La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Antropologiadell’educazione. Acculturazione Acculturazione (Gran Bretagna) L’insieme dei processi attraverso cui due o più culture entrano in contatto.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Antropologiadell’educazione. Acculturazione Acculturazione (Gran Bretagna) L’insieme dei processi attraverso cui due o più culture entrano in contatto."— Transcript della presentazione:

1 Antropologiadell’educazione

2 Acculturazione Acculturazione (Gran Bretagna) L’insieme dei processi attraverso cui due o più culture entrano in contatto Inculturazione(USA) Scuola di “cultura e personalità” (M. Mead, Boas, Benedict) l’insieme dei processi attraverso i quali un individuo diventa membro competente di un gruppo

3 M.Mead e F. Boas Gli antropologi cominciano a focalizzare il proprio interesse sui processi d’inculturazione e partecipazione ai sistemi d’educazione formale all'interno delle cosiddette società "complesse" rivolgendosi alle comunità che venivano marginalizzate per ragioni etniche, razziali o di classe. Gli antropologi cominciano a focalizzare il proprio interesse sui processi d’inculturazione e partecipazione ai sistemi d’educazione formale all'interno delle cosiddette società "complesse" rivolgendosi alle comunità che venivano marginalizzate per ragioni etniche, razziali o di classe.

4 M.Mead l’importanza e il valore del comparare le abitudini della America "civilizzata" con quelle delle cosiddette società "semplici", allo scopo di illuminare i propri sistemi di educazione.

5 Inculturazione/educazione Possiamo definire l’inculturazione come l’insieme dei processi attraverso i quali un individuo diventa membro competente di un gruppo Possiamo definire l’inculturazione come l’insieme dei processi attraverso i quali un individuo diventa membro competente di un gruppo Inculturazione non è sinonimo di educazione Inculturazione non è sinonimo di educazione Educazione implica necessariamente un rinvio: Educazione implica necessariamente un rinvio:  al tema dell’intenzionalità dell’azione,  ad un certo grado di istituzionalizzazione dei contesti e dei processi in essi messi in atto,  all’esistenza di un corpus di conoscenza, competenze, abilità e comportamenti che devono essere appresi e al cui possesso è assegnato una notevole importanza sul piano sociale.

6 Con il concetto di inculturazione, l’antropologia, ha contribuito ad estendere gli ambiti nei quali sono rintracciabili processi significativi di insegnamento/apprendimento ma che non sono riconosciuti come tali perché caratterizzati da: Con il concetto di inculturazione, l’antropologia, ha contribuito ad estendere gli ambiti nei quali sono rintracciabili processi significativi di insegnamento/apprendimento ma che non sono riconosciuti come tali perché caratterizzati da:  basso livello di intenzionalità  elevata informalità  carattere fortemente implicito e scarsamente accessibile all’individuo dei contenuti trasmessi in quanto: o inscritti nella organizzazione profonda del sistema e delle regole comunicative di un gruppo o inscritti nella organizzazione profonda del sistema e delle regole comunicative di un gruppo o riguardano il modo di percepire, interpretare e dare significato ai contesti più che a contenuti specifici o riguardano il modo di percepire, interpretare e dare significato ai contesti più che a contenuti specifici

7 Il processo inculturativo si sviluppa dentro una molteplicità di condizioni e contesti, e coinvolgono una molteplicità di attori istituzionali e non Il processo inculturativo si sviluppa dentro una molteplicità di condizioni e contesti, e coinvolgono una molteplicità di attori istituzionali e non Alcune distinzioni possibili: Alcune distinzioni possibili: A seconda del livello di riconoscimento sociale dei diversi contesti in cui vive il bambino possiamo distinguere fra: A seconda del livello di riconoscimento sociale dei diversi contesti in cui vive il bambino possiamo distinguere fra: Contesti inculturativi formali Contesti inculturativi formali Contesti inculturativi informali Contesti inculturativi informali

8 I contesti educativi formali La famiglia La famiglia La scuola La scuola L’educazione religiosa L’educazione religiosa L’educazione nell’extrascuola quando è caratterizzata dalla presenza di un curricolo formalizzato e intenzionale (scoutismo, campi vacanze, ecc.) L’educazione nell’extrascuola quando è caratterizzata dalla presenza di un curricolo formalizzato e intenzionale (scoutismo, campi vacanze, ecc.) Il curriculun nascosto Tuttavia anche i contesti caratterizzati da elevata formalizzazione dei processi non comprendono solo apprendimenti basati su una trasmissione intenzionale e codificata ma anche apprendimenti impliciti di norme, valori e strategie di azione.

9 I contesti educativi informali La famiglia (larga parte dell’educazione familiare è caratterizzata da informalità ) La famiglia (larga parte dell’educazione familiare è caratterizzata da informalità ) La strada La strada Il gruppo dei pari Il gruppo dei pari I mass media I mass media I processi di trasmissione/apprendimento che caratterizzano questi contesti implicano: apprendimenti orientati al mantenimento di relazioni di scambio con l’ambiente (fisico, sociale, ecc.) anche conflittuali apprendimenti orientati al mantenimento di relazioni di scambio con l’ambiente (fisico, sociale, ecc.) anche conflittuali Apprendimento di modi congruenti di dare significato all’esperienza, di interpretare quanto accade nel proprio campo di esperienza Apprendimento di modi congruenti di dare significato all’esperienza, di interpretare quanto accade nel proprio campo di esperienza Acquisizione di strategie comunicative e di apprendimento assai diverse da quelle che caratterizzano i contesti educativi formali Acquisizione di strategie comunicative e di apprendimento assai diverse da quelle che caratterizzano i contesti educativi formali

10 I nuovi contesti di inculturazione nell’epoca della comunicazione globale La diffusione su scala planetarie dei mezzi di comunicazione di massa ha profondamente modificato i contesti inculturativi tradizionali La diffusione su scala planetarie dei mezzi di comunicazione di massa ha profondamente modificato i contesti inculturativi tradizionali Tutti i gruppi sono costretti a convivere con l’azione di agenzie che strutturano l’immaginario infantile secondo obiettivi, regole e contenuti che sfuggono a qualsiasi controllo degli adulti direttamente responsabili dell’educazione(genitori, insegnati, esponenti del mondo religioso, ecc) Tutti i gruppi sono costretti a convivere con l’azione di agenzie che strutturano l’immaginario infantile secondo obiettivi, regole e contenuti che sfuggono a qualsiasi controllo degli adulti direttamente responsabili dell’educazione(genitori, insegnati, esponenti del mondo religioso, ecc) Possono ignorarne l’incidenza, demonizzarle o utilizzarle a fini propri ma la presenza dei media è ineludibile quanto capace di incidere profondamente nell’organizzazione dei modi di comunicare, nella definizione di aspirazione e progetti di vita, ecc. Possono ignorarne l’incidenza, demonizzarle o utilizzarle a fini propri ma la presenza dei media è ineludibile quanto capace di incidere profondamente nell’organizzazione dei modi di comunicare, nella definizione di aspirazione e progetti di vita, ecc.

11 Antropologia dell’educazione Nasce dall'allargamento del campo di indagine etnografica dalle popolazioni cosiddette "pre- letterate", società di solito prive di luoghi istituzionalizzati preposti alla trasmissione culturale alle cosiddette società "complesse" e sistemi formali di istruzione scolastica. la scuola e le diverse agenzie formative presenti nella propria come nelle altrui società un luogo prioritario di ricerca etnografica

12 Le teorie della trasmissione culturale Questi antropologi avevano come finalità quella di favorire con i loro studi sulla trasmissione culturale quanti si occupavano di educazione indigena nelle società coloniali o di educazione dei gruppi minoritari all'interno della loro stessa società. Questi antropologi avevano come finalità quella di favorire con i loro studi sulla trasmissione culturale quanti si occupavano di educazione indigena nelle società coloniali o di educazione dei gruppi minoritari all'interno della loro stessa società. Più che la dimensione accademica prevaleva, in questa fase, quella orientata alla pratica educativa. Più che la dimensione accademica prevaleva, in questa fase, quella orientata alla pratica educativa. PROGRESSIVAMENTE si tratteranno separatamente i problemi educativi incontrati dei neri americani e quelli vissuti dalle popolazioni autoctone nelle colonie britanniche.

13 L’educazione delle minoranze: teorie del successo e dell’insuccesso scolastico

14 Teorie deprivazioniste Teorie deprivazioniste Lewis e la “cultura della povertà” (1961) Inculturazione Inculturazione Insuccesso scolastico Insuccesso scolastico Svantaggio culturale da compensare Svantaggio culturale da compensare Teorie della discontinuità culturale Teorie della discontinuità culturale Modello ecologico-culturale di Ogbu

15 IMMIGRATI Duplice cornice di riferimento permette di avere una visione ottimistica delle possibilità future: potendo paragonare la situazione attuale con quella vissuta nel paese di origine Duplice cornice di riferimento permette di avere una visione ottimistica delle possibilità future: potendo paragonare la situazione attuale con quella vissuta nel paese di origine Attribuiscono la loro esclusione da opportunità di lavoro migliori al fatto di essere stranieri, di non parlare bene la lingua e di non aver ricevuto un'educazione adeguata. Attribuiscono la loro esclusione da opportunità di lavoro migliori al fatto di essere stranieri, di non parlare bene la lingua e di non aver ricevuto un'educazione adeguata. Sostengono una maggiore integrazione nella nuova società investendo nell'educazione dei propri figli come garanzia di mobilità sociale. Sostengono una maggiore integrazione nella nuova società investendo nell'educazione dei propri figli come garanzia di mobilità sociale. I pregiudizi e le discriminazioni subite sono il prezzo da pagare per raggiungere gli obiettivi propostisi emigrando. I pregiudizi e le discriminazioni subite sono il prezzo da pagare per raggiungere gli obiettivi propostisi emigrando. Le relazioni fiduciarie Le relazioni fiduciarie MINORANZE“INVOLONTARIE” Non duplice cornice di riferimento Essi comparano la loro posizione con quella dei membri del gruppo dominante e di solito ne deducono di stare peggio solo per il fatto di appartenere ad una minoranza svantaggiata. Non vedano la situazione di discriminazione in cui vivono come temporanea, ma come permanente e istituzionalizzata. Per superare le barriere incontrate nel sistema delle opportunità non basta l’educazione, gli sforzi personali e un duro lavoro, ma sforzo collettivo per cambiare le regole sociali che avvantaggiano la classe dominante a danno di quella subordinata. Questi modelli culturali sarebbero introiettati dei bambini

16 Critiche Reifica la ‘cultura’: tradizioni autentiche (positiva, autentica) vs invenzioni culturali delle minoranze (negative, nate per adattamento) Reifica la ‘cultura’: tradizioni autentiche (positiva, autentica) vs invenzioni culturali delle minoranze (negative, nate per adattamento) la razza non costituisce il principio organizzativo primarie alla base della struttura sociale la razza non costituisce il principio organizzativo primarie alla base della struttura sociale Visione olistica della cultura: non tiene in giusto conto né la variabilità interna ai gruppi studiati mantenendosi a livello di grosse comparazioni cross- culturali Visione olistica della cultura: non tiene in giusto conto né la variabilità interna ai gruppi studiati mantenendosi a livello di grosse comparazioni cross- culturali Agency. L’individuo negozia i tratti culturali della peopria cultura nelle relazioni con gli altri Agency. L’individuo negozia i tratti culturali della peopria cultura nelle relazioni con gli altri

17 Teoria della “riproduzione sociale”(1970) Le istituzioni scolastiche, non più considerate come trampolini di mobilità sociale, cominciarono ad essere viste come luoghi di riproduzione dove gli studenti venivano inculturati allo scopo di assumere le posizioni e i ruoli loro assegnati nella struttura delle relazioni sociali. Le istituzioni scolastiche, non più considerate come trampolini di mobilità sociale, cominciarono ad essere viste come luoghi di riproduzione dove gli studenti venivano inculturati allo scopo di assumere le posizioni e i ruoli loro assegnati nella struttura delle relazioni sociali. Bourdieu – Capitale culturale: tipo di credito simbolico acquisito attraverso l'apprendimento, serie di competenze e tratti della personalità grazie a cui i membri delle classi sociali alte con i loro comportamenti ricevono consenso e legittimazione sociale. Bourdieu – Capitale culturale: tipo di credito simbolico acquisito attraverso l'apprendimento, serie di competenze e tratti della personalità grazie a cui i membri delle classi sociali alte con i loro comportamenti ricevono consenso e legittimazione sociale.

18 La scuola riconoscendo come intelligente il capitale culturale dei gruppi di élite, volta ad assicurare loro il successo accademico, impone una sorta di violenza simbolica sugli studenti di classe sociale bassa. Essi svilupperebbero quello che l'autore chiama senso dei propri limiti sociali, finiscono cioè per percepire le proprie risorse culturali e linguistiche come limitate e inappropriate alla vita sociale. La scuola riconoscendo come intelligente il capitale culturale dei gruppi di élite, volta ad assicurare loro il successo accademico, impone una sorta di violenza simbolica sugli studenti di classe sociale bassa. Essi svilupperebbero quello che l'autore chiama senso dei propri limiti sociali, finiscono cioè per percepire le proprie risorse culturali e linguistiche come limitate e inappropriate alla vita sociale. Rendimento alunni svantaggiati = svalutazione del capitale culturale Rendimento alunni svantaggiati = svalutazione del capitale culturale

19 Critiche Si regge sulla visione deterministica dello Stato e del suo presunto uso delle scuole come strumento di controllo sociale. Si regge sulla visione deterministica dello Stato e del suo presunto uso delle scuole come strumento di controllo sociale. Non tiene conto dei modi concreti in cui i processi scolastici producono l'ineguaglianza delle interazioni quotidiane in classe. Non tiene conto dei modi concreti in cui i processi scolastici producono l'ineguaglianza delle interazioni quotidiane in classe. Riduce gli attori umani al ruolo di semplici portatori passivi di capitale culturale, inteso come insieme di conoscenze, attitudini, comportamenti forniti loro dei genitori. Riduce gli attori umani al ruolo di semplici portatori passivi di capitale culturale, inteso come insieme di conoscenze, attitudini, comportamenti forniti loro dei genitori.

20 La nuova etnografia dell’educazione (Anni 80) in che modo l'ideologia dominante potesse essere sia contestata che rafforzata grazie alle azioni dei soggetti concreti operanti nelle istituzioni scolastiche, fossero essi studenti, insegnanti, personale amministrativo o genitori. in che modo l'ideologia dominante potesse essere sia contestata che rafforzata grazie alle azioni dei soggetti concreti operanti nelle istituzioni scolastiche, fossero essi studenti, insegnanti, personale amministrativo o genitori. Concetto marxista di ‘resistenza’ Concetto marxista di ‘resistenza’ Erickson - dai confini culturali al concetto di frontiere (agency degli attori) Erickson - dai confini culturali al concetto di frontiere (agency degli attori)

21 Studi che mostrano come una cultura d'opposizione non comporti necessariamente l'insuccesso scolastico degli alunni, perché sia i giovani immigrati che le minoranze involontarie possono esprimere culture positive e contemporaneamente raggiungere buoni risultati accademici. (Hoffman1988, Raissiguier 1994, Shamai 1987) Studi che mostrano come una cultura d'opposizione non comporti necessariamente l'insuccesso scolastico degli alunni, perché sia i giovani immigrati che le minoranze involontarie possono esprimere culture positive e contemporaneamente raggiungere buoni risultati accademici. (Hoffman1988, Raissiguier 1994, Shamai 1987) Studi che mostrano come le manifestazioni e significati assunti da forme di resistenza all'istruzione possa dipendere non solo dallo status di minoranza di un gruppo, ma anche dalla classe sociale e dai dettagli dell'ambiente politico ed economico locale. (Foley 1991, MacLeod 1987, Weis 1990) Studi che mostrano come le manifestazioni e significati assunti da forme di resistenza all'istruzione possa dipendere non solo dallo status di minoranza di un gruppo, ma anche dalla classe sociale e dai dettagli dell'ambiente politico ed economico locale. (Foley 1991, MacLeod 1987, Weis 1990)

22 Studi tesi a mostrare come le scuole e gli insegnanti stessi possano in realtà influenzare il comportamento dei giovani di minoranza, offrendo loro un ambiente in grado di ostacolare o facilitare la formazione d’identità accademica positiva e di successo. (Metz 1986, Fordham 1991) Studi tesi a mostrare come le scuole e gli insegnanti stessi possano in realtà influenzare il comportamento dei giovani di minoranza, offrendo loro un ambiente in grado di ostacolare o facilitare la formazione d’identità accademica positiva e di successo. (Metz 1986, Fordham 1991)

23 RILETTURA DEL RAPPORTO ALUNNI- INSEGNANTI: il comportamento degli studenti essendo generato da una relazione dialettica, non poteva essere considerato la semplice espressione di caratteristiche individuali dei bambini, ma andava letto come il prodotto delle interazioni in corso, di cui alunni e insegnanti erano coautori.

24 alla luce delle nuove teorie sull'identità etnica le pratiche culturali vanno considerate non come entità fisse, ereditabili in linea diretta e facile da definire, ma come realtà molteplici continuamente negoziate e rinegoziate nel corso delle interazioni sociali in contesti di rapido cambiamento culturale e politico. alla luce delle nuove teorie sull'identità etnica le pratiche culturali vanno considerate non come entità fisse, ereditabili in linea diretta e facile da definire, ma come realtà molteplici continuamente negoziate e rinegoziate nel corso delle interazioni sociali in contesti di rapido cambiamento culturale e politico.

25 Negoziazioni e situazionalità Negoziazioni e situazionalità l’identità e l'impegno accademico degli studenti di minoranza dipenderebbero non solo da macro forze sociali e culturali in grado di forgiare comportamenti e percezioni collettiva, ma anche dalle interazioni ed esperienze ordinarie vissute dai singoli allievi entro l'ambiente scolastico (i fattori locali contestuali) l’identità e l'impegno accademico degli studenti di minoranza dipenderebbero non solo da macro forze sociali e culturali in grado di forgiare comportamenti e percezioni collettiva, ma anche dalle interazioni ed esperienze ordinarie vissute dai singoli allievi entro l'ambiente scolastico (i fattori locali contestuali)

26 Un progetto di inclusione educativa in Bosnia Erzegovina

27 1. Cos’è l’inclusione? 2. Cos’è la diversità? 3. Chi è il diverso? 4. Chi è il disabile? 5. Cos’è la scuola? Quali compiti inculturativi ha? 6. Quali pratiche educative e modelli pedagogici di riferimento?

28 Etnografia multisituata e “polimorfa” Interviste a insegnanti, direttori e specialisti Interviste a insegnanti, direttori e specialisti Visite alle scuole Visite alle scuole Osservazione partecipante in classe Osservazione partecipante in classe Seminari di formazione agli operatori scuole Seminari di formazione agli operatori scuole Narrazioni insegnanti Narrazioni insegnanti

29 - La scuola è portatrice di una cultura organizzativa (attraversata da una pluralità di immaginari e codici culturali) - La scuola è un’arena in cui entrano in gioco dimensioni locali e globali - Per comprendere le rappresentazioni e pratiche degli operatori scolastici bisogna rivolgersi al contesto storico, politico-istituzionale e socio- culturale

30 Il curriculum nascosto Anche i contesti caratterizzati da elevata formalizzazione dei processi non comprendono solo apprendimenti basati su una trasmissione intenzionale e codificata ma anche apprendimenti impliciti di norme, valori e strategie di azione

31 Le rappresentazioni della diversità Tra i bambini con bisogni speciali sono compresi tutti i bambini “svantaggiati”: i “ritardati”, gli iperattivi, i bambini con “disturbi della vista”, ecc. Tra i bambini con bisogni speciali sono compresi tutti i bambini “svantaggiati”: i “ritardati”, gli iperattivi, i bambini con “disturbi della vista”, ecc. I ‘deficit’ sono intesi in senso olistico come mancanze non valutati contestualmente, categorie astratte e semplificate I ‘deficit’ sono intesi in senso olistico come mancanze non valutati contestualmente, categorie astratte e semplificate

32 Molte caratteristiche e comportamenti dei bambini iperattivi (es. alzarsi dai banchi, agitarsi, non eseguire i compiti ecc.) vengono usati dagli insegnanti per esemplificare l'insuccesso scolastico diventando il prototipo della tipologia di azioni compiute da un certo tipo di bambini definiti “problematici”. Questo tipo di meccanismo consequenziale, secondo cui quel particolare comportamento diviene un esempio delle azioni compiute dai bambini definiti iperattivi, sembra celarsi in molte delle pratiche e rappresentazioni degli insegnanti. Molte caratteristiche e comportamenti dei bambini iperattivi (es. alzarsi dai banchi, agitarsi, non eseguire i compiti ecc.) vengono usati dagli insegnanti per esemplificare l'insuccesso scolastico diventando il prototipo della tipologia di azioni compiute da un certo tipo di bambini definiti “problematici”. Questo tipo di meccanismo consequenziale, secondo cui quel particolare comportamento diviene un esempio delle azioni compiute dai bambini definiti iperattivi, sembra celarsi in molte delle pratiche e rappresentazioni degli insegnanti.

33 Osservazione partecipante in classe Gli insegnanti adottano atteggiamenti compassionevoli o buonisti ma tendono di fatto ad adottare modelli pedagogici di tipo “compensatorio” Gli insegnanti adottano atteggiamenti compassionevoli o buonisti ma tendono di fatto ad adottare modelli pedagogici di tipo “compensatorio” Molte abitudini, pratiche, caratteristiche di questi bambini sono intese come “deficitarie” e vanno modificate o compensate Molte abitudini, pratiche, caratteristiche di questi bambini sono intese come “deficitarie” e vanno modificate o compensate

34 Insuccesso scolastico legato alle mancanze o ai deficit degli allievi (vs pratiche creative ad esempio) Insuccesso scolastico legato alle mancanze o ai deficit degli allievi (vs pratiche creative ad esempio) Il successo degli allievi è legato alle loro capacità cognitive e individuali Il successo degli allievi è legato alle loro capacità cognitive e individuali Questa spiegazione permette agli educatori di collocare la responsabilità dell'insuccesso scolastico fuori dalla scuola

35 La “teoria dei difettati ” condivisa da molti operatori delle scuole prese in esame rappresenterebbe la produzione storica di un sistema interpretativo che, mentre incorpora un set di assunti impliciti sulla diversità, viene “naturalizzato” e quindi assunto per scontato nelle culture organizzative delle istituzioni educative. La “teoria dei difettati ” condivisa da molti operatori delle scuole prese in esame rappresenterebbe la produzione storica di un sistema interpretativo che, mentre incorpora un set di assunti impliciti sulla diversità, viene “naturalizzato” e quindi assunto per scontato nelle culture organizzative delle istituzioni educative.

36 Rappresentazioni del compito inculturativo della scuola Ex sistema socialista e “cultura dell’esecutività” Ex sistema socialista e “cultura dell’esecutività” Da una scuola politicizzata ad una tecnocratica Da una scuola politicizzata ad una tecnocratica La mission educativa è rappresentata dagli apprendimenti cognitivi La mission educativa è rappresentata dagli apprendimenti cognitivi

37 Il problema è relegato agli specialisti (scuola della difettologia) Il problema è relegato agli specialisti (scuola della difettologia) Obiettivi dell’integrazione saranno l’autonomia individuale più che l’educazione alla diversità (dispositivi “compensatori”) Obiettivi dell’integrazione saranno l’autonomia individuale più che l’educazione alla diversità (dispositivi “compensatori”)


Scaricare ppt "Antropologiadell’educazione. Acculturazione Acculturazione (Gran Bretagna) L’insieme dei processi attraverso cui due o più culture entrano in contatto."

Presentazioni simili


Annunci Google