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PubblicatoBiagio Turco Modificato 11 anni fa
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La valutazione delle performance organizzative nellUniversità: Prime indicazioni e scenari di riferimento Roma, 14 luglio 2011 Aula Convegni del CNR - Piazzale Aldo Moro, 7 La voce degli atenei Prof.ssa Gabriella SERIO Componente del GAV e delegato del Rettore per i rapporti con il Nucleo di Valutazione
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LAVVIO DELLA SPERIMENTAZIONE IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE – PUNTI DI FORZA E DI CRITICITA IL PERCORSO PER IL MIGLIORAMENTO – PUNTI DI FORZA E DI CRITICITA I RISULTATI RAGGIUNTI E DA RAGGIUNGERE INDICE
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LAVVIO DELLA SPERIMENTAZIONE Liniziativa promossa dalla CRUI relativa al laboratorio sperimentale per lapplicazione del Modello CAF per lUniversità quale strumento di governance e valutazione delle prestazioni, è stata considerata, una concreta opportunità per condividere, attraverso momenti di discussione e confronto, quanto stabilito dal D.lgs 150 del 2009 per lattivazione del ciclo delle performance. In concomitanza con lattuazione del laboratorio la nostra Università è stata impegnata ad impostare, definire ed adottare il Sistema di Misurazione e Valutazione delle Performance (entro 31/12/2010) ed il Piano delle Performance (entro 31/01/2011) Il PdP è stato strutturato in modo da correlare gli obiettivi previsti nei documenti di programmazione e valutazione con i criteri e sottocriteri del modello CAF
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IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE Dove abbiamo applicato il modello CAF Dipartimento Risorse umane e Organizzazione Dipartimento per il coordinamento dellAzione amministrativa con le Funzioni di Governo Dipartimento Gestione delle Risorse Finanziarie strutture con 144 unità di personale tecnico amministrativo e tre dirigenti. Hanno aderito complessivamente 98 unità pari al 68% del personale in servizio.
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IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE Come è stato attuato il processo Somministrazione del questionario al personale Intervista ai dirigenti interessati ed analisi dei risultati emersi Elaborazione dei questionari e raccolta dati relativi ai fattori abilitanti (leadership, politiche e strategie, personale, partnership e risorse, processi) Raccolta dati relativi ai risultati ed evidenze Stesura della relazione di autovalutazione
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IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE Punti di forza largamente condivisa è la percezione che vi è grande attenzione allinteresse del cliente/cittadino, come testimoniano alcune iniziative orientate alla customer satisfaction; I dipartimenti sono organizzati correlando il raggiungimento degli obiettivi con una gestione che segue criteri di massima economicità e di contenimento dei costi; vi è una forte attenzione a processi di de materializzazione;
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IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE Punti di forza vi è una diffusa esigenza di essere maggiormente coinvolti nella vita dellorganizzazione, anche attraverso il costante aggiornamento su tutti i processi di cambiamento. Tale elemento denota la volontà di rafforzare il senso di appartenenza allistituzione.
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IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE Punti di criticità Applicazione del modello CAF solo a parte dellorganizzazione Non è stato sempre possibile declinare quanto previsto nei sottocriteri a segmenti dellorganizzazione in quanto non sempre è possibile scindere la parte di competenza della struttura da quella dellintera organizzazione Tempi limitati per la sperimentazione I risultati della sperimentazione sono stati tuttavia garantiti dalla volontà e dallimpegno del GAV e di tutti gli attori coinvolti. Non è stato possibile coprire tutti i criteri dei fattori abilitanti con le sole interviste e questionari
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IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE Punti di criticità definizione dei risultati e individuazione, tra gli indicatori proposti dal modello CAF, di quelli più rilevanti per il segmento dell Amministrazione oggetto della sperimentazione finalizzati a favorire il confronto interno ed esterno. misurazioni spesso eterogenee, difficilmente confrontabili in termini spaziali e temporali e conseguenti monitoraggi. I dati sono disponibili ma spesso discontinui e non sempre raccolti in modo strutturato in data-base, che consentono di ottenere in modo immediato dati aggregati e conseguenti indicatori. mancanza di precedenti analisi strutturate di benessere organizzativo, finalizzate ad attivare un canale costante di ascolto del personale (qualche esperienza a carattere sperimentale nel 2005)
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IL PERCORSO DI AUTOVALUTAZIONE Punti di criticità mancanza di approcci strutturati relativi ad attività di benchmarking, interno ed esterno,e di iniziative che promuovano confronti interni ed esterni, con altre organizzazioni (universitarie e non) e con altri attori significativi. Il PdP elaborato è stato strutturato tenendo conto di questa criticità e si attende la sua attuazione per valutarne i risultati. A regime si auspica che il confronto diventi una prassi consolidata, così come costante lo scambio di conoscenze e di buone pratiche, elementi fondamentali per ogni processo di miglioramento.
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Individuazione AdM sulla base dei punteggi dei criteri e sottocriteri del modello Costruzione grafici radar IL PERCORSO PER IL MIGLIORAMENTO Realizzazione
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Attribuiti i punteggi alle AdM su una scala quali-quantitativa che tiene conto dellimpatto sullintera organizzazione ( attributi della scala: strategico, considerevole, sufficiente, limitato, trascurabile) Costruzione matrice importanza valore IL PERCORSO PER IL MIGLIORAMENTO Realizzazione
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Individuazione dei possibili interventi di miglioramento da effettuare Definizione dei punteggi sulla base delle dimensioni capacità e tempo di realizzazione per individuare le priorità di intervento da realizzare IL PERCORSO PER IL MIGLIORAMENTO Realizzazione
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IL PERCORSO PER IL MIGLIORAMENTO Punti di criticità Alcune criticità riscontrate non possono essere oggetto di azione di miglioramento da parte del dirigente in quanto necessitano di interventi politico-gestionali a carattere centrale. Pertanto si è focalizzata lattenzione e definita la priorità su interventi di miglioramento che rientrano nella capacità organizzativa e di azione del dirigente (Es: Le Aree di Miglioramento che fanno riferimento al coinvolgimento dei portatori di interesse) Dal piano di miglioramento sono stati esclusi tutti quei fattori abilitanti sui quali i Dirigenti non possono agire, dipendendo la loro realizzazione interamente dalle politiche degli organi di governo. le risorse limitate umane, finanziarie e strumentali condizionano le scelte;
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I RISULTATI della sperimentazione RAGGIUNTI Il modello CAF è stato il riferimento nella redazione del SMVP e del PdP, giusta premessa per una programmazione che scaturisca da processi di valutazione e autovalutazione della performance organizzativa e assicuri il massimo coinvolgimento dei valutati e degli stakeholder. La partecipazione al Laboratorio CRUI ha direttamente ed indirettamente veicolato una serie di conoscenze ed informazioni favorendo la diffusione e la familiarità con il modello CAF.
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I RISULTATI DA RAGGIUNGERE A regime valutare la performance dellAteneo in termini di: efficienza, produttività ed innovazione dei processi amministrativi; efficacia e qualità delloutput; qualità percepita (outcome) dai destinatari e dai collaboratori La misurazione delle suddette dimensioni avverrà attraverso strumenti di rilevazione delle informazioni e del feedback sia del personale della struttura che degli stakeholder.
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Prof.ssa Gabriella SERIO Componente del GAV e delegato del Rettore per i rapporti con il Nucleo di Valutazione
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