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Rapporto di Autovalutazione 2006

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Presentazione sul tema: "Rapporto di Autovalutazione 2006"— Transcript della presentazione:

1 Rapporto di Autovalutazione 2006
LA VALUTAZIONE DEI CORSI DI STUDIO Modello del Rapporto di Autovalutazione 2006 Università di Ferrara 21 aprile 2006

2 IL MODELLO RAV 2006 IL MODELLO DEL RAV 2006 E’ STATO PREDISPOSTO
TENENDO CONTO : DEL MODELLO DEL RAV 2004 (CAMPUSONE) DEL “MODELLO INFORMATIVO PER L’ACCREDITAMENTO DEI CORSI DI STUDIO” del CNVSU (RdR 1/04, febbraio 2004)

3 LA VALUTAZIONE DEI CORSI DI STUDIO
Scopo: migliorare la qualità e l'efficacia didattica del corso, analizzarne le difficoltà e proporre soluzioni per il loro superamento. Costituzione del Gruppo di Autovalutazione. Ogni anno compila il rapporto di autovalutazione (RAV), lo invia al Presidente del CdS ed al Nucleo di Valutazione di Ateneo. Il RAV esamina il CdS nei suoi vari stadi (progettazione, attivazione, organizzazione, realizzazione), ne esamina i punti di forza e di debolezza e fa proposte per migliorarne la qualità. Valutazione esterna (peer review).

4 Il CdS viene valutato per le seguenti dimensioni:
SISTEMA ORGANIZZATIVO          ESIGENZE ED OBIETTIVI PROCESSO FORMATIVO RISORSE E SERVIZI MONITORAGGIO, ANALISI E RIESAME

5 SISTEMA ORGANIZZATIVO
Il CdS deve:  sviluppare una propria struttura organizzativa con un efficiente sistema di gestione; definire le responsabilità delle varie azioni (gestione studenti, coordinamento didattico, interventi per il miglioramento, analisi dei dati); inserire nel CdS personale con responsabilità di management didattico; attivare una azione di riesame degli obiettivi e del sistema organizzativo allo scopo di migliorare il processo formativo.

6 SISTEMA ORGANIZZATIVO-1
Per valutare la qualità del CdS viene istituito il Gruppo di autovalutazione (GAV) che ogni anno compila il rapporto di autovalutazione e lo invia al Presidente del CdS ed al Nucleo di Valutazione di Ateneo. Il Rapporto di autovalutazione (RAV) prende in esame il CdS nei suoi vari aspetti organizzativi, ne esamina i punti di forza e di debolezza allo scopo di migliorarne la qualità. Ad ogni RAV viene allegato il Modello informativo che riporta in modo schematico i dati essenziali del CdS. 1- In che data è stato attivato il Gruppo di autovalutazione? 2- Da chi è composto? Composizione possibile: due/tre docenti di cui uno presidente (evitare che il presidente del corso e del GAV siano la stessa persona), uno/due studenti, manager didattico. 3- Chi è il Presidente? 4- Ha presentato entro la data fissata il RAV al Presidente del CdS ed al NdV dell’Ateneo? Motivare l’eventuale non rispetto del termine. 5- Compilare il Modello Informativo

7 SISTEMA ORGANIZZATIVO-2
Sistema di gestione Il CdS deve sviluppare un sistema di gestione dei processi relativi alle dimensioni della valutazione (sistema organizzativo, esigenze ed obiettivi, risorse, processo formativo, risultati, analisi e miglioramento) con l’identificazione e la descrizione dei processi da gestire. Deve essere definita la documentazione utile alla gestione del corso e le modalità di gestione della documentazione stessa. Si devono definire le modalità di comunicazione e si deve verificarne l'efficacia. 6- Sono stati identificati ed organizzati i processi tramite i quali si gestisce il CdS? Indicare i processi identificati, la sequenzialità e le interazioni tra i processi) (attivazione del Comitato di indirizzo, definizione delle esigenze di risorse umane e di infrastrutture, progettazione ed erogazione del processo formativo, organizzazione dei servizi di contesto, raccolta ed elaborazione dei dati, attività di analisi e miglioramento). 7 - Quali documenti sono stati adottati a supporto dei processi identificati per la gestione del CdS e quali sono le modalità di gestione dei documenti? 8- Quali sono le modalità di comunicazione con le Parti interessate? Come se ne valuta l'efficacia?

8 SISTEMA ORGANIZZATIVO-3
Responsabilità Il Cds deve assegnare le responsabilità per le azioni riportate al punto 6. Per ogni azione deve essere previsto un solo responsabile, le persone coinvolte e le persone informate. (matrice delle responsabilità) 9- Sono state assegnate le responsabilità per le varie azioni riportate al punto 6? Compilare la matrice delle responsabilità. 10- Quali sono le principali funzioni svolte dal manager didattico?

9 A- ESIGENZE ED OBIETTIVI
Esigenze delle parti interessate Attivazione di un Comitato di Indirizzo, al quale partecipino rappresentanti delle realtà sociali, economiche, imprenditoriali, allo scopo di mettere in evidenza le esigenze delle parti interessate (PI). Il CdL, con l’aiuto del Comitato di Indirizzo, deve definire gli obiettivi del corso, tenendo conto anche delle possibilità di inserimento nel mondo del lavoro dei propri laureati. 

10 A- ESIGENZE ED OBIETTIVI
Obiettivi generali e politiche Deve essere definito il tipo di laureato che si vuol formare ed i suoi possibili sbocchi professionali. Devono essere definite le politiche di gestione del personale (docente, personale di supporto) ed il ruolo del mondo del lavoro (docenti a contratto, stages). Obiettivi di apprendimento Devono essere definiti gli obiettivi di apprendimento in termini di conoscenze, capacità e comportamenti.

11 A-ESIGENZE E D OBIETTIVI
Esigenze delle parti interessate Il CdS deve attivare un Comitato di Indirizzo, allo scopo di mettere in evidenza le esigenze delle parti interessate (PI), e deve mantenere un costante collegamento con le PI stesse. Il CdS, nella programmazione del corso, deve tener conto delle esigenze delle parti interessate e della possibilità di lavoro dei propri laureati (stime di occupabilità). Deve essere definito il tipo di laureato che si vuol formare ed i suoi possibili sbocchi professionali. A1- Quali sono le PI identificate? A2-Compilare la tabella A1 relativa alla consultazione col sistema socio-economico. A3- In che data è stato attivato il Comitato di Indirizzo e come è composto? A4- Quali sono le esigenze delle PI? A5- Quali sono le prospettive occupazionali e le stime di occupabilità dei laureati del CdS? A6- Quale tipo di laureato si vuole formare? A7- Compilare la tabella A2:esigenze di formazione A8- Definire gli obiettivi formativi e l’articolazione per ambiti del piano degli studi compilando la tabella A3:

12 Progettazione B-PROCESSO FORMATIVO
Il CdS deve definire in coerenza con gli obiettivi fissati i contenuti didattici ed il livello di apprendimento, ripartire i contenuti tra i diversi insegnamenti, definirne la sequenzialità e la propedeuticità. Il CdS deve prevedere attività professionalizzanti anche con l'utilizzo di docenza extra-accademica. Erogazione ed apprendimento Il CdS deve verificare l'erogazione dell'attività formativa tenendo conto degli obiettivi che si è posto.

13 B- PROCESSO FORMATIVO Il CdS deve definire, in coerenza con gli obiettivi fissati, i contenuti didattici ed il livello di approfondimento, ripartire i contenuti tra i diversi insegnamenti, definirne la sequenzialità e la eventuale propedeuticità. Devono essere definiti i pre-requisiti formativi posseduti dallo studente. Devono essere definiti le modalità di verifica dell'apprendimento e di valutazione delle tesi di laurea. Devono essere sviluppate attività formative professionalizzanti soprattutto con l'utilizzo di docenza extra-accademica. B1- Indicare i prerequisiti formativi richiesti o consigliati allo studente: Tabelle B1a (selezione) o Tabella B1b (orientamento) B2- Descrivere il piano di studio compilando la Tabella B2. B3- Descrivere il calendario delle attività didattiche compilando la Tabella B3. Se è disponibile in rete fornire il link. B4- Quali corsi o attività formative professionalizzanti sono stati introdotti? B5 - Quanti sono i docenti esterni che hanno contribuito alla docenza e quale è stato il loro contributo didattico? B6- Il CdS verifica che l'erogazione dell'offerta didattica avvenga secondo quanto pianificato e che il carico didattico effettivo sia coerente con i crediti assegnati ai singoli insegnamenti?

14 C- RISORSE E SERVIZI Risorse umane
Il CdS deve assicurare la copertura della docenza nei settori scientifico-disciplinari di base e caratterizzanti, definire il contributo della docenza extra-accademica e l’ utilizzo del personale di supporto. Deve essere definito un gruppo stabile di gestione del CdS.  Infrastrutture Deve essere accertata la disponibilità, la capienza e l'adeguatezza delle infrastrutture (aule, laboratori, attrezzature informatiche, biblioteche, sale studio, segreterie). Servizi di contesto Devono essere attuate iniziative di orientamento in ingresso, tutorato in itinere, tirocinio presso aziende o istituzioni esterne, internazionalizzazione, inserimento nel mondo del lavoro.

15 C-RISORSE E SERVIZI-1 Risorse umane
Il CdS deve accertare la copertura della docenza nei settori scientifico-disciplinari del CdS stesso e definire il contributo della docenza extra-accademica e la copertura di personale tecnico di supporto competente. Deve essere definito un gruppo stabile di gestione del CdS. C1- Sono state individuate le necessità di docenza accademica e di docenza esterna? C2- La docenza copre i principali SSD ? C3 - E' stato definito il contributo didattico dei professori a contratto? C4 - Il personale tecnico di supporto è adeguato alle esigenze?

16 C-RISORSE E SERVIZI-2 Infrastrutture
Deve essere accertata la disponibilità, la capienza e l'adeguatezza delle infrastrutture (aule, laboratori, attrezzature informatiche, biblioteche, sale studio, segreterie). C5 - Come sono state individuate le esigenze di infrastrutture? C6- Descrivere i locali utilizzati compilando la Tabella C1, includendo aule, laboratori, biblioteche, attrezzature informatiche, sale studio, ecc.

17 C- RISORSE E SERVIZI-3 Servizi di contesto
Devono essere attuate iniziative di orientamento, tutorato, tirocinio presso aziende o istituzioni esterne, internazionalizzazione, inserimento nel mondo del lavoro. E' necessario definire chi ha la responsabilità di tali iniziative e controllare i risultati. Deve essere messo a disposizione degli studenti un database delle aziende disponibili al tirocinio. C7- Come sono state organizzate le attività di orientamento in ingresso? C8- Come sono state organizzate le attività di assistenza in itinere? C9- Come sono state organizzate le attività di tirocinio presso aziende o istituzioni esterne? C10-E' stato attivato un database delle aziende disponibili al tirocinio? C11-Esistono attività di intrnazionalizzazione? Di che tipo sono e come sono state organizzate? C12-Esistono attività di inserimento nel mondo del lavoro? Di che tipo sono e come sono state organizzate?

18 D- MONITORAGGIO, ANALISI E RIESAME
Monitoraggio dei Risultati Devono essere valutate: la capacità di attrazione del CdS (attrattività) (immatricolazioni, trend delle immatricolazioni); l'efficacia interna del CdS (livelli di apprendimento, avanzamento nella carriera scolastica, opinione degli studenti sulla didattica); l' efficacia dei servizi di contesto; l'efficacia esterna del CdS (tempi di collocamento nel mondo del lavoro, opinioni dei laureati e dei datori di lavoro sulla preparazione ricevuta).            Analisi, Riesame e Miglioramento Deve essere attivato un sistema di riesame dei risultati per proporre correttivi che portino ad un miglioramento del CdS stesso.

19 D- MONITORAGGIO, ANALISI E RIESAME-1
Monitoraggio dell’efficacia interna Devono essere controllate: - la capacità di attrazione del CdS (attrattività) (immatricolazioni, trend delle immatricolazioni), - l'efficacia interna del CdS (livelli di apprendimento, avanzamento nella carriera scolastica, opinione degli studenti sulla didattica), -l’efficacia dei servizi di contesto. D1- Riportare i dati di ingresso e di percorso dello studente compilando la tabella D1 D2- Come è stata richiesta l'opinione degli studenti sulla didattica? D3- Qual è l’opinione degli studenti sulla didattica? D4- Identificare i corsi che hanno ottenuto una valutazione inferiore del 25% rispetto al valore medio e riportare le eventuali azioni correttive. D5- Descrivere l’efficacia dei servizi di contesto compilando la tabella D2.

20 D-MONITORAGGIO, ANALISI E RIESAME-2
Monitoraggio dell’ efficacia esterna Devono essere monitorati: - inserimento occupazionale dei laureati, - tempi di collocamento nel mondo del lavoro, - opinione dei laureati e dei datori di lavoro sulla preparazione ricevuta. D6- Qual'è l'efficacia esterna del CdS? D7- Quanti laureati degli ultimi due anni lavorano? D8 - Quale lavoro stanno facendo i laureati degli ultimi due anni? D9- Qual'è l'opinione dei laureati sulla preparazione ricevuta? D10-Qual'è l'opinione dei datori di lavoro sulla preparazione dei laureati?

21 D- MONITORAGGIO, ANALISI E RIESAME-3
Il CdS deve promuovere processi di analisi dei risultati, di miglioramento del sistema organizzativo e di risoluzione dei problemi che si presentano. Riesame E' necessario attivare un meccanismo di riesame dei risultati ottenuti, definire chi ne ha la responsabilità , i dati presi in considerazione, la periodicità del riesame, le azioni intraprese al termine del riesame e la verifica dell'efficacia delle azioni stesse. D11-Descrivere le attività periodiche di riesame compilando la tabella D3 (Analisi, monitoraggio, riesame del Corso) D12-Come è stato gestito il processo di riesame? (dati presi in considerazione, identificazione delle opportunità di miglioramento, azioni correttive intraprese, risultati ottenuti)

22 INIZIATIVE SPECIALI DEL CdS
Tipo di iniziativa Come è gestita Risultati ottenuti

23 Dimensione Punti di forza Punti di debolezza
PUNTI DI FORZA E DI DEBOLEZZA EVIDENZIATI DAL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE Dimensione Punti di forza Punti di debolezza Valutazione 1:non valutabile 2: accettabile 3:buono 4:eccellente Sistema organizzativo Esigenze ed obiettivi Processo formativo Risorse e Servizi Monitoraggio, analisi e riesame

24 PROGETTO PER LA VALUTAZIONE DEI CdS-2006
DA FARE Presentazione del Modello del RAV 2006 Presentazione da parte dei GAV del RAV al NdV dell’Ateneo ed al Presidente del CdS Presentazione dei RAV nei Consigli di CdS Discussione dei RAV con il NdV dell’Ateneo QUANDO Aprile 06 15 Luglio 06 Settembre 06


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