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“Umanizzazione del mondo della salute e della sofferenza”

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Presentazione sul tema: "“Umanizzazione del mondo della salute e della sofferenza”"— Transcript della presentazione:

1 “Umanizzazione del mondo della salute e della sofferenza”
Roma, 6 giugno 2011 Fr. José Carlos Bermejo

2 José Carlos Bermejo Higuera
Parliamo di disumanizzazione Fondamenti dell’umanizzazione Cosa significa umanizzare la salute… Ambiti dell’umanizzazione… Umanizzare le cure e i rapporti José Carlos Bermejo Higuera

3 Introduzione

4 Il problema etico fondamentale è la “disumanizzazione”.
Introduzione Il problema etico fondamentale è la “disumanizzazione”.

5 Introduzione Si é soliti pensare spontaneamente alla “spersonalizzazione” dell’attenzione.

6 Introduzione La disumanizzazione è una questione etica più complessa della mancanza di affetto o tenerezza nell’attenzione.

7 Parliamo di disumanizzazione

8 La lamentela per la disumanizzazione è universale.
Parliamo di disumanizzazione La lamentela per la disumanizzazione è universale.

9 Gli effetti della disumanizzazione hanno nomi propri.
Parliamo di disumanizzazione Gli effetti della disumanizzazione hanno nomi propri. Si sente piangere

10 L’impegno di umanizzare è universale.
Parliamo di disumanizzazione L’impegno di umanizzare è universale. Un mondo più umano

11 Parliamo di disumanizzazione
1. Tecnificare i procedimenti di aiuto in situazione di dipendenza e di malattia. +

12 ed eccesso di burocrazia.
Parliamo di disumanizzazione + +2 Spersonalizzazione ed eccesso di burocrazia. Dottore, ci sono cinquantadue in sala di attesa Allora li faccia passare in gruppi di quattro

13 DISUMANIZZAZIONE + + 3 bisogno e vulnerabilità.
Parliamo di disumanizzazione DISUMANIZZAZIONE + + 3 bisogno e vulnerabilità. E quando globalizzeranno la richezza?

14 DISUMANIZZAZIONE + + 4 Complessità del mondo socio- sanitario.
Parliamo di disumanizzazione DISUMANIZZAZIONE + + 4 Complessità del mondo socio- sanitario.

15 DISUMANIZZAZIONE + + 5 Criteri “economicisti”
Parliamo di disumanizzazione DISUMANIZZAZIONE + + 5 Criteri “economicisti”

16 DISUMANIZZAZIONE + + 6 Scarsità di mezzi e risorse…
Parliamo di disumanizzazione DISUMANIZZAZIONE + + 6 Scarsità di mezzi e risorse…

17 DISUMANIZZAZIONE + + 7 Situazione socio-politica… corruzione.
Parliamo di disumanizzazione DISUMANIZZAZIONE + + 7 Situazione socio-politica… corruzione.

18 Parliamo di disumanizzazione
+ +8 La natura del proprio lavoro: logorio professionale (burn-out).

19 Parliamo di disumanizzazione
+9 Esercizio di un potere senza cuore: pressione assistenziale del Direttivo e del sistema di protezione e delle aziende che offrono servizi.

20 Parliamo di disumanizzazione
+ +10 Intervento parziale, iperspecializzato, frammentato…

21 Fondamenti dell’umanizzazione

22 Fondamenti dell’umanizzazione
Dignità ontologica: Ciò che è stimato per se stesso, non come derivato da qualcos’altro (lat.)

23 Fondamenti dell’umanizzazione
Dignità etica: Kant: “Agisci verso gli altri in modo che gli altri possano agire nello stesso modo verso chiunque”. “Agisci in modo da trattare l'uomo così in te come negli altri sempre anche come fine, non mai solo come mezzo ".

24 Fondamenti dell’umanizzazione
Dignità: - “Forma di comportarsi” (etica) - e “importanza di un essere indipendentemente dal suo comportamento” (ontologica).

25 Fondamenti dell’umanizzazione
Fede cristiana: dignità dell’essere creatura a immagine di Dio. Fondamento dei diritti umani. (1948) “Dignità intrinseca”.

26 Fondamenti dell’umanizzazione
Dove si dà la divisione tra dignità e qualità? Introdurre il concetto di qualità nella riflessione sulla dignità della vita quando si presenta fragile, costituisce una sfida per il discernimento etico individuale e collettivo.

27 Cosa significa umanizzare

28 Cosa significa umanizzare
«Un sistema sanitario “umanizzato” è quello in cui la ragion d’essere è stare al servizio della persona e, pertanto, un sistema pensato e concepito in funzione dell’essere umano. Affinchè questo si realizzi ci dev’essere un sistema sanitario che protegga e promuova la salute, che corregga le discriminazioni di qualsiasi tipo, che offra partecipazione al cittadino e, in definitiva, che garantisca la salute di tutti i cittadini». (Francesc Raventós, Director General del INSALUD, 1984).

29 Cosa significa umanizzare
Il termine UMANIZZARE Deriva dalla classica “Umanarsi” e si riferisce sia all’Incarnazione del Verbo Divino (Dio fatto uomo), sia ad una maggior vicinanza, affabilità e tenerezza verso i nostri simili.

30 Non è lo stesso: esser umano che vivere umanamente.
Cosa significa umanizzare Il termine UMANIZZARE Non è lo stesso: esser umano che vivere umanamente.

31 Cosa significa umanizzare
“Rendere qualcuno o qualcosa, umano, familiare ed affabile, ammorbidire se stesso, rasserenarsi, farsi benigno”.

32 Cosa significa umanizzare
“Umanizzare è una questione etica; ha a che vedere con i valori, con la ricerca del bene della persona che si incontra, e di se stessi nella relazione. Umanizzare consiste nell’utilizzare la tecnica per lottare contro le avversità della vita impregnandola di valori ed atteggiamenti genuinamente umani, in armonia con la dignità umana”.

33 Cosa significa umanizzare
Umanizzare comporta dotare le relazioni di: competenza tecnica, competenza relazionale, competenza emozionale, competenza etica, competenza spirituale, competenza culturale, efficacia, efficienza, gratificazione personale e promozione della salute olistica.

34 Più cuore in quelle mani
Cosa significa umanizzare Più cuore in quelle mani

35 Aree ed ambiti dell’umanizzazione

36 Aree ed ambiti dell’umanizzazione
CULTURALE. Rispetto per la vita, per la sofferenza e la morte nella cultura, educazione alla salute.

37 POLITICO-ECONOMICO. Giusta distribuzione dei mezzi, accessibilità.
Aree ed ambiti dell’umanizzazione POLITICO-ECONOMICO. Giusta distribuzione dei mezzi, accessibilità.

38 Aree ed ambiti dell’umanizzazione
STRUTTURALE. Edifici.

39 ASSISTENZIALE. Centralità dell’usuario, considerazione olistica.
Aree ed ambiti dell’umanizzazione ASSISTENZIALE. Centralità dell’usuario, considerazione olistica.

40 ETICO. CAE (Comitati di etica assistenziale).
Aree ed ambiti dell’umanizzazione ETICO. CAE (Comitati di etica assistenziale).

41 Aree ed ambiti dell’umanizzazione
RELAZIONALE. Esercizio del potere, lavoro interdisciplinare, atteggiamenti ed abilità.

42 Aree ed ambiti dell’umanizzazione
FORMAZIONE DEI PROFESSIONISTI. Inclusione di temi che superino la medicina biologicista.

43 PERSONALE. Autostima, maturità, cura di sé
Aree ed ambiti dell’umanizzazione PERSONALE. Autostima, maturità, cura di sé

44 L’AMBITO ASSISTENZIALE – RELAZIONALE
Aree ed ambiti dell’umanizzazione L’AMBITO ASSISTENZIALE – RELAZIONALE … dell’ATTENZIONE impregna tutti gli altri.

45 Umanizzare le cure e i rapporti

46 Umanizzare le cure e i rapporti
AMBITO RELAZIONALE: L’intelligenza accademica non è sufficiente per gestire i conflitti. I sentimenti influiscono sulla salute, sui valori… (Hume, Zubiri, Scheler, Smith) Il “dato morbido ” delle relazioni (i sentimenti) ha “conseguenze dure” sulle persone, sui gruppi e sul mondo.

47 Umanizzare le cure e i rapporti
INTELLIGENZA EMOZIONALE: COMPETENZE PERSONALI Coscienza di se stessi Autocontrollo emozionale Motivazione. COMPETENZE SOCIALI Empatia Abilità sociali.

48 Umanizzare le cure e i rapporti
COMPETENZA RELAZIONALE: Sapere Conoscenze Saper fare Abilità Saper essere Atteggiamenti

49 Umanizzare le cure e i rapporti
Addestrarsi nelle abilità:

50 Umanizzare le cure e i rapporti
Interiorizzare atteggiamenti:

51 Umanizzare le cure e i rapporti
Acquisire conoscenze: Relazione di aiuto/counselling. Bioetica. Etc.

52 Umanizzare le cure e i rapporti
Intelligenza emozionale AUTOCONOSCENZA: - “Conosci te stesso”: emozioni, fragilità, possibilità. - Introspezione guidata. - Integrazione della propria ombra. (C. Jung)

53 UNA CORNICE TOTALMENTE INADEGUATA
Racconto UNA CORNICE TOTALMENTE INADEGUATA Un anziano che aveva un problema di miopia, si considerava un esperto di critica d’arte.

54 UNA CORNICE TOTALMENTE INADEGUATA
Racconto UNA CORNICE TOTALMENTE INADEGUATA Un giorno, mentre visitava un museo con sua moglie ed alcuni amici, si rese conto d’aver dimenticato a casa gli occhiali e non poteva vedere i quadri con chiarezza. Nondimeno questo non gli impedì di manifestare le sue forti opinioni. Non appena entrarono nella galleria, cominciò a criticare i differenti dipinti. Nel fermarsi dinanzi a ciò che riteneva essere un ritratto a corpo intero, iniziò a criticarlo.

55 Racconto Con aria di superiorità disse:
- La cornice è completamente inadeguata per il quadro. L’uomo è vestito in forma molto ordinaria e cenciosa. In realtà l’artista commise un errore imperdonabile nel selezionare un soggetto così volgare e sporco per il suo ritratto. È una mancanza di rispetto.

56 Racconto L’anziano continuò il suo sproloquio senza fermarsi fino a quando sua moglie riuscì a dirgli a voce bassa: - Caro, stai guardando uno specchio.

57 Umanizzare le cure e i rapporti
Intelligenza emozionale AUTOCONTROLLO EMOZIONALE: - Conoscere i sentimenti per controllarli. - Realizzare un processo di integrazione: prendere coscienza, chiamare per nome, accettare, incannallare, esprimere assertivamente.

58 Racconto Emozioni secondarie
In un regno incantato dove gli uomini mai possono giungere o forse dove gli uomini transitano eternamente senza darsene conto.... In un regno incantato dove le cose intangibili divengono concrete… C’era una volta… uno stagno meraviglioso Era una laguna di acqua cristallina e pura dove nuotavano pesci di tutti i colori esistenti e dove le tonalità del verde si riflettevano permanentemente….

59 Racconto Fino a questo stagno magico e trasparente si avvicinarono per fare il bagno, facendosi muta compagnia, la tristezza e la furia. Le due rispogliarono ed entrarono nude nello stagno. La furia, impaziente (come sempre è la furia), con urgenza – senza sapere perché- si bagnò rapidamente e più rapidamente ancora, uscì dall’acqua… Però la furia è cieca o per lo meno non distingue chiaramente la realtà cos’ che, nuda e di fretta, si mise, nell’uscire, i primi indumenti che trovò…

60 Racconto E successe che questi abiti non erano suoi ma erano della tristezza…. E così, vestita di tristezza, la furia se ne andò. Molto calma e molto serena, disposta come sempre a rimanere nel luogo dove si trova, la tristezza terminò il suo bagno e senza alcuna fretta (o per meglio dire senza la coscienza dello scorrere del tempo) con pigrizia e lentezza, uscì dallo stagno. Sulla riva s’avvide che i suoi indumenti non c’erano.

61 Racconto Come tutti sappiamo, se c’è qualcosa che alla tristezza non piace è ritrovarsi nuda, così che si mise gli unici indumenti che stavano vicino allo stagno, i vestiti della furia. Raccontano che da allora, molte volte, uno s’incontra con la furia, cieca, crudele, terribile e fastidiosa, ma se ci diamo il tempo di guardare bene, scopriamo che questa furia che vediamo è solo un travestimento e che dietro al travestimento di furia, in realtà….sta nascosta la tristezza.

62 Umanizzare le cure e i rapporti
Intelligenza emozionale MOTIVAZIONE: - Bisogni e motivazione. (Maslow) - Ricerca del senso. (Frankl) - Speranza: constitutivum. - Fattori motivazionali intrinseci ed estrinseci. (Herberg)

63 Umanizzare le cure e i rapporti
Intelligenza emozionale EMPATIA: - Atteggiamento - Processo attivo, cosciente, intenzionale. * Comprendere + trasmettere comprensione.

64 Racconto PAGANINI C’era una volta un gran violinista chiamato Paganini. Alcuni dicevano che era molto particolare. Altri che era soprannaturale. Le note magiche che uscivano dal suo violino avevano un suono differente. Per questo nessuno voleva perdere l’occasione di seguire un suo spettacolo. Una notte lo scenario di un auditorio ripieno di ammiratori sera pronto a riceverlo.

65 Racconto L’orchestra entrò e fu applaudita. Il direttore ricevette ovazioni. Però quando apparve la figura di Paganini, trionfante, il pubblico delirò ed applaudiva senza smettere. Paganini collocò il violino sulla spalla e quello che seguì è indescrivibile. Bianche e nere, fuse e semifuse, crome e semicrome sembravano avere ali e volare al tocco di quelle dita incantate. Improvvisamente un suono strano interruppe il sogno della platea. Una delle corde del violino di Paganini si ruppe.

66 Racconto Il direttore si fermò. L’orchestra si fermò. Ma Paganini no. Guardando la sua partitura, continuò ad estrarre suoni deliziosi da un violino con problemi. Il direttore e l’orchestra, ammirati, ripresero a suonare. Il pubblico si calmò.

67 Racconto All’improvviso, un altro suono perturbatore attrasse l’attenzione dei presenti. Un’altra corda del violino di Paganini si ruppe. Il direttore si fermò nuovamente. L’orchestra si fermò nuovamente. Paganini no. Come se nulla fosse accaduto, dimenticò le difficoltà e seguitò arrancando suoni impossibili. Il direttore e l’orchestra, impressionati, ripresero a suonare. Paganini è il simbolo di...

68 Umanizzare le cure e i rapporti
Regolare il grado di implicazione: EMPATIA Né simpatia. Né indifferenza. Né ec-patia. Impossibilità di neutralità affettiva.

69 Umanizzare le cure e i rapporti
Intelligenza emozionale ABILITÀ SOCIALI - Ascolto attivo. - Risposta empatica. - Personalizzazione. - Confronto. - Persuasione. - Intenzione paradossale. - Incitare all’azione (aderenza). - Autorivelazione. - Immediatezza.

70 Racconto ASSEMBLEA NELLA FALEGNAMERIA
Raccontano che, a mezzanotte, ci fu in falegnameria una strana assemblea. Gli attrezzi si erano riuniti per sistemare le differenze che non li lasciavano lavorare. Il Martello pretese di esercitare la presidenza della riunione, però subito l’assemblea gli notificò che avrebbe dovuto rinunciare. -Non puoi presiedere, Martello - disse il portavoce dell’assemblea- fai troppo rumore e passi tutto il tempo colpendo.

71 Racconto Il Martello riconobbe la propria colpa però propose:
- Se non presiedo, chiedo che sia espulso anche il Tornio, visto che bisogna fargli fare molti giri perché serva a qualcosa. Il Tornio disse che accettava la propria espulsione però pose una condizione: - Se me ne vado, espellete anche la Lima, visto che è molto aspra nel suo trattamento e sempre ha frizioni con gli altri.

72 Racconto La lima disse che non se ne andava se non fosse stato espulso il Metro. Affermò: Il Metro passa tutto il tempo misurando gli altri a sua misura come se fosse l’unico perfetto. Mentre la riunione era in un momento tanto delicato, apparve inaspettatamente il Falegname che indossò il suo grembiule ed iniziò il suo lavoro.Utilizzò il martello, la lima, il metro ed il tornio. Lavorò il legno fino a terminare un mobile. Finito il suo lavoro se ne andò.

73 Racconto Quando la falegnameria tornò deserta, l’Assemblea riprese la discussione. Fu allora che la Sega, che ancora non aveva preso la parola, disse: Signori, è stato dimostrato che abbiamo dei difetti però il falegname lavora con le nostre qualità; sono loro che ci rendono efficaci. Pertanto propongo che non guardiamo tanto ai nostri punti deboli e che ci concentriamo sull’utilità dei nostri punti forti.

74 Racconto L’Assemblea avvalorò quindi che il Martello era forte; che il Tornio univa e dava forza; che la Lima era speciale per affinare e limare le asperità; ed osservarono che il Metro era preciso ed esatto. Si sentirono orgogliosi dei propri punti di forza e di lavorare assieme.

75 Stile centrato nella persona
E quando globalizzeranno la richezza?

76 A mo’ di conclusione “Umanizzazione” è un problema etico fondamentale: ha a che vedere con i VALORI.

77 A mo’ di conclusione “Disumanizzazione”: non solo questione etica, ma anche psicologica, politica, economica… e di salute dei professionisti.

78 Grazie! José Carlos Bermejo www.humanizar.es


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