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ESPERIENZA SPAZIO GIOVANI DI BOLOGNA

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Presentazione sul tema: "ESPERIENZA SPAZIO GIOVANI DI BOLOGNA"— Transcript della presentazione:

1 Peer education Spazio Giovani UO Consultori Distretto di Bologna AUSL di Bologna

2 ESPERIENZA SPAZIO GIOVANI DI BOLOGNA
Il progetto è attivo dal 1994 E’ stato realizzato in modo continuativo Nell’anno scolastico 2009/10 hanno partecipato 6 scuole con 25 classi (terze e quarte)

3 PERCORSO Offerta a tutte le scuole superiori tramite catalogo
Aree tematiche: educazione sessuale/prevenzione MST, uso sostanze Collaborazione con le scuole per la presentazione del progetto alle classi (diverse modalità) Scelta dei leader che lavorano nella propria classe Formazione 3 mattine (12 ore) presso lo spazio giovani condotte da una psicologa e ostetrica/assistente sanitaria Realizzazione dell’intervento in modo autonomo Verifica con il gruppo dei leader

4 "SESSUALITA' E CONTRACCEZIONE"
LA FORMAZIONE Prima giornata "SESSUALITA' E CONTRACCEZIONE" Presentazione dei conduttori e del progetto Presentazione dei partecipanti Brainstorming creativo “Sessualità” Discussione e informazioni sugli aspetti della sessualità (piacere, relazione, intimità, procreazione, valori) Attivazione sui metodi contraccettivi Filmato “Lui e lei”. Discussione libera Test gradimento 1° giornata

5 Seconda giornata "MST E AIDS" Rompighiaccio
Introduzione: Perché è attuale parlare di AIDS? Come si trasmette l’AIDS. Gioco dei bollini Visione filmato “AIDS: e se domani…..”. Discussione libera. Discussione e informazioni su: differenze HIV e AIDS, vie di trasmissione, test  Attivazione “Ricerca immaginata” e dati ricerca bolognese Discussione e informazione  Prevenzione: preservativo DVD Crozza Test gradimento 2° giornata

6 Terza giornata "LABORATORIO"
  Rompighiaccio  Come si previene l’AIDS: comportamenti preventivi Discussione fra i ragazzi con due facilitatori su “come mai secondo voi più della metà dei ragazzi/e non usano sempre il profilattico?”. Discussione e approfondimento  Come trasmettere un messaggio preventivo ai compagni. Sottogruppi con l’indicazione di organizzare attività creative finalizzate alla trasmissione di un messaggio preventivo efficace  Progettazione interventi da attuare nella classe con scheda Discussione e suggerimenti  Questionari gradimento finale Consegna lettera e materiali

7 Materiali consegnati ai leader
DVD con video (Crozza, Non ne vale la pena, Lui e lei, E se domani) Chiavetta con: dati epidemiologici sull’AIDS dell’ISS, presentazione in Power point (contraccettivi, MST,HIV), attivazioni sperimentate nella formazione, materiale informativo sui contraccettivi Cartaceo: attivazione “Si trasmette, non si trasmette”, opuscolo “Sesso sicuro”, numero verde AIDS, opuscolo regionale sull’AIDS, card Spazio Giovani

8 Attività nelle classi Almeno 4 ore per l’intervento in classe
Video, discussioni, informazioni, attivazioni proposte nella formazione Alcune esperienze creative (gioco dell’oca durante l’occupazione, interviste, cartelloni, canzoni e storie su FB)

9 CRITICITA’ Collaborazione con le scuole Ruolo degli studenti
Scelta dei peer Attività nelle classi Difficoltà di coinvolgimento, negli anni successivi, dei peer già formati Verifica

10 Collaborazione con le scuole
Non c’è progettazione comune Il referente della scuola è un solo insegnante Il progetto non viene presentato e sostenuto da tutta la scuola I ragazzi sono poco coinvolti nella scelta del progetto

11 Scelta dei peer Spesso sono gli insegnanti a scegliere
Oppure sono i ragazzi volontari a proporsi Difficilmente è una scelta della classe

12 Ruolo degli studenti Precostituito dagli adulti
Oscillazione tra pseudo-docente e non assunzione di alcun ruolo Mancanza di creatività Fatica a uscire dalle logiche scolastiche Riproposizione delle attività sperimentate nella formazione

13 Attività nelle classi In genere vengono riproposte le attività sperimentate nella formazione Spesso ci sono difficoltà nell’attuare il progetto (mancanza di strumenti, di tempo, di reale motivazione) A volte i leader non riescono a catturare l’interesse della classe o a stimolare il confronto

14 Difficoltà di coinvolgimento, negli anni successivi, dei peer già formati
I peer lavorano solo nella propria classe per un anno scolastico Le sperimentazioni di riutilizzarli negli anni successivi (presentazione del progetto alle classi e supporto alla programmazione con i nuovi peer) non hanno funzionato La possibilità di fare l’intervento nelle altre classi richiede un’organizzazione che solo poche scuole accettano

15 Verifica Nei primi 10 anni del progetto era prevista una verifica tramite questionario a tutti gli studenti: i risultati hanno dimostrato un aumento delle conoscenze sull’AIDS e la percezione di un miglioramento del clima in classe Attualmente la verifica è realizzata tramite un incontro finale e questionari di gradimento per i leader e gli studenti Gli insegnanti anche se invitati non partecipano all’incontro finale con i ragazzi

16 PUNTI DI FORZA Semplicità del modello
Orario scolastico della formazione (con crediti in alcune scuole) Scambio di esperienze tra scuole diverse Offerta di materiali


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