti Promozione dei servizi esistenti Nuovi servizi chiari e facili Cooperazione tra enti non solo per aumentare i servizi ma per definirne nuovi Utilizzo di tecnologie (Internet) in grado di raggiungere tutti Protezione dei servizi a tutela dei dati sensibili, giuridici, amministrativi ed economici Possibili idee UNCEM Consulting

8 7 Soluzioni ? UNCEM Consulting Rapporti chiari tra enti (l’APQ deve essere un’opportunità per tutti, non solo per le Regioni) Coinvolgimento Libertà decisionale nel rispetto di un approccio cooperativo teso al servizio: non deve essere la tecnologia a guidare le istituzioni, ma le esigenze devono guidare le tecnologie Disponibilità economica: anche se “costa” di più il cittadino di un piccolo comune ha gli stessi diritti istituzionali

9 8 Patrimonio esistente Un aspetto fondamentale è la valorizzazione del patrimonio esistente Piccoli comuni: –la strategia UNCEM prevede la valorizzazione del SIM (Sistema Informativo della Montagna) –I progetti e-mountan Lazio e e_mountain Sardegna rappreentano il primo passo in questa direzione Nella prossima slide l’attuale articolazioen del SIM

10 9 Sistema Informativo della Montagna (SIM) Attuali punti di accesso UNCEM Consulting


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