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Introduzione alla Psicologia Evoluzionistica

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Presentazione sul tema: "Introduzione alla Psicologia Evoluzionistica"— Transcript della presentazione:

1 Introduzione alla Psicologia Evoluzionistica
Corso di Psicologia Generale Le slide sono tratte da: Adenzato, M., & Meini, C. (a cura). (2006). Psicologia evoluzionistica. Torino: Bollati Boringhieri.

2 Introduzione alla Psicologia evoluzionistica
Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica

3 La semplicità dell’idea Darwiniana
«L’unica cosa che dice la psicologia evoluzionistica è che la mente umana è il prodotto di milioni di anni di evoluzione. Troppo semplice!» L’idea semplice, ma tutt’altro che banale, è che la mente umana, e non solo il cervello, sia in larga misura il prodotto del processo evoluzionistico che ha caratterizzato la storia del genere Homo a partire dalla sua comparsa. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Adenzato, M., & Meini, C. (2006). Darwin e la psicologia: un'alleanza possibile. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (p. XI-XXXIII). Torino: Bollati Boringhieri.

4 Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica (PE): l’ipotesi centrale
è possibile migliorare le conoscenze sulla mente umana comprendendo i processi che nel corso della filogenesi ne hanno modellato l’architettura. Obiettivo principale  è individuare questi meccanismi, chiamati anche adattamenti psicologici. Esempi di problemi adattativi che i nostri antenati ancestrali hanno dovuto risolvere sono: la scelta del partner sessuale, la comunicazione con gli altri membri del gruppo, la capacità di trovare una figura di riferimento che dia aiuto in caso di pericolo, la capacità di comprendere gli stati mentali alla base del comportamento altrui. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Qual è l’ipotesi centrale della psicologia evoluzionistica? Che è possibile migliorare le conoscenze sulla mente umana comprendendo i processi che nel corso della filogenesi ne hanno modellato l’architettura Che è possibile migliorare le conoscenze sulla mente umana comprendendo i processi che nel corso della ontogenesi ne hanno modellato l’architettura Che è possibile migliorare le conoscenze sulla mente umana comprendendo i processi che nel corso dell’arco di vita ne hanno modellato l’architettura Che è possibile migliorare le conoscenze sulla mente umana comprendendo i processi che nel corso dello sviluppo dell’individuo ne hanno modellato l’architettura Qual è l’obiettivo principale della psicologia evoluzionistica? Individuare questi meccanismi, chiamati anche adattamenti psicologici Individuare questi meccanismi, chiamati anche mutamenti psicologici Individuare questi meccanismi, chiamati anche modelli psicologici Individuare questi meccanismi, chiamati anche arricchimenti psicologici

5 Gli assunti di base della PE: universalità e variabilità della mente umana
La natura universale della mente  È da ricercarsi nell’insieme dei meccanismi psicologici che costituiscono la nostra architettura cognitiva. Alla base delle infinite manifestazioni della mente è possibile riconoscere l’opera di un numero finito di meccanismi psicologici che sono patrimonio comune di tutti gli individui della nostra specie. La variabilità delle manifestazioni della mente  La natura universale della mente non sottovaluta l’infinita variabilità di manifestazioni comportamentali e culturali di cui è capace l’uomo; significa piuttosto sottolineare come. I meccanismi psicologici non impongono schemi di attuazione rigidi e preordinati, ma a seconda del contesto culturale e ambientale permettono allo sviluppo individuale di percorrere certe strade piuttosto che altre. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Secondo la psicologia evoluzionistica, alla base delle infinite manifestazioni della mente è possibile riconoscere: l’opera di un numero finito di meccanismi psicologici che sono patrimonio comune di tutti gli individui della nostra specie l’opera di un numero infinito di meccanismi psicologici che sono patrimonio comune di tutti gli individui della nostra specie l’opera di un numero finito di meccanismi psicologici che sono patrimonio di alcuni individui della nostra specie l’opera di un numero infinito di meccanismi psicologici che sono patrimonio comune di alcuni individui della nostra specie Secondo la psicologia evoluzionistica, i meccanismi psicologici: non impongono schemi di attuazione rigidi e preordinati, ma a seconda del contesto culturale e ambientale permettono allo sviluppo individuale di percorrere certe strade piuttosto che altre impongono schemi di attuazione rigidi e preordinati, anche se a seconda del contesto culturale e ambientale permettono allo sviluppo individuale di percorrere certe strade piuttosto che altre non impongono schemi di attuazione rigidi e preordinati, ma a seconda del contesto culturale e ambientale non permettono allo sviluppo individuale di percorrere certe strade piuttosto che altre impongono schemi di attuazione rigidi e preordinati, anche se a seconda del contesto culturale e ambientale non permettono allo sviluppo individuale di percorrere certe strade piuttosto che altre

6 Dalla sociobiologia alla PE
Corrente della biologia nata a partire dalla seconda metà degli anni ’70, che ha come obiettivo quello di spiegare il comportamento sociale alla luce della teoria darwiniana della selezione naturale. La prima definizione “ufficiale” risale al 1975, ed è contenuta nell'opera Sociobiologia: La Nuova Sintesi, di E.O. Wilson: Lo studio sistematico delle basi biologiche di ogni forma di comportamento sociale. Richard Lewontin e Stephen Jay Gould  criticano il ruolo centrale giocato dai geni sul comportamento umano e sulla variazione dei tratti quali l’aggressività, spiegati dalla variazione biologica delle persone e non necessariamente come prodotto dell’ambiente sociale. Tuttavia, molti sociobiologisti sostengono una relazione complessa tra natura ed educazione. John Tooby (antropologo) e Leda Cosmides (psicologa) hanno lanciato la evolutionary psychology come una branca della sociobiologia resa meno controversa dall’aver evitato questioni della umana biodiversità. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Sociobiologia: La sociobiologia è: una corrente della biologia nata a partire dalla seconda metà degli anni ’70, che ha come obiettivo quello di spiegare il comportamento sociale alla luce della teoria darwiniana della selezione naturale una corrente della psicologia nata a partire dalla seconda metà degli anni ’70, che ha come obiettivo quello di spiegare il comportamento sociale alla luce della teoria darwiniana della selezione naturale una corrente della sociologia nata a partire dalla seconda metà degli anni ’70, che ha come obiettivo quello di spiegare il comportamento sociale alla luce della teoria lamarckiana della selezione naturale una corrente della biologia nata a partire dalla seconda metà degli anni ’50, che ha come obiettivo quello di spiegare il comportamento sociale alla luce della teoria idealista della successione naturale

7 La sociobiologia e la PE: due differenti discipline
PE e sociobiologia: due differenti discipline  La più significativa differenza tra le due sta nella diversa applicazione dei principi della selezione naturale. Sociobiologi  Il comportamento umano attualmente dispiegato dagli individui della nostra specie è il prodotto diretto della selezione naturale. Psicologi evoluzionisti  Il comportamento umano non è stato direttamente modellato dalla selezione naturale, ma è il prodotto dell’interazione di miriadi di meccanismi psicologici. L’assunto di base della psicologia evoluzionistica  I meccanismi psicologici sono l’anello di congiunzione tra la biologia e il comportamento che è considerato come il prodotto dell’interazione di questi adattamenti con l’ambiente (Tooby e Cosmides, 1992)*. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Sociobiologia: *Tooby, J., & Cosmides, L. (1992). The Psychological Foundation of culture. In J. H. Barkow, L. Cosmides, & J. Tooby (Eds.), The Adapted Mind: Evolutionary Psychology and the Generation of Culture (pp ). New York: Oxford University Press. A differenza degli psicologi evoluzionistici, i sociobiologi sostengono che: il comportamento umano attualmente dispiegato dagli individui della nostra specie è il prodotto diretto della selezione naturale il comportamento umano attualmente dispiegato dagli individui della nostra specie non è il prodotto diretto della selezione naturale il comportamento animale attualmente dispiegato dagli individui della stessa specie è il prodotto diretto della selezione naturale il comportamento animale attualmente dispiegato dagli individui della stessa specie non è il prodotto diretto della selezione naturale

8 La funzione adattativa del comportamento umano
PE vs. Sociobiologia: funzione adattativa del comportamento umano  Applicare i principi evoluzionistici direttamente al comportamento umano (sociobiologia) è spesso fallimentare. Formulare ipotesi sul valore adattativo che una qualsiasi manifestazione comportamentale ha attualmente, rischia di assegnare una funzione adattativa anche a tratti comportamentali che in realtà non si sono evoluti per selezione naturale diretta, ma come effetto collaterale di altri tratti adattativi di origine precedente. Gould e Lewontin  Il cannibalismo degli aztechi; Symons  La poliandria dei tibetani. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica

9 Gould e Lewontin: Il cannibalismo degli aztechi
Gould & Lewantin (1979) I pennacchi di San Marco e il paradigma di Pangloss  Voltaire ironizza sul Leibniziano ottimismo (Teodicea) del dottor Pangloss del Candido secondo cui: «Le cose non possono essere in altro modo che come sono (...) Ogni cosa è fatta per lo scopo migliore. I nostri nasi sono fatti per portare gli occhiali. Le gambe sono chiaramente fatte per portare le brache, e noi le portiamo.» Harner ha proposto (1977) che i sacrifici umani degli Aztechi siano nati come una soluzione per la cronica mancanza di carne. Wilson (1978) ha usato questa spiegazione come un’illustrazione di prima mano di una predisposizione adattativa di natura genetica verso il cannibalismo nell’uomo. Harner e Wilson ci chiedono di considerare un sistema sociale elaborato e un complesso di giustificazioni esplicite che coinvolgono miti, simboli e tradizioni come meri epifenomeni generati dagli Aztechi, come un’inconscia razionalizzazione per mascherare la reale ragione di tutto ciò: il bisogno di proteine. Ma Sahlins (1978) ha illustrato come il sacrificio umano rappresentasse solo una parte di una complessa costruzione culturale che, nella sua completezza, non solo raffigurava l’espressione materiale della cosmologia azteca, ma svolgeva pure una funzione utile nel mantenimento delle classi sociali e nei sistemi di tributo fra le città. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Gould, S., & Lewantin. Richard C. (2006). I pennacchi di San Marco e il paradigma di Pangloss. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri.

10 I pennacchi della Basilica di San Marco a Venezia

11 Gould e Lewontin: Il programma adattazionista
Il programma adattazionista o paradigma di Pangloss  Questo programma ha le sue radici in una nozione resa popolare da Wallace e Weismann (ma non da Darwin) verso la fine dell’Ottocento: quella della quasi onnipotenza della selezione naturale nel forgiare le forme organiche e il migliore dei mondi possibili. Questo programma considera la selezione naturale talmente potente e i vincoli su di essa così scarsi, che la produzione diretta dell’adattamento attraverso il suo operato diviene la causa principale di tutte le forme organiche, delle funzioni e dei comportamenti. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Gould, S., & Lewantin. Richard C. (2006). I pennacchi di San Marco e il paradigma di Pangloss. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri.

12 Darwin nell’ultima edizione dell’Origine delle specie (1872, p. 395) 
La selezione naturale: il mezzo principale non esclusivo del cambiamento Darwin nell’ultima edizione dell’Origine delle specie (1872, p. 395)  «Poiché le mie conclusioni sono state in seguito largamente male interpretate, ed è stato affermato che io attribuivo le modificazioni delle specie esclusivamente alla selezione naturale, permettetemi di far notare che nella prima edizione di questo lavoro, e nelle successive, ho messo in posizione rilevante, ossia alla fine dell’introduzione, le seguenti parole: “Sono convinto che la selezione sia stata il mezzo principale, ma non esclusivo, del cambiamento”». Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Gould, S., & Lewantin. Richard C. (2006). I pennacchi di San Marco e il paradigma di Pangloss. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri.

13 Gould e Lewontin: 5 alternative al programma adattazionista 1/4
Gould e Lewontin e le 5 alternative al programma adattazionista  Nessun adattamento e nessuna selezione. In questi tempi i genetisti di popolazione sono nettamente divisi sulla questione di quanto del polimorfismo delle popolazioni e delle differenze genetiche tra specie sia in effetti il risultato delle selezione naturale e quanto di fattori puramente casuali. Nessun adattamento e nessuna selezione sulla parte in esame. La forma della parte è la conseguenza correlata di una selezione diretta altrove. In questa importante categoria Darwin pose le misteriose leggi della correlazione della crescita. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Gould, S., & Lewantin. Richard C. (2006). I pennacchi di San Marco e il paradigma di Pangloss. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri.

14 Gould e Lewontin: 5 alternative al programma adattazionista 2/4
Il disaccoppiamento della selezione dall’adattamento. Lewontin (1979) ha presentato il seguente esempio ipotetico: «Una mutazione che raddoppia la fecondità degli individui si diffonderà nella popolazione rapidamente. Se non vi è stato nessun cambiamento nell’efficienza di sfruttamento delle risorse, gli individui non avranno più discendenti di prima, ma semplicemente deporranno il doppio delle uova, e i giovani in eccesso moriranno a causa della limitatezza delle risorse. In che senso gli individui della popolazione saranno più adattati di prima? In realtà avverrà che se un predatore di piccoli incontrerà quella specie ora che vi sono più immaturi, farà diminuire la dimensione della popolazione, anche se la selezione naturale ha continuato a favorire gli individui a elevata fertilità.» Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Gould, S., & Lewantin. Richard C. (2006). I pennacchi di San Marco e il paradigma di Pangloss. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri.

15 Gould e Lewontin: 5 alternative al programma adattazionista 3/4
Il disaccoppiamento della selezione dall’adattamento. L’adattamento – la buona conformità degli organismi al loro ambiente può avvenire a 3 livelli gerarchici diversi, per cause diverse, tutti e tre chiamati adattamenti. Ciò che i fisiologi chiamano adattamento: la plasticità fenotipica che permette agli organismi di plasmare la propria forma in base alle circostanze che prevalgono durante l’ontogenesi. Gli adattamenti umani alle alte quote rientrano in questa categoria. Gli adattamenti fisiologici non sono ereditabili, sebbene la capacità di svilupparli probabilmente lo sia. Le forme ereditabili di adattamento non darwiniano negli uomini (e, in modo rudimentale, in poche altre specie a socialità avanzata): l’adattamento culturale (con ereditabilità trasmessa per apprendimento). Molte confusioni teoriche della sociobiologia umana nascono dall’impossibilità di distinguere questa modalità dall’adattamento darwiniano basato sulla variazione genetica. La sola esistenza di un buon livello di adattamento degli organismi all’ambiente non è sufficiente per affermare che la sua causa sia l’azione della selezione naturale. L’adattamento per selezione naturale. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Gould, S., & Lewantin. Richard C. (2006). I pennacchi di San Marco e il paradigma di Pangloss. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri.

16 Gould e Lewontin: 5 alternative al programma adattazionista 4/4
Adattamento e selezione, ma senza basi selettive per le differenze fra gli adattamenti. Specie simili di organismi, o sottopopolazioni della medesima specie, spesso sviluppano differenti adattamenti come soluzioni al medesimo problema. Adattamento e selezione, ma l’adattamento è un utilizzo secondario di parti presenti per ragioni di architettura, sviluppo o storia. Quella dei pennacchi e dei cannibali. Anche se l’arrossire è un adattamento influenzato dalla selezione sessuale nell’Uomo, non ci aiuterà molto a capire perché il sangue è rosso. L’utilità immediata di una struttura organica non ci dice spesso nulla delle ragioni della sua esistenza. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Gould, S., & Lewantin. Richard C. (2006). I pennacchi di San Marco e il paradigma di Pangloss. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri.

17 Symons: Il darwinismo nello studio del comportamento umano
Symons (1992) Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano Poiché il darwinismo è una teoria dell'adattamento, questa teoria fa luce sul comportamento umano solo nella misura in cui favorisce spiegazioni sulla natura degli adattamenti psicologici alla base del comportamento. Il legame tra la teoria darwiniana e il comportamento è assicurato dalle leggi della psicologia (Barkow, 1984; Cosmides e Tooby, 1987). Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp

18 Symons: L’occhio allupato 1/2
I maschi tendono ad avere una maggiore attrazione sessuale per donne con le quali non hanno avuto in precedenza rapporti sessuali piuttosto che per donne con le quali hanno rapporti sessuali regolari. Questo meccanismo è stato prodotto dalla selezione naturale nel corso della storia dell’evoluzione umana perché in certe circostanze i maschi (spesso di alto rango o dotati di particolari abilità nella competizione sessuale) hanno avuto l’opportunità di generare discendenza con un costo minimo (una insignificante quantità di sperma, pochi istanti del proprio tempo) avendo rapporti sessuali con donne con le quali non avevano mai avuto rapporti sessuali in precedenza. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp Secondo Symons riguardo lo studio del comportamento sessuale umano: i maschi tendono ad avere una maggiore attrazione sessuale per donne con le quali non hanno avuto in precedenza rapporti sessuali piuttosto che per donne con le quali hanno rapporti sessuali regolari i maschi tendono ad avere una maggiore attrazione sessuale per donne con le quali hanno avuto in precedenza rapporti sessuali piuttosto che per donne con le quali non hanno avuto rapporti sessuali regolari le donne tendono ad avere una maggiore attrazione sessuale per maschi con i quali non hanno avuto in precedenza rapporti sessuali piuttosto che per maschi con i quali hanno rapporti sessuali regolari le donne tendono ad avere una maggiore attrazione sessuale per maschi con i quali hanno avuto in precedenza rapporti sessuali piuttosto che per maschi con i quali non hanno avuto rapporti sessuali regolari

19 Symons: L’occhio allupato 2/2
Domanda: «La poligamia è illegale, le donne ormai praticano generalmente la contraccezione, quindi “l’occhio allupato” non può avere valore ai fini riproduttivi. Perché allora i maschi tendono a comportarsi ancora così?». Risposta di Symons: I meccanismi psicologici alla base della natura umana sono stati plasmati dalla selezione naturale nel corso di lunghi archi temporali in ambienti che differivano da quello attuale dove la natura umana si è adattata. Se tutte le donne cominciassero a praticare con assoluta efficacia le tecniche di contraccezione, scegliendo di avere rapporti sessuali solo con i propri mariti, se non esistesse alcuna forma di poligamia, e se le donne non sposassero mai uomini divorziati, nel corso di molte migliaia di anni la selezione potrebbe eliminare il fenomeno “dell’occhio allupato” nei maschi della nostra specie. Non esiste un meccanismo generale per la sopravvivenza dei geni perché semplicemente non c’è alcun modo di conseguire questo scopo universalmente. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp

20 Symons: flessibilità nei mezzi, rigidità e specificità negli scopi 1/2
Il comportamento umano è flessibile relativamente ai mezzi, non agli scopi rigidi e specifici. Ad esempio  noi possediamo, insieme a molti altri primati, un meccanismo del gusto specializzato per i sapori dolci. Questo meccanismo è stato favorito dalla selezione naturale nelle popolazioni dei nostri antenati ancestrali poiché i frutti a contenuto zuccherino sono tanto più nutrienti quanto più il loro tasso zuccherino è elevato. Dal momento che il comportamento umano è così flessibile, siamo in grado di utilizzare un numero virtualmente infinito di mezzi per procacciarci lo zucchero, ma lo scopo per cui lo mangiamo rimane il medesimo: provare quella speciale sensazione di dolcezza. Nelle società industriali moderne l’obiettivo di assaporare quella sensazione continua a motivare il comportamento di assunzione. Se decidiamo di rinunciare al piacere della dolcezza per ridurre il rischio di danni ai denti, questa decisione consapevole opererà al servizio di altri specifici obiettivi (correlati probabilmente ai costi materiali, all’aspetto fisico e al dolore). Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp

21 Symons: flessibilità nei mezzi, rigidità e specificità negli scopi 2/2
La flessibilità rispetto ai mezzi e i rigidi scopi sono il frutto di una serie di meccanismi psicologici propri dell’Homo sapiens che sono universali (fatta eccezione per le differenze di genere e quelle di età) e finiti. I comportamenti prodotti da questi meccanismi non sono universali (a parte alcuni schemi di movimento specie-specifici come il camminare, l’allattare o il corrugare la fronte) e sono infinitamente variabili. Gli esseri umani sono stati selezionati per conseguire specifici obiettivi, non per il generico obiettivo di massimizzare la riproduzione  non può infatti esistere un simile meccanismo perché non esiste una maniera generale e universalmente efficace di favorire la riproduzione. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp

22 Symons: Il programma adattazionista
L’obiettivo del programma adattazionista in campo biologico, è «individuare certe caratteristiche [dell’organismo] quali componenti di qualche speciale meccanismo di soluzione dei problemi» (Williams, 1985, p. 1). Come differisce l’adattamento dall’ontogenesi e dall’ereditabilità? Quando ci si domanda se vi siano geni responsabili di un certo tratto, in genere si ha in mente una qualche versione della questione dell’adattamento, e tuttavia la risposta che viene data di solito sembra riguardare piuttosto la questione dell’ontogenesi o quella dell’ereditabilità. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp

23 Symons: Il programma adattazionista e l’ontogenesi
La questione dell’ontogenesi è: I geni hanno un ruolo nello sviluppo del tratto X? La risposta è sempre sì, non importa quale sia il tratto X – un adattamento o una patologia, un fatto idiosincratico o un organo specie-specifico dato che ogni parte di un qualsiasi organismo emerge esclusivamente dall’interazione tra i geni, i prodotti dei geni, e una miriade di fenomeni ambientali. E poiché la risposta è sempre positiva, essa non ha valore informativo. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp

24 Symons: Il programma adattazionista e l’ereditabilità
La questione dell’ereditabilità è: Una qualsiasi variazione relativa al tratto X è causata da una variazione genetica? Tale questione piuttosto specialistica viene sollevata tipicamente dai genetisti delle popolazioni e del comportamento, dagli psicologi della personalità, dai medici ricercatori e da ibridatori di piante e animali. Una risposta positiva  non costituisce un’evidenza che il tratto X sia un adattamento. Una risposta negativa  non costituisce un’evidenza che il tratto X non sia un adattamento. La capacità di allattare è ovviamente un adattamento, indipendentemente dal fatto che qualcuno dei suoi elementi sia attualmente ereditabile o no. La selezione sfoltisce la variazione genetica: forti e consistenti pressioni selettive che favoriscono il tratto X usualmente portano a zero l’ereditabilità. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp

25 Symons: Il programma adattazionista e l’adattamento
La domanda adattazionista è: il tratto X in quanto tale è stato prodotto dalla selezione per assolvere a qualche funzione, è cioè un adattamento? Quando la gente chiede se vi siano geni responsabili del tratto X, di solito cerca una risposta a quest’ultima questione. L’evidenza che ci sono geni responsabili del tratto X nel senso adattazionista (ovvero l’evidenza che il tratto X è un adattamento) è fornita dall’analisi della configurazione fenotipica. Questa configurazione può essere dimostrata tramite studi comparativi sulle convergenze e divergenze filogenetiche e tramite un’analisi ingegneristica, che consenta di rilevarla in base alla precisione, all’economia, all’efficacia e alla costanza e complessità con cui gli effetti sono conseguiti. Il programma adattazionista applicato allo studio del sistema mente-cervello ha preso il nome di psicologia evoluzionistica. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp

26 Symons: Empirismo ed innatismo
Le 2 concezioni della natura umana  Empirista  il cervello è costituito esclusivamente da un numero limitato di meccanismi dominio-generali, non specializzati; Innatista  il cervello è costituito da numerosi meccanismi dominio-specifici, specializzati. Non a caso i darwinisti prediligono tipicamente una qualche versione della seconda prospettiva: il programma adattazionista implica che si ragioni nei termini della funzione. Il cervello ha numerose e diverse funzioni; ossia, esso è stato modellato dalla selezione naturale per risolvere un gran numero di problemi distinti. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp Secondo la concezione empirista della natura umana: il cervello è costituito esclusivamente da un numero limitato di meccanismi dominio-generali, non specializzati il cervello è costituito da numerosi meccanismi dominio-specifici, specializzati il cervello è costituito esclusivamente da un numero limitato di meccanismi specializzati il cervello è costituito da numerosi meccanismi non specializzati Secondo la concezione innatista della natura umana:

27 Symons: La psicologia evoluzionistica
La psicologia evoluzionistica è l’applicazione del programma adattazionista allo studio del sistema mente-cervello. Gli psicologi evoluzionisti assumono che il sistema mente-cervello ha molte funzioni. Ad esempio  è stato selezionato per risolvere diversi tipi di problemi, ciascuno dei quali esige probabilmente un particolare tipo di soluzione – e dunque che il sistema mente-cervello include molti meccanismi dominio-specifici. Ad esempio  ci si aspetta che la percezione umana dell’attrattività sessuale sia assicurata da un certo numero di meccanismi specializzati (che operano secondo regole e principi distinti), piuttosto che da qualche meccanismo generalizzato di apprendimento o di attitudine-alla-cultura. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp

28 Symons: La psicologia evoluzionistica e l’attrazione sessuale 1/5
La percezione dei fattori di attrazione sessuale negli esseri umani  Gli antropologi (o meglio, buona parte degli scienziati sociali) attribuiscono tipicamente questa percezione alla cultura. Nel farlo, essi sicuramente assumono che tale percezione sia il semplice sottoprodotto di qualche meccanismo – necessariamente dominio-generale – responsabile della attitudine-alla-cultura, che sottenderebbe la miriade di fenomeni attribuiti alla cultura (sistemi di parentela, stili del vasellame, credenze religiose ecc.). Ovvero, significa negare che tale percezione esista come un fenomeno psicologico indipendente con proprie regole e principi. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp

29 Symons: La psicologia evoluzionistica e l’attrazione sessuale 2/5
L’argomento adattazionista si applica anche alla totalità degli animali complessi che si riproducono sessualmente  La ricerca di un partner sessuale rappresenta un problema adattativo cruciale; e gli oggetti presenti nell’ambiente non sono tutti ugualmente idonei a rivestire il ruolo di partner, così come non sono tutti possibile cibo. La selezione ha prodotto adattamenti specializzati nel riconoscimento dei conspecifici dell’altro sesso che presentino un elevato valore riproduttivo, così come ha prodotto adattamenti specializzati nel riconoscere quegli oggetti che hanno in sé un elevato valore nutrizionale. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp

30 Symons: La psicologia evoluzionistica e l’attrazione sessuale 3/5
Attrattiva sessuale come prodotto di un meccanismo generalizzato responsabile dell’attitudine-alla-cultura  In questo caso gli standard di attrattività sessuale varierebbero capricciosamente da una cultura all’altra, e sarebbe impossibile predire in anticipo le inclinazioni di popoli attualmente ignoti. Attrattiva sessuale come prodotto di un adattamento specializzato dominio-specifico  In questo caso gli standard di attrattività sessuale devono presentare importanti regolarità di fondo da una cultura all’altra; la variazione culturale di questi standard deve essere largamente spiegabile nei termini di meccanismi psicologici specializzati e universali che operano su input differenti; e deve essere possibile predire in anticipo con un ragionevole grado di accuratezza gli standard di attrattività sessuale presso popolazioni ancora sconosciute. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp

31 Symons: La psicologia evoluzionistica e l’attrazione sessuale 4/5
Un esempio sulle scelte sessuali umane maschili  I maschi umani sembrano essere universalmente attratti, a parità di altre condizioni, da certi correlati fisici della giovinezza femminile, ossia da caratteristiche fisiche che sono indici del fatto che una donna ha iniziato da poco ad avere il ciclo mestruale ed è dunque fertile e non ha ancora partorito figli. Nell’ambiente di adattamento evoluzionistico umano – vale a dire, l’ambiente del Pleistocene nel quale la stragrande maggioranza dell’evoluzione umana ha avuto luogo – una donna con simili caratteristiche avrebbe avuto probabilmente tra i 15 e i 18 anni di età. Nelle moderne società dotate di metodi contraccettivi, le donne possono mantenere un aspetto relativamente giovane molto più a lungo di quanto fosse possibile nell’ambiente di adattamento evoluzionistico, di conseguenza in queste società l’effetto dell’età sulle attrattive sessuali delle donne è molto meno marcato di quanto lo fosse in passato, o di quanto non sia tutt’oggi presso popolazioni primitive (i cui ambienti sono simili per alcuni aspetti all’ambiente di adattamento evoluzionistico). Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Il Pleistocene è un'epoca geologica che ha inizio 1,8 milioni di anni fa e termina anni fa. Il Pleistocene inferiore e medio corrisponde al periodo del paleolitico inferiore (Homo habilis e Homo erectus), mentre il Pleistocene superiore ai periodi del paleolitico medio e superiore (Homo neanderthalensis, Homo sapiens). Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp

32 Symons: La psicologia evoluzionistica e l’attrazione sessuale 5/5
Un esempio sulle scelte sessuali umane femminili  Le donne sono particolarmente attratte, a parità di altre condizioni, da uomini che esibiscono segni di uno status sociale elevato. Tale preferenza risulterà essere universale, e ugualmente diffusa nelle donne dallo status elevato come in quelle di status inferiore. I particolari correlati o indizi dello status maschile, ovviamente, possono variare; ciò che si mantiene costante invece è l’adattamento psicologico che specifica la regola «preferisci i segni di uno status elevato». Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp Secondo Symons riguardo lo studio del comportamento sessuale umano: le donne sono particolarmente attratte, a parità di altre condizioni, da uomini che esibiscono segni di uno status sociale elevato i maschi sono particolarmente attratti, a parità di altre condizioni, da donne che esibiscono segni di uno status sociale elevato le donne non sono particolarmente attratte, a parità di altre condizioni, da uomini che esibiscono segni di uno status sociale elevato i maschi non sono particolarmente attratti, a parità di altre condizioni, da donne che esibiscono segni di uno status sociale elevato

33 Symons: la scienza sociale darwiniana e la poligamia dei Tibetani 1/3
La scienza sociale darwiniana non è genuinamente darwiniana  L’ipotesi centrale della scienza sociale darwiniana è che «tendenze comportamentali frutto dell’evoluzione» fanno sì che «il comportamento [umano] assuma la forma che consente di massimizzare la fitness inclusiva» (Irons, 1979, p. 33). La poliandria dei Tibetani di Crook e Crook (1988) è un tipico esempio di scienza sociale darwiniana  La poliandria dei Tibetani è adattativa (promuove cioè la fitness) in condizioni ambientali del tutto inusuali ma effettivamente sperimentate da alcuni tibetani in tempi recenti. Ora la poliandria, cosi come tutte le attività umane, è il risultato delle operazioni di una serie di meccanismi del sistema mente-cervello, ma la poliandria è un adattamento solo se almeno uno di questi meccanismi è stato configurato dalla selezione specificamente allo scopo di produrla. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e ToobyJ. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp

34 Symons: la scienza sociale darwiniana e la poligamia dei Tibetani 2/3
L’adattamento non implica effetti benefici  L’affermazione che una particolare forma di comportamento è un adattamento a un particolare ambiente non implica che vi siano davvero effetti benefici sulla sopravvivenza e la riproduzione; implica solo che, durante il corso della storia evoluzionistica, la selezione ha prodotto quella particolare forma di comportamento in quanto essa assolveva una determinata funzione con più efficienza di quanto facessero le alternative disponibili. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e Tooby J. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp

35 Symons: la scienza sociale darwiniana e la poligamia dei Tibetani 3/3
Dawkins (1982) durante un seminario nel quale uno scienziato sociale darviniano interpretava la poliandria nei termini della selezione di parentela sostiene: «Sebbene affascinato dalle informazioni che presentava, cercai di metterlo in guardia da alcune difficoltà nella sua ipotesi. Segnalai che la teoria della selezione di parentela è fondamentalmente una teoria genetica, e che gli adattamenti a condizioni locali dovuti alla selezione dovevano essere prodotti dalla sostituzione di alleli mediante altri alleli, nel corso di molte generazioni. Le sue tribù che praticavano la poliandria avevano vissuto abbastanza a lungo – per un numero sufficiente di generazioni – in quelle particolari condizioni, perché la necessaria sostituzione genetica avesse avuto luogo? Vi era una qualsiasi ragione, dopotutto, per credere che le variazioni nei sistemi sessuali umani debbano essere sotto il controllo dei geni? Lo studioso, con il sostegno di molti suoi colleghi antropologi presenti al seminario, trovò da obiettare nel fatto che chiamassi in causa i geni. Egli non stava parlando di geni, disse, bensì di uno schema di comportamento sociale (...). Cercai di persuaderlo che era stato lui a «chiamare in causa i geni» sebbene, in effetti, non avesse menzionato la parola gene nella sua conferenza (...) Non si può parlare di selezione di parentela, o di qualsiasi altra forma di selezione darwiniana, senza chiamare in causa i geni, che lo si faccia in modo esplicito oppure no.» (pp. 27 sg.). Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Un allele è definito come una delle possibili versioni in cui si può presentare un gene. Gli alleli sono alla base delle diverse modalità espressive di un carattere reditario e occupano lo stesso focus sui cromosomi omologhi. Symons, D. (2006). Usi legittimi e illegittimi del darwinismo nello studio del comportamento umano. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (pp ). Torino: Bollati Boringhieri. Symons D On the use and misuse of darwinism in the study of human behavior. In Barkow J. H., Cosmides L. e Tooby J. (a cura di), The adopted mind Evolutionary psychology and the generation of culture. Oxford University Press, New York-Oxford, pp

36 La psicologia evoluzionistica e il rifiuto della diatriba natura/cultura
La psicologia evoluzionistica rifiuta la dicotomia tra natura/cultura  Ponendo l’accento sui meccanismi psicologici che mediano la dimensione biologica con quella del comportamento manifesto. È invece importante individuare gli elementi costitutivi dell’architettura cognitiva umana e fornirne una spiegazione funzionale. Va oltre la considerazione che il patrimonio innato e quello appreso sono dimensioni ontogenetiche reciprocamente irriducibili e non si limita a ribadire la generica posizione secondo la quale, poiché nessuna forma di comportamento può emergere dal nulla, una qualche base biologica capace di influire sullo sviluppo individuale ci deve pur essere. Focalizza il proprio interesse sulle complesse relazioni causali esistenti tra le pressioni selettive e i meccanismi psicologici e tra questi e il comportamento. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Adenzato, M., & Meini, C. (2006). Darwin e la psicologia: un'alleanza possibile. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (p. XI-XXXIII). Torino: Bollati Boringhieri.

37 Introduzione alla Psicologia evoluzionistica
Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica

38 Ambiente di adattamento evoluzionistico di Bowlby
John Bowlby (1969/1982) coniò ambiente di adattamento evoluzionistico  Aiuta a comprendere il rapporto esistente tra pressioni selettive ed evoluzione dei meccanismi psicologici Questo termine è stato originariamente introdotto all’interno della teoria dell’attaccamento per spiegare il valore adattativo e la natura del legame che si stabilisce tra la madre e il proprio figlio. Sebbene possa essere sinteticamente definito come l’ambiente al quale una specie è adattata, l’ambiente di adattamento evoluzionistico non ha in senso stretto né una dimensione spaziale né una dimensione temporale. L’ambiente di adattamento evoluzionistico di specie cha si sono evolute nello stesso ambiente fisico può essere anche molto differente: quello dei leoni è molto diverso da quello delle gazzelle di Thompson, benché entrambe queste specie si siano evolute nella savana. Ciò che rende diversi i loro ambienti di adattamento evoluzionistico sono i problemi adattativi che queste due diverse specie hanno dovuto risolvere, ad esempio come procurarsi del cibo e come evitare di diventare cibo altrui. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Adenzato, M., & Meini, C. (2006). Darwin e la psicologia: un'alleanza possibile. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (p. XI-XXXIII). Torino: Bollati Boringhieri.

39 L’ambiente di adattamento evoluzionistico del genere Homo
Coincide con il Pleistocene, da 1,8 milioni di anni fa a circa anni fa, con la fine dell’ultima grande glaciazione. In realtà l’ambiente di adattamento evoluzionistico della nostra specie non coincide completamente né in senso temporale né in senso spaziale con quello pleistocenico. Alcune pressioni possono risalire a un periodo molto precedente a quello pleistocenico, benché la loro azione possa essere continuata nel Pleistocene e aver stabilizzato i relativi adattamenti. Ad esempio  le condizioni di illuminazione terreste sono rimaste costanti per centinaia di milioni di anni e sono alla base dell’evoluzione di alcuni meccanismi fisiologici dell’occhio di molti vertebrati, compreso quello degli esseri umani. O si pensi ai meccanismi alla base del sistema di attaccamento: il fatto che siano presenti in molte specie di mammiferi fa ritenere che le pressioni selettive che ne hanno determinato l’evoluzione siano di molto precedenti all’epoca pleistocenica. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Adenzato, M., & Meini, C. (2006). Darwin e la psicologia: un'alleanza possibile. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (p. XI-XXXIII). Torino: Bollati Boringhieri.

40 L’ambiente di adattamento evoluzionistico del genere Homo
Quando si indaga un fenomeno in una prospettiva evoluzionistica è importante considerare  il tipo di condizioni ambientali in cui quel fenomeno si è evoluto, ovvero il suo ambiente di adattamento evoluzionistico, e non le condizioni in cui attualmente esso si manifesta. La selezione naturale è un processo cieco, in cui il futuro non può essere predetto e in cui un tratto per poter essere mantenuto deve assicurare un vantaggio immediato, o almeno non deve essere dannoso per l’organismo che lo possiede. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Adenzato, M., & Meini, C. (2006). Darwin e la psicologia: un'alleanza possibile. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (p. XI-XXXIII). Torino: Bollati Boringhieri.

41 Le variazioni genetiche
Le variazioni genetiche casuali sono ciò su cui opera la selezione naturale  Per Gould (1980) le variazioni casuali costituiscono il materiale grezzo e la selezione naturale la forza direttrice, una forza direttrice che non ha una direzione. È a partire dalle variazioni genetiche casuali che la selezione naturale costruisce attraverso un processo cumulativo la complessa struttura che caratterizza molti dei nostri meccanismi fisiologici e psicologici. Per processo cumulativo si intende un processo molto lento che permette la graduale evoluzione di strutture complesse a partire da strutture più semplici. L’evoluzione darwiniana è necessariamente un processo lento  se le mutazioni genetiche avessero una velocità troppo elevata l’evoluzione non potrebbe più garantire l’adattamento di un organismo al suo ambiente nel lungo periodo. Gli assunti di base della psicologia evoluzionistica Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Tempi evoluzionistici ed evoluzione della mente La critica all’empirismo La mente modulare Molti moduli molte modularità Le critiche alla psicologia evoluzionistica Adenzato, M., & Meini, C. (2006). Darwin e la psicologia: un'alleanza possibile. In M. Adenzato, & C. Meini (Eds.), Psicologia evoluzionistica (p. XI-XXXIII). Torino: Bollati Boringhieri. Su cosa opera la selezione naturale? sulle variazioni genetiche casuali sulle variazioni genetiche selezionate sull’ereditarietà sulle variazioni adattate

42 Verso una scienza cognitiva rigorosamente evoluzionistica (Cosmides & Tooby, 1994)
La funzione determina la struttura Teorie computazionali e biologia evoluzionistica La mente ricca di circuiti funzionalmente specializzati Carattere fuorviante dell’intuizione Ambiente di adattamento evoluzionistico e selezione naturale Cosmides, Leda and John Tooby "Oltre L'Intuizione e La Cecità Agli Istinti: Verso Una Scienza Cognitiva Rigorosamente Evoluzionistica." Pp in Psicologia EvoluzionisticaMauro Adenzato and Cristina Meini. Torino: Bollati Boringhieri.

43 La funzione determina la struttura: Spiegazione e scoperta nelle scienze cognitive
La teoria computazione di David Marr (1982)  ogni dispositivo che elabora informazione (un calcolatore, un registratore di cassa, una televisione, un computer, un cervello) si basa su 3 seguenti osservazioni: La soluzione di determinati problemi. Risolvono problemi in virtù della loro struttura. Per spiegare la struttura di un dispositivo occorre conoscere: che problema risolve (che cosa fa), perché esso è configurato per risolvere quel problema piuttosto che un qualsiasi altro (perché lo fa). La psicologia cognitiva è lo studio di come sono configurate delle menti prodotte da processi evoluzionistici. L’evoluzione ha prodotto il che cosa, e la biologia evoluzionistica è lo studio del perché. Cosmides, Leda and John Tooby "Oltre L'Intuizione e La Cecità Agli Istinti: Verso Una Scienza Cognitiva Rigorosamente Evoluzionistica." Pp in Psicologia EvoluzionisticaMauro Adenzato and Cristina Meini. Torino: Bollati Boringhieri.

44 La funzione determina la struttura: Prendere sul serio la funzione 1/3
I manuali di psicologia sono organizzati in base a una classificazione dei meccanismi propria della psicologia ingenua: attenzione, memoria, ragionamento, apprendimento, ecc. Al contrario, i manuali di biologia evoluzionistica e di ecologia del comportamento sono organizzati sulla base di problemi adattativi: procurarsi il cibo (caccia e raccolta), parentela, difesa dai predatori, competizione per le risorse, cooperazione, aggressività, cure parentali, dominanza e status, limitazioni sull’accoppiamento tra consanguinei, corteggiamento, legame di coppia, equilibrio tra dedizione al compagno e dedizione alla prole, sistemi di accoppiamento, conflitti sessuali, incertezza della paternità e gelosia sessuale, segnalazioni e comunicazioni, sistemi di orientamento, scelta dell’habitat, e così via. Cosmides, Leda and John Tooby "Oltre L'Intuizione e La Cecità Agli Istinti: Verso Una Scienza Cognitiva Rigorosamente Evoluzionistica." Pp in Psicologia EvoluzionisticaMauro Adenzato and Cristina Meini. Torino: Bollati Boringhieri.

45 La funzione determina la struttura: Prendere sul serio la funzione 2/3
Risultati provenienti dalla paleoantropologia e dall’archeologia delle popolazioni di cacciatori-raccoglitori, e studi sulle comunità di cacciatori-raccoglitori viventi, consentono di collocare gli umani in questo panorama teorico fornendoci i valori per i parametri pertinenti. I nostri antenati ominidi erano primati terrestri: onnivori esposti a una quantità di tossine vegetali e con una divisione del lavoro su base sessuale tra attività di caccia e di raccolta; mammiferi, con prole che necessita di protezione, lunghi periodi di accudimento biparentale, relazioni di coppia maschio-femmina durature, e un periodo esteso in cui la femmina è fisiologicamente impegnata nella gravidanza e nell’allattamento; avevano una durata di vita considerevole e bassa fecondità, con una variabilità nel successo riproduttivo molto maggiore per i maschi che per le femmine. vivevano in piccoli gruppi nomadi, forse tra le 20 e le 100 unità, basati su legami di parentela; raramente, se non mai, sarebbe stato possibile incontrare gruppi di 1000 individui tutti insieme; avevano possibilità molto ridotte di conservare provviste di cibo per il futuro; praticavano la caccia in gruppo, cooperavano nella difesa e nelle aggressioni; costruivano strumenti e ricorrevano abbondantemente a forme di scambio cooperativo; erano vulnerabili a una quantità di parassiti e agenti patogeni. Cosmides, Leda and John Tooby "Oltre L'Intuizione e La Cecità Agli Istinti: Verso Una Scienza Cognitiva Rigorosamente Evoluzionistica." Pp in Psicologia EvoluzionisticaMauro Adenzato and Cristina Meini. Torino: Bollati Boringhieri.

46 La funzione determina la struttura: Prendere sul serio la funzione 2/3
In questo quadro, i problemi adattativi posti dalla vita sociale sono in primissimo piano. Molti di essi presentano vincoli di evolvibilità molto stretti, che potrebbero essere soddisfatti solo da programmi cognitivi specializzati per il ragionamento nella sfera sociale. Questo suggerisce che la nostra architettura mentale prodotta dall’evoluzione contenga una ampia e complessa facoltà della cognizione sociale. Cosmides, Leda and John Tooby "Oltre L'Intuizione e La Cecità Agli Istinti: Verso Una Scienza Cognitiva Rigorosamente Evoluzionistica." Pp in Psicologia EvoluzionisticaMauro Adenzato and Cristina Meini. Torino: Bollati Boringhieri.

47 Teorie computazionali e biologia evoluzionistica
I meccanismi empiristi  La premessa fondamentale di questo modello è che l’architettura della mente umana scaturita dall’evoluzione sia caratterizzata da processi indipendenti dal dominio, di numero limitato, con finalità generali, prive di contenuto o dominio-generali. apprendimento induzione imitazione ragionamento capacità culturali Cosmides, Leda and John Tooby "Oltre L'Intuizione e La Cecità Agli Istinti: Verso Una Scienza Cognitiva Rigorosamente Evoluzionistica." Pp in Psicologia EvoluzionisticaMauro Adenzato and Cristina Meini. Torino: Bollati Boringhieri.

48 I meccanismi empiristi “tutto fare”
Un’architettura che contenga solo meccanismi indipendenti dal contesto deve riuscire nel compito di sopravvivere e riprodursi applicando la medesima procedura a qualsiasi problema adattativo. Ma non esiste alcun criterio dominio-generale relativo al successo o al fallimento in relazione alle finalità adattative ad esempio  ciò che vale come un buon partner sessuale ha poco in comune con un buon pasto o un buon fratello. Cosmides, Leda and John Tooby "Oltre L'Intuizione e La Cecità Agli Istinti: Verso Una Scienza Cognitiva Rigorosamente Evoluzionistica." Pp in Psicologia EvoluzionisticaMauro Adenzato and Cristina Meini. Torino: Bollati Boringhieri.

49 I meccanismi innati dominio-specifici: i risolutori di problemi 1/2
I sottosistemi dominio-specifici  sono i domini rispetto ai quali va definito il successo negli effetti del comportamento. Ad esempio  il problema embrione-tossine è risolto da un insieme di meccanismi funzionalmente specializzati che modificano la soglia del normale meccanismo di avversione al cibo nella madre (Profet, 1992). Essi la abbassano quando il rischio per l’embrione è massimo - provocando avversione al cibo, nausea e vomito nelle prime fasi della gravidanza – e la innalzano quando l’assunzione di calorie diventa una priorità. In conseguenza di ciò la madre, nella fase in cui l’embrione ne sarebbe minacciato, rifiuta cibi che normalmente troverebbe appetibili: in tal modo, risponde adattativamente a una correlazione ontogeneticamente invisibile. Cosmides, Leda and John Tooby "Oltre L'Intuizione e La Cecità Agli Istinti: Verso Una Scienza Cognitiva Rigorosamente Evoluzionistica." Pp in Psicologia EvoluzionisticaMauro Adenzato and Cristina Meini. Torino: Bollati Boringhieri.


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