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Dispositivi optoelettronici (1)
Sono dispositivi dove giocano un ruolo fondamentale sia le correnti elettriche che i fotoni, le particelle base della radiazione elettromagnetica. Le onde elettromagnetiche sono caratterizzate sia da Una lunghezza d’onda l che da una frequenza n che Sono tra loro in relazione tramite la legge: l n = c = velocità della luce nel vuoto = km/s Inoltre i fotoni sono portatori di una energia E = h n . Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Dispositivi optoelettronici (2)
Es. luce verde l = 0,5 mm E = 2,48 eV Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Dispositivi optoelettronici (3)
I fotoni interagiscono con gli elettroni in tre modi: Assorbimento: un fotone viene assorbito da un elettrone che va dal livello energetico iniziale E1 al livello eccitato E2, con: E2 =E1+hn . Emissione spontanea: l’elettrone che si trova in uno stato eccitato decade dal livello E2 al livello E1, con E1 = E2 - hn . Emissione stimolata: un elettrone che si trova in uno stato eccitato, che viene colpito da un fotone può diseccitarsi emettendo un altro fotone. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Dispositivi optoelettronici (4)
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Dispositivi optoelettronici (5)
Se le popolazioni istantanee (densità di elettroni) dei due livelli sono n1 e n2, all’equilibrio termico, con (E2 – E1) > 3kT n2/n1 = e –hn12/(kT) e in condizioni stazionarie il numero di elettroni che passano da E1 ad E2 deve essere uguale a quelli passano da E2 ad E1 . In altre parole: tasso di emissione stimolata + tasso di emissione spontanea tasso di assorbimento Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Dispositivi optoelettronici (6)
Il tasso di emissione spontanea è proporzionale alla popolazione del livello superiore E2. Il tasso di emissione stimolata è proporzionale alla popolazione del livello superiore e alla densità di energia luminosa. Il tasso di assorbimento è proporzionale alla popolazione del livello inferiore e alla densità di energia luminosa. A parità di condizioni, per rendere predominante l’emissione stimolata occorre una elevata densità di energia luminosa. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Assorbimento (1) Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Assorbimento (2) Se il fotone ha una energia uguale a Eg o superiore, all’atto dell’assorbimento si ha una creazione di coppia lacuna-elettrone, con l’elettrone che passa nella banda di conduzione. Se l’energia è superiore, l’elettrone passa nella banda di conduzione e l’energia in eccesso viene dissipata sotto forma di calore. Se l’energia è inferiore non si ha una transizione, a meno che non esistano livelli disponibili all’interno della banda proibita. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Diodi emettitori di luce (1)
I diodi emettitori di luce (LED) sono giunzioni p-n in grado di emettere radiazioni nella regione dell’ultravioletto o del visibile o dell’infrarosso. I LED a luce visibile devono emettere fotoni nello spettro del visibile 0,5 mm < l < 0,7 mm 2,6 eV > energia del fotone > 1,8 eV La larghezza della banda proibita deve riflettere questi limiti. Giunzioni adatte si ottengono scegliendo opportunamente i materiali: es. arseniuro di gallio. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Diodi emettitori di luce (2)
La geometria tipica della giunzione è quella planare. Il meccanismo di funzionamento è abbastanza semplice: Si applica una tensione di polarizzazione diretta alla giunzione p-n che genera così coppie elettrone-lacuna; queste coppie si ricombinano emettendo i fotoni visibili. Per rendere efficiente il meccanismo occorre che i fotoni emessi siano in quantità sufficiente e che non vengano persi prima di arrivare alla lente di materiale plastico che ne permette la visualizzazione. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Diodi emettitori di luce (3)
Una volta emessi i meccanismi di perdita principali sono: Assorbimento all’interno del LED Perdite per rifrazione aria-semiconduttore Perdite per riflessione totale interna della luce (angoli maggiori dell’angolo critico) Alcuni effetti si possono minimizzare ad esempio con la scelta di substrati trasparenti e superfici interne riflettenti. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Diodi emettitori di luce (4)
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Diodi emettitori di luce (5)
Una importante applicazione dei diodi all’infrarosso è il disaccoppiamento, tra segnali di ingresso e di uscita. fotone Segnale di ingresso Segnale di uscita LED fotodiodo Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Diodi emettitori di luce (6)
Il meccanismo di funzionamento è il seguente: Si applica una tensione alla giunzione, si creano coppie elettrone-lacuna che poi si ricombinano dando origine alla emissione dei fotoni. Questi vengono poi inviati ad un dispositivo ricevente (fotodiodo) che col meccanismo inverso assorbe il fotone e crea una coppia elettrone-lacuna che fornisce i portatori di carica necessari a produrre la corrente nel circuito di uscita. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Collegamento a fibre ottiche (1)
Un’altra applicazione è la trasmissione di segnali ottici lungo le fibre ottiche. Infatti uno dei vantaggi è che il segnale si propaga alla velocità della luce nel mezzo trasmissivo. Una fibra ottica è una guida d’onda per le frequenze ottiche capace di trasportare i segnali anche per molti chilometri senza degradare l’informazione grazie al fenomeno della riflessione totale. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Collegamento a fibre ottiche (2)
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Collegamento a fibre ottiche (3)
Il segnale di ingresso solitamente è modulato ad alta frequenza per codificare il segnale. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Collegamento a fibre ottiche (4)
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Laser a semiconduttore (1)
I laser sono dispositivi che sfruttano l’emissione stimolata di radiazione per produrre radiazione con le seguenti caratteristiche: praticamente monocromatica (energia ben definita frequenze ben definite) altamente direzionale (piccolissima divergenza angolare del fascio). Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Laser a semiconduttore (2)
I laser a semiconduttore presentano inoltre le seguenti caratteristiche: Dimensioni molto ridotte (0,1 mm di lunghezza) Estrema facilità di modulazione tramite la corrente di polarizzazione. I campi di applicazione: comunicazione su fibra ottica, registrazione video, lettura ottica, stampa ad alta velocità, spettroscopia a gas. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Laser a semiconduttore (3)
Meccanismo di inversione di popolazione Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Fotorivelatori (1) I fotorivelatori sono dispositivi che convertono radiazione luminosa in segnali elettrici. Il meccanismo di funzionamento è divisibile in: Generazione di portatori di carica da parte della luce Trasporto e/o amplificazione dei portatori Interazione della corrente col circuito esterno per generare il segnale elettrico in uscita. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Fotorivelatori (2) Fotoconduttore Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Fotodiodi (1) Un fotodiodo è una giunzione p-n polarizzata inversa. Quando i fotoni incidono sul fotodiodo si generano coppie elettrone lacuna che vengono separate e generano corrente nel loro moto di allontamnamento dalla regione di svuotamento. I fotodiodi devono essere sottili per poter funzionare ad alta velocità, e contemporaneamente devono essere abbastanza spessi per permettere un sufficiente assorbimento di fotoni. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Fotodiodi (2) Fotodiodo Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Fotodiodi (3) Un particolare tipo di fotodiodo è il fotodiodo a valanga. Il principio di funzionamento è lievemente diverso dai fotodiodi precedenti perché la tensione di polarizzazione è sufficientemente alta da provocare, a partire da pochi portatori, l’effetto della moltiplicazione a valanga, amplificando così la corrente che si ottiene. Vantaggio: usabile per rivelare deboli segnali. Svantaggio: occorre ridurre al minimo la possibilità di generare segnali accidentali. Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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Celle solari Corso Fisica dei Dispositivi Elettronici Leonello Servoli
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