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SEMINARI FORMATIVI IN MATERIA DI PROTEZIONE CIVILE

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Presentazione sul tema: "SEMINARI FORMATIVI IN MATERIA DI PROTEZIONE CIVILE"— Transcript della presentazione:

1 SEMINARI FORMATIVI IN MATERIA DI PROTEZIONE CIVILE
SETTEMBRE 2006

2 ARGOMENTI SEMINARIO SERVIZIO P.C. DELLA PROVINCIA DI TORINO
SISTEMA DI ALLERTAMENTO DEFINIZIONE NUOVI COM PIANO PROVINCIALE DI PROTEZIONE CIVILE VOLONTARIATO

3 SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE
PROVINCIA DI TORINO

4 Servizio Protezione Civile Provincia di Torino
A partire dal 2000, a seguito del trasferimento di competenze attuato con i processi di delega amministrativa (Legge Regionale 26 aprile 2000 n. 44 “Disposizioni normative per l'attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 'Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59'”), della conseguente revisione dell’organizzazione funzionale dell’Amministrazione Provinciale (“Regolamento degli Uffici e dei servizi” approvato con D.G.P. n /2000 del 23/02/2000 e s.m.i.) e, più recentemente, la Legge Regionale 14 aprile 2003 n. 7 ”Disposizioni in materia di protezione civile” e i successivi regolamenti attuativi (Decreti del Presidente della Giunta Regionale 18 ottobre 2004 nn. 7/R, 8/R, 9/R, 10/R, 11/R), le attività della Provincia in materia di protezione civile hanno assunto un incremento considerevole rispetto al quale l'Ente ha cercato, con notevoli sforzi, di sviluppare ed integrare le potenzialità del Servizio in un quadro economico e normativo in continua evoluzione.

5 Servizio Protezione Civile Provincia di Torino
Le funzioni della Provincia, tenuto conto che il Presidente della Provincia è divenuto autorità di protezione civile per le emergenze di livello provinciale (art. 11 L.R. 7/03) possono essere così sintetizzate: adottare il programma provinciale di previsione e prevenzione dei rischi (art. 13 L. 225/92; art. 71 L.R. 44/00; artt. 3 e 10 L.R. 7/03); attuare il programma e predisporre il piano provinciale di protezione civile (art. 71 L.R. 44/00); esercitare il potere sostitutivo nei confronti dei Comuni che non abbiano rispettato i termini previsti per la predisposizione dei piani comunali di protezione civile (art. 10 L.R. 7/03); adottare un regolamento che disciplini gli organi e le strutture provinciali di protezione civile (Decreto del Presidente della Giunta Regionale 18 ottobre 2004 n. 8/R) concorrere nella realizzazione del sistema regionale di protezione civile (art. 5 L.R. 7/03); fronteggiare gli eventi di tipo “b” quando questi coinvolgano una sola Provincia, avvalendosi dei Vigili del Fuoco (art. 71 L.R. 44/00; art. 3 L.R. 7/03);

6 Servizio Protezione Civile Provincia di Torino
collaborare con la Regione per fronteggiare eventi di tipo “b” quando questi coinvolgano più Province (art. 14 L.R. 7/03); concorrere con lo Stato per fronteggiare eventi di tipo “c” (art. 4 L.R. 7/03); attivarsi per il ripristino delle normali condizioni di vita (art. 71 L.R. 44/00); vigilare sulle strutture provinciali di protezione civile (art. 71 L.R. 44/00); organizzare e gestire il volontariato di protezione civile (art. 71 L.R. 44/00); collaborare con la Regione per realizzare corsi di formazione (art. 21 L.R. 7/03); creare una struttura di protezione civile dell’amministrazione provinciale (art. 11 L.R. 7/03); partecipare, tramite il Presidente della Provincia, al comitato regionale di protezione civile (art. 16 L.R. 7/03).

7 Servizio Protezione Civile Provincia di Torino
Inoltre, la Provincia, in base alle indicazioni della L.R. 7/03, ha facoltà di istituire i centri operativi misti, quando l’evento di tipo ‘b’ richieda l’intervento di risorse e mezzi straordinari. Il Programma Provinciale di Protezione Civile identifica le situazioni di rischio sul territorio, allo scopo di individuare le misure di prevenzione e pianificare le procedure di emergenza (Piano Provinciale di Protezione Civile) Le Province, per fronteggiare eventi di tipo “b”, possono costituire i Centri Operativi Misti individuando gli ambiti territoriali idonei, in collaborazione con le Prefetture competenti per territorio, al fine di garantire la continuità operativa qualora l’estensione dell’evento richieda l’intervento di risorse e mezzi straordinari. I C.O.M. svolgono infatti un’attività di coordinamento a livello intercomunale dell’attività di pianificazione, degli interventi di soccorso, dell’impiego delle risorse. Ne fanno parte un funzionario della Prefettura e uno della Provincia, i Sindaci dei Comuni e i presidenti delle Comunità Montane ricadenti nel C.O.M., rappresentanti di VV.F., forze dell’ordine, enti ed organismi operanti nel territorio del C.O.M. (L.R. 7/2003; Piano Provinciale di Protezione Civile - Prefettura di Torino 1995).

8 Gestione Organizzativa e Funzionale del SISTEMA DI ALLERTAMENTO REGIONALE per Rischi Naturali ai fini di Protezione Civile

9 DOCUMENTI INFORMATIVI

10 BOLLETTINO DI VIGILANZA METEOROLOGICA
PREVISIONE QUOTIDIANA 3 LIVELLI D’INTENSITÀ Fenomeno Assente Fenomeno non Intenso Fenomeno Intenso AVVISO METEO in corrispondenza del terzo livello Fenomeni contemplati Previsione meteorologica per il pomeriggio e i due giorni successivi, per ciascuna zona di allerta Legenda Prospetto di trasmissione

11 BOLLETTINO IDROGEOLOGICO ED IDRAULICO
PREVISIONE QUOTIDIANA 3 LIVELLI DI CRITICITÀ Criticità Assente (Situazione Ordinaria) liv. 1 Criticità Moderata liv. 2 Criticità Elevata liv. 3 AVVISO di CRITICITÀ in corrispondenza del secondo e terzo livello Previsione idrogeologica per le successive 36 ore su ciascuna zona di allerta (livello di criticità, tipo di criticità, effetti sul territorio) Legenda Prospetto di trasmissione

12 BOLLETTINO NIVOLOGICO
PREVISIONE TRISETTIMANALE 3 LIVELLI DI CRITICITÀ derivati dalla scala di pericolo valanghe Criticità Assente (Situazione Ordinaria) liv. 1 Criticità Moderata (Grado Pericolo 4) liv. 2 Criticità Elevata (Grado Pericolo 5) liv. 3 Condizioni di innevamento e stato del manto nevoso AVVISO di CRITICITÀ in corrispondenza del secondo e terzo livello Descrizione testuale del pericolo valanghe attuale e previsto per le successive ore sulle zone di allerta nivologica Legenda

13 BOLLETTINO ONDATE DI CALORE
PREVISIONE QUOTIDIANA 3 LIVELLI DI CRITICITÀ derivati dalla scala del “indice dello stress da calore”. Criticità Assente (livello basso-medio) liv. 1 Criticità Moderata (livello alto) liv. 2 Criticità Elevata (livello estremo) liv. 3 AVVISO di CRITICITÀ in corrispondenza del secondo e terzo livello Previsione delle ondate di calore per il pomeriggio e i due giorni successivi su ciascun capoluogo di provincia Legenda

14 BOLLETTINO PREVISIONALE
ONDATE DI CALORE PER LA PROVINCIA DI TORINO

15 TRASMISSIONE DEI DOCUMENTI INFORMATIVI
Centro Funzionale Regionale predispone e pubblica Previsione Monitoraggio e Sorveglianza valutazione della critictà Bollettino di Bollettino di Vigilanza Bollettino di Avviso Criticità Meteorologica Aggiornamento Straordinario Regionale Regionale trasmette trasmette Protezione Civile Regionale adotta e trasmette gestione della critictà Ufficio Teritoriale di Governo Uffici Regionali Pronto Intervento Comuni NB: il COMUNE dovrà mandare l’avviso di ricezione solo nel caso di Bollettino di Criticità, non per il semplice Bollettino Meteorologico

16 RETE TELEMATICA RUPAR www.ruparpiemonte.it
Rete Unitaria delle Pubbliche Amministrazioni Regionali LOGIN: meteoidro PWD: allertamento2000 AREA RISERVATA PROVINCIA DI TORINO LOGIN: enti PWD: provinciato

17 PIANO PROVINCIALE DI PROTEZIONE CIVILE

18 PIANO PROVINCIALE DI PROTEZIONE CIVILE
Il documento segue nell’impostazione le linee guida della Regione Piemonte ed è articolato in sei parti: Analisi Territoriale Individuazione dei Rischi Organizzazione e Risorse Procedure Operative Informazione, Formazione, Esercitazione Allegati In tale struttura sono stati inseriti i contenuti del Piano vigente (Prefettura di Torino 1995 – 98)

19 Analisi Territoriale La sezione analisi territoriale contiene le informazioni di seguito: Dati amministrativi Dati demografici Dati fisico – ambientali Dati socio economici Dati sulle infrastrutture Dati culturali

20 Analisi Territoriale

21 Individuazione dei rischi

22 Individuazione dei rischi

23 Organizzazione e Risorse

24 Procedure Operative

25 Info – Formazione e Esercitazione
Il Piano Provinciale di Protezione Civile prevedrà indicazioni su: Modalità di informazione Moduli di Formazione per gli operatori e per la popolazione Tipologie di esercitazioni e loro funzionamento

26 DEFINIZIONE NUOVI COM

27 DEFINIZIONE NUOVI COM VECCHI COM (13) COM di Chieri COM di Chivasso
COM di Cuorgnè COM di Ivrea COM di Lanzo COM di Moncalieri COM di Nichelino COM di Pinerolo COM di Rivoli COM di Settimo Torinese COM di Susa COM di Torino COM di Venaria

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29 NUOVI COM (25) Chieri Chivasso Cirie' Cuorgne' Destra Po Dora Baltea Canavesana Giaveno Ivrea Lanzo Luserna San Giovanni Moncalieri Nichelino Oulx Perosa Argentina Pinerolo Pont Canavese Rivarolo Canavese Rivoli Settimo Torinese Susa TORINO Val Chiusella Valle Sacra Venaria Vigone

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32 VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE

33 COORDINAMENTO PROVINCIALE DELLE VOLONTARIATO DI PROTEZIONE CIVILE
145 ORGANIZZAZIONI 2950 VOLONTARI 120 COMUNI/315 COMUNI SPECIALIZZAZIONI: CINOFILI SOMMOZZATORI RADIOAMATORI SOCCORITORI PSICOLOGI ROCCIATORI E ALTRE…..

34 REGOLE GENERALI DI ATTIVAZIONE
Quando: Quando il Comune non è in grado di risolvere eventuali problematiche con le proprie risorse “umane e materiali” CHI: Il Sindaco con proprio un atto amministrativo La Comunità Montane e Collinari Il Presidente della Provincia La Prefettura di Torino La Regione Piemonte Dipartimento Nazionale di P.C. Perché: supportare in termini di personale e mezzi le risorse necessarie al superamento dell’emergenza

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36 AREA RISERVATA PROVINCIA DI TORINO
Servizio Protezione Civile – Provincia di Torino Telefono Fax C.so G. Lanza, 75 - TORINO AREA RISERVATA PROVINCIA DI TORINO LOGIN: enti PWD: provinciato

37 SEMINARI FORMATIVI IN MATERIA DI PROTEZIONE CIVILE
Grazie e arrivederci


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