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Teorie e tecniche della comunicazione di massa A.A

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Presentazione sul tema: "Teorie e tecniche della comunicazione di massa A.A"— Transcript della presentazione:

1 Teorie e tecniche della comunicazione di massa A.A. 2012-13
Lezione del 19 febbraio 2013 prof.ssa Elisa Giomi Ricevimento Mercoledì h 18 stanza 346 Informazioni su Contenuti corso, modalità esame, bibliografia ecc.su Prof. Blog! d!alla home page di Lettere e Filosofia

2 Orario lezioni Dal 19 febbraio al 11 aprile (36 ore) Martedì, , Aula 353 Mercoledì, , Aula 353 Giovedì, , Aula 353 Programma L’esame si svolge in forma scritta (ma solo per i primi due appelli dopo il termine del corso). Scritto: domande con risposta aperta Nel caso in cui gli studenti/le studentesse non riportassero un voto sufficiente o non fossero soddisfatti/e dello stesso, possono ripresentarsi a un appello successivo

3 Bibliografia per studenti frequentanti
Parte generale: M. Sorice, Sociologia dei Mass media, Carocci, Roma, 2009 Parte monografica: S. Capecchi, E. Ruspini (a cura di), Media, corpi, sessualità. Dai corpi esibiti al cybersex, FrancoAngeli, Milano, 2009 Bibliografia per studenti non frequentanti E. Menduni, Entertainment, il Mulino, Bologna, 2013 S. Capecchi, E. Ruspini (a cura di), Media, corpi, sessualità. Dai corpi esibiti al cybersex, FrancoAngeli, Milano, 2009 Bibliografia per studenti Erasmus frequentanti Erasmus non frequentanti

4 Presentazione del corso
Parte Base e Parte Monografica (circa 24 ore) Parte Base: comprendere a analizzare il ruolo dei media nella società moderna paradigmi e modelli impiegati nello studio della comunicazione di massa, con particolare riferimento all'apporto della sociologia Parte Monografica (circa 12 ore): media e processi di costruzione del sé, con particolare riferimento all’identità di genere

5 I media, vecchi e nuovi, hanno un ruolo nei processi di costruzione fornendo materiali simbolici che usiamo per costruire molte “dimensioni” dell'identità... Identità di genere Le rappresentazioni, i modelli di femminile e maschile messi in circolazione dai media costituiscono materiali simbolici con cui gli individui si confrontano nel processo attraverso cui divengono uomini e donne

6 Partre monografica La comunicazione di massa

7 Un po’ di Storia La stampa
Nel 1563: la “Gazeta” a Venezia, negli stessi anni a Firenze e Genova 1631: “Gazette de France”, la più longeva gazzetta informativa; notizie di attualità pubblicate con periodicità regolare Prototipi della stampa quotidiana moderna nel 1800 In USA: “New York Sun” 1833 e “New York Herald” (un cent a copia) Francia: “La Presse” e “Le Siècle” nel 1836 UK: “Daily Telegraph” nel 1855 (un penny) Italia: tra 1851 e 1891 varie testate: “L’Osservatore Romano”, “La Nazione”, “La gazzetta piemontese” “Il Corriere della Sera”

8 Il cinema 1895: a Parigi, Grand Café. I fratelli Lumière proponmgono il primo spettacolo pubblico e a pagamento Un pezzo di cronaca: L’uscita dalla fabbriche Lumière e sketch come L’innaffiatore annaffiato Presto diventa industria e mass media, prima cronaca, poi finzione e intrattenimento In USA nickelodeon, nel 1910: sale (Francia ) 1927: primo film sonoro, Il cantante di Jazz Rapida evoluzione del cinema USA: nel 1947 in Francia e nel 1948 Italia solo 30% film nazionali

9 La radio Negli anni ‘20, dopo GM, in USA primi apparecchi solo riceventi per uso domestico 1921: creazione RCA (da accordo Marina USA e General Electric, principale industria radioelettrica)‏ RCA vende music boxes e trasmette programmi per favorirne acquisto Nasce radio come mezzo comunicazione di massa Broadcasting (da “uno a molti”) e mezzo “pieno”

10 Broadcasting da subito commerciale (prima si finanzia con vendita apparecchi poi con pubblicità)‏
1926: Rca fonda NBC, primo grande network USA (2 reti)‏ 1927: nasce anche CBS, altro network nazionale 1927 Radio Act: lo Stato assegna le licenze di trasmissione e le frequenze ai privati; sviluppo di infrastrutture e sistema radiofonico affidato a iniziativa privata 1943: una delle 2 reti NBC venduta e diviene ABC

11 La radio in Europa In quasi tutti i Paesi europei servizio radiofonico, dopo prima GM, nasce come monopolio dello Stato, perché: 1) Etere risorsa scarsa.. 2) Iniziativa privata non ha dimensioni per finanziare programmi 3) Diversa cultura economica e imprenditoriale… 4) Preciso ruolo che lo Stato si dà dopo la guerra ...radio come servizio universale e culturale

12 1926: (stesso anno del primo network USA privato) in Inghilterra nasce BBC inglese, (British Broadcasting Corporation), che esprime al massimo caratteri europei del servizio radiofonico John Reith “educare, informare, intrattenere” Diviene modello per paesi europei

13 Negli anno ’30 in Europa regimi totalitari interessati a radio come strumento di controllo sociale
L’ispirazione pedagogica ben si coniuga con finalità di indottrinamento e propaganda dei regimi Italia: Regime Fascista controlla EIAR e una parte dei programmi è ispirata direttamente dagli uffici del governo Germania: molto più forte, tutte le compagnie radiofoniche concentrate nelle mani di Joseph Goebbels


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