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ERGONOMIA NEGLI UFFICI

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Presentazione sul tema: "ERGONOMIA NEGLI UFFICI"— Transcript della presentazione:

1 ERGONOMIA NEGLI UFFICI
DI INZIS MICHAEL

2 COMPETENZE DA ACQUISIRE
Conoscere le principali normative relative alle attività d’ufficio. Identificare l’operatore videoterminalista conforme il d.l. 626/94. Identificare i pericoli e i rischi nelle attività d’ufficio e le conseguenze per l’operatore. Identificare i principali disturbi oculo-visivi e il sistema di sorveglianza sanitaria. Conoscere i principali criteri ergonomici di un posto di lavoro integrato nell’ambiente (spazi, postura, microclima, illuminazione, qualità dell’aria). Descrivere le principali caratteristiche di sicurezza, adattabilità e regolabilità delle attrezzature utilizzate al VDT (tavolo, sedia, video, tastiera, mouse).

3 LA VALORIZZAZIONE DELL’UFFICIO
La realizzazione di un ufficio adeguato ai tempi che stiamo vivendo implica non solo scelte d’investimento ma anche l’intervento di numerosi specialisti in vari settori, o almeno di persone aventi ben fondate conoscenze riguardanti: La distribuzione degli spazi I percorsi Gli arredi Il controllo del clima I rapporti tra luce naturale e luca artificiale Le relazioni tra le diverse zone di lavoro I rapporti interpersonale

4 RISCHI E PATOLOGIE PROFESSIONALI NELLE ATTIVITA DI UFFICIO
FATTORI DI RISCHIO DERIVANTI DA MACCHINE PER UFFICIO FATTORE AGENTE PATOLOGIA Fotocopiatrici Alte concentrazioni elettriche Lampade alogene PC e/o macchine d’ufficio elettriche (impianti e derivazioni) Ozono; polvere di toner Smog fotochimico Idrocarburi volatili VOC Difetti di isolamento elettrico; sovracorrenti Disturbi respiratori Disturbi oculari Sensibilità cutanea Infortunio da elettrocuzione

5 RISCHI E PATOLOGIE PROFESSIONALI NELLE ATTIVITA DI UFFICIO
FATTORI DI RISCHIO MICROCLIMATICI Condizionatori d’aria (filtri) Fumo passivo Batteri Virus miceti Squilibrio del microclima Aumento di CO2 Inquinamento microbico ( legionella ) Alveolite estrinseca allergica Flogosi delle vie aeree Disturbi oculari

6 RISCHI E PATOLOGIE PROFESSIONALI NELLE ATTIVITA DI UFFICIO
FATTORI DI RISCHIO DERIVANTI DA MATERIALI Rivestimenti e moquette Coibentanti Prodotti per la pulizzia Tendaggi Carta Tavoli, mobili, cassettiere, sedie Anilina Resine Polimeri sintetici Acidi Alcovi, fenoli, VOC Spigoli vivi, instabilità, dimensioni Dermatiti da contatto Allergie Alterazioni cutanee, oculari e alle mucose Infortuni da taglio, posture non corrette

7 RISCHI E PATOLOGIE PROFESSIONALI NELLE ATTIVITA DI UFFICIO
FATTORI DI RISCHIO DERIVANTI DAI VDT VDT o PC Difetti dello schermo video Scarso o eccessivo contrasto, tremolii Frequenza e durata fissazione sguardo Lavoro allo schermo > 4 ore Preesistenti problemi oculo-visivi Posture obbligate e statiche Polsi sospesi e uso ripetitivo delle dita senza pausa Differenze di potenziale Motonia, ripetitività, ritardi o guasti al VDT Contatto con utenti Disturbi oculo-visivi (bruciore, lacrimazione, ammiccamento, fotofobia ecc.) dai quali derivano emicrania, insonnia, affaticamento Disturbi muscolo-scheletrici Senso di peso, rigidità del collo, dolori dorsali, alla schiena, alle spalle Trauma da tunnel carpale Dermatiti facciali Stress mentale e psicologico

8 CRITERI ERGONOMICI RELATIVI AGLI ASPETTI AMBIENTALI
DISTRIBUZIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI SPAZI: nella valutazione e/o progettazione ergonomica di un ambiente destinato ai lavori d’ufficio, è preferibile analizzare, come prima variabile, la distribuzione degli spazi di lavoro nell’area disponibile. Occorre affrontare il problema con i seguenti suggerimenti: -stabilire il numero di stazioni VDT; -progettare il plant layout ; -individuare il migliore workplace layout. MICROCLIMA: un elemento importante negli uffici è il comfort termico, valutabile attraverso i parametri di temperatura, umidità e velocità dell’aria. Statisticamente, i valori di benessere termico consigliati per valori di tipo sedentario con vestiario normalmente in uso nelle varie stagioni sono compresi tra i limiti indicati di seguito: -23/26°C in estate; -20/24°C in inverno; -umidità relativa costante del 50%; -velocità dell’aria 0,15 m/s; -quantità d’aria 20 m3/h. RUMORE: la rumorosità negli uffici è causata dall’uso di fotocopiatrici, stampanti, macchine da scrivere tradizionali, telex ecc. ; l’esposizione al rumore dovrebbe essere diminuita il più possibile. A questo fine è importante: -limitare i rumori inattesi; -non utilizzare macchine rumorose nelle vicinanze dei posti di lavoro; -predisporre controsoffittature per l’assorbimento acustico dei rumori.

9 CRITERI ERGONOMICI RELATIVI AGLI ASPETTI AMBIENTALI
POSTURA: l’uomo non è nato per stare seduto, stare seduti è una fatica. Una postura assisa scorretta può essere estremamente nociva: le spalle degli operatori tendono a incurvarsi leggermente in avanti e le teste inclinarsi di circa 20° rispetto alla verticale, per cui a lungo termine si generano patologie, quali: -usura dei dischi intervertebrali; -modificazione della simmetria della colonna vertebrale; -dolori muscolari al dorso; -senso di peso alle gambe ed edemi malleolari. LA SEDIA: una indagine sul comportamento degli operatori seduti ha messo in luce che: -per il 49% del tempo lavorativo viene mantenuta una posizione con tronco in avanti; -per il 32% il tronco viene mantenuto in posizione eretta; -per il 19% il tronco viene inclinato all’indietro. ILLUMINAZIONE: un’illuminazione eccessiva o insufficiente può: -diminuire l’acuità visiva; -favorire l’affaticamento visivo; -far assumere posizioni scorrette; -aumentare la possibilità di compiere errori.

10 SICUREZZA ED ERGONOMIA AL VIDEOTERMINALE
Un posto di lavoro al VDT, comprende: Una unità fissa Tastiera, mouse Video, stampante, scanner, plotter Tavolo con sedia ergonomica Accessori vari In un VDT possiamo distinguere 3 tipi di attività: La digitazione Il dialogo Una attività mista Nella digitazione l’operatore è tenuto ad assumere una posizione forzata: Corpo e testa sono in posizione ben precisa Una o ambedue le mani si muovono sulla tastiera Lo sguardo è quasi sempre sul testo da digitare e poco sullo schermo.

11 CARATTERISTICHE DI ALCUNE ATTREZZATURE
TAVOLO DI LAVORO: ha un’importanza fondamentale ai fini di far adottare al lavoratore una postura ottimale:-altezza dal pavimento 72cm; -spessore 3cm; -superficie liscia, bordi e spigoli arrotondati; -spazio sotto il tavolo sufficiente per far muovere le gambe; -canaline a norme CEI. POGGIAPIEDI: può diventare un elemento indispensabile per i soggetti di minor statura e soprattutto quando il tavolo ha un’altezza fissa. IL VIDEO: lo schermo video va ubicato in posizioni in cui non vi siano elevate differenze di intensità luminosa. La distanza ottimale di osservazione del video è quella che non sottopone gli occhi a continui processi di adattamento. Nella postura assisa, l’asse di visione ottimale è posto a 15° sotto la direzione orizzontale dello sguardo. LA TASTIERA: i tasti sono diventati forse la connessione più importante tra mente umana e tecnologia. La tastiera dei computer è rimasta uguale a quella delle macchine da scrivere per permettere una scrittura più semplice. MOUSE: utilizzato con una sola mano per selezionare, scegliere i comandi, spesso causa gravi patologie al tunnel carpale. Deve assumere una posizione mutevole sul piano di lavoro e diventa un puntatore mobile sul monitor. L’operatore deve disporre il mouse in un’area di tavolo facile a raggiungere. PORTAPAGINE: è un componente indispensabile per chi svolge un’attività di digitazione, ma deve poter essere inclinabile, e deve essere posizionato vicino al video.

12 THE END


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