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Seminario di In/Formazione LObbligo di Istruzione Spoleto 16 gennaio 2008.

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Presentazione sul tema: "Seminario di In/Formazione LObbligo di Istruzione Spoleto 16 gennaio 2008."— Transcript della presentazione:

1 Seminario di In/Formazione LObbligo di Istruzione Spoleto 16 gennaio 2008

2 Dott. Maurizio Tiriticco - Excursus storico sullobbligo distruzione Dott. Claudio Gentili - Gli assi culturali e le competenze Isp. Tecn. Roberto Stefanoni - Ipotesi concrete per la sperimentazione Isp. Tecn. Roberto Stefanoni - Ipotesi concrete per la sperimentazione Buone pratiche dalle Scuole dellUmbria: Dir. Scol. Rita Coccia Dir. Scol. Franco Raimondo Barbabella

3 Claudio Gentili Direttore Nucleo Education di Confindustria D.M. 139 RINNOVATA ATTENZIONE AD EDUCARE I GIOVANI RIORDINO E POTENZIAMENTO ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI In linea con la strategia europea del Lifelong Learning e del Vocational Education and Training

4 Risiede nella libertà della persona (libertà anche nellinvadenza delle tecnologie) la base di ogni processo formativo che non intenda trasformarsi in un piatto addestramento Risiede nella libertà della persona (libertà anche nellinvadenza delle tecnologie) la base di ogni processo formativo che non intenda trasformarsi in un piatto addestramento Un selvaggio addestrato nelluso di una tecnologia avanzata non si trasforma in una persona civilizzata, diventa, al massimo, un selvaggio efficiente Un selvaggio addestrato nelluso di una tecnologia avanzata non si trasforma in una persona civilizzata, diventa, al massimo, un selvaggio efficiente Le tecniche e le tecnologie costituiscono una ricchezza sociale se alla loro guida si pone il sapere e la consapevolezza Le tecniche e le tecnologie costituiscono una ricchezza sociale se alla loro guida si pone il sapere e la consapevolezza LE COMPETENZE

5 Mutamento antropologico: non servono più solo mani che eseguono ma cervelli che sappiano come muovere le mani Mutamento antropologico: non servono più solo mani che eseguono ma cervelli che sappiano come muovere le mani I knowledge workers (individui che assimilano, gestiscono e traducono immense quantità dinformazioni di importanza cruciale per il vantaggio competitivo e il successo finale dellazienda in cui operano): categoria centrale della forza lavoro nelle imprese di grandi e medie dimensioni nelle principali economie industriali dellOccidente I knowledge workers (individui che assimilano, gestiscono e traducono immense quantità dinformazioni di importanza cruciale per il vantaggio competitivo e il successo finale dellazienda in cui operano): categoria centrale della forza lavoro nelle imprese di grandi e medie dimensioni nelle principali economie industriali dellOccidente Nel mondo della competizione globale vincono i più forti e i più forti sono tali soprattutto in virtù della risorsa conoscenza e della capacità di organizzarla in competenza Nel mondo della competizione globale vincono i più forti e i più forti sono tali soprattutto in virtù della risorsa conoscenza e della capacità di organizzarla in competenza I vari tipi di scuola non si limitino a fornire agli studenti un insieme di conoscenze disciplinari separate, poco approfondite e per nulla interrelate, né mere abilità tecnico-pratiche avulse da un più ampio contesto culturale (Edgar Morin) I vari tipi di scuola non si limitino a fornire agli studenti un insieme di conoscenze disciplinari separate, poco approfondite e per nulla interrelate, né mere abilità tecnico-pratiche avulse da un più ampio contesto culturale (Edgar Morin) Non è più sufficiente assicurare nozioni e informazioni, ma occorre fornire saperi critici per continuare ad apprendere e per tradurre in pratica le abilità intellettuali. Non è più sufficiente assicurare nozioni e informazioni, ma occorre fornire saperi critici per continuare ad apprendere e per tradurre in pratica le abilità intellettuali. LA COLLABORAZIONE SCUOLA INDUSTRIA

6 Apprendimento formale Apprendimento non formale Apprendimento informale COMPETENZA Conoscenze (knowledge) Abilità (skill) Qualità umane (habits) Competenza in potenza: capacità che corrisponde allesito di un percorso formativo certificato Competenza in atto: prestazioni che possono essere misurate solo nel contesto di una concreta esperienza di lavoro

7 AVVERTENZE E ISTRUZIONI PER LUSO È altamente sconsigliato il lavoro solitario È altamente sconsigliato il lavoro solitario Chi arriva primo non vince niente Chi arriva primo non vince niente Non si tratta di fare lennesimo progetto Scuole aperte Non si tratta di fare lennesimo progetto Scuole aperte Il lavoro è più impegnativo di quanto sembri: occorre realizzare unaprofonda revisione metodologica e organizzativa della didattica Il lavoro è più impegnativo di quanto sembri: occorre realizzare unaprofonda revisione metodologica e organizzativa della didattica Non omettere assolutamente lesame dei documenti e delle disposizioni Non omettere assolutamente lesame dei documenti e delle disposizioni È essenziale superare la babele semantica È essenziale superare la babele semantica Isp. Tecn. Roberto Stefanoni - Ipotesi concrete per la sperimentazione Isp. Tecn. Roberto Stefanoni - Ipotesi concrete per la sperimentazione

8 Per ognuno dei 4 assi sono indicate le competenze di base a conclusione dellobbligo di istruzione. Per favorire lacquisizione delle competenze di base quali discipline devono essere coinvolte?Per favorire lacquisizione delle competenze di base quali discipline devono essere coinvolte? Che rapporto esiste fra le attuali materie e gli assi?Che rapporto esiste fra le attuali materie e gli assi? Ci sono degli ambiti non presidiati dai docenti della nostra scuola?Ci sono degli ambiti non presidiati dai docenti della nostra scuola? Nellattuale curricolo ci sono materie/discipline da ricollocare nei 4 assi? (es. Educazione fisica)Nellattuale curricolo ci sono materie/discipline da ricollocare nei 4 assi? (es. Educazione fisica) Quali collaborazioni/convergenze disciplinari si devono determinare?Quali collaborazioni/convergenze disciplinari si devono determinare? Le abilità/capacità individuate nel documento quali conoscenze presuppongono?Le abilità/capacità individuate nel documento quali conoscenze presuppongono? Come è possibile realizzare la reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le competenze contenute negli assi culturali?Come è possibile realizzare la reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le competenze contenute negli assi culturali? Come è possibile nei nostri percorsi didattici assicurare la valorizzazione della dimensione orientativa degli assi culturali per assicurare lequivalenza formativa di tutti i percorsi e favorire eventuali passaggi tra percorsi di studio diversi?Come è possibile nei nostri percorsi didattici assicurare la valorizzazione della dimensione orientativa degli assi culturali per assicurare lequivalenza formativa di tutti i percorsi e favorire eventuali passaggi tra percorsi di studio diversi? GLI ASSI CULTURALI

9 LE COMPETENZE CHIAVE Mettiamo a confronto le competenze chiave con le competenze di base, relative agli assi culturali. Quale rapporto esiste fra le competenze chiave e le competenze di base? Quale rapporto esiste fra le competenze chiave e le competenze di base? Queste ultime sono funzionali ad acquisire e potenziare quali competenze chiave? oppure Le singole competenze chiave in quale/i asse/i trovano un ambito di sviluppo privilegiato? Queste ultime sono funzionali ad acquisire e potenziare quali competenze chiave? oppure Le singole competenze chiave in quale/i asse/i trovano un ambito di sviluppo privilegiato? Che rapporto esiste fra la nostra materia di insegnamento e le competenze che gli studenti devono acquisire (a conclusione del biennio) ? Che rapporto esiste fra la nostra materia di insegnamento e le competenze che gli studenti devono acquisire (a conclusione del biennio) ? Con quali modalità possono/devono essere accertate le competenze chiave? Con quali modalità possono/devono essere accertate le competenze chiave? Chi, quando, con quali prove, in quali situazioni, con quali strumenti di misurazione e di registrazione? Chi, quando, con quali prove, in quali situazioni, con quali strumenti di misurazione e di registrazione? Quali descrittori e indicatori possono essere utilizzati per la loro valutazione, in modo da favorire anche leventuale passaggio ad altro percorso formativo? Quali descrittori e indicatori possono essere utilizzati per la loro valutazione, in modo da favorire anche leventuale passaggio ad altro percorso formativo? Come coniugare laccertamento dei livelli di conoscenza disciplinare con la verifica dei livelli di competenza? Come coniugare laccertamento dei livelli di conoscenza disciplinare con la verifica dei livelli di competenza?

10 DALLA DIDATTICA PER MATERIE AL CURRICOLO PER COMPETENZE Quali metodologie seguire per il "rimodellamento e lintegrazione" del curricolo in funzione delle competenze di base? Quali metodologie seguire per il "rimodellamento e lintegrazione" del curricolo in funzione delle competenze di base? Come attuare la "profonda revisione metodologica e organizzativa della didattica"? Come attuare la "profonda revisione metodologica e organizzativa della didattica"? mediante quali opportunità concesse dalle disposizioni? con quali modelli organizzativi? con quali fasi e scansioni temporali? con quali strumenti e supporti didattici? con quali risorse? A livello sperimentale, sarebbe utile definire e attuare, per alcuni alunni, un percorso finalizzato allacquisizione di competenze chiave, con relativa certificazione, basato su modelli didattici innovativi/alternativi A livello sperimentale, sarebbe utile definire e attuare, per alcuni alunni, un percorso finalizzato allacquisizione di competenze chiave, con relativa certificazione, basato su modelli didattici innovativi/alternativi Sarà necessario individuare le modifiche da apportare al P.O.F. conseguentemente alla revisione curricolare Sarà necessario individuare le modifiche da apportare al P.O.F. conseguentemente alla revisione curricolare

11 Istituto Tecnico Industriale Statale Alessandro Volta – Perugia Dir. Scol. Rita Coccia Formazione a.s. 05-06/06-07 Definizione lessico comune Definizione lessico comune Didattica Modulare Didattica Modulare Metodologie di insegnamento Metodologie di insegnamento Metodologie di verifica Metodologie di verifica Criteri di valutazione Criteri di valutazione Principi di qualità Principi di qualità Elementi base di progettazione Elementi base di progettazione Formazione a.s. 07-08: OBIETTIVO PRIMARIO Definire per le competenze chiave: Descrittori per ogni competenza Descrittori per ogni competenza Attività da svolgere in classe Attività da svolgere in classe I docenti e le discipline coinvolte I docenti e le discipline coinvolte

12 Competenze chiave di cittadinanza DescrittoriAttività Docenti e discipline Tempi Agire in modo autonomo e responsabile

13 DisciplinaSettembreOttobreNovembreDicembre Italiano Storia Matematica Chimica CONSIGLI DI CLASSE

14 COMMISSIONE DIDATTICA Definizione di competenze di base pubblicate nel POF Definizione di competenze di base pubblicate nel POF Costruzione di prove di verifica (biennio-triennio) Costruzione di prove di verifica (biennio-triennio) Confronto tra competenze base e competenze chiave di cittadinanza Confronto tra competenze base e competenze chiave di cittadinanza Rapporto tra competenze chiave di cittadinanza e assi culturali Rapporto tra competenze chiave di cittadinanza e assi culturali Indicazioni operative per lindividuazione del rapporto tra discipline e competenze chiave di cittadinanza Indicazioni operative per lindividuazione del rapporto tra discipline e competenze chiave di cittadinanza Costruzione di 3 prove sui descrittori di competenze Costruzione di 3 prove sui descrittori di competenze Somministrazione prove (classi II e IV), correzione e attribuzione di punteggi grezzi, definizione dei criteri di giudizio Somministrazione prove (classi II e IV), correzione e attribuzione di punteggi grezzi, definizione dei criteri di giudizio Proposta al collegio docenti per stabilire il peso sul giudizio finale Proposta al collegio docenti per stabilire il peso sul giudizio finale

15 CONSIGLI DI CLASSE FORMULARE IL PROGETTO EDUCATIVO-FORMATIVO Individuare obiettivi trasversali prioritari Individuare obiettivi trasversali prioritari Stabilire criteri e parametri per misurarne il raggiungimento Stabilire criteri e parametri per misurarne il raggiungimento Decidere le opzioni metodologiche didattiche comuni Decidere le opzioni metodologiche didattiche comuni Decidere le opportunità di arricchimento del curricolo Decidere le opportunità di arricchimento del curricolo ASSICURARE LA COESIONE E LA COERENZA TRA DISCIPLINE E ATTIVITÀ Individuare i contributi richiesti di ogni disciplina Individuare i contributi richiesti di ogni disciplina Indicare i punti di coesione tra le discipline e gli obiettivi trasversali Indicare i punti di coesione tra le discipline e gli obiettivi trasversali Prendere visione della programmazione delle varie discipline e indicare i punti di coesione tra le stesse Prendere visione della programmazione delle varie discipline e indicare i punti di coesione tra le stesse

16 Liceo Scientifico Ettore Majorana-Orvieto Dir. Scol. Franco Raimondo Barbabella CONSEGUENZE OPERATIVE Programmare collegialmente per competenze Programmare collegialmente per competenze Adottare in modo sistematico metodologie laboratoriali e di apprendimento collaborativo Adottare in modo sistematico metodologie laboratoriali e di apprendimento collaborativo Monitorare i processi di apprendimento con modalità coerenti con la programmazione per competenze (ad es. modalità di verifica e di valutazione trasversali) Monitorare i processi di apprendimento con modalità coerenti con la programmazione per competenze (ad es. modalità di verifica e di valutazione trasversali) Rilevare quindi, oltre ai livelli di partenza, le difficoltà di apprendimento e le potenzialità individuali in itinere Rilevare quindi, oltre ai livelli di partenza, le difficoltà di apprendimento e le potenzialità individuali in itinere Organizzare tempestivamente interventi di sostegno e/o recupero e contestualmente di approfondimento e cura delle eccellenze Organizzare tempestivamente interventi di sostegno e/o recupero e contestualmente di approfondimento e cura delle eccellenze Adottare sistemi di valutazione coerenti con la programmazione e la verifica per competenze Adottare sistemi di valutazione coerenti con la programmazione e la verifica per competenze Tener ben presente che la fine del percorso biennale è la certificazione delle competenze Tener ben presente che la fine del percorso biennale è la certificazione delle competenze Curare e diversificare gli ambienti di apprendimento Curare e diversificare gli ambienti di apprendimento

17 - Discussione collegiale sulle innovazioni necessarie nel corso dello scorso a.s. - Organizzazione del CD per Dipartimenti (prima ipotesi di programmazione per competenze con riferimento alle competenze chiave dellUE - Due corsi di formazione in servizio, tra la fine dello scorso e linizio del corrente a.s., per tutti i docenti, in collaborazione con ADI (problemi dellapprendimento e competenze comuni) - Allinizio del corrente a.s. lavoro dei Dipartimenti per ladeguamento delle proposte alle indicazioni del MPI, discussione e delibere degli OO.CC.: *competenze e abilità comuni distinte per biennio e triennio *competenze, abilità e conoscenze di ambito e disciplinari *criteri e scala comune di valutazione *definizione delle strategie di monitoraggio dei processi di insegnamento e apprendimento (prove comuni trimestrali per classi parallele) anche in funzione di interventi tempestivi di sostegno, recupero e cura delle eccellenze - Definizione delle operazioni per riportare a disegno unitario le diverse innovazioni - Riorganizzazione del POF

18 Le competenze e le abilità comuni in uscita dal biennio e dal triennio

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20 Dott. Maurizio Tiriticco Commissione Nazionale per lInnalzamento dellObbligo-Università Roma Tre Le ragioni socio-economiche ed educative che conducono allinnalzamento dellobbligo Levoluzione dei processi lavorativi, dei profili professionali Levoluzione dei saperi, della ricerca scientifica, delle tecnologie La necessità della conoscenza, la materia prima delle società avanzate Levoluzione delle conoscenze e delle competenze che devono essere prodotte dal Sistema educativo nazionale di istruzione e formazione Il necessario passaggio da leggere, scrivere, far di conto a literacy, numeracy, problem solving

21 prose e document literacy, prose e document literacy, competenza alfabetica funzionale relativa alla comprensione di testi in prosa e formati quali grafici e tabelle; capacità di utilizzare testi stampati e scritti necessari per interagire con efficacia nei contesti sociali di riferimento, raggiungere i propri obiettivi, migliorare le proprie conoscenze ed accrescere le proprie potenzialità; numeracy numeracy, competenza matematica funzionale; capacità di utilizzare in modo efficace strumenti matematici nei diversi contesti in cui se ne richiede lapplicazione (rappresentazioni dirette, simboli, formule, che modellizzano relazioni tra grandezze o variabili); problem solving problem solving, capacità di analisi e soluzione di problemi; il problem solving rileva lattività ragionativa in azione, il pensiero orientato al raggiungimento di uno scopo in una situazione in cui non esiste una procedura di soluzione precostituita.

22 Adult Literacy and Lifeskills (ALL): Campania, Piemonte, Toscana, Lombardia, Provincia Autonoma di Trento

23 Quadro Europeo delle Qualifiche

24 LA SCUOLA DELLINFANZIA E DEL PRIMO CICLO

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36 Padronanze da acquisire da parte del docente in sede di Consiglio di classe/Dipartimento/Collegio:


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