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Didattica pratica.

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Presentazione sul tema: "Didattica pratica."— Transcript della presentazione:

1 Didattica pratica

2 CURARE LA BARCA Non è solo una questione di sicurezza.

3 La seduta di allenamento
In ogni allenamento di distingue: Fase di preparazione Fase principale Fase di chiusura

4 Fase preparatoria E’ quella parte dell’allenamento più comunemente chiamata “riscaldamento”. Gli esercizi di riscaldamento innalzano la temperatura corporea promuovendo l’aumento del flusso ematico e facendo si che una maggiore quantità di ossigeno sia utilizzabile da parte dei muscoli. Il riscaldamento protegge, inoltre, da eventuali danni muscolari o tendinei.

5 Riscaldamento Il riscaldamento predispone fisicamente e psicologicamente alla prestazione Esercizi di riscaldamento e raffreddamento graduale. Si noti come nel raffreddamento gli esercizi vengano eseguiti in ordine inverso rispetto al riscaldamento.

6 Stiramento Gli esercizi devono coinvolgere i maggiori gruppi muscolari e le articolazioni. Gli esercizi devono essere eseguiti senza movimenti violenti e mantenendo per secondi la posizione finale di stiramento. Ogni esercizio va ripetuto 5-6 volte. Durata minima complessiva da 20 a 30 minuti.

7 Calistenici Gli esercizi calistenici vanno eseguiti dopo quelli di stiramento. Sono esercizi attivi: comportano cioè l’esecuzione di contrazioni muscolari. Devono interessare i gruppi muscolari maggiori direttamente interessati alla competizione. Contribuiscono ad aumentare la temperatura corporea. Durata complessiva non meno di minuti

8 Specifici Sono esercizi che si avvicinano ai movimenti che saranno effettuati nello svolgimento dell’attività sportiva (braccia, braccia e schiena, carrello fisso, ecc…) Portano al punto giusto la temperatura corporea. Migliorano la coordinazione e i meccanismi neuromuscolari Durata non meno di minuti

9 Fase principale Comprende quegli esercizi che determinano lo sviluppo o il consolidamento dello stato di allenamento. Se in una seduta di allenamento si debbono prendere in considerazione più compiti, bisogna tener presente che: Occorre prima esercitare e perfezionare la tecnica. Anche la velocità va esercitata per prima rispetto alla resistenza. Esercitazioni di velocità alla fine della seduta migliorano solo le qualità volitive e di sprint.

10 Fase di chiusura Questa parte della seduta è determinante per il processo di recupero e, purtroppo, molte volte è trascurata. In questa fase si deve tendere a ricondurre l’organismo al suo stato funzionale normale. Si deve ridurre gradualmente l’intensità, oppure si cambiano i mezzi (esercizi con funzione di recupero attivo).

11 Il RAFFREDDAMENTO

12 Forme di svolgimento Ogni seduta si può svolgere sotto forma di:
Allenamento individuale Allenamento di gruppo Allenamento frontale Allenamento in forma libera.

13 Allenamento individuale
Il carico può essere dosato individualmente L’allenatore può intervenire al momento opportuno E’ garantita l’educazione all’autonomia e alla responsabilità Migliorano le capacità volitive, la perseveranza e la fiducia in sé Si ha l’influenza positiva dell’allenatore in caso di sconfitta L’allenamento può essere regolato in base alle necessità Svantaggi Scarso collegamento al collettivo Non ci si allena in condizioni di gara Non c’è effetto stimolante da parte del gruppo.

14 Allenamento in gruppo Svantaggi
Efficace dal punto di vista dell’insegnamento reciproco Allenamento specifico alla gara Migliorano le capacità volitive in situazioni di competizione Utilizzo dei luoghi di allenamento in modo economico Svantaggi Dosaggi e direzione individuale presentano molti limiti Il grado di efficacia del carico non può essere controllato E’ più dispendioso in termini di tempo

15 Tutti eseguono contemporaneamente gli stessi esercizi
Allenamento frontale Tutti eseguono contemporaneamente gli stessi esercizi L’allenatore ha buona visione generale Si forma il collettivo Tutti gli atleti possono essere guidati contemporaneamente Svantaggi Scarso dosaggio individuale del carico Scarso miglioramento dell’autonomia Limiti nella guida individuale

16 Allenamento in forma libera
Viene incrementata la massima autonomia e cosciente collaborazione. Viene consolidato il rapporto di fiducia tra atleta ed allenatore Si sviluppa in sommo grado la capacità di prendere decisioni in modo autonomo (situazioni di gara) Si responsabilizza l’atleta e lo si spinge a documentarsi Svantaggi Rischio di insubordinazione Rischio di calo di tensione

17 Metodica organizzativa allenamento a stazioni
Gli atleti eseguono determinati esercizi in stazioni differenti. Allenamento adatto per migliorare singole qualità. E’ opportuno farlo eseguire a coppie. Nel canottaggio si usa soprattutto nell’allenamento della forza.

18 Allenamento in circuito
L’allenamento viene svolto su diverse stazioni di esercitazione, sotto forma di circuito, da precorrere più volte dal primo all’ultimo esercizio. Il numero delle stazioni è vario Il tempo di esecuzione è vario e le pause diverse Il numero di giri è vario Gli atleti devono essere dello stesso livello tecnico Lo scopo è quello di potenziare forza o resistenza a carattere generale o specifico.

19 Prima di chiudere E’ opportuno che prima di congedare gli atleti, si proceda ad una valutazione della seduta di allenamento per l’applicazione pratica dell’allenamento futuro. E’ il momento opportuno per evidenziare le parti buone e quelle sbagliate della seduta appena trascorsa. Il riesame crea in tal modo un importante anello di congiunzione tra le sedute di allenamento e contribuisce alla soluzione dei compiti formativi ed educativi

20 Dovere di controllo Oltre a programmare e a costruire il processo di allenamento l’allenatore è tenuto a forme di controllo in modo che gli atleti siano preservati da incidenti ed infortuni evitabili. L’allenatore deve: Saper rilevare i possibili momenti di pericolo Rimuovere, se possibile i pericoli Disporre i gruppi di allenamento ponendo sempre atleti esperti con i giovani Accertarsi anche della correttezza di pratiche burocratiche come visite mediche, tesseramenti, iscrizioni a gare etc…

21 FINE


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