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SCIENZE Prof.ssa F.Marchini.

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Presentazione sul tema: "SCIENZE Prof.ssa F.Marchini."— Transcript della presentazione:

1 SCIENZE Prof.ssa F.Marchini

2 Realizzato da:

3 Paolo Ronca Antonio Belmonte Danilo Spadoni

4 “ I quattro elementi ”

5 ACQUA ARIA FUOCO TERRA

6 Acqua

7 Composto chimico formato da un atomo di idrogeno e due atomi di ossigeno che si combinano per dar luogo ad una sostanza che, in natura, si trova allo stato solido, liquido e aeriforme.

8 Ci sono diversi tipi di acqua: potabile; marina; dolce.

9 L’acqua è un liquido inodore,insapore e incolore in piccole quantità, di tinta verde- azzurra, per via dell’assorbimento della luce, in massa.

10 L’acqua si ghiaccia a temperature inferiori agli 0 gradi centigradi e bolle a 100 gradi centigradi

11 Per realizzare questo esperimento ci servono:
Una pentola di piccole dimensioni a bordi alti e deve contenere circa mezzo litro d’acqua; Acqua; Sale da cucina; Un cucchiaino e poi un uovo.

12 Successivamente versare mezzo litro d’acqua e lasciare cadere dentro un uovo. Osservare a che livello si trova l’uovo. Ora sciogliere due cucchiaini di sale nell’acqua e osservare nuovamente a che livello si trova l’uovo. Ripetere ancora l’osservazione dopo aver sciolto altri 3 cucchiaini di sale.

13 Il fenomeno è causato dalla presenza di sale nell’acqua che, come nel mare permette agli oggetti, in questo caso un uovo, di galleggiare.

14 ARIA

15 Miscela gassosa composta prevalentemente di azoto, ossigeno, argon e una piccola percentuale di gas nobili. Circonda la Terra costituendo l’ atmosfera ed è indispensabile per la vita animale e vegetale.

16 L’ aria si può trovare anche in forma: compressa; liquida.

17 La composizione dell’ aria non è costante alle varie altezze.

18 Ha peso molecolare medio 28
Ha peso molecolare medio 28.96; peso specifico (a 0 gradi centigradi e 760mm di pressione) kg/m3; temperatura critica 140.6° centigradi. Nell’ atmosfera si ha un ciclo dell’ azoto e un ciclo dell’ ossigeno per cui dopo essere stati utilizzati vengono restituiti all’ atmosfera.

19 ESPERIMENTO Per eseguire questo esperimento ci servono: un bicchiere di vetro; una bevanda molto fredda; un panno asciutto.

20 Successivamente asciugare col panno l’interno e l’ esterno del bicchiere. Versare nel bicchiere la bibita gelata. Si osserva sulle pareti del bicchiere appannamento.

21 Il fenomeno osservato, è dato dalla presenza del vapore acqueo nell’aria.

22 FUOCO

23 Il fuoco è una reazione chimica che comporta una serie di emissioni che possono essere tossiche ed a volte letali.

24 La reazione avviene quando si combinano i seguenti componenti:
Combustibile+comburente+ temperatura di accensione = FUOCO

25 COMBUSTIBILE: sostanza capace, di bruciare combinato con l’ossigeno e di fornire energia termica.
COMBUSTIONE: è tanto migliore quanto è migliore la mescolanza con l’aria. COMBURENTE: è la sostanza che mantiene la combustione: ossigeno e aria. TEMPERATURA D’ ACCENSIONE: è la temperatura alla quale il combustibile prende fuoco.

26 Il fuoco, trattandosi di una reazione chimica, con la sottrazione di uno dei componenti si blocca.
La reazione chimica detta appunto “fuoco” è una reazione di ossidazione che produce: gas; calore; luce; braci e cenere.

27 CONTROLLARE IL FUOCO Controllare il fuoco allo scopo di produrre luce e calore è stata una delle prime grandi conoscenze apprese dall’uomo. L’abilità del fuoco di generare luce e calore ha reso possibile migrazioni verso climi più freddi e ha dato agli uomini la possibilità di cuocere i cibi.

28 Il fuoco rese presto possibile la metallurgia.
L’archeologia indica che gli antenati dei moderni uomini come l’ Homo erectus sembrerebbe aver imparato a controllare il fuoco circa anni fa.

29 Per eseguire questo esperimento ci servono:
Due pentolini identici da 1,5 litri; Un misurino per liquidi o un cilindro graduato; Acqua; Due fornelli identici; Cronometro; Termometro

30 Porre su un fornello un pentolino con mezzo litro di acqua e sul secondo porre l’altro pentolino contenente però un litro di acqua. Tenere accesi i due fornelli per lo stesso tempo e la stessa intensità di fiamma. Dopo qualche minuto si misura la temperatura.

31 La temperatura dell’acqua nei due pentolini non è uguale perché nel recipiente con meno acqua la temperatura è maggiore.

32 Questo succede perché il calore, nel recipiente più piccolo, è distribuito tra un minor numero di particelle.

33 LA TERRA

34 Ben 6370 km separano i nostri piedi dal centro della Terra, ma anche le più potenti trivelle non si sono spinte oltre i primi 11 Km. E solo l’ultima parte di questa, profonda da pochi cm a qualche decina di m. che noi “utilizziamo”, cioè il suolo.

35 Ma che cosa c’è allora nella terra
Ma che cosa c’è allora nella terra? La prima distinzione si fa tra suoli organici e minerali. I primi sono composti da sostanze d’origine vegetale e animale, come nel caso delle torbiere. I secondi, che sono la maggioranza, derivano dalle rocce e contengono il 10% di sostanze organiche.

36 Per eseguire questo esperimento servono: una manciata di terreno;
un contenitore in pirex con coperchio; un fornello.

37 Versare il terreno nel contenitore di pirex e appoggia il coperchio
Versare il terreno nel contenitore di pirex e appoggia il coperchio. Mettere il contenitore su un fornello a fuoco moderato. Dopo circa 15 min. osserva la base del coperchio e le pareti del contenitore. Sul coperchio si noteranno delle goccioline d’acqua generate per l’evaporazione dell’acqua presente nella terra.

38 FINE DEL LAVORO


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