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Istituto di Istruzione Superiore “CHINO CHINI” Borgo San Lorenzo

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Presentazione sul tema: "Istituto di Istruzione Superiore “CHINO CHINI” Borgo San Lorenzo"— Transcript della presentazione:

1 Istituto di Istruzione Superiore “CHINO CHINI” Borgo San Lorenzo
RELAZIONE FINALE DIPERSIONE SCOLASTICA A.S /2012 Relatrice: Prof.ssa Daniela Maimone FUNZIONE STRUMENTALE PER L’OBBLIGO SCOLASTICO E LA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE Relativamente agli anni scolastici 2007/2008; 2009/2010; 2010/2011 ; 2011/2012 Proporre soluzioni convincenti è un'esperienza stimolante. L'obiettivo da raggiungere non è solo quello di convincere gli spettatori, ma anche di spingerli a intraprendere un'azione. Utilizzare la formula "Fatto - Azione proposta – Vantaggio" della Dale Carnegie Training® per creare presentazioni efficaci in grado di motivare gli spettatori e di spingerli ad agire. Borgo San Lorenzo, 9 Giugno 2012

2 Cosa succede a livello nazionale
Dati nazionali mostrano un elevato fattore di dispersione scolastica. L’Istituto di Istruzione Superiore Chino Chini adotta, tra le proprie finalità, la lotta alla dispersione scolastica, contrastando il più possibile e con il maggior numero e varietà di mezzi l’abbandono in età di obbligo scolastico e formativo pur con la consapevolazza che i dati del territorio si possono discostare più o meno significativamente dalla media nazionale a causa soprattutto della contestualizzazione territoriale (alto numero di studenti stranieri ed extracomunitari, tipologia di utenza scolastica e ambiente socio-culturale familiare di provenienza) Iniziare la presentazione con una frase di sicuro effetto. Scegliere un episodio che catturi l'attenzione del pubblico. I fatti concreti sono la prova che supporta l'azione e dimostra il vantaggio inerente. L'introduzione di un episodio in grado di motivare gli spettatori consentirà di prepararli ad intraprendere l'azione proposta.

3 Azione proposta L’Istituto Chino Chini propone una gamma di POSSIBILITA’ DI SCELTA per il contrasto alla dispersione scolastica Le insegnanti incaricate di funzione strumentale per la dispersione e per l’orientamento formativo agiscono in prima persona nei casi di potenziale abbandono, incontrando tempestivamente gli studenti a rischio dispersione e le loro famiglie e mettendoli nelle condizioni di capire che esiste una strada alternativa all’abbandono scolastico. Illustrare un piano di azione breve e preciso. È necessario immaginare la risposta positiva e attiva del pubblico per poter trasmettere questa immagine agli spettatori. Esporre il piano di azione con fiducia e sicurezza per spingere il pubblico all'azione.

4 Vantaggi Consistente riduzione del numero dei ragazzi dispersi in riferimento ai dati nazionali Rinforzo delle abilità, capacità e competenze di base dei ragazzi destinatari degli interventi Aumento dell’autostima degli studenti e della motivazione estrinseca all’apprendimento in favore di un futuro successo formativo nell’ambito dell’istruzione e della formazione Per completare la formula "Fatto - Azione proposta – Vantaggio" della Dale Carnegie Training®, esporre i vantaggi che l'azione proposta presenta per gli spettatori. Considerare gli interessi, le necessità e le preferenze del pubblico. Dimostrare la validità dei vantaggi proposti utilizzando prove concrete e attendibili, ad esempio statistiche, dimostrazioni, testimonianze, episodi, analogie e prove materiali.

5 LA DISPERSIONE SCOLASTICA Come agisce il “Chino Chini”
La lotta alla dispersione scolastica avviene in più momenti di lavoro e vede diverse persone coinvolte. In un primo momento, la funzione strumentale per l’obbligo scolastico e la prevenzione della dispersione raccoglie le indicazioni dei singoli consigli di classe relativamente agli alunni a rischio, telefona, fissa appuntamenti, incontra personalmente gli studenti individuati e progetta con loro un percorso per rimettere in “carreggiata” l’alunno che non ha più voglia di venire a scuola. In una seconda fase, i dati relativi ad ogni ragazzo vengono trasferiti alle funzioni strumentali per l’orientamento formativo, al fine di ri-orientare gli studenti che hanno intrapreso un iter scolastico diverso dalle loro attitudini di studio. Infine, ma non da ultimo, sono attivati i contatti con i CPI e le agenzie formative. In corso d’opera, si crea una fitta rete di collegamenti fra tutti i soggetti coinvolti tale per cui il lavoro, una volta avviato, non si svolge in maniera gerarchica, ma secondo una visione sistemica.

6 a.s. 2011/2012 Lotta alla dispersione

7 LA DISPERSIONE SCOLASTICA A.S.2011/2012
FASE 1: Raccolta dati Raccolta, a mezzo modulo allegato a circolare interna, dei nominativi di ragazzi a rischio dispersione segnalati dai coordinatori di classe (per frequenza sporadica o scarsa, difficoltà scolastiche e/o relazionali, informazioni pervenute) Raccolta, tramite la segreteria didattica, dei nominativi di studenti le cui famiglie non hanno regolarizzato l’iscrizione o le cui scuole medie di provenienza hanno inoltrato dati relativi a un potenziale abbandono Raccolta nominativi segnalati dalla funzione strumentale per l’orientamento formativo

8 LA DISPERSIONE SCOLASTICA A.S.2011/2012
FASE 2: Attivazione contatti Attivazione contatti telefonici con gli studenti segnalati e con le loro famiglie anche attraverso la collaborazione di interpreti per gli studenti stranieri e delle ambasciate italiane all’estero Attivazione contatti con i CPI Attivazione contatti con le Agenzie Formative del territorio

9 LA DISPERSIONE SCOLASTICA A.S.2011/2012
FASE 3: Smistamento dati Individuazione alunni in obbligo scolastico Individuazione alunni in obbligo formativo Individuazione alunni che hanno già assolto l’obbligo formativo

10 LA DISPERSIONE SCOLASTICA A.S.2011/2012
FASE 4: Attivazione strategie di recupero A) Incontri con gli studenti segnalati e con le loro famiglie Presentazione dello “Sportello Orientamento” all’interno della struttura didattica Presentazione degli altri corsi di “Istruzione” presenti sul territorio Presentazione del “Progetto di Istituto” (metodi di rinforzo delle abilità di base PAS Feuerstein, corsi di recupero pomeridiani, laboratori creativi, alternanza scuola/lavoro) Presentazione dei corsi di “Formazione Professionale” in attivazione sul territorio (solo per studenti in obbligo formativo che hanno già superato l’obbligo scolastico) Presentazione, ed eventuale successiva attivazione a seguito di consenso da parte delle famiglie, di “Progetti di Istruzione Domiciliare” per gli studenti obbligati, per motivi di salute, a restare a casa per almeno 30 giorni Segnalazione nominativi ai CPI Individuazione degli studenti che non assolvono l’obbligo scolastico e segnalazione al sindaco del comune di residenza

11 LA DISPERSIONE SCOLASTICA A.S.2011/2012
FASE 5: Progetto organico di Istituto Tutti i dati raccolti sono riassunti in una tabella sulla base della quale sono definite le modalità di svolgimento del progetto organico di istituto e di recupero degli studenti a rischio dispersione.

12 LA DISPERSIONE SCOLASTICA A.S.2011/2012
FASE 6: Il progetto orientamento (progetto organico di istituto) diventa operativo. La scuola ha attivato: Tutoraggio in aula attraverso compresenze con altri docenti Didattica laboratoriale sul potenziamento del metodo di studio in orario pomeridiano (Lab. PAS, Lab LIM, Lab. Mappe Concettuali) Attività curriculare al termine di tutti i laboratori

13 Punti di Forza e punti di debolezza riscontrati nell’a.s. 2011/2012
L’istituto di istruzione superiore Chino Chini, ha recuperato il 9.98% degli studenti iscritti alle classi prime e seconde che, in assenza di interventi mirati, avrebbero abbandonato sia il percorso di istruzione sia il percorso di formazione ed ha contenuto la dispersione scolastica al 2.55%. Ha funzionato benissimo la comunicazione all’interno della rete FS Dispersione e Orientamento formativo-CPI-Segreteria Didattica-Docenti Coordinatori. La presenza di diversi elenchi studenti presenti all’inizio dell’anno scolastico ha causato difficoltà nell’individuazione della classe realmente frequentata da studenti i cui nomi comparivano in più elenchi. Non è stato possibile monitorare la situazione nelle classi terze, quarte e quinte, ad esclusione di quelle in cui i coordinatori hanno comunicato con tempestività i nominativi dei ragazzi a rischio. In questi casi, infatti, si è proceduto con l’immediata segnalazione al CPI o con interventi mirati di recupero. Sarebbe interessante, per gli anni futuri, controllare i dati sulla dispersione anche per le classi più avanzate: in questo caso, occorrerebbe, contestualmente ai consigli di classe interperiodali, compilare una scheda (da predisporre) da inviare alle docenti incaricate di Funzione Strumentale per la Dispersione. Per concludere, esporre nuovamente l'azione che si consiglia di intraprendere, quindi indicarne i vantaggi principali. Esporre le proprie idee con chiarezza e padronanza per ottenere un sicuro successo.

14 Grazie per l’attenzione
Prof.ssa Daniela Maimone FUNZIONE STRUMENTALE PER L’OBBLIGO SCOLASTICO E LA PREVENZIONE DELLA DISPERSIONE


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