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IL SERVIZIO SOCIALE SI PONE NEL PANORAMA DELLE SCIENZE SOCIALI CON L'OBIETTIVO DI CONOSCERE PER INTERVENIRE.

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Presentazione sul tema: "IL SERVIZIO SOCIALE SI PONE NEL PANORAMA DELLE SCIENZE SOCIALI CON L'OBIETTIVO DI CONOSCERE PER INTERVENIRE."— Transcript della presentazione:

1 IL SERVIZIO SOCIALE SI PONE NEL PANORAMA DELLE SCIENZE SOCIALI CON L'OBIETTIVO DI CONOSCERE PER INTERVENIRE

2 IL SERVIZIO SOCIALE Le fonti dell’elaborazione teorica si trovano nella: * teoria per la pratica * teoria per la pratica * teoria della pratica * teoria della pratica

3 IL SERVIZIO SOCIALE scienza teorico-pratica, inserita nel novero delle scienze sociali scienza teorico-pratica, inserita nel novero delle scienze sociali in quanto si interessa di problemi che riguardano l’individuo in rapporto al suo contesto sociale” (Dal Pra, 1996)

4 IL METODO percorso (via, cammino) che, articolato secondo criteri opportuni (‘procedere razionale’), conduce al raggiungimento di obiettivi predefiniti (‘per raggiungere mete prefissate’) Ferrario 1996 (‘per raggiungere mete prefissate’) Ferrario 1996

5 IL METODO “concatenazione logica di operazioni poste per raggiungere determinati obiettivi” “concatenazione logica di operazioni poste per raggiungere determinati obiettivi” (Bianchi, 1985)‏

6 IL METODO “schema mentale che deve orientare, guidare il cammino per giungere al conseguimento di uno scopo” (Ponticelli, 1996)‏ “schema mentale che deve orientare, guidare il cammino per giungere al conseguimento di uno scopo” (Ponticelli, 1996)‏

7 IL METODO Dai metodi Dai metodi casework, groupwork, communitywork AL METODO UNITARIO

8 IL METODO  dal modello medico studio- diagnosi- trattamento” al modello processuale

9 IL METODO – LE FASI  conoscitivo /descrittiva,  valutativo decisionale,  attuativa  di verifica in itinere  di conclusione

10 MODELLO Un oggetto o termine atto a fornire un conveniente schema di punti di riferimento ai fini della riproduzione, dell'imitazione, talvolta dell'emulazione

11 TEORIA Formulazione sistematica di principi generali relativi a una scienza, arte o branca del sapere, e anche delle deduzioni che da tali principi si possono ricavare per via puramente logica

12 MODELLO/ TEORIA La teoria fornisce i presupposti sulla base dei quali si può costruire un modello per la pratica.

13 MODELLO/ TEORIA  Il modello riceve dalla teoria una struttura analitica  consente un esame dei quesiti che, di volta in volta, si pongono nell'operatività professionale.

14 MODELLO/ METODOLOGIA  è necessario sia garantita la congruenza tra principi e valori della professione e fondamenti della teoria  va sperimentata un'adattabilità del modello alle esigenze concrete dell'operatività.

15  fondamentale che, indipendentemente dal modello adottato, venga sempre mantenuto un corretto procedimento metodologico a garanzia della scientificità

16 Modello e metodologia sono due elementi complementari e inscindibili nell'azione professionale, entrambi fondamentali, ma insufficienti se utilizzati da soli:  non è corretto riferirsi ad un modello teorico senza calarlo nel processo metodologico,  non è possibile seguire quest'ultimo senza fare riferimento a un modello.

17 Modello teorico GABBIA CHE LIMITA E COSTRINGE O PROSPETIVA DA CUI OSSERVARE E CON CUI LEGGERE LA REALTA’ ?

18 Scelta del modello Eclettismo o Modello unico?

19 I precedenti storici  Goldstein  Pincus e Minahan  Maluccio  Germain

20 Goldstein  il concetto di sistema sociale favorisce un approccio flessibile che si correla al problema di cui l’assistente sociale si deve occupare;  sensibilizza l'operatore sociale ai rapidi mutamenti nella composizione e nell'equilibrio di un sistema particolare

21  rende possibile sia favorire il cambiamento sia rispettare le condizioni che permettono al sistema di mantenersi abbastanza stabile da reggere quel cambiamento.

22 Goldstein Adottare questa chiave di lettura consente di:  ridefinire il ruolo e i compiti del servizio sociale,  portare ad un superamento dei confini esistenti tra i metodi tradizionali,  potenziare l'approccio metodologico che viene definito come processo di problem solving,

23  ridefinire l'obiettivo dell'aiuto «[...] non solo nel risolvere il problema manifesto ma, e questa è la cosa più importante, nel sollecitare le possibilità del sistema utente di sviluppare le capacità necessarie a risolvere quel problema specifico e, in seguito, altri problemi che la vita gli potrà riservare»

24 Goldstein l'orientamento sistemico orienta la professione  a non spiegare i problemi, di qualsiasi natura essi siano, in termini unidimensionali,  a riflettere sulla complessità, sulle reciproche influenze dei vari aspetti della vita sociale, politica, economica ecc.,

25 a concepire le comunità come entità non solo geografiche o politiche, ma «[...] come comunità organizzate che possono essere caratterizzate dal complesso di valori, gruppi e istituzioni sociali che le compongono»

26 Pincus e Minahan necessità di :  superare l'idea che «[...] gli assistenti sociali si specializzino in una sola dimensione del sistema: individuo, piccolo gruppo o comunità»  Non guardare il problema "in se", ma per quello che significa all'interno della famiglia, per le reazioni che provoca, per le risorse che possono essere attivate nella soluzione dello stesso ecc.

27 Pincus e Minahan  il problema non viene considerato un "attributo" della persona, ma piuttosto il frutto di un'interazione tra gli elementi della situazione sociale in cui questa vive.  si indirizza l'attenzione dell'assistente sociale sul rapporto esistente tra le difficoltà personali e i problemi pubblici ad esse collegati.

28 Pincus e Minahan  il problema non viene considerato un "attributo" della persona, ma piuttosto il frutto di un'interazione tra gli elementi della situazione sociale in cui questa vive.  si indirizza l'attenzione dell'assistente sociale sul rapporto esistente tra le difficoltà personali e i problemi pubblici ad esse collegati.

29 Maluccio  critica il servizio sociale che, soprattutto per il trattamento dei casi, ha fatto riferimento a un modello di tipo medico  ribadisce la necessità che questa professione utilizzi «[...] un nuovo -e forse decisamente diverso -quadro di riferimento teorico e metodologico valido per l'intero campo del servizio sociale»

30 Maluccio  riprende le proposizioni fondamentali dell ' ecologia che fanno riferimento implicito alla teoria dei sistemi e ne utilizzano le proprietà.  Si utilizzano i concetti di sistema aperto, di interazione e retroazione, di equilibrio dinamico, di contesto e vengono analizzate le implicazioni dell'adozione di questa "metafora ecologica" a livello di diagnosi sociale e di valutazione della situazione.

31 Maluccio la situazione della persona si deve valutare considerando:  le esigenze e le capacità della stessa;  le caratteristiche più significative del suo ambiente e i rapporti tra le stesse;  le risorse e carenze della comunità;  i punti di conflitto tra la persona e le strutture istituzionali.

32 Maluccio L'esame della situazione sociale di un utente porta a valutare insieme alla persona il tipo di intervento più utile per facilitare non solo la crescita sua, ma anche quella dell'ambiente

33 GERMAIN Il modello esistenziale elaborato da Germain e Gitterman, si rifà anch'esso alla prospettiva ecologica, riprendendone in particolare il concetto di adattamento tra organismo e ambiente.

34 GERMAIN 'adattamento come «[...] un processo attivo e creativo mediante il quale gli esseri umani modificano le loro condizioni ambientali per renderle conformi ai loro bisogni e alle loro aspirazioni e viceversa cambiano attivamente se stessi per adeguarsi alle richieste accettabili o immutabili dell'ambiente»

35 GERMAIN Il comportamento umano può dunque essere influenzato sia dalle sfide ambientali, che dai legami presenti tra due o tutti i membri di quel sistema di rapporti che è la rete sociale.

36 GERMAIN  l'ambiente sociale, umano “ si colloca a vari livelli di organizzazione che vanno dal rapporto diadico alla società stessa e centrano la loro attenzione «sulle reti sociali e sulle organizzazioni burocratiche dal momento che toccano da vicino il servizio sociale»

37 GERMAIN importanza al concetto di ciclo vitale e di crisi come fattori che possono portare stress e spingere l'utente a rivolgersi al servizio.

38 GERMAIN l'assistente sociale deve essere sempre attento a tutte quelle forze (politiche sociali ed economiche, tendenze demografiche, sviluppi tecnologici ed evoluzioni culturali ecc.) che hanno un impatto significativo sulla pratica e che possono richiedere un impegno professionale diretto a«[...] influenzare l'organizzazione per giungere al cambiamento di quelle strutture e di quelle pratiche che possono avere un effetto contrario o che non riescono a soddisfare un bisogno»

39 VERSO LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO MODELLO il modello sistemico relazionale non è uguale a terapia familiare, ma comporta l'utilizzo di premesse teoriche specifiche nella pratica di servizio sociale

40 VERSO LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO MODELLO CONGRUENZA PRINCIPI E VALORI Teorie delle Teorizzazione scienze soc. della prassi MODELLO TEORICO PER LA PRATICA

41 VERSO LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO MODELLO TEORIE UTILIZZATE:  teoria dei sistemi e seconda cibernetica,  pragmatica della comunicazione umana,  studio delle famiglie e dell'organizzazione

42 VERSO LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO MODELLO COERENZA CON I PRINCIPI DE SERVIZIO SOCIALE: rispetto della persona umana nella sua dignità e libertà, che si traduce in atteggiamenti, quali l'accettazione e l'autodeterminazione

43 VERSO LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO MODELLO COERENZA CON I PRINCIPI DE SERVIZIO SOCIALE:  non giudizio  particolarizzazione  creatività, inventività, sperimentazione

44 VERSO LA COSTRUZIONE DI UN NUOVO MODELLO COERENZA CON I PRINCIPI DE SERVIZIO SOCIALE:  globalità  interdisciplinarietà  disponibilità al cambiamento

45 Intervento sistemico  complessità dei fenomeni sociali  multifattorialità  attenzione alla globalità  considerazione del contesto  tridimensionalità  congruenza con i principi e i valori

46 SISTEMA SI DEFINISCE COME L'INSIEME DEGLI ELEMENTI ORGANIZZATI IN VISTA DI UNO SCOPO, IN GRADO DI EFFETTUARE SCAMBI CON L'AMBIENTE E DI OPERARE TRASFORMAZIONI" SI DEFINISCE COME L'INSIEME DEGLI ELEMENTI ORGANIZZATI IN VISTA DI UNO SCOPO, IN GRADO DI EFFETTUARE SCAMBI CON L'AMBIENTE E DI OPERARE TRASFORMAZIONI"

47 I SISTEMI WATZLAWICK AFFERMA CHE: "GLI OGGETTI SONO COMPONENTI O PARTI DEL SISTEMA; GLI ATTRIBUTI SONO LE PROPRIETA' DEGLI OGGETTI; LE RELAZIONI TENGONO INSIEME IL SISTEMA"

48 PROPRIETA' DEI SISTEMI TOTALITA' qualsiasi cambiamento in una parte del sistema provoca un cambiamento in tutte le parti e nel sistema stesso. qualsiasi cambiamento in una parte del sistema provoca un cambiamento in tutte le parti e nel sistema stesso. NON SOMMATIVITA‘ un sistema non coincide direttamente con la somma delle sue parti un sistema non coincide direttamente con la somma delle sue parti  

49 OMEOSTASI Un'informazione che vada dall'emittente al ricevente, comporta una successiva informazione di ritorno (feed-back) da quest'ultimo all'emittente.

50 EQUIFINALITA’ gli stessi risultati possono avere origini diverse, cosi' come ad origini uguali non corrispondono risultati analoghi

51  Ogni informazione di ritorno può avere due effetti: o fa raggiungere e mantenere la stabilità (omeostasi) del sistema, ed è quindi negativa ( dice no al cambiamento), oppure è positiva, provoca una perdita di stabilita e di equilibrio nel sistema, favorendo un cambiamento (trasformazione).

52  Poichè i sistemi scambiano continuamente informazioni al proprio interno e con l'esterno, ognuna di queste dovrà essere incamerata, elaborata e confrontata con i modelli organizzativi che, in base a questo processo, potranno avere una conferma (omeostasi) o una spinta alla trasformazione.

53 Trasformazione e omeostasi costituiscono due processi complementari necessari alla vita del sistema.

54 Quando l'autoregolazione non funziona, si ha come conseguenza:  il prevalere di processi trasformativi che possono portare alla dissoluzione del sistema;  un irrigidimento, una sclerotizzazione del sistema, che così perde flessibilità, fornendo risposte ripetitive, sempre meno efficaci e coerenti.

55 CARATTERISTICHE DEL SISTEMA  Relazioni con l'ambiente  Articolazione in sottosistemi  Variabili di input ed output  Relazioni tra le variabili  Aspetti dinamici

56 Variabili politiche Variabili economiche Variabili culturali organizzazione servizio fam.estesa famiglia altri servizi volontar i scuola lavoro amici AMBIENTE SOCIALE ass. socialeutente

57 prospettiva istruttiva prospettiva istruttiva  si basa su un’idea di controllo unilaterale dell’intervento  prevede un approccio strategico  l’operatore agisce in una logica lineare utilizzando strumenti tecnici di cui è stata precedentemente verificata la validità scientifica e che vengono pertanto ritenuti di per sé capaci di produrre risultati se il processo è attuato correttamente

58 prospettiva della costruzione sociale prospettiva della costruzione sociale  le relazioni interpersonali e i rapporti fra individui o gruppi di individui e ambiente sono mediati dall’attività simbolica dei soggetti coinvolti,  i sistemi di significato sono influenzati dalle interazioni a cui i soggetti stessi partecipano e dalle appartenenze sociali che li caratterizzano

59 Co-evoluzione L’operatore è considerato parte costitutiva del più ampio sistema di relazioni entro il quale interviene ed il suo intervento può avere effetti che vanno oltre l’individuo.


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