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Criteri e strumenti per la creazione di prove di verifica 1) Testing: tra tecnica e arte Gianfranco Porcelli 26 febbraio 2010 Città del Messico Istituto.

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1 Criteri e strumenti per la creazione di prove di verifica 1) Testing: tra tecnica e arte Gianfranco Porcelli 26 febbraio 2010 Città del Messico Istituto Italiano di Cultura

2 Premessa Le condizioni in cui si inquadrano le operazioni di testing negli IIC e in altre sedi non sono ottimali, se comparate con le condizioni nelle quali lavorano gli Enti Certificatori e alcuni Centri Linguistici Universitari Malgrado ciò, la presa di coscienza rispetto alle strategie e tecniche migliori può essere di valido aiuto.

3 Oggetto dellesame Idealmente: tutto Realisticamente: un campione Restrizioni a causa di: –limiti di tempo –affaticamento dellesaminato –(in)disponibilità di strumentazione P.A.C.E.

4 Campionatura Il più possibile estesa il più possibile rappresentativa Problemi: –le percentuali significative –ciò che non esaminiamo perché non sappiamo come fare

5 Oggettività: un mito? Prove oggettive –univocità della risposta esatta –predeterminazione del punteggio Oggettive nella tecnica di risposta, soggettive nella scelta del campione, del livello, dei materiali, della strumentazione… Obiettivo realistico: riduzione della soggettività

6 Pre- e post-testing Il test una tantum La banca di quesiti e le analisi post-test - indice di facilità - indice di discriminazione - analisi dei distrattori

7 Facilità e discriminazione Indice di facilità (IF): percentuale delle risposte corrette sul totale delle risposte attese (G * 100 / N) Indice di discriminazione: rappresenta la tendenza di un quesito ad ottenere risposte esatte dagli studenti migliori

8 Facilità e discriminazione

9 Riduzione della soggettività Produzione scritta: Contenuto –appropriato / fuori tema –originale / banale –consapevole delle differenze interculturali / non… Forma –lessico vocaboli espressioni idiomatiche –sintassi –morfologia –ortografia –…–…

10 Processi di riduzione a) attribuzione di un giudizio su ciascuno dei fattori individuati –presuppone lattribuzione di pesi a seconda del rilievo dei fattori b) attribuzione di un giudizio complessivo tenendo conto della gerarchia dei fattori Fonti di ponderazione o gerarchizzazione: –il QCER –gli obiettivi locali e/o la politica degli IIC

11 Le risposte a caso Il Totocalcio La correzione del tirare a indovinare (guessing) Pc = E – S / (A – 1) superamento della scelta binaria secca (V/F) – meglio V/F/ND (non dichiarato, non disponibile, non documentato nel testo) controllo del funzionamento dei distrattori

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13 Ansia da test

14 La bella notizia

15 Clever…

16 Verare e falsare

17 Bleah!

18 Non solo Linus / 1

19 Non solo Linus / 2

20 La forza e il movimento

21 Oggettività e realismo Ciò che si guadagna in oggettività si perde in realismo Le capacità di interagire nelle reali situazioni di comunicazione si possono osservare solo nelle reali situazioni di comunicazione

22 padronanza / livello

23 Padronanza e livello Padronanza (achievement / attainment) commisurata allapprendimento di quanto previsto in un determinato programma di studi e/o insieme di materiali didattici; livello (proficiency) commisurato a quadri di riferimento esterni e alla competenza comunicativa in situazione. Problema: laltalena a mezzaria – nessuno dei due bimbi ha i piedi per terra.

24 La verifica del profitto come comunicazione Tre termini cruciali: –Verifica –Profitto –Comunicazione

25 La verifica del profitto come comunicazione Verifica e valutazione La misurazione

26 Verifica Valutazione

27 La verifica… (1: di che cosa?) Oggetto della verifica è la performance, ciò che lo studente esterna, come indice e campione della competence: a) indice, perché può condurre a intuire processi mentali e abilità complesse; b) campione, perché ogni prova di controllo non può che selezionare alcune abilità, competenze, aree lessicali...

28 Input, Intake, Output

29 La verifica… (2: quali parametri?) La accuracy, in termini di correttezza a livello fonetico, grammaticale e lessicale La fluency, intesa come capacità di comunicare non necessariamente in modo totalmente accurato La comprensione interculturale, grande obiettivo di fondo da non dimenticare

30 Coerenza delle verifiche con il metodo adottato: un testing di matrice strutturalista non è compatibile con approcci comunicativi e/o umanistico- affettivi; con gli obiettivi della verifica. VALIDITASenza tale coerenza il test è privo di VALIDITA.

31 Validità dei test Definizione: capacità di un test di verificare ciò che intende verificare e nientaltro. –Test di intelligenza o di lingua ? Parametri della validità: –Pertinenza; –Accettabilità; –Comparabilità; –Economia.

32 ...del profitto... CALIBAN: You taught me language, and my profit ont Is, I know how to curse; the red plague rid you, For learning me your language! W. Shakespeare, The Tempest, I, ii, 363 [Italiano lingua seconda per i colf, 1611]

33 …come comunicazione. a) coerente con un approccio comunicativo; b) come comunicazione operativa di obiettivi.

34 Misurare: si può? Unità di misura Lo zero Gauss e distanze relative Misurare, in senso stretto, non si può.

35 La distribuzione normale delle frequenze Ovvero, anche il caso ha le sue regole

36 Poligono frequenze 1 dado

37 Poligono frequenze 2 dadi

38 Poligono frequenze 3 dadi

39

40 Poligono frequenze 4 dadi

41 Poligono frequenze 5 dadi

42 Poligono frequenze 6 dadi

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44 Statica o dinamica? giovedì: 40° venerdì: 39° sabato: 37° domenica: 36° lunedì… ?

45 Verifiche statiche e dinamiche Controllo del prodotto (fotografia) Controllo dei processi (cinepresa) –alta definizione, 3D, ecc.: quali speranze per il testing?

46 Norma e Criterio Norma: riferimenti interni. –Il richiamo alla norma è un raffronto con i livelli medi di profitto riscontrabili in una classe (è un raffronto possibile, in qualche misura, per lo scolaro). Criterio: riferimenti esterni –Il richiamo al criterio è un raffronto con parametri esterni ad esempio, quelli offerti da Quadro Europeo di Riferimento (è un raffronto di norma impossibile per lo scolaro).

47 La sufficienza Sufficienza assoluta o criteriale (p. es. con riferimento alle esigenze di unazienda); –dieci euro sono sufficienti? –criterio: il bene o servizio da acquistare Sufficienza relativa o normale, ossia scolastica –mio figlio è sufficiente? –criterio: le attese dellinsegnante.

48 Conoscenza delle lingue... Ottima Sufficiente Scolastica Da questo punto di vista linsegnamento dellitaliano a stranieri in Italia è molto più realistico e attento allextra-scuola

49 Descrittori Produzione Scritta A A1 - So scrivere una breve e semplice cartolina, per es. per mandare i saluti dalle vacanze. So riempire moduli con dati personali ad es. il mio nome, la nazionalità e l'indirizzo sulla scheda di registrazione di un albergo. A2 - So scrivere semplici appunti e brevi messaggi su argomenti riguardanti bisogni immediati. Riesco a scrivere una lettera personale molto semplice, per es. per ringraziare qualcuno.

50 Descrittori Produzione Scritta B B1 - So scrivere semplici testi coerenti su argomenti noti o di mio interesse. So scrivere lettere personali esponendo esperienze e impressioni. B2 - Sono in grado di scrivere testi chiari e articolati su un'ampia gamma di argomenti che mi interessano. Sono capace di scrivere saggi e relazioni, fornendo informazioni e ragioni a favore o contro una determinata opinione. So scrivere lettere mettendo in evidenza il significato che attribuisco personalmente agli avvenimenti e alle esperienze.

51 Descrittori Produzione Scritta C Sono in grado di esprimermi sviluppando analiticamente il mio punto di vista in testi chiari e ben strutturati. Scrivo lettere, saggi e relazioni esponendo argomenti complessi, evidenziando i punti che ritengo salienti. Sono in grado di scegliere lo stile adatto ai lettori ai quali intendo rivolgermi. Sono in grado di scrivere testi chiari, scorrevoli e stilisticamente adeguati. Scrivo lettere, relazioni e articoli complessi e supporto il contenuto con una struttura logica efficace che aiuti il destinatario a identificare i punti salienti da rammentare. Sono capace di scriver riassunti e recensioni di opere letterarie e saggi professionali

52 Errore e Sbaglio I termini NON sono sinonimi nemmeno nella lingua italiana corrente: si può fare qualcosa per errore o per sbaglio, tuttavia si può solo indurre in errore ma non *indurre in sbaglio. Le co-occorrenze In Glottodidattica...

53 Lerrore a) Si riferisce alla competence e quindi è sistematico; b) Ha bisogno di interventi esterni e espliciti per essere corretto; c) Linsieme degli errori rivela il livello di interlanguage raggiunto e, potenzialmente, il grado di fossilizzazione.

54 Lo sbaglio a) Si riferisce alla performance e quindi è occasionale; b) Per definizione, può essere corretto da chi lha commesso, purché se ne accorga; c) La frequenza degli sbagli può essere indice di uno stato ansioso in chi parla o scrive.

55 Corollario fondamentale Qualora un dato elemento venisse esaminato una sola volta in un test: se la risposta è errata, non sapremo mai se si tratta di un errore o di uno sbaglio; ma anche una risposta corretta potrebbe nascondere problemi di competence, con una performance giusta per sbaglio; –[errore palese e errore nascosto]

56 È accaduto in una Scuola Media Alcuni studenti hanno meritato un giudizio nettamente positivo sulla base delle risposte date a un questionario ma hanno rivelato gravi lacune nella comprensione del testo quando è stato chiesta la retroversione del brano su cui era basato il questionario. –(segue)

57 Cè poca scelta … Se si segue lordine del brano la sequenza facilita il ritrovamento delle risposte giuste, a intuito Se non si segue lordine del brano si procede in modo innaturale e si inseriscono difficoltà artificiose

58 La legge del non-reciproco (variante della legge di Murphy) Se un test o una prova strutturata palesano errori, ci sono problemi di apprendimento. Se invece non palesano errori, i problemi potrebbero esserci ugualmente.

59 Genesi degli errori / 1 a) transfer interlinguistico errori di interferenza: *the goods boys *le chaleur, le méthode *die Fräulein *largo (per lungo), *salita (per uscita), *aceto (per olio), *equipaggio (per bagaglio) ecc. ecc.

60 Genesi degli errori / 2 b) transfer di apprendimento errori di ipergeneralizzazione: *who did arrive? *speak you English? Chi risponde dà una risposta Chi propone fa una proposta …ma chi dispone non dà una *disposta …e soprattutto chi suppone non… osta

61 Genesi degli errori / 3 c) strategie didattiche, strategie di apprendimento della L2, strategie di comunicazione uso eccessivo o scorretto di: –forme rare –un solo genere –forme elementari Esito generale: FOSSILIZZAZIONE

62 Esempi (inglese LS) What (happen) ________ there after I had left? My friend Tom can ski vey well; hes a small champion A friend of mine / Un amico dei miei What was Pepys doing when they woke him up? Youve written a romance

63 Osservazione e Consapevolezza Sono due parole-chiave, sempre più diffuse in Glottodidattica: Imparare significa sviluppare consapevolezza, e per questo occorre anzitutto accorgersi delle strutture lessicali e grammaticali operanti nella lingua da imparare.

64 Consapevolezza per lautovalutazione Perché chi impara una lingua possa autovalutarsi occorrono: 1) coscienza precisa degli obiettivi e dei livelli desiderati (criteri); 2) strumenti di verifica della correttezza della propria performance (non solo in termini di accuracy).

65 Verifiche comode e verifiche valide È anche colpa mia? Gli studenti sanno mettere le crocette ma non capiscono quello che fanno mettere le crocette può essere sostituito da: –Riempire i buchi –Abbinare tra due colonne –Riordinare –… altro ancora [che cosa?]

66 Avevo scritto …

67 … ma avevo anche scritto … non abbiamo mai affermato che i test debbano soppiantare in toto le prove tradizionali: essi servono invece ad assicurare che tali prove vengano affrontate dagli allievi in condizioni ottimali.

68 … concludendo così: Fare eseguire un riassunto o una composizione dopo aver accertato la padronanza delle strutture linguistiche è assai più produttivo che servirsi delle stesse prove anche per verificare tale padronanza. –Il Language testing: problemi e tecniche, Bergamo, Minerva Italica, 1975, p. 124.

69 Solo apparenze 5 risposte esatte a 20 quesiti a scelta quadrupla da 1 a 10, quanto valgono? valgono ZERO! –Una scimmia addestrata che lavora a caso ha la stessa probabilità di raggiungere quel risultato, e se è fortunata fa anche meglio!

70 Errori palesi e nascosti Maurice? Who's Maurice? What does he do? He's a friend of mine. He's a waiter. Due studenti hanno tradotto a friend of mine come: –* un amico di famiglia. –* un amico dei miei genitori. Sarà giusto un amico dei miei ?

71 Una metafora del Language Testing è quella dei ciechi che si accostano a un elefante: a seconda della parte con cui entrano in contatto (la proboscide, le zanne, le orecchie, la coda, ecc.) ognuno di loro ne avrà una percezione del tutto particolare; ne risulterà una serie di descrizioni che pur essendo in sé veritiere riflettono solo parzialmente un'entità che è qualcosa di più e di diverso della somma delle singole osservazioni. Non è una metafora nuova ma serve comunque a metterci in guardia contro l'illusione di avere colto nel loro insieme realtà complesse quando invece se ne possiedono solo visioni unilaterali.

72 Un elefante senza la coda

73 Lassioma di Titone sul testing Non possiamo prendere due piccioni con una fava: siamo costretti a usare molte fave per prendere un solo piccione

74 Problemi vecchi … Se si usa una sola delle tante tecniche di testing si privilegiano gli allievi che si trovano bene con esse e si sfavoriscono indebitamente gli altri Ossia, la pluralità delle tecniche come strumento di equità Globalisti / serialisti

75 … e problemi attuali Se ci limitiamo alle verifiche mediante test potremmo non avere il quadro esatto delle (in)competenze degli studenti Le prove che implicano la redazione di testi richiedono tempi lunghi di esecuzione e di correzione ma sono indispensabili

76 Grammatica e lessico Per capire un testo e comunicare la grammatica serve a poco … … il lessico molto di più! –Il Lexical Approach (1993) Chi viaggia allestero si porta una grammatica o un dizionario? E allora, perché tendiamo a ragionare come se imparare una lingua fosse impararne la grammatica?

77 Grammatica dellaspettativa e testing pragmatico Le prove pragmatiche mettono in gioco le competenze testuali –- in particolare la capacità di capire un testo facendo anticipazioni corrette Oller (1979) cita anzitutto il dettato per lorale e il cloze test per lo scritto, ma anche la traduzione e altre forme di parafrasi sono incluse tra le prove pragmatiche

78 In linea generale, quindi … Dettare per verificare la comprensione orale e far tradurre per verificare quella scritta –Sono prove complesse e quindi con un certo grado di difficoltà –Richiedono più tempo e impegno rispetto alle crocette e al tappabuchi Lalternativa è illudersi di avere insegnato e illudere gli studenti su un profitto che non cè

79 Il dettato Non ortografico, come prova del saper scrivere –Sistemi alfabetici (o addirittura ideografici) molto diversi da quello latino ma come prova del saper ascoltare –alternative: dettato di disegni, di azioni … (ascolta e fai) [TPR]

80 La procedura cloze I quattro famosi cantanti __1__ attesi da un momento allaltro __2__ una gran folla di giovani fan __3__ era radunata allaeroporto __4__ accoglierli. Per la polizia fu molto difficile __5__ la folla sotto controllo dopo __6__ i cantanti erano apparsi sula scaletta. __7__ con una maglia rosa a strisce e __8__ azzurri, i capelli tagliati corti e __9__ strumenti musicali a tracolla, i __10__ givanotti si assomigliavano molto.

81 Requisito generale Lavorare su t e s t i s i g n i f i c a t i v i –> di senso compiuto –> e possibilmente incisivi La dimensione affettiva –Da insegnanti a giudici

82 E quindi, per non vanificare il tutto: Estrema attenzione alle differenze culturali –> la tragedia di perdere la faccia –> i tanti modi di offendere creare ansia o anche soltanto disamorare e far perdere lentusiasmo Può bastare un giudizio formulato male e certi studenti non li vediamo più!

83 Bibliografia –G. Porcelli, Il Language testing: problemi e tecniche, Bergamo, Minerva Italica, 1975, [p. 124]. –G. Porcelli, Educazione linguistica e valutazione, Torino, UTET-Libreria, 1998 –Scuola e Lingue Moderne, ANILS Associazione Nazionale Insegnanti Lingue Straniere, Campobasso [c.c.p. 10441863]

84 Contatti gianfrancoporcelli@yahoo.it www.gporcelli.it www.anils.it

85 S A L I D A Siamo ancora confusi, ma a un livello più elevato.

86 Scale di valutazione La scala di valutazione generale secondo B.J. CARROLL, Testing Communicative Performance, Oxford, Pergamon, 1980. Il two-tier system e le certificazioni.

87 1/0. Non utente. Può non riconoscere con sicurezza quale lingua si stia usando.

88 2. Utente intermittente. Esecuzione ben al di sotto del livello di conoscenza operativa della lingua dell'uso quotidiano. La comunicazione si instaura solo sporadicamente.

89 3. Utente estremamente limitato. Non possiede una conoscenza operativa della lingua dell'uso quotidiano, ma è migliore di un principiante assoluto. Né le abilità produttive né quelle ricettive permettono una comunicazione continuativa.

90 4. Utente marginale. Manca di stile, scorrevolezza e accuratezza; non è facile comunicare con lui, l'accento straniero e la scarsa padronanza del codice provocano fraintendimenti. In genere se la cava senza gravi intoppi.

91 5. Utente modesto. Sebbene in genere riesca a comunicare, spesso usa un linguaggio non accurato o improprio.

92 6. Utente competente. Malgrado sappia far fronte alla maggior parte delle situazioni che probabilmente dovrà affrontare, è un po' carente nella scorrevolezza (fluency) e nell'accuratezza e occasionalmente incorrerà in fraintendimenti o errori significativi.

93 7. Utente buono. Sa affrontare la maggior parte delle situazioni in un ambiente anglofono. Lapsus occasionali e limitazioni nel linguaggio non impediscono la comunicazione.

94 8. Utente ottimo. La presentazione dell'argomento è chiara e logica con buono stile e una chiara percezione degli indicatori di atteggiamento. Si avvicina spesso alla competenza bilingue.

95 9. Utente esperto. Comunica con autorevolezza, accuratezza e stile. Completamente a proprio agio nell'inglese idiomatico e specialistico.


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