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PubblicatoLia Cicci Modificato 11 anni fa
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AREZZO PLURALE, OGGI E DOMANI S eminario, 25 marzo 2011 I numeri dellimmigrazione ad Arezzo: un quadro di insieme I numeri dellimmigrazione ad Arezzo: un quadro di insieme Marco La Mastra
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Un traguardo storico: 100.000 abitanti !
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Un decennio di crescita: 3,8% nel 1999, 5,6% nel 2003, 10,4% nel 2008, 11,8 % a fine 2010 Popolazione straniera residente - Serie storica 1999-2010
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La distribuzione per fasce di età
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Le nazionalità 2008-2010
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La natalità Il protagonismo demografico della comunità aretina del Bangladesh: già forte negli anni passati, e fortemente concentrata nella città, nel 2010 è diventata la seconda nazionalità della città (dopo quella romena). Soprattutto grazie al tasso di natalità dei nuclei familiari bangladeshi, quattro volte superiore a quello della media comunale
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La natalità e limmigratorietà
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Insediamento urbano – le circoscrizioni
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Si nota lassenza di significative concentrazioni nazionali nei vari quartieri/zone della città. Le varie comunità si distribuiscono in ogni zona della città, e in modo particolare nelle tre circoscrizioni urbane (Fiorentina,Saione e Giotto). Nellultimo biennio è tuttavia proseguita la tendenza ad una concentrazione di stranieri (non su base nazionale) nella circoscrizione Saione, e segnatamente in alcune zone della stessa.
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Quotidiani processi di mescolamento – le G2 la continua crescita dei figli dellimmigrazione, ovvero delle seconde generazioni (G2): sono il 12,2% di tutti gli stranieri residenti. Nella fascia 0-4 anni rappresentano il 94% e nella fascia 5-10 il 71%. Un terzo di tutti gli alunni stranieri sono G2.
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Quotidiani processi di mescolamento I matrimoni misti: negli ultimi 8 anni nel Comune di Arezzo sono stati celebrati 742 matrimoni misti (italiano/a e straniera/o): il 20% dei matrimoni celebrati nel comune ha coinvolto un coniuge straniero n I nuovi cittadini: negli ultimi 8 anni nel ad Arezzo circa 600 stranieri hanno acquisito la cittadinanza italiana: il 34% per matrimonio, il 32,1% sono figli naturalizzati, il 29,6% per residenza (e solo l1,5% sono G2).
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Le presenze a scuola: a.s. 2010/11 Un decennio di crescita: 361 (2,5%) a.s.nel 1999-00; 902 (6,4%) nel 2003/04; 1.870 (12,4%) nel 2010/11
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Le presenze a scuola: le G2
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Gli esiti scolastici – a.s. 2009-10
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Gli esiti scolastici degli alunni stranieri gli esiti scolastici degli studenti stranieri che, di anno in anno, invece di migliorare, complessivamente peggiorano. Il divario tra alunni stranieri e italiani registrato nellanno scolastico 2009/2010 è di -12,5 punti. Un dato che può essere dipeso dalladozione di criteri di valutazione più rigidi che non tengono conto delle specificità di situazione in cui si trovano molti studenti stranieri; un dato che comunque deve far riflettere tutti e porta ad interrogarci sullefficacia degli interventi e dei dispositivi adottati in questi anni per favorire il successo scolastico. Soprattutto ci fa capire che il tempo dellintegrazione scolastica non è finito, anzi. il peggioramento degli esiti degli studenti stranieri nati qua rispetto a quanto rilevato alcuni anni fa: ciò si deve al progressivo passaggio delle G2 dalla primaria, dove sono ancora presenti con numeri significativi, ai successivi ordini di scolarità, dove essi evidenziano carenze e difficoltà.
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Il lavoro autonomo n lulteriore crescita dellimprenditoria straniera ad Arezzo, nonostante i tempi di crisi per tutti. Circa 17 imprese individuali su 100 sono a titolarità straniera. Una percentuale doppia rispetto agli stranieri residenti in età lavorativa. n 880 ditte individuali ad Arezzo gestite da titolare straniero (+13% rispetto a due anni fa) n Alcuni settori produttivi vanno avanti grazie alla presenza di tali ditte: la metà di tutte le imprese individuali nel settore delle costruzioni è, ad Arezzo, in mano a imprenditori stranieri, come un terzo delle attività manifatturiere. n Imprese orafe. In termini assoluti sono 149 imprese, di cui 102 ditte individuali. Si nota una marcata etnicizzazione del comparto: Pakistan e Bangladesh da soli rappresentano i tre quarti di tutte le ditte individuali del settore orafo (52,9% la prima, 24,5% la seconda); seguono le D.I. rumene e indiane, entrambe pari al 6,9%. Rispetto al dato del 2008, si osserva un ulteriore incremento delle imprese individuali orafe a titolarità straniera pari a +12,8%
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