Scaricare la presentazione
La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore
1
LA SICUREZZA SUI LUOGHI DI LAVORO
2
La Sicurezza sicurezza: condizione o qualità di chi o di ciò è sicuro
sicuro: colui che è scevro da qualsiasi timore, che si sente tranquillo, quieto. ing. Carlo CASSOL
3
La Sicurezza E’ un’opinione? ing. Carlo CASSOL
4
La Sicurezza in azienda
tutto quello che deve essere previsto perché il lavoratore sia “ sicuro “ ovvero non corra pericoli di sorta durante la prestazione d’opera chi se ne deve preoccupare: il datore di lavoro il lavoratore ing. Carlo CASSOL
5
Il concetto di rischio il rischio dipende dalla probabilità dell’evento e dal potenziale danno prodotto e/o che si produrrebbe a persone o cose Rischio = probabilità x danno il rischio “zero” non esiste ing. Carlo CASSOL
6
Il concetto di rischio il rischio zero resta irraggiungibile.
Il rischio minimo si realizza raramente. L’importante è raggiungere il rischio accettabile ing. Carlo CASSOL
7
Il concetto di rischio “rischio accettabile ” ing. Carlo CASSOL
8
Il concetto di rischio rischio accettabile ---> di sicurezza accettabile la sicurezza accettabile è un concetto dinamico: dallo studio degli infortuni si ricavano le informazioni necessarie per ridurre “il caso fortuito” ing. Carlo CASSOL
9
Il concetto di rischio “il caso fortuito” ing. Carlo CASSOL
10
Sicurezza accettabile
ing. Carlo CASSOL
11
Riduzione del rischio Prevenzione Formazione e coscienza del rischio
Ammonimento ing. Carlo CASSOL
12
Prevenzione Barriere involucri isolanti
adozione di mezzi che impediscono od ostacolano l’evento Barriere involucri isolanti ing. Carlo CASSOL
13
Formazione e coscienza del rischio
corsi didattica aggiornamento tecnico - normativo ing. Carlo CASSOL
14
Ammonimento cartelli ammonitori messaggi informativi
ricorso a colori e simboli ing. Carlo CASSOL
15
Sicurezza sul Lavoro 6 - LA SEGNALETICA
1 - LA CULTURA DELLA SICUREZZA 6 - LA SEGNALETICA 5 - ORG. AZIENDALE E MISURE ISTITUZIONALI PER LA PREVENZIONE 2 – LA PERCEZIONE DEL RISCHIO 3 – LA INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI 4 - GLI INFORTUNI SUL LAVORO ing. Carlo CASSOL
16
1 - La cultura della sicurezza
La sicurezza intesa come atteggiamento permanente che guida ed orienta i comportamenti e le consuetudini dei lavoratori. ing. Carlo CASSOL
17
1 - La cultura della sicurezza
Anno 2009 Occupati infortuni mortali fonte inail 2010 ing. Carlo CASSOL
18
1 - La cultura della sicurezza
Legge n. 186 del 1 marzo 1968 Legge n. 123 del 3 agosto 2007 D.M. 22 gennaio 2008 n. 37 D.lgs n. 81 del 9 aprile 2008 D.lgs n. 106 del agosto 2009 ing. Carlo CASSOL
19
1 - La cultura della sicurezza La legislazione
Legge n. 123 del 3 agosto 2007 Misure in tema di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e delega al Governo per il riassetto e la riforma della normativa in materia 12 articoli ing. Carlo CASSOL
20
1 - La cultura della sicurezza La legislazione
Legge n. 186 del 1/03/1968 Regola dell’arte 2 articoli Impianti, macchine, ed apparecchi elettrici ed elettronici ing. Carlo CASSOL
21
1 - La cultura della sicurezza La legislazione
D.M. 22 gennaio 2008 n. 37 disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici 15 articoli ing. Carlo CASSOL
22
1 - La cultura della sicurezza La legislazione
D.lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 (attuazione della legge 3 agosto 2007) Norme di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro 13 titoli; 396 articoli; 51 allegati; Attuazione delle direttive europee: 89/391, 89/654, 89/655, 89/656, 90/269, 90/270, 90/394 e 90/679 ing. Carlo CASSOL
23
1 - La cultura della sicurezza La legislazione
D.lgs. n. 106 del 3 agosto 2009 Integra e modifica il D.lgs 81/08. Testo Unico sulla sicurezza ing. Carlo CASSOL
24
1 - La cultura della sicurezza
La prevenzione deve diventare un valore aziendale, che coinvolge tutti i soggetti aziendali, indipendentemente dalla loro funzione. ing. Carlo CASSOL
25
1 - La cultura della sicurezza
Con il D.lgs. 626/94, viene introdotta una nuova idea di sicurezza intesa anche come prevenzione soggettiva, organizzata e proceduralizzata. ing. Carlo CASSOL
26
1 - La cultura della sicurezza
Obbiettivo del D.lgs. 81/08 Consolidare e rafforzare i principi fondamentali della sicurezza nei luoghi di lavoro ing. Carlo CASSOL
27
1 - La cultura della sicurezza
Concetto di infortunio Dal Dpr del 30/06/65, art. 2 si ricava la definizione di infortunio, inteso come : menomazione delle capacità lavorative o morte provocata da CAUSA VIOLENTA in occasione di lavori ing. Carlo CASSOL
28
1 - La cultura della sicurezza
Gli elementi dell’infortunio determinante la causa violenta circostanziale in occasione di lavori consequenziale menomazione grave permanente ing. Carlo CASSOL
29
1 - La cultura della sicurezza
Definizione di malattia professionale La malattia professionale è determinata da AZIONI NOCIVE che MATURANO LENTAMENTE nell’organismo del lavoratore per trasformarsi in seguito in forma morbosa. ing. Carlo CASSOL
30
1 - La cultura della sicurezza
Gli elementi della malattia determinante AZIONI NOCIVE circostanziale MATURANO Lentamente consequenziale in forma MORBOSA ing. Carlo CASSOL
31
1 - La cultura della sicurezza Sistema
ing. Carlo CASSOL
32
1 - La cultura della sicurezza
Caratteristiche del Sistema UOMO professionali fisiologiche intellettive esperienziali ing. Carlo CASSOL
33
1 - La cultura della sicurezza
Caratteristiche del Sistema MACCHINA Tecniche Costitutive Funzionali ing. Carlo CASSOL
34
1 - La cultura della sicurezza
Caratteristiche del Sistema AMBIENTE fisiche microclima rumore illuminazione chimiche organizzative e relazionali ing. Carlo CASSOL
35
1 - La cultura della sicurezza Le figure
ll datore di lavoro I lavoratori Il responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione ing. Carlo CASSOL
36
1 - La cultura della sicurezza Le figure
Il rappresentante dei lavoratori Il medico competente Addetto al pronto soccorso ing. Carlo CASSOL
37
1 - La cultura della sicurezza
Il datore di lavoro titolare del rapporto di lavoro con il lavoratore o, comunque, il soggetto che, secondo il tipo e l'assetto dell'organizzazione nel cui ambito il lavoratore presta la propria attività,ha la responsabilità della organiz-zazione stessa o dell'unità produttiva in quanto esercita i poteri decisionali e di spesa. ing. Carlo CASSOL
38
1 - La cultura della sicurezza
Il lavoratore persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un'attività lavorativa nell'ambito dell'organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un'arte o una professione. ing. Carlo CASSOL
39
1 - La cultura della sicurezza
Sono equiparati ai lavoratori: I soci lavoratori di cooperative; I soci lavoratori di società, anche di fatto; Gli utenti dei servizi di orientamento e formazione scolastica, avviati presso datori di lavoro; ing. Carlo CASSOL
40
1 - La cultura della sicurezza
I partecipanti ai corsi di formazione professionale con uso di macchine, laboratori, apparecchiature agenti chimici, fisici, e biologici. Gli allievi degli istituti di istruzione ed universitari; ing. Carlo CASSOL
41
1 - La cultura della sicurezza
Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) insieme delle persone, sistemi e mezzi esterni o interni all'azienda finalizzati all'attività di prevenzione e protezione dai rischi professionali per i lavoratori; ing. Carlo CASSOL
42
1 - La cultura della sicurezza
Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) persona in possesso delle capacità e dei requisiti professionali designata dal datore di lavoro, a cui risponde, per coordinare il servizio di prevenzione e protezione dai rischi; Può essere un soggetto interno (dipendente) oppure esterno all’azienda ing. Carlo CASSOL
43
1 - La cultura della sicurezza
Il Rappresentante dei Lavoratori (RLS) è il soggetto eletto o designato dai lavoratori che ha il compito di rappresentarli per quanto riguarda gli aspetti della salute e della sicurezza durante il lavoro. ing. Carlo CASSOL
44
1 - La cultura della sicurezza
Il medico competente è un medico, scelto dal datore di lavoro, che può essere un dipendente dell’azienda, un libero professionista oppure un dipendente di una struttura pubblica o privata medico in possesso di requisiti formativi e professionali che collabora, con il datore di lavoro ai fini della valutazione dei rischi ed effettua la sorveglianza sanitaria ing. Carlo CASSOL
45
1 - La cultura della sicurezza
Addetto al pronto soccorso può essere il datore di lavoro (se impresa artigiana) o un lavoratore designato, opportunamente preparato e fornito di adeguate attrezzature, che organizza le attività di prevenzione incendi, evacuazione e pronto soccorso. ing. Carlo CASSOL
46
1 - La cultura della sicurezza
Altre definizioni sorveglianza sanitaria: insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all'ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell'attività lavorativa; ing. Carlo CASSOL
47
1 - La cultura della sicurezza
Altre definizioni prevenzione: il complesso delle disposizioni o misure necessarie anche secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell'integrità dell'ambiente esterno; ing. Carlo CASSOL
48
1 - La cultura della sicurezza
Altre definizioni salute: stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un'assenza di malattia o d'infermità; sistema di promozione della salute e sicurezza: complesso dei soggetti istituzionali che concorrono, con la partecipazione delle parti sociali, alla realizzazione dei programmi di intervento finalizzati a migliorare le condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori; ing. Carlo CASSOL
49
1 - La cultura della sicurezza
Altre definizioni pericolo: proprietà o qualità intrinseca di un determinato fattore avente il potenziale di causare danni; rischio: probabilità di raggiungimento del livello potenziale di danno nelle condizioni di impiego o di esposizione ad un determinato fattore o agente oppure alla loro combinazione; ing. Carlo CASSOL
50
1 - La cultura della sicurezza
Altre definizioni formazione: processo educativo attraverso il quale trasferire ai lavoratori ed agli altri soggetti del sistema di prevenzione e protezione aziendale conoscenze e procedure utili alla acquisizione di competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in azienda e alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi; ing. Carlo CASSOL
51
1 - La cultura della sicurezza
Altre definizioni informazione: complesso delle attività dirette a fornire conoscenze utili alla identificazione, alla riduzione e alla gestione dei rischi in ambiente di lavoro; ing. Carlo CASSOL
52
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
VALUTARE i rischi per la sicurezza e per la salute dei lavoratori e la sistemazione dei luoghi di lavoro. D.lgs 31/08 art.28 ing. Carlo CASSOL
53
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
ELABORARE il documento di valutazione che contenga: 1. un’analisi dei rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori specificandone i criteri di valutazione ing. Carlo CASSOL
54
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
2. le misure di prevenzione, di protezione e i dispositivi di protezione conseguenti alla valutazione ing. Carlo CASSOL
55
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
3. il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza ing. Carlo CASSOL
56
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
Alla stesura del documento collabora il rappresentante dei lavoratori (RLS) e il servizio di protezione e prevenzione ing. Carlo CASSOL
57
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
DESIGNARE i lavoratori incaricati: dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi di evacuazione dei lavoratori e di pronto soccorso. ing. Carlo CASSOL
58
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
INDIVIDUARE le misure di prevenzione, protezione e i dispositivi conseguenti al documento di valutazione ing. Carlo CASSOL
59
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
AGGIORNARE le misure di prevenzione in relazione ai mutamenti organizzativi e produttivi dell’azienda ing. Carlo CASSOL
60
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
AFFIDARE i compiti ai lavoratori, sulla base delle loro capacità, fornendo loro i necessari ed idonei mezzi di protezione. ing. Carlo CASSOL
61
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
ADOTTARE le misure di controllo, relativamente alle situazioni di rischio, informando con tempestività i lavoratori (continua...) ing. Carlo CASSOL
62
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
(...continua) tramite il Rappresentante della sicurezza, verificano l’applicazione della normativa sulla prevenzione e igiene del lavoro. ing. Carlo CASSOL
63
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
EFFETTUARE una riunione periodica (almeno annuale) sui temi della sicurezza prevenzione e protezione dei lavoratori obbligatoria per le imprese con oltre i 15 dipendenti per quelle fino a 15 dipendenti su richiesta del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza ing. Carlo CASSOL
64
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
TENERE un registro nel quale vanno annotati cronologicamente gli infortuni sul lavoro che comportano un’assenza dal lavoro superiore ai tre giorni. ing. Carlo CASSOL
65
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
FORMARE ED INFORMARE i lavoratori circa i rischi per la sicurezza e la salute connessi all’attività di impresa in generale ing. Carlo CASSOL
66
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
FORMARE ED INFORMARE sulle misure e le attività di prevenzione e di protezione adottate ing. Carlo CASSOL
67
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
FORMARE ED INFORMARE le procedure che riguardano il pronto soccorso la lotta antincendio e l’evacuazione e i nominativi degli incaricati ing. Carlo CASSOL
68
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
FORMARE ED INFORMARE i rischi specifici in relazione all’attività le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia ing. Carlo CASSOL
69
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
Esempio di formazione ed informazione Movimentazione manuale di carichi Il rischio di lesioni dorso-lombari si presenta con carichi superiori a 30Kg. Per le donne il limite si abbassa a 20Kg. Legge n.635/34 In gravidanza e fino a 7 mesi dopo il parto è vietato il sollevamento di qualsiasi peso Legge n.1204/71 ing. Carlo CASSOL
70
1 - La cultura della sicurezza Obblighi datore di lavoro
Esempio di formazione ed informazione Movimentazione manuale di carichi Fanciulli (minori di 15anni) maschi 10kg; femmine 5kg; Adolescenti (minori di 18anni) maschi 20kg; femmine 15kg; Legge n.977/67 per il sett.agricolo ing. Carlo CASSOL
71
1 - La cultura della sicurezza Obblighi dei lavoratori
OSSERVARE le disposizioni e istruzioni impartite dal datore di lavoro ing. Carlo CASSOL
72
1 - La cultura della sicurezza Obblighi dei lavoratori
UTILIZZARE correttamente utensili, macchinari, le apparecchiature, sostanze e preparati pericolosi,mezzi di trasporto e attrezzature di lavoro e dispositivi di sicurezza. ing. Carlo CASSOL
73
1 - La cultura della sicurezza Obblighi dei lavoratori
SEGNALARE al datore di lavoro / dirigente / preposto deficienze dei mezzi di trasporto o dei dispositivi di sicurezza e condizioni di pericolo ing. Carlo CASSOL
74
1 - La cultura della sicurezza Obblighi dei lavoratori
ATTIVARSI nei casi di emergenza, nei limiti delle proprie possibilità e competenze, per eliminare le cause di pericolo. ing. Carlo CASSOL
75
1 - La cultura della sicurezza Obblighi dei lavoratori
SOTTOPORSI ai controlli sanitari NON RIMUOVERE o modificare dispositivi di sicurezza o compiere manovre pericolose per la sicurezza ing. Carlo CASSOL
76
1 - La cultura della sicurezza Obblighi dei lavoratori
COLLABORARE con il datore di lavoro, con i preposti, con i dirigenti all’adempimento degli obblighi imposti dall’autorità competente. ing. Carlo CASSOL
77
1 - La cultura della sicurezza Obblighi del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) INFORMA preventivamente il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e frequenta un apposito corso di formazione in materia di sicurezza ing. Carlo CASSOL
78
1 - La cultura della sicurezza Obblighi del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) TRASMETTE all’Unità Sanitaria Locale: 1 – La DICHIARAZIONE attestante la capacità di svolgimento dei compiti ing. Carlo CASSOL
79
1 - La cultura della sicurezza Obblighi del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) 2 – DOCUMENTO contenente una relazione sulla valutazione dei rischi, con indicati i criteri adottati, l’individuazione delle relative misure di prevenzione e di protezione attuate, nonché le attrezzature di protezione utilizzate per la sicurezza e la salute. ing. Carlo CASSOL
80
1 - La cultura della sicurezza Obblighi del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione (RSPP) 3 – RELAZIONE sull’andamento degli infortuni e delle malattie professionali della propria azienda (ultimi 3 anni registro infortuni). ing. Carlo CASSOL
81
1 - La cultura della sicurezza Obblighi del Medico Competente
ESEGUE gli accertamenti preventivi e periodici volti a constatare l’assenza di controindicazioni al lavoro cui i dipendenti sono destinati, ai fini della valutazione della loro idoneità alla mansione specifica. ing. Carlo CASSOL
82
1 - La cultura della sicurezza Obblighi del Medico Competente
COLLABORA con il datore di lavoro nel servizio di prevenzione e protezione compresa la visita degli ambienti di lavoro, nonché alla PREDISPOSIZIONE del servizio di pronto soccorso, ed all’attività di INFORMAZIONE e formazione dei lavoratori. ing. Carlo CASSOL
83
1 - La cultura della sicurezza Obblighi del Medico Competente
ISTITUISCE E AGGIORNA la cartella sanitaria e di rischio dei lavoratori FORNISCE ai lavoratori le informazioni sugli accertamenti sanitari eseguiti. ing. Carlo CASSOL
84
DEFINISCE il PIANO DI EMERGENZA
1 - La cultura della sicurezza Obblighi dell’Addetto al Pronto Soccorso DEFINISCE il PIANO DI EMERGENZA relativamente a: ing. Carlo CASSOL
85
1 - La cultura della sicurezza Obblighi dell’Addetto al Pronto Soccorso
PREVENZIONE INCENDI Comprendente le misure intese ad evitare l’insorgenza di un incendio, i metodi di controllo e di manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio nonché i criteri per la gestione delle emergenze ing. Carlo CASSOL
86
1 - La cultura della sicurezza Obblighi dell’Addetto al Pronto Soccorso
EVACUAZIONE Attuabile con opportuni provvedimenti ed istruzioni affinchè i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato che non possa essere evitato, cessino la loro attività, e si mettano al sicuro con l’abbandono immediato del luogo di lavoro. ing. Carlo CASSOL
87
1 - La cultura della sicurezza Obblighi dell’Addetto al Pronto Soccorso
individua i necessari rapporti con i servizi esterni anche per il trasporto dei lavoratori infortunati e con l’utilizzo di adeguate attrezzature in riferimento alla natura dell’attività, al numero dei lavoratori occupati ed ai fattori di rischio. ing. Carlo CASSOL
88
2 - La percezione del rischio
Sicurezza sul Lavoro insieme delle misure tecniche organizzative e formative tendenti a ridurre i rischi per l’integrità fisica e psichica del lavoratore ing. Carlo CASSOL
89
2 - La percezione del rischio
SALUTE stato di benessere fisico e psicologico dell’organismo umano derivante dal buon funzionamento di tutti gli organismi e gli apparati ing. Carlo CASSOL
90
2 - La percezione del rischio
INFORTUNIO fatto traumatico che si ripercuote in modo rapido e violento sull’efficienza fisica e psichica del lavoratore ing. Carlo CASSOL
91
2 - La percezione del rischio
MALATTIA PROFESSIONALE originata da azioni o cause spesso non percepite in modo diretto e diluite nel tempo dovute a sostanze tossiche, polveri e rumore che colpiscono determinati organi del lavoratore. ing. Carlo CASSOL
92
2 - La percezione del rischio
MALATTIA ASPECIFICA originata non da una ben determinata causa ma da vari fattori nocivi dovuti all’ambiente e alle condizioni di lavoro (es. asma, insonnia…) ing. Carlo CASSOL
93
2 - La percezione del rischio
dipende dalla probabilità dell’evento e dal potenziale danno prodotto e/o che si produrrebbe a persone o cose ing. Carlo CASSOL
94
2 - La percezione del rischio
Il lavoro può danneggiare la salute quando durante lo svolgimento della propria attività lavorativa non si seguono “le regole”... ing. Carlo CASSOL
95
2 - La percezione del rischio
… cioè quando si prendono dei rischi non valutando appieno le conseguenze che questi comportamenti possono avere nell’immediato…. ing. Carlo CASSOL
96
2 - La percezione del rischio
… infortunio, con la possibilità di incorrere in un’inabilità permanente (invalidità) ma anche a distanza di tempo sviluppando una malattia professionale che può manifestarsi anche dopo molti anni. ing. Carlo CASSOL
97
2 - La percezione del rischio
Dunque quando: non vengono adottati i DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) non vengono osservate le prescrizioni comportamentali impartite dall’Azienda. ing. Carlo CASSOL
98
2 - La percezione del rischio
non vengono comunicati i malori e/o indisposizioni avuti, anche, durante il lavoro (comunicandoli al medico) non si informa il responsabile della mancanza di misure di sicurezza ing. Carlo CASSOL
99
2 - La percezione del rischio
non vengono comunicati le deficienze o inefficienze delle protezione sui macchinari e sulle apparecchiature, ecc. Il concetto di sicurezza non è entrato nella propria mentalità lavorativa ing. Carlo CASSOL
100
2 - La percezione del rischio
tutto questo contribuisce a far crescere a dismisura il rischio di infortunio malattia professionale ing. Carlo CASSOL
101
2 - La percezione del rischio
“Comprensione del rischio” ing. Carlo CASSOL
102
2 - La percezione del rischio
Fattori di rischio (dovuti al lavoratore) alterazione dovuta a sostanze (bevande alcoliche, droga, farmaci) distrazioni locali (radio, riviste) ing. Carlo CASSOL
103
2 - La percezione del rischio
Fattori di rischio (dovuti al lavoratore) situazioni personali ripetitività delle lavorazioni conflitti sul lavoro ing. Carlo CASSOL
104
2 - La percezione del rischio
Incidenti stradali (2008) Incidenti Morti Feriti Fonte ACI-ISTAT ing. Carlo CASSOL
105
2 - La percezione del rischio
Incidenti Lavoro (2009) Occupati infortuni mortali ing. Carlo CASSOL
106
2 - La percezione del rischio
% incidenti morti % Lun 14,4 16,8 Mar 12, ,4 Mer 13, ,1 Gio , ,5 Ven 14, ,4 Sab 14, ,5 Dom 14, ,5 Altre fest 2, ,8 ing. Carlo CASSOL
107
3 - Individuazione del rischio Criteri di Valutazione
1. Identificazione delle sorgenti pericolose dove strutture ambienti di lavoro macchine; ing. Carlo CASSOL
108
3 - Individuazione del rischio Criteri di Valutazione
1. Identificazione delle sorgenti pericolose dove impianti; sostanze; agenti chimici, fisici e biologici ing. Carlo CASSOL
109
3 - Individuazione del rischio Criteri di Valutazione
2. Individuazione dei rischi di esposizione in relazione all’uso di macchine, attrezzature e sostanze quali rischi di infortunio rischi di malattie professionali ing. Carlo CASSOL
110
3 - Individuazione del rischio Criteri di Valutazione
3. Stima dell’entità del rischio come Stima della probabilità Stima del danno ing. Carlo CASSOL
111
3 - Individuazione del rischio Criteri di Valutazione
4. Descrizione delle misure di prevenzione e protezione attuate o programmate come La priorità delle misure di prevenzione attuate o programmate deve tener conto della stima e dell’entità del rischio ing. Carlo CASSOL
112
3 - Individuazione del rischio Criteri di Valutazione
Ciclo lavorativo e la mansione La valutazione dei rischi quale strumento di lavoro per l’organizzazione e la programmazione della prevenzione ing. Carlo CASSOL
113
3 - Individuazione del rischio Criteri di Valutazione
La valutazione del rischio va intesa come l’insieme di tutte le operazioni (conoscitive, operative, di verifica, di correzione) che possono essere attuate per realizzare un corretto equilibrio del rapporto uomo – macchina – ambiente. ing. Carlo CASSOL
114
3 - Individuazione del rischio Criteri di Valutazione
I soggetti coinvolti nella valutazione dei rischi : tecnico esperto, datore di lavoro, dirigenti, preposti, lavoratori e rappresentanti della sicurezza. ing. Carlo CASSOL
115
3 - Individuazione del rischio Criteri di Valutazione
Definizione di rischio e criteri per la valutazione dei rischi ing. Carlo CASSOL
116
3 - Individuazione del rischio Le tipologie
Descrizione delle diverse tipologie di rischio Impiego delle attrezzature di lavoro Metodi di lavoro e disposizione degli impianti ing. Carlo CASSOL
117
3 - Individuazione del rischio Le tipologie
Impiego dell’elettricità esposizione a sostanze o preparati pericolosi Esposizione ad agenti fisici Esposizione ad agenti biologici ing. Carlo CASSOL
118
3 - Individuazione del rischio Le tipologie
Fattori ambientali ed ambienti di lavoro Interazione del posto di lavoro e dei fattori umani Fattori psicologici ing. Carlo CASSOL
119
3 - Individuazione del rischio Le tipologie
Organizzazione del lavoro L’informazione e la formazione dei lavoratori Il documento di valutazione dei rischi ing. Carlo CASSOL
120
4 - Infortuni sul Lavoro elementi di pericolo delle macchine/attrezzature
Attrezzatura di lavoro: qualsiasi macchina, apparecchio, utensile od impianto destinato ad essere usato durante il lavoro Uso di un’attrezzatura: qualsiasi operazione lavorativa connessa ad un’attrezzatura quale per esempio: messa in servizio, fuori servizio, trasporto, riparazione, manutenzione, smontaggio. ing. Carlo CASSOL
121
4 - Infortuni sul Lavoro elementi di pericolo delle macchine/attrezzature
Zona pericolosa: qualsiasi zona in prossimità di un’attrezzatura di lavoro nella quale la presenza del lavoratore costituisce un rischio per la salute o per la sicurezza dello stesso. ing. Carlo CASSOL
122
4 - Infortuni sul Lavoro Obblighi del datore di lavoro
Mettere a disposizione dei lavoratori attrezzature adeguate Attuare le misure tecniche ed organizzative adeguate per ridurre al minimo i rischi connessi all’uso ing. Carlo CASSOL
123
4 - Infortuni sul Lavoro Obblighi del datore di lavoro
Controllare che le attrezzature non vengano utilizzate per operazioni non adatte Valutare eventuali rischi di impiego e di inserimento nell’ambiente di lavoro delle nuove attrezzature acquistate ing. Carlo CASSOL
124
4 - Infortuni sul Lavoro Obblighi del datore di lavoro
Prendere le misure necessarie affinchè le attrezzature siano installate, utilizzate e sottoposte a manutenzione in modo corretto. Informare in modo corretto i lavoratori sui rischi e sul corretto funzionamento delle attrezzature. ing. Carlo CASSOL
125
4 - Infortuni sul Lavoro Obblighi del datore di lavoro
Non apportare modifiche alle attrezzature Segnalare con tempestività eventuali anomalie di funzionamento ing. Carlo CASSOL
126
4 - Infortuni sul Lavoro Obblighi del lavoratore
Trattare con cura le attrezzature Attuare le direttive del datore di lavoro, rispettando quanto appreso nei corsi di formazione ing. Carlo CASSOL
127
4 - Infortuni sul Lavoro Uso delle attrezzature
Le attrezzature di lavoro messe a disposizione dei lavoratori devono soddisfare alle disposizioni legislative e regolamentari in materia di tutela della sicurezza e salute dei lavoratori stessi ad esse applicabili (art.36 D.lgs 626/94) ing. Carlo CASSOL
128
4 - Infortuni sul Lavoro Uso delle attrezzature
Sistemi di comando; dispositivi di sicurezza e protezione; illuminazione; dispositivi d’allarme; manutenzione; ing. Carlo CASSOL
129
4 - Infortuni sul Lavoro Dispositivi Protezione Individuale
I principali dispositivi di protezione individuale (DPI): A protezione della testa, dell’udito, degli occhi e del viso, delle vie respiratorie, delle mani e delle braccia, dei piedi e delle gambe, della pelle, del tronco e dell’addome, dell’intero corpo ing. Carlo CASSOL
130
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione
Ruolo e compiti di: SPISAL INAIL DIREZIONE PROVINCIALE LAVORO INPS Cenni sulla normativa per: lavoratrici madri ing. Carlo CASSOL
131
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione S.P.I.S.A.L
Il Servizio di Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro è uno dei servizi del Dipartimento di Prevenzione, struttura dell'U.L.S.S., preposta alla promozione e alla tutela della salute della popolazione umana ing. Carlo CASSOL
132
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione S.P.I.S.A.L
Interviene per prevenire, eliminare o contenere le cause di danno e malattia. Lo SPISAL contribuisce a ridurre l'incidenza degli infortuni sul lavoro, delle malattie professionali e di quelle correlate al lavoro tramite interventi diretti a rimuovere i rischi e a promuovere la cultura della sicurezza ing. Carlo CASSOL
133
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione S.P.I.S.A.L
Le prestazioni dello SPISAL sono di natura amministrativa, sanitaria, di controllo. Dopo l'emanazione del D.Lgs. 626/94, è stato dato impulso ai compiti di informazione e di assistenza a imprenditori e lavoratori impegnati nella promozione della salute nei luoghi di lavoro. ing. Carlo CASSOL
134
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione S.P.I.S.A.L
Lo S.P.I.S.A.L. è un organo di difesa e promozione della salute dei lavoratori e si occupa inoltre della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali in ogni ambito lavorativo e della vigilanza sulla attuazione delle norme di prevenzione. ing. Carlo CASSOL
135
Inoltre tale servizio ha il compito di:
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione S.P.I.S.A.L Inoltre tale servizio ha il compito di: individuare, accertare e misurare gli elementi di rischio e di disagio per la salute dei lavoratori; verificare lo stato di attuazione delle norme di prevenzione; ing. Carlo CASSOL
136
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione S.P.I.S.A.L
accertare le cause e le responsabilità nei casi di infortunio e malattie professionali ed accertare le violazioni di norme di sicurezza e di igiene del lavoro; tutelare le lavoratrici madri accertando le condizioni lavorative di rischio per la gravidanza ing. Carlo CASSOL
137
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione S.P.I.S.A.L
INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI. Tutti gli infortuni e le malattie professionali pervengono al Servizio che studia lo sviluppo di questi eventi per impostare le conseguenti azioni preventive. Lo S.P.I.S.A.L. indaga sulle cause degli infortuni e delle malattie professionali e sulle eventuali responsabilità. ing. Carlo CASSOL
138
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione S.P.I.S.A.L
TUTELA LAVORATRICI MADRI Astensione obbligatoria nel caso di condizioni di lavoro pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino. Quando nell'ambiente di lavoro esistono rischi per la gravidanza ci si può rivolgere allo S.P.I.S.A.L., il quale: ing. Carlo CASSOL
139
- richiede al datore di lavoro lo spostamento ad altra mansione
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione S.P.I.S.A.L TUTELA LAVORATRICI MADRI - richiede al datore di lavoro lo spostamento ad altra mansione - valuta se tale nuova mansione è compatibile con la gravidanza, - redige il certificato sulla base del quale l' Ispettorato del Lavoro può concedere l’astensione anticipata dal lavoro. ing. Carlo CASSOL
140
ridurre il fenomeno infortunistico;
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione I.N.A.I.L. Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro ha come di obiettivi: ridurre il fenomeno infortunistico; assicurare i lavoratori che svolgono attività a rischio; garantire il reinserimento nella vita lavorativa degli infortunati sul lavoro. ing. Carlo CASSOL
141
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione I.N.A.I.L.
L’assicurazione, obbligatoria per tutti i datori di lavoro che occupano lavoratori dipendenti e parasubordinati nelle attività che la legge individua come rischiose, tutela il lavoratore contro i danni derivanti da infortuni e malattie professionali causati dalla attività lavorativa. ing. Carlo CASSOL
142
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione I.N.A.I.L.
La tutela nei confronti dei lavoratori, anche a seguito delle recenti innovazioni normative, ha assunto sempre più le caratteristiche di sistema integrato di tutela, che va dagli interventi di prevenzione nei luoghi di lavoro, alle prestazioni sanitarie ed economiche, alle cure... ing. Carlo CASSOL
143
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione I.N.A.I.L.
... riabilitazione e reinserimento nella vita sociale e lavorativa nei confronti di coloro che hanno già subito danni fisici a seguito di infortunio o malattia professionale. ing. Carlo CASSOL
144
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione Direzione Provinciale del Lavoro L'ufficio svolge attività di vigilanza e consulenza a tutti i settori merceologici in relazione alla applicazione delle vigenti norme di legislazione sociale (es. buste paga, collocamento, carattere contributivo ecc ) con esclusione di quanto riguarda la Prevenzione Infortuni. ing. Carlo CASSOL
145
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione Direzione Provinciale del Lavoro Nell'esplicazione della attività di vigilanza l'Ispettorato svolge ispezioni di iniziativa oppure ispezioni su denuncia da parte dei lavoratori, sindacati e datori di lavoro. ing. Carlo CASSOL
146
TIPOLOGIA ATTIVITA' SVOLTE SU ISTANZA DEL CITTADINO:
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione Direzione Provinciale del Lavoro TIPOLOGIA ATTIVITA' SVOLTE SU ISTANZA DEL CITTADINO: - interventi presso i datori di lavoro pubblici e privati per la verifica dell'applicazione delle norme di legislazione sociale - rilascio autorizzazione per anticipi periodo astensione obbligatoria lavoratrici madri ing. Carlo CASSOL
147
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione Direzione Provinciale del Lavoro - Accentramento adempimenti contributivi - Autorizzazione impiego minori nelle Rappresentazioni Teatrali - rilascio patenti per conduttori caldaie a vapore ing. Carlo CASSOL
148
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione Direzione Provinciale del Lavoro - rilascio libretto di lavoro cittadini extracomunitari - convalida dimissioni lavoratrici madri - autorizzazione all'instaurazione di contratti di lavoro a tempo determinato ing. Carlo CASSOL
149
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione I.N.P.S.
Nel 1898 nasce Istituto Nazionale della Previdenza Sociale inteso come Cassa nazionale di previdenza per l'invalidità e la vecchiaia degli operai. Si tratta di un'assicurazione volontaria integrata da un contributo di incoraggiamento dello Stato e dal contributo, anch'esso libero, degli imprenditori. ing. Carlo CASSOL
150
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione I.N.P.S.
1919 l'assicurazione per l'invalidità e la vecchiaia diventa obbligatoria e interessa 12 milioni di lavoratori. E' il primo passo verso un sistema che intende proteggere il lavoratore da tutti gli eventi che possono intaccare il reddito individuale e familiare l’INPS diventa ente di diritto pubblico ing. Carlo CASSOL
151
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione I.N.P.S.
L'attività principale consiste nella liquidazione e nel pagamento delle pensioni che sono di natura previdenziale e assistenziale. ing. Carlo CASSOL
152
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione I.N.P.S.
La previdenziale sono determinate sulla base di rapporti assicurativi e finanziate con il prelievo contributivo: vecchiaia, anzianità, superstiti, invalidità, inabilità, pensione in convenzione internazionale per il lavoro svolto all'estero ing. Carlo CASSOL
153
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione I.N.P.S.
L’assistenziale sono interventi la cui attuazione, pur rientrando nelle competenze dello "stato sociale", è stata attribuita all'INPS: integrazione delle pensioni al minimo assegno sociale invalidità civili ing. Carlo CASSOL
154
5 - Organizzazione Aziendale e Misure Istituzionali per la Prevenzione I.N.P.S.
L'INPS non si occupa solo di pensioni ma provvede infatti per esempio ai pagamenti di tutte le prestazioni a sostegno del reddito quali, ad esempio: disoccupazione, malattia, maternità, cassa integrazione e il trattamento di fine rapporto ing. Carlo CASSOL
155
6 - La Segnaletica Il D.lgs. 493/96, attuazione della direttiva CEE 92/58, contiene le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro ing. Carlo CASSOL
156
6 - La Segnaletica Vediamo quali sono i colori usati nell’ambito della sicurezza e i loro significati ing. Carlo CASSOL
157
6 - La Segnaletica colore rosso significato segnale di divieto
indicazioni atteggiamento pericoloso ing. Carlo CASSOL
158
6 - La Segnaletica colore rosso significato pericolo- allarme
indicazioni alt / arresto / sgombero / interruzione emergenza ing. Carlo CASSOL
159
6 - La Segnaletica colore rosso significato materiale e attrezzature
antincendio indicazioni identificazione ubicazione ing. Carlo CASSOL
160
6 - La Segnaletica rosso ing. Carlo CASSOL
161
6 - La Segnaletica rosso (antincendio)
ing. Carlo CASSOL
162
6 - La Segnaletica colore giallo giallo-arancio
significato segnale di avvertimento indicazioni attenzione cautela ing. Carlo CASSOL
163
6 - La Segnaletica giallo
ing. Carlo CASSOL
164
6 - La Segnaletica colore azzurro significato segnale di prescrizione
indicazioni comportamento/ azione specifica ing. Carlo CASSOL
165
6 - La Segnaletica azzurro
ing. Carlo CASSOL
166
6 - La Segnaletica colore verde
significato segnale di soccorso salvataggio indicazioni porte uscite locali percorsi prestazioni ing. Carlo CASSOL
167
6 - La Segnaletica colore verde significato situazioni di sicurezza
indicazioni ritorno alla normalità ing. Carlo CASSOL
168
6 - La Segnaletica verde ing. Carlo CASSOL
169
6 - La Segnaletica Segnalazione di ostacoli, punti di pericolo
Nel caso di rischi di urti contro ostacoli o cadute di oggetti e di caduta delle persone all’interno dei reparti in cui i lavoratori hanno accesso è necessario installare segnalazioni. ing. Carlo CASSOL
170
6 - La Segnaletica Segnalazione di ostacoli, punti di pericolo
Saranno di dimensioni adeguate costituite da strisce inclinate di 45° di colore giallo alternato al nero o colore rosso alternato al bianco ing. Carlo CASSOL
171
6 - La Segnaletica Segnalazione vie di circolazione
Qualora l’uso e le attrezzature lo rendano necessarie le vie di circolazione dei veicoli saranno segnalate con strisce continue preferibilmente giallo o bianco tenendo conto delle necessarie distanze di sicurezza ing. Carlo CASSOL
172
6 - La Segnaletica Segnalazione luminose
La luce emessa da un segnale deve produrre un contrasto luminoso adeguato al suo ambiente senza provocare abbagliamento. Se una sorgente emette un segnale continuo ed uno intermittente questo sarà usato per indicare un livello di pericolo maggiore ing. Carlo CASSOL
173
6 - La Segnaletica Segnalazione acustiche
Un segnale acustico deve avere un livello sonoro nettamente superiore al rumore di fondo in modo da essere udibile, ma non in modo eccessivo o doloroso, e distinguibile da tutti gli altri. ing. Carlo CASSOL
174
6 - La Segnaletica Segnalazione acustiche
Se un dispositivo emette un segnale a frequenza continua ed uno a frequenza variabile quello a frequenza variabile sarà usato per indicare un livello di pericolo più elevato o maggiore urgenza di intervento. Il segnale di sgombero deve essere continuo ing. Carlo CASSOL
Presentazioni simili
© 2024 SlidePlayer.it Inc.
All rights reserved.