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Dalla diagnosi al PEI Dott.ssa Sasanelli.

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Presentazione sul tema: "Dalla diagnosi al PEI Dott.ssa Sasanelli."— Transcript della presentazione:

1 Dalla diagnosi al PEI Dott.ssa Sasanelli

2 Significato educativo- didattico della legge quadro 104/92
Il 5 febbraio 1992 è stato promulgato dal Parlamento un importante provvedimento legislativo : la “Legge quadro 104/92 per l’assistenza e l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”. La legge si compone di 44 articoli divisi in 6 parti.

3 Per il discorso educativo- didattico a noi interessa la 2° parte della Legge- quadro che:
Garantisce l’inserimento negli asili nido dei bambini disabili da 0 a 3 anni; Garantisce l’inserimento nelle scuole dell’infanzia, nelle classi comuni delle scuole di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie; Al fine di o realizzare l’integrazione scolastica prevede l’individuazione dell’alunno come persona handicappata e l’acquisizione della documentazione risultante dalla DIAGNOSI FUNZIONALE, la realizzazione di un PROFILO DINAMICO FUNZIONALE, ai fini della formulazione di un PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO, alla cui definizione provvedono congiuntamente, con la collaborazione dei genitori della persona handicappata, gli operatori delle unità sanitarie locali e per ciascun grado di scuola, personale insegnante specializzato della scuola, con la partecipazione dell’operatore psico-pedagogico;

4 Per il discorso educativo- didattico a noi interessa la 2° parte della Legge- quadro che:
Prevede la possibilità di istituire presso i centri di recupero e di riabilitazione pubblici e privati, delle sezioni staccate di scuola statale, destinate a minori handicappati impediti temporaneamente a frequentare la scuola per motivi di salute; Prevede che le prove di valutazione finale nella scuola dell’obbligo siano corrispondenti agli insegnamenti impartiti, valutando i progressi conseguiti in rapporto alle potenzialità

5 LA DIAGNOSI FUNZIONALE -1-
Atto sanitario medico- legale; Descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psichico dell’alunno in situazione di handicap. Fa riferimento a: Classificazione nosografica Struttura personale del bambino; Fase di sviluppo che sta attraversando o attraverserà il bambino

6 LA DIAGNOSI FUNZIONALE -2-
Utilizza le informazioni derivanti da: All’interno dei singoli assi di sviluppo vengono esaminate le competenze nonché il rapporto tra le competenze appartenenti ad un asse e quelle appartenenti ad altri assi. I singoli assi sono correlati tra loro in maniera variabile. La variabilità dipende da vari fattori (età, personalità, disturbo psicopatologico etc.). Essa determina lo STILE DI SVILUPPO PERSONALIZZATO del singolo soggetto. ASSI DI SVILUPPO COGNITIVO AFFETTIVO-RELAZIONALE LINGUISTICO SENSORIALE MOTORIO- PRASSICO NEUROPSICOLOGICO AUTONOMIA

7 Il Profilo Dinamico Funzionale
… indica le caratteristiche fisiche, psichiche, sociali ed affettive dell’alunno e pone in rilievo sia le difficoltà di apprendimento conseguenti alla situazione di handicap e la possibilità di recupero, sia le capacità possedute che devono essere sostenute, sollecitate e progressivamente rafforzate/sviluppate.

8 Il P.D.F Il P.D.F è: - integrazione delle informazioni;
momento di confronto diretto, interistituzionale tra operatori della sanità, scuola e con la collaborazione dei familiari; richiede l’osservazione. Richiede: Le caratteristiche psico- affettive dell’alunno; Le difficoltà di apprendimento derivate dall’handicap; Le possibilità di recupero da sostenere, valorizzare e rafforzare. Tempi: - Entro sei mesi dalla frequenza scolastica e ogni due anni.

9 Il Piano Educativo Individualizzato/Personalizzato (P.E.I. o P.E.P)
Il P.E.I. è: Progetto operativo interistituzionale tra operatori della scuola, dei servizi sanitari e sociali, in collaborazioni con i familiari; progetto educativo e didattico personalizzato riguardante la dimensione dell’apprendimento correlata agli aspetti riabilitativi e sociali; Contiene: Finalità e obiettivi didattici; Itinerari di lavoro; Tecnologie; Metodologie, tecniche e verifiche; Modalità di coinvolgimento della famiglia Tempi: Si definisce entro il secondo mese dell’anno scolastico (fine ottobre); Si verifica con frequenza bimestrale/ trimestrale; Verifiche straordinarie per casi di particolare difficoltà

10 La legge 104/92… … configura la presenza del docente di sostegno in classe di appoggio ristretto/riservato per l’alunno handicappato, ma apre anche alla possibilità che il docente di sostegno sia una figura di appoggio alla classe, per consentire all’insegnante curricolare di poter seguire l’alunno, o ancora consente un’alternanza di ruoli e funzioni in rapporto a quanto ritenuto necessario dal Consiglio di classe. Concretamente la 104 concepisce il docente specializzato come RISORSA. Ovvero la necessità di pensare e agire il docente di sostegno come l’INTERFACCIA EDUCAZIONALE di tutte e figure professionali che, nella scuola, intervengono e sostengono il processo di integrazione. In tal senso è elemento di punta del GLH (Gruppo di Lavoro sul Caso), che deve essere costituito obbligatoriamente per ogni alunno con handicap e che avrà un nucleo uguale per tutti gli alunni disabili della scuola: sarà costituito dagli operatori socio-sanitari dell’Azienda sanitaria di competenza territoriale, e tanti elementi variabili quanto sono gli alunni costituiti dai consigli di classe e dalla famiglia di ogni alunno integrato.

11 Struttura del piano educativo individualiazzato
ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA Disegnare il profilo dell’alunno sulla base del PDF (diagnosi, informazioni biografiche e familiari, dati emersi dall’osservazione iniziale), evidenziando il livello di sviluppo e i prerequisiti. 2) OBIETTIVI FONDAMENTALI SIA IN AREA COGNITIVA CHE AFFETTIVO- RELAZIONALE (sono finalità a lungo termine, linee- guida anche per gli anni seguenti) 3) DEFINIZIONE PER LE DIVERSE AREE: OBIETTIVI EDUCATIVI OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI OBIETTIVI DIDATTICI SPECIFICI CONTENUTI METODOLOGIE- MEZZI E STRUMENTI VERIFICHE E VALUTAZIONI.


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