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DISTURBI DELL’ APRRENDIMENTO

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Presentazione sul tema: "DISTURBI DELL’ APRRENDIMENTO"— Transcript della presentazione:

1 DISTURBI DELL’ APRRENDIMENTO
Università degli Studi di Macerata Facoltà di Scienze della formazione SCIENZE PEDAGOGICHE DISTURBI DELL’ APRRENDIMENTO A.A. 2010/ I SEMESTRE Dott.ssa Angela Fiorillo

2 VELOCITA’ DI LETTURA Dipende da: Patrimonio lessicale
Competenza sintattica Intenzionalità Autostima Tipologia testuale Indice di difficoltà Conoscenza del contesto Previsionalità del testo

3 INDICE DI DIFFICOLTA’ – INDICE DI VELOCITA’
Per calcolare l’Indice di Fluidità individuale dividere il numero delle parole, compresi monemi e spazi, per il tempo impiegato e misurato in secondi: IF = N. Parole (spazio)/Tempo. Per calcolare l’Indice di Difficoltà del testo dividere il numero delle parole, quadrisillabe o maggiori, per il numero totale delle parole: ID = N. Parole quadr / N. totale Parole.

4 FISIOLOGIA DELLA SCRITTURA
SOMMARIO Tappe dell’evoluzione grafo-motoria Requisiti e competenze coinvolte Dal tracciato alla scrittura (Ricerche di Ferreiro e Teberosky) Livelli di costruzione della lingua scritta dai 3 a i 5 anni Scrittura predittiva Letto-scrittura

5 Tappe dell’evoluzione grafo-motoria
Lo sviluppo delle competenze grafo-motorie segue linee evolutive. Inizialmente il bambino traccia segni su una superficie con qualsiasi mezzo appuntito e punteggia. Poi prolunga la punteggiatura e esegue una traccia informale. È uno sviluppo in sequenza, qualitativo ( derivazione piagetiana), lavora per processi, non è lineare.

6 Tappe dell’evoluzione grafo-motoria
Primi 3 mesi di vita: osservazione delle proprie mani e manipolazione di oggetti. Dai 6 mesi in poi: Inseguimento visivo degli oggetti in movimento e aspetto bidimensionale degli oggetti. A 3 anni: adeguata prensione del mezzo per scrivere (prensione digitale). Replica di comportamenti grafo-motori, traccia lasciata da oggetti e produzione dei segni. Dopo i 3 anni: segno come risultato dei gesti che coinvolgono tutto il corpo e in base alla postura. Scarabocchi e movimenti larghi. Scoperta del rapporto tra i propri movimenti e i segni ottenuti.

7 Tappe dell’evoluzione grafo-motoria
Tre fasi dello scarabocchio: Mero scarabocchio, ghirigori: tracce a tendenza ripetitiva e circolari privi di alcun significato (fino a 2 anni e mezzo). Scarabocchio con significato conferito a posteriori e mutevole nel tempo, privo di intenzionalità simbolica ( fino a 4 anni e mezzo). Scarabocchio con intenzionalità simbolico-rappresentativa, significato preventivo, rappresentazione della realtà.

8 Tappe dell’evoluzione grafo-motoria
EVOLUZIONE DELLE LINEE Linea verticale Linea obliqua Linea orizzontale Linea aperta Linea chiusa Incrocio di linee Semicerchio Controllo della dimensione Chiusura antioraria del cerchio

9 Tappe dell’evoluzione grafo-motoria
PER IL COLORE: Tratto continuo per il colore Tratto spezzato (cambio di direzione o senso) Tratto curvo Tratto ondulatorio NEL DISEGNO: Disegno imitativo Disegno geometrico

10 LISTA EVOLUTIVA DELLE COMPETENZE GRAFICHE 1 (Crispiani)
1.Punteggiatura 2.Traccia informale 3.Scarabocchio 4.Linea verticale 5.Linea obliqua 6.Linea orizzontale 7.Linea aperta 8.Linea chiusa 9.Cerchio 10.Incrocio di linee 11.Stesura del colore

11 LISTA EVOLUTIVA DELLE COMPETENZE GRAFICHE 2 (Crispiani)
12.Tratto continuo  13.Tratto spezzato  14.Tratto curvo  15.Tratto ondulatorio  16.Semicerchio  17.Imitazione di tratti  18.Controllo direzione grafica  19.Controllo dimensione grafica  20.Chiusura cerchio antioraria  21.Disegno imitativo  22.Disegno geometrico

12 Requisiti e competenze coinvolte
Componente: Motoria (prensione) Percettiva (gestione dello spazio) Psico-motoria (coordinamento oculo-manuale, spazio-temporale, direzionalità).

13 Dal tracciato alla scrittura (Ricerche di Ferreiro e Teberosky)
Apprendimento della scrittura come acquisizione concettuale. Legato al processo di alfabetizzazione ( l’alfabetizzazione non equivale alla scolarizzazione). La scrittura appare al bambino come un oggetto culturale con proprietà specifiche che fanno parte delle conoscenze che egli possiede prima dell’esperienza scolastica. È un processo che si attua per tappe evolutive, con un percorso per la soluzione di problemi cognitivi. L’insegnamento degli strumenti per la lettura e la scrittura tiene conto delle conoscenze pregresse e delle singole strategie di apprendimento spontanee di ciascun bambino.

14 Dal tracciato alla scrittura (Ricerche di Ferreiro e Teberosky)
DUE AREE DI STUDI Concettualizzazione della lingua scritta: progressione regolare nelle soluzioni che i bambini adottano per scoprire la natura della scrittura. L’ordine di progressione dei comportamenti non implica però un ritmo determinato, ci sono differenze individuali. Dimensione metalinguistica: consapevolezza posseduta sulla lingua.

15 Livelli di costruzione della lingua scritta dai 3 a i 5 anni
Sono le tappe che precedono la scoperta del codice alfabetico, della corrispondenza convenzionale tra gli aspetti sonori del parlato e i segni grafici dello scritto. La differenziazione graduale tra disegno e scrittura avviene in 4 fasi: LIVELLO PRESILLABICO: distinzione tra disegno e non disegno, scrittura ideografica, utilizzo di forme stilizzate. LIVELLO SILLABICO: comparsa dei segni grafici ma non c’è corrispondenza grafema-suono. Il bambino si interessa alle caratteristiche visive della produzione. Compaiono oltre alle lettere, le pseudo lettere. C’è interesse per il numero di lettere utilizzate e una quantità minima di lettere per rappresentare una parola.

16 Livelli di costruzione della lingua scritta dai 3 a i 5 anni
LIVELLO SILLABICO – ALFABETICO: per significati uguali. Comparsa delle condotte di differenziazione, il bambino cerca di rappresentare ogni parola diversa con segni diversi. LIVELLO ALFABETICO: ad ogni significante un significato. Scoperta del rapporto convenzionale del suono con la parola scritta. Compare l’ipotesi sillabica che è la prima messa in corrispondenza tra parti dello scritto e parti dell’aspetto sonoro delle parole. Ad ogni lettera corrisponde una sillaba.

17 Scrittura predittiva Si scrive esercitando degli automatismi grafici e simbolici sul pensiero che si vuole scrivere procedendo sequenzialmente in avanti nel tempo e da sinistra a destra nello spazio. Si fa una azione predittiva e cognitiva legata al significato delle parole, non alle lettere che le compongono, attivando una intensa connessione con la memoria. La memoria, nella fase di ideazione della scrittura, fornisce un contributo mettendo a disposizione parole, sintagmi, enunciati che , sula base di indizi cognitivi, recupera dalla mente e consente di predire quanto si va a scrivere.

18 Scrittura predittiva Si sceglie una parola tra le tante (selezione) e nell’intreccio con le altre del messaggio (combinazione) si aziona la natura produttiva o ricostruttiva della memoria. Sono processi rapidi e automatici e distribuiti in parallelo in quanto si attivano contemporaneamente più azioni. La mente processa l’indizio del messaggio orale o scritto, i primi suoni uditi, alcune lettere percepite, elementi del pensiero da scrivere, quindi evoca o prefigura rapidamente la parola già presente nel paradigma verbale individuale. Il nuovo dato viene simultaneamente confrontato con tutti i contenuti della memoria.

19 Sono processi sinergici.
Letto-scrittura Sono processi sinergici. Hanno la stessa matrice mentale e cognitiva. Nella lettura e nella scrittura come nella decodifica di messaggi, la mente fissa gruppi di parole. I processi mentali di decodifica riservano una precedenza alla parola intera perché dotata di significato, rispetto a non parole. L’azione di decodifica del messaggio orale o scritto procede dalla parola intuita nella sua interezza e attraverso associazioni di parole.


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