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Il calcio "è" un linguaggio con i suoi poeti e prosatori

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Presentazione sul tema: "Il calcio "è" un linguaggio con i suoi poeti e prosatori"— Transcript della presentazione:

1 Il calcio "è" un linguaggio con i suoi poeti e prosatori
Da Il Giorno, 3 gennaio 1971 Pier Paolo Pasolini* I Il calcio "è" un linguaggio con i suoi poeti e prosatori Nel dibattito in corso sui problemi linguistici che artificialmente dividono letterati da giornalisti e giornalisti da calciatori sono stato interrogato da una gentile giornalista per l'Europeo: ma le mie risposte sul rotocalco sono risultate un po' menomate e fioche (per via delle esigenze giornalistiche!). (P.P.Pasolini) INDICE Intervista di Biagi a Pasolini LESSICO GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI

2 II Siccome l'argomento mi piace, vorrei ritornarci sopra con un po' di calma e con la piena responsabilità di ciò che dico. Che cos'è una lingua? "Un sistema di segni", risponde nel modo oggi più esatto, un semiologo. Ma questo "sistema di segni" non è solo necessariamente una lingua scritto-parlata (questa qui che usiamo adesso, io scrivendo, e tu, lettore, leggendo). LESSICO INDICE CALCIATORI GIORNALISTI SPORTIVI

3 III I "sistemi di segni" possono essere molti. Prendiamo un caso: io e tu, lettore, ci troviamo in una stanza dove sono presenti anche Ghirelli e Brera, e tu vuoi dirmi di Ghirelli qualcosa che Brera non deve sentire. Allora non puoi parlarmi per mezzo del sistema di segni verbali: devi per forza adottare un altro sistema di segni: per esempio, quello della mimica: allora cominci a torcere gli occhi, a fare delle boccacce, ad agitare le mani, ad accennare dei gesti coi piedi ecc. ecc. Sei il "cifratore" di un discorso "mimico" che io decifro: ciò significa che possediamo in comune un codice "italiano" di un sistema di segni mimico. (P.P.Pasolini) LESSICO GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI INDICE

4 IV Vediamo. Ogni lingua (sistema di segni scritti-parlati) possiede un codice generale. Prendiamo l'italiano: io e tu, lettore, usando questo sistema di segni, ci comprendiamo, perché l'italiano è un nostro patrimonio comune, "una moneta di scambio". Ogni lingua, però, è articolata in varie sottolingue, di cui ognuno possiede un codice: e allora gli italiani medici si comprendono fra loro - quando parlano il loro gergo specializzato - perché ognuno di essi conosce il sottocodice della lingua medica; gli italiani teologi si comprendono fra loro perché possiedono il sottocodice del gergo teologico, ecc. ecc. (P.P.Pasolini) Decameron di Pier Paolo Pasolini (1971) LESSICO GIORNALISTI SPORTIVI INDICE CALCIATORI

5 V Anche la lingua letteraria è una lingua gergale che possiede un sottocodice (in poesia, per es., invece di dire "speranza" si può dire "speme", ma ognuno di noi non si meraviglia di questa cosa buffa, perché è a conoscenza che il sottocodice della lingua letteraria italiana richiede e ammette che in poesia si usino latinismi, arcaismi, parole tronche ecc. ecc.). LESSICO GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI INDICE

6 V B Ci sono ventidue "podemi". Un altro sistema di segni non verbale è quello della pittura; o quello del cinema; o quello della moda (oggetto di studi di un gran maestro in questo campo, Roland Barthes) ecc. ecc. Il gioco del football è un "sistema di segni"; è, cioè, una lingua, sia pure non verbale. Perché faccio questo discorso (che voglio poi schematicamente proseguire)? Perché la querelle che pone uno contro l'altro il linguaggio dei letterati e quello dei giornalisti è falsa. E il problema è un altro. (P.P.Pasolini) INDICE LESSICO 2 CALCIATORI GIORNALISTI SPORTIVI

7 LESSICO GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI
Il giornalismo non è un ramo minore della lingua letteraria: per comprenderlo noi ci valiamo di una specie di sottocodice. In parole povere, i giornalisti altro non sono che degli scrittori, che, per volgarizzare e semplificare concetti e rappresentazioni, si valgono di un codice letterario diciamo - per restare in campo sportivo - di serie B. Anche il linguaggio di Brera è di serie B rispetto al linguaggio di Carlo Emilio Gadda e di Gianfranco Contini. LESSICO GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI INDICE

8 VII E quello di Brera è forse il caso più dignitosamente qualificato del giornalismo sportivo italiano. Non esiste dunque conflitto "reale" tra scrittura letteraria e scrittura giornalistica; è questa seconda, che, ancillare com'è sempre stata, esaltata ora dal suo impiego nella cultura di massa (che non è popolare!!), accampa pretese un po' superbe, da parvenue. Ma veniamo al football. (P.P.Pasolini) LESSICO GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI INDICE

9 VIII Il football è un sistema di segni, cioè un linguaggio. Esso ha tutte le caratteristiche fondamentali del linguaggio per eccellenza, quello che noi ci poniamo subito come termine di confronto, ossia il linguaggio scritto-parlato. Infatti le "parole" del linguaggio del calcio si formano esattamente come le parole del linguaggio scritto-parlato. Ora, come si formano queste ultime? Esse si formano attraverso la cosiddetta "doppia articolazione" ossia attraverso le infinite combinazioni dei "fonemi": che sono, in italiano, le 21 lettere dell'alfabeto. (P.P.Pasolini) GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI LESSICO INDICE

10 IX I "fonemi" sono dunque le "unità minime" della lingua scritto-parlata. Vogliamo divertirci a definire l'unità minima della lingua del calcio? Ecco: "Un uomo che usa i piedi per calciare un pallone" è tale unità minima: tale "podema" (se vogliamo continuare a divertirci). Le infinite possibilità di combinazione dei "podemi" formano le "parole calcistiche"; e l'insieme delle "parole calcistiche" forma un discorso, regolato da vere e proprie norme sintattiche. (P.P.Pasolini) GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI LESSICO INDICE

11 X I "podemi" sono ventidue (circa, dunque, come i fonemi); le "parole calcistiche" sono potenzialmente infinite, perché infinite sono le possibilità di combinazione dei "podemi" (ossia, in pratica, dei passaggi del pallone tra giocatore e giocatore); la sintassi si esprime nella "partita", che è un vero e proprio discorso drammatico. (P.P.Pasolini) Pasolini-autoritratto CALCIATORI GIORNALISTI SPORTIVI LESSICO INDICE

12 XI I migliori dribblatori del mondo. I cifratori di questo linguaggio sono i giocatori, noi, sugli spalti, siamo i decifratori: in comune dunque possediamo un codice. Chi non conosce il codice del calcio non capisce il "significato" delle sue parole (i passaggi) né il senso del suo discorso (un insieme di passaggi). Non sono né Roland Barthes 1) né Greimas 2), ma da dilettante, se volessi, potrei scrivere un saggio ben più convincente di questo accenno, sulla "lingua del calcio". (P.P.Pasolini) 1)Scrittore e semiologo francese ( ) 2) Linguista francese d'origine lituana (Tula, Russia, Parigi, 1992). LESSICO GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI INDICE

13 XII Penso, inoltre, che si potrebbe anche scrivere un bel saggio intitolato Propp applicato al calcio: perché naturalmente, come ogni lingua, il calcio ha il suo momento puramente "strumentale" rigidamente e astrattamente regolato dal codice e il suo momento "espressivo". Ho detto infatti qui sopra come ogni lingua si articoli in varie sotto lingue, in possesso ciascuna di un sottocodice. (P.P.Pasolini) LESSICO GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI INDICE

14 XIII Ebbene, anche per la lingua del calcio si possono fare distinzioni del genere; anche il calcio possiede dei sottocodici, dal momento in cui, da puramente strumentale, diventa espressivo. Ci può essere un calcio come linguaggio fondamentalmente prosastico e un calcio come linguaggio fondamentalmente poetico. (P.P.Pasolini) CALCIATORI GIORNALISTI SPORTIVI LESSICO Pasolini-a-New-York INDICE

15 Per spiegarmi, darò - anticipando le conclusioni - alcuni esempi:
XIV Per spiegarmi, darò - anticipando le conclusioni - alcuni esempi: Bulgarelli gioca un calcio in prosa: egli è un "prosatore realista"; Riva gioca un calcio in poesia: egli è un "poeta realista". Corso gioca un calcio in poesia: ma non è un "poeta realista": è un poeta un po' maudit, extravagante. Rivera gioca un calcio in prosa: ma la sua è una prosa poetica, da "elzeviro". (P.P.Pasolini) CALCIATORI LESSICO GIORNALISTI SPORTIVI INDICE

16 XV Anche Mazzola è un elzevirista, che potrebbe scrivere sul "Corriere della Sera": ma è più poeta di Rivera; ogni tanto egli interrompe la prosa, e inventa lì per lì due versi folgoranti. Si noti bene che tra la prosa e la poesia non faccio distinzione di valore: la mia è una distinzione puramente tecnica. Tuttavia intendiamoci; la letteratura italiana, specie recente, è la letteratura degli "elzeviri": essi sono eleganti e al limite estetizzanti; il loro fondo è quasi sempre conservatore e un po' provinciale... insomma, democristiano. Fra tutti i linguaggi che si parlano in un Paese, anche i più gergali e ostici, c'è un terreno comune: che è la "cultura di quel Paese: la sua attualità storica. (P.P.Pasolini) CALCIATORI lessico.ppt GIORNALISTI SPORTIVI INDICE

17 XVI Così, proprio per ragioni di cultura e di storia, il calcio di alcuni popoli è fondamentalmente in prosa: prosa realistica o prosa estetizzante (quest'ultimo è il caso dell'Italia): mentre il calcio di altri popoli è fondamentalmente in poesia. Ci sono nel calcio dei momenti esclusivamente poetici: si tratta dei momenti del "goal". Ogni goal è sempre un'invenzione, è sempre una sovversione del codice:ogni goal è ineluttabilità, folgorazione, stupore, irreversibilità. Proprio come la parola poetica. Il capocannoniere di un campionato è sempre il miglior poeta dell'anno. In questo momento lo è Savoldi,. Il calcio che esprime più goal è il calcio più poetico. (P.P.Pasolini) INDICE lessico.ppt GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI

18 XVII Anche il "dribbling" è di per sé poetico (anche se non "sempre" come l'azione del goal). Infatti il sogno di ogni giocatore (condiviso da ogni spettatore) è partire da metà campo, dribblare tutti e segnare. Se, entro i limiti consentiti, si può immaginate nel calcio una cosa sublime, è proprio questa. Ma non succede mai. È un sogno (che ho visto realizzato solo nei "Maghi del pallone" da Franco Franchi, che, sia pure a livello brado, è riuscito a essere perfettamente onirico). Chi sono i migliori "dribblatori" del mondo e i migliori facitori di goal? I brasiliani. Dunque il loro calcio è un calcio di poesia: ed esso è infatti tutto impostato sul dribbling e sul goal. (P.P.Pasolini) LESSICO.PPT INDICE GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI

19 XVIII Il catenaccio e la triangolazione (che Brera chiama geometria) è un calcio di prosa: esso è infatti basato sulla sintassi, ossia sul gioco collettivo e organizzato: cioè sull'esecuzione ragionata del codice. Il suo solo momento poetico è il contropiede, con l'annesso "goal" (che, come abbiamo visto, non può che essere poetico). Insomma, il momento poetico del calcio sembra essere (come sempre) il momento individualistico (dribbling e goal; o passaggio ispirato). (P.P.Pasolini) CALCIATORI INDICE lessico.ppt GIORNALISTI SPORTIVI

20 catenaccio --> triangolazioni --> conclusioni
XIX Il calcio in prosa è quello del cosiddetto sistema (il calcio europeo): il suo schema è il seguente: catenaccio --> triangolazioni --> conclusioni Il "goal"in questo schema, è affidato alla "conclusione", possibilmente di un "poeta realistico" come Riva, ma deve derivare da una organizzazione dei gioco collettivo, fondato da una serie di passaggi "geometrici" eseguiti secondo le regole del codice (Rivera in questo è perfetto: a Brera non piace perché si tratta di una perfezione un po' estetizzante, e non realistica, come nei centrocampisti inglesi o tedeschi). (P.P.Pasolini) INDICE LESSICO GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI

21 discese concentriche --> conclusioni
XX Il calcio in poesia è quello del calcio latinoamericano: il suo schema è il seguente: discese concentriche --> conclusioni Schema che per essere realizzato deve richiedere una capacità mostruosa di dribblare (cosa che in Europa è snobbata in nome della "prosa collettiva"): e il goal può essere inventato da chiunque e da qualunque posizione. Se dribbling e goal sono i momenti individualistici poetici del calcio, ecco quindi che il calcio brasiliano è un calcio di poesia. Senza far distinzione di valore, ma in senso puramente tecnico, in Messico è stata la prosa estetizzante italiana a essere battuta dalla poesia brasiliana. * P.P.Pasolini Da Il giorno, 3 gennaio 1971 INDICE LESSICO GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI

22 catenaccio --> triangolazioni --> conclusioni
XXI Il calcio in prosa è quello del cosiddetto sistema (il calcio europeo): il suo schema è il seguente: catenaccio --> triangolazioni --> conclusioni Il "goal"in questo schema, è affidato alla "conclusione", possibilmente di un "poeta realistico" come Riva, ma deve derivare da una organizzazione dei gioco collettivo, fondato da una serie di passaggi "geometrici" eseguiti secondo le regole del codice (Rivera in questo è perfetto: a Brera non piace perché si tratta di una perfezione un po' estetizzante, e non realistica, come nei centrocampisti inglesi o tedeschi). GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI INDICE LESSICO

23 discese concentriche --> conclusioni
XXII Il calcio in poesia è quello del calcio latinoamericano: il suo schema è il seguente: discese concentriche --> conclusioni Schema che per essere realizzato deve richiedere una capacità mostruosa di dribblare (cosa che in Europa è snobbata in nome della "prosa collettiva"): e il goal può essere inventato da chiunque e da qualunque posizione. Se dribbling e goal sono i momenti individualistici poetici del calcio, ecco quindi che il calcio brasiliano è un calcio di poesia. Senza far distinzione di valore, ma in senso puramente tecnico, in Messico è stata la prosa estetizzante italiana a essere battuta dalla poesia brasiliana. * Da Il giorno, 3 gennaio 1971 GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI INDICE

24 Aereo Stukas Pasolini LESSICO GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI INDICE
XXV) Lui stesso si dedicò al calcio ogni occasione era opportuna per praticare il suo gioco preferito, soprattutto sui campetti delle periferie romane e non, negli intervalli di lavorazione dei suoi film o appena aveva tempo disponibile. Aereo Stukas Pasolini LESSICO GIORNALISTI SPORTIVI CALCIATORI INDICE


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