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Aspetti computazionali e metodologici della disambiguazione del Corpus Taurinense.

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Presentazione sul tema: "Aspetti computazionali e metodologici della disambiguazione del Corpus Taurinense."— Transcript della presentazione:

1 Aspetti computazionali e metodologici della disambiguazione del Corpus Taurinense

2 Scopo del progetto: Creazione di un corpus che possa fungere da modello di apprendimento per un sistema di annotazione stocastica basata sui Modelli Markoviani Nascosti (HMM)

3 Problema: come realizzare un efficace sistema di disambiguazione per una lingua letteraria ancora vergine sotto laspetto del trattamento automatico

4 Soluzione: creazione di un sistema di disambiguazione per Parti del Discorso (POS) basato su regole, il più possibile svincolate dal contesto in cui si trovano

5 Necessità di prevedere comunque limpiego di regole legate al contesto al fine di coprire tutti i numerosi casi di trattazione particolare dellelemento (token) da disambiguare

6 Tre differenti tipologie di disambiguazione: - Esterna: parti del discorso diverse - Interna: attributi genere/numero - Intra-POS: tipi diversi della stessa parte del discorso (es. modo, tempo, ecc.)

7 Necessità di prevedere una gerarchia di azione: Regole di disambiguazione organizzate in sei moduli distinti operanti in cascata In uno stesso modulo organizzazione delle regole secondo uno schema a mutua esclusione: regole diverse non possono agire sullo stesso token

8 Modulo 1Modulo 2Modulo 3Modulo 6Modulo 5Modulo 4 Testo iniziale Testo disambiguato

9 Tipologia di disambiguazione (interna, esterna, ecc.) non vincolata ad alcun modulo specifico: possibilità di agire contemporaneamente su più parametri anche allinterno di una stessa regola

10 Il primo modulo assume in ingresso un testo già diviso in token e dotato di completa annotazione morfosintattica e codifica metatestuale (markup)

11 Esempio testo di origine: @Rinuccino@@Sonetti@@@Lir %001 &V $0035$ #001@ D' amore abiendo gioia interamente, lasso, nonn¬ aio in altro intendimento né che partisse lo cor né la mente da ÷l primo loco là onde avea abento ; $0036$ ma feci come· ll' omo che consente molte fïate contro a suo talento : traduto m' àn li sguardi che sovente mi son mostrati, e messo in gran tormento. Sì come il marinaro la serèna, ca lo disvïa co lo dolze canto e poi li dà tempesta per inganno, $0037$ così la gioia m' è cangiata in pena, e· ÷Ø riso, lasso m' è tornato in pianto : per mia follia ò radop&[p&]iato il danno.

12 Esempio testo etichettato: @Rinuccino@@Sonetti@@@Lir %001 &V_lem=versesection,71,0,0,0,0,0 $0035$ #001@ D'_(lem=da,56,0,0,0,0,0);(lem=di,56,0,0,0,0,0);(lem=di,51,0,0,0,0,0) ;(lem=di;da,56,0,0,0,0,0) amore_lem=amore,20,0,4,6,0,0 abiendo_lem=avere,224,0,0,0,0,0 gioia_lem=gioia,20,0,5,6,0,0 interamente_lem=interamente,45,0,0,0,8,0,_lem=comma,71,0,0,0,0,0 lasso_lem=lasso,26,0,4,6,8,0,_lem=comma,71,0,0,0,0,0 nonn¬_lem=non,45,0,0,0,8,0 aio_lem=avere,211,1,0,6,0,0 in_(lem=in,56,0,0,0,0,0);(lem=in,51,0,0,0,0,0);(lem=in,75,0,0,0,0,0) altro_lem=altro,32,0,4,6,0,0 intendimento_lem=intendimento,20,0,4,6,0,0 né_lem=né,50,0,0,0,0,0 che_(lem=che,36,0,4;5,6;7,0,0);(lem=che,51,0,0,0,0,0);(lem=ché,51,0, 0,0,0,0);(lem=che,35,0,4;5,6,0,0);(lem=che,40,0,4;5,6,0,0);(lem=che, 32,0,4,6,0,0);(lem=che,45,0,0,0,8,0) partisse_lem=partire/- si/,116,3,0,6,0,0 lo_(lem=lo,60,0,4,6,0,0);(lem=lo,39,3,4,6,0,0) cor_(lem=cuore,20,0,4,6,0,0);(lem=cor,75,0,0,6,0,0) né_lem=né,50,0,0,0,0,0 la_(lem=la,60,0,5,6,0,0);(lem=la,39,3,5,6,0,0);(lem=là,45,0,0,0,8,0) mente_(lem=mente,20,0,5,6,0,0);(lem=mentire,115,2,0,6,0,0)

13 Funzionamento del motore di disambiguazione: - Creazione di una serie di puntatori ai token che compongono il testo - Definizione di regole che agiscono sul token del puntatore centrale

14 Caratteristiche dei puntatori: - numero minimo pari a 3 - mobili: avanzano allinterno del testo - puntano a elementi testuali contigui (dati di markup esclusi) - permettono di definire con assoluta precisione il campo di applicazione di una regola non generale

15 Esempio di puntatori: né_lem=né,50,0,0,0,0,0 PT 1 che_(lem=che,36,0,4;5,6;7,0,0);(lem=che,51,0,0,0,0,0 );(lem=ché,51,0,0,0,0,0);(lem=che,35,0,4;5,6,0,0); (lem=che,40,0,4;5,6,0,0);(lem=che,32,0,4,6,0,0); (lem=che,45,0,0,0,8,0) PT 2 partisse_lem=partire/-si/,116,3,0,6,0,0 PT 3 lo_(lem=lo,60,0,4,6,0,0);(lem=lo,39,3,4,6,0,0) cor_(lem=cuore,20,0,4,6,0,0);(lem=cor,75,0,0,6,0,0)

16 né_lem=né,50,0,0,0,0,0 che_(lem=che,36,0,4;5,6;7,0,0);(lem=che,51,0,0,0,0,0); (lem=ché,51,0,0,0,0,0);(lem=che,35,0,4;5,6,0,0); (lem=che,40,0,4;5,6,0,0);(lem=che,32,0,4,6,0,0); (lem=che,45,0,0,0,8,0) PT 1 partisse_lem=partire/-si/,116,3,0,6,0,0 PT 2 lo_(lem=lo,60,0,4,6,0,0);(lem=lo,39,3,4,6,0,0) PT 3 cor_(lem=cuore,20,0,4,6,0,0);(lem=cor,75,0,0,6,0,0) Scorrimento in avanti:

17 Funzionamento delle regole di disambiguazione: - analisi del contenuto dei puntatori: controllo di corrispondenza con quanto stabilito dalla regola - modifica (disambiguazione) del contenuto del puntatore centrale

18 Esempio di regola di disambiguazione if (campo ~ /^terza_/ && campo ~ /\);\(/) { nf++ if ($bw ~ /^già_/ || $fw ~ /^a_/) { assegna(campo, "20", end) } else { assegna(campo, "65", end) } }

19 Problematiche delle regole di disambiguazione: - elevata complessità di sviluppo - modalità di azione suddivisa su più moduli distinti - definizione di ordine gerarchico di funzionamento - difficoltà di controllo degli errori

20 Soluzione: - suddivisione delle regole in moduli omogenei per campo di applicazione (es. V/N; N/Adj; etc.) - utilizzo preventivo di regole ad-hoc per agevolare il funzionamento delle regole generali - utilizzo del modulo ausiliario PEX per la verifica della coerenza sintattica e di applicazione di una data regola

21 PEX – Pattern EXtractor - sistema dotato di capacità di emulazione di qualsivoglia modello no Definizione e stampa del contesto si Regola individuata? Ricerca della regola nel testo

22 Fasi di sviluppo tradizionali: - studio teorico dei vari tipi di regole - implementazione pratica delle stesse in un determinato formalismo, di solito strettamente dipendente dal programma di disambiguazione - attivazione del processo di elaborazione - verifica sul testo disambiguato del corretto operato delle regole - correzione in post-editing delle regole - rielaborazione del testo dallorigine

23 Fasi di sviluppo adottate nel CT: - studio teorico dei vari tipi di regole - emulazione delle singole regole mediante lutilizzo del modulo PEX - analisi dei risultati - eventuale correzione delle regole - implementazione definitiva delle regole - elaborazione del testo da disambiguare

24 Vantaggi: - semplificazione delliter di sviluppo - abbattimento dei cicli successivi di correzione regole e analisi dei dati - riduzione dei tempi morti di elaborazione - ottenimento di risultati certi e definitivi in tempi notevolmente ridotti - elaborazione finale in un unico passaggio


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