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CHARLES DARWIN VIAGGIO DI UN NATURALISA INTORNO AL MONDO

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Presentazione sul tema: "CHARLES DARWIN VIAGGIO DI UN NATURALISA INTORNO AL MONDO"— Transcript della presentazione:

1 CHARLES DARWIN VIAGGIO DI UN NATURALISA INTORNO AL MONDO
CAPITOLO VIII FONTI:

2 CAPITANO FITZ ROY Charles Darwin impiegò tre anni per circumnavigare l'America del Sud col Beagle, il brigantino inglese comandato dal capitano Fitz Roy. Quella fu la parte più importante del suo viaggio intorno al mondo per la varietà e la ricchezza degli studi e delle osservazioni che riuscì a compiere. Erano gli anni trenta dell'Ottocento e la scienza di lì a poco si sarebbe resa conto che la spiegazione creazionista della nascita della vita sulla terra poteva essere messa in discussione. Nell’ “autobiografia”, Darwin descrive un po’ i comportamenti del giovane capitano della nave. Aveva appena ventisei anni, quando il Beagle salpò dal porto di Londra. Fitz Roy era di famiglia nobile, a differenza di Darwin; quando ne parla lo descrive come un ragazzo con qualche disturbo mentale. Nel diario non fa nessun riferimento a costui. Al ritorno del viaggio era più famoso Darwin di Fitz Roy, grazie alle varie lettere del diario spedite alle sorelle, onde evitare la perdita di documentazioni importanti. Questo fatto infastidì molto il comandante della nave e avendo avuto alle spalle una vita piuttosto burrascosa, dopo qualche anno si suicidò. Darwin e Fitz Roy, durante la spedizione, erano stati spesso in contrasto di idee. FONTI: www,google.it

3 MONTEVIDEO Cap. VIII pag. 133
Tappa effettuata a Novembre del 1833, venne lasciata la nave per un po’ di giorni e proseguirono per un’ escursione interna presso la regione della Banda Oriental per giungere la COLONIA DEL SACRAMIENTO. La morfologia del luogo è pressochè pianeggiante, tranne il rilievo di Monte Verde, alto appena 130m. È presente il fiume Plata, con una grande estensione di acqua fangosa. PIANTE: siepi di agavi, cactus, finocchi, ma generalmente vegetazione scarsa. ANIMALI: rari FONTI:

4 COLONIA DEL SACRAMIENTO
Cap. VIII pag Per arrivare in questo luogo, Darwin passa attraverso la stazione di posta di Cufre, per ritirare due lettere. Il paesaggio si presenta come una superficie verde ondulata, composta da piccole montagne che sembrano elevate a confronto con tutto il territorio circostante; in lontananza si può vedere la Plata. La Colonia del Sacriamento è prevalentemente composta da rocce calcaree ed è costituita su di un promontorio roccioso. PIANTE: vecchi alberi di aranci e peschi. FONTI:

5 ARROYO DE SAN JUAN Cap. VIII pag. 136
Era un’ estancia ( proprietà privata in cui lavorano i gauchos -> contadini ) situata in un rincon (->luogo in cui un lato era limitato dal Plata e gli altri due erano difesi da corsi d’ acqua inguadabili ). Anch’ essa è una zona calcarea. PIANTE: peschi. ANIMALI: bestiame molto abbondante, composto soprattutto da cavalli e pecore. Era presente anche una razza particolare di buoi: NIATA. PERSONE: Capitano Sulivan ; signor Waterhouse; Don F. Muniz; dottor Falconer. FONTI: .

6 BUOI NIATA CAP. VIII pag. 136 È una razza con delle caratteristiche particolari: fronte corta e larga, con l’apice del naso rivolto verso l’alto e il labbro superiore tirato all’ indietro; la mascella inferiore sporge ed è curva verso l’alto rispetto alla superiore; i denti rimangono scoperti. Gli occhi sono sporgenti Camminano a testa bassa. Le zampe posteriori sono più lunghe delle anteriori. Un’ altra particolarità: durante i periodi di secca, il bestiame comune riesce a mantenersi in vita brucando con le labbra i rami degli alberi e le canne, ma i Niata non lo possono fare perché le loro labbra non si congiungono. FONTI:

7 CAPITANO SULIVAN Cap. VIII pag. 137
È stato di aiuto a Darwin nelle ricerche della razza dei Buoi Niata. Ha procurato un cranio di questa specie. FONTI:

8 SIGNOR WATERHOUSE Cap. VIII pag. 137
È stato di aiuto a Darwin nelle ricerche della razza dei buoi Niata. Ha particolareggiato la descrizione della testa di questo animale. John William Waterhouse (1849 /1917) fu un pittore britannico di epoca vittoriana. FONTI:

9 DON F. MUNIZ Cap. VIII pag. 137. È stato di aiuto a Darwin nelle ricerche della razza dei Buoi Niata. Dai suoi studi è risultato che la razza in esame, sembra si sia originata fra gli indiani. Non sono molto domestici; infatti la femmina, se viene disturbata più volte dopo la gravidanza, abbandona il suo vitello. FONTI:

10 DOTTOR FALCONER Cap. VIII pag. 137.
È stato di aiuto a Darwin nelle ricerche della razza dei buoi Niata. Ha riscontrato che il comportamento delle femmine è simile anche nelle carpe e nel coccodrillo del Gange. Questa particolarità è stata riscontrata anche in un grande ruminante estinto dell’ India: SIVATHERIUM. FONTI:

11 SIVATHERIUM Cap. VIII pag. 137.
Sivatherium ("Bestia di Shiva") è un genere estinto di giraffidi il cui areale andava dall'Africa al Sud-est asiatico, ma che tuttavia erano particolarmente diffusi in India. La specie africana Sivatherium maursium veniva fino a poco tempo fa assegnata in un genere a parte (ora soppresso), Libyatherium. Avevano dimensioni di 2,2 m al garrese, punto più alto del dorso, che si trova nella zona di incontro tra collo e scapole, e serve a misurare l'altezza dell'animale. FONTI:

12 MERCEDES Cap. VIII pag. 138 Villaggio situato sul Rio Negro.
PIANTE: CARDI E CARCIOFI SELVATICI; le due specie crescono separatamente. Il carciofo è alto come il dorso di un cavallo; il primo, invece, come un cavaliere sopra ad un cavallo. ANIMALI: non vi è pascolo perché se il bestiame entra in queste distese, sono perduti. FONTI:

13 A. D’ ORBIGNY e F.CUVIER Cap.VIII pag.140
Alcide Charles Victor Marie Dessalines d’ Orbigny è nato vicino Nantes nel Era un naturalista e geologo (foto). Ha viaggiato per otto anni nel Sud America (dal 1826 al ’33) studiando le persone, la storia naturale e la geologia del continente. Stava compiendo, più o meno, lo stesso viaggio di Darwin, con una spedizione francese, che apparentemente poteva sembrare concorrenziale, anche se non lo era. Dette, a Darwin, delle indicazioni sul cane da pastore. Su questi cani ha fatto delle considerazioni anche F.Cuvier. Egli osservò che tutti gli animali che si addomesticano rapidamente, considerano l'uomo come un membro della loro società e così assecondano il loro istinto di associazione. Nel caso precedente, il cane da pastore considera le pecore come suoi confratelli e in tal modo acquista fiducia. FONTI:

14 CANE DA PASTORE CAP. VIII pag. 140
Il “cane da pastore” è un cane che è entrato in una sintonia con le pecore, tale da ritenerle come sue simili. Viene cresciuto con esse, in modo che si ritenga parte del gregge. In seguito a questa educazione non prova desiderio di lasciarle, anzi ha un atteggiamento protettivo nei loro confronti. FONTI:

15 SIERRA DE LAS CUENTAS CAP. VIII pag. 140
Si trova ad una notevole distanza dal Rio Negro (fiume largo, profondo e rapido che serpeggia una ripidissima parete rocciosa; una fascia di boschi segue il suo corso). Il nome di questo posto posto vuol dire collina delle perline. Sono presenti un gran numero di pietruzze rotonde di vario colore, con un piccolo foro cilindrico; gli indiani le usavano per creare bracciali e collane. La presenza di queste ha una corrispondenza a Capo di Buona Speranza, confermata dal dottor Andrew Smith, in una costa sudorientale dell’ Africa. Queste sono cristalli di quarzo, arrotondati grazie all’ azione del mare. FONTI:

16 ANDREW SMITH CAP. VIII pag. 140
Nato il e morto il Chirurgo e zoologo scozzese, condusse una spedizione scientifica nell’ entroterra del Sudafrica ( ). Capo di Buona Speranza: FONTI:

17 GIUMENTE CAP. VIII pag. 144 Sono cavalle allevate quasi esclusivamente per la riproduzione. Sono state usate anche per trebbiare il grano, facendole camminare in un recinto circolare dove erano stesi i covoni. FONTI:

18 TOXODON CAP. VIII pag. 145 Questo grosso animale aveva l'aspetto molto simile a quello di un ippopotamo, e la taglia era di poco inferiore. Le parentele tra i due animali, però, sono lontanissime: il tossodonte appartiene a un gruppo di ungulati primitivi evolutisi subito dopo la scomparsa dei dinosauri e sviluppatisi in pieno isolamento in Sudamerica, che nel corso del Cenozoico ( o Terziario -> periodo di tempo compreso tra Paleogene e Quaternario, ovvero tra 65 milioni di anni fa e oggi) era separato dagli altri continenti. Questo grande mammifero si è estinto nel Pleistocene, circa anni fa. Darwin comprò il teschio di questo animale. Successivamente trovò qualche resto. FONTI:

19 MYLODON CAP. VIII pag. 145 Era un animale simile all’ armadillo.
Darwin ritrovò solo alcune parti del grosso cranio. Le ossa della testa, al momento del ritrovamento, erano così fresche che, secondo il signor T. Reeks, contenevano ancora una discreta parte di materia organica. FONTI:

20 VILLAGGIO LAS PIEDRAS CAP. VIII pag. 146
Villaggio situato a Nord di Montevideo. PIANTE: pochi fichi, intorno ad un gruppo di case e un’ altura di circa 30 m. Così chiamato per alcuni grossi blocchi di Sienite -> roccia magmatica intrusiva, con colore variabile da zona a zona a seconda della percentuale dei vari elementi chimici presenti. FONTI:

21 GAUCHOS È possibile dire che il gaucho sia nato nella Pampa orientale attorno al XVIII secolo. Il termine forse deriva dall'arabo, "uomo a cavallo", o più probabilmente dal quechua huacho (pron. : huaccio), senza madre. Sono i cosiddetti contadini, molto superiori agli abitanti delle città. Darwin descriveva loro come persone cortesi, educate e ospitali; modesti e rispettosi di se stessi e del paese, ma allo stesso tempo impetuosi e arditi. Commettevano furti e omicidi, in quanto ciascuno portava sempre con sé un coltello. Le liti erano principalmente per motivi futili, in conseguenza del gioco e del bere abbondante.

22 ABITANTI DELLE CITTA’ La polizia e la giustizia sono del tutto insufficienti. Se un povero commette un omicidio ed è preso, sarà arrestato e forse anche fucilato, ma se è ricco ed ha amici, può stare sicuro che non ne seguirà nessuna conseguenza grave. Le classi più elevate e più educate non possiedono tutte le buone qualità del gaucho,ma non sono viziosi come loro. La sensualità, la derisione di ogni religione e la più grande corruzione sono tutt'altro che rare. Quasi ogni pubblico ufficiale può venir corrotto. Il capo dell'ufficio postale vende franchi governativi falsificati. Il governatore e il primo ministro si accordano apertamente per saccheggiare lo Stato. Ci si può difficilmente aspettare giustizia dove il denaro entra in gioco. Entrando per la prima volta nella società di questi paesi, due o tre fatti colpiscono in modo notevole. I modi cortesi e dignitosi che si trovano in ogni classe, il gusto eccellente dimostrato dalle donne nel vestire e l‘ uguaglianza di tutte le classi. Parecchi ufficiali dell'esercito non sanno né leggere né scrivere, tuttavia si incontrano in società alla pari.

23 BAIA SAN BLAS CAP. VIII pag.148
Mentre con il Beagle percorrevano questa parte di costa, per arrivare a Port Desire ( Patagonia ),Darwin e il suo equipaggio furono circondati da numerosi INSETTI. INSETTI: farfalle notturne della specie Colias Edusa (foto) e coleotteri della specie Calosoma. FONTI:

24 VANESSA CARDUI CAP. VIII pag.148
Altra specie di farfalla trovata da Darwin nelle coste di San Blas. Ha il volo simile alla Colias Edusa. Ha ali anteriori superiormente rossicce con regione apicale scura cosparsa di macchie bianche. Le parti inferiori delle ali posteriori evidenziano delicate sfumature marroncine e, nella regione postdiscale, una serie di cinque ocelli. FONTI:

25 CALOSOMA CAP. VIII pag.148 Si tratta di un coleottero di mm di lunghezza, con capo e pronoto (superficie dorsale del primo segmento del torace) neri a riflessi verdi, violacei o bluastri, e con elitre verdi brillanti. La specie vive in macchie, boschi, foreste, frutteti e zone alberate, dalla pianura fino alle zone medio-montane. Si muove con agilità e rapidità sul terreno e in volo e si arrampica con notevole facilità su alberi e cespugli. FONTI:

26 CAPO CORRIENTES CAP. VIII pag.149
A largo delle coste di Capo Corrientes, Darwin ( ) si accorse che vi era un numero considerevole di insetti, in particolare coleotteri. Questo fatto venne notato anche dal capitano Cook. Ne trovò di diversi generi: - Colymbetes - Hydroporus - Hydrobius (due specie) - Nataphus - Cynucus - Adimonia - Scarabaeus Venne trovata anche una grossa cavalletta, Acrydium.

27 COLYMBETES CAP. VIII pag.149
Hanno corpo piuttosto allungato e appiattito, ugualmente convesso sopra e sotto, con la massima larghezza dopo la metà delle elitre (ala anteriore fortemente sclerificata, per proteggere l’ ala posteriore); superficie superiore di aspetto opaco; capo zigrinato; pronoto (superficie dorsale del primo segmento del torace) zigrinato e con fittissime e deboli incisioni allungate; elitre con caratteristica scultura rappresentata da fitti solchi paralleli trasversali. FONTI:

28 HYDROPORUS CAP. VIII pag.149
Hanno corpo molto piccolo, allungato, con i lati, nella parte centrale, quasi paralleli; poco convesso nel lato superiore, un po’ di più in quello inferiore; massima larghezza verso la metà delle elitre (ala anteriore fortemente sclerificata, per proteggere l’ala posteriore); superficie superiore lucida, fittamente punteggiata e con evidente microscultura. FONTI:

29 HYDROBIUS CAP. VIII pag.149 Sono una subfamiglia, la più comunemente raccolta. La maggior parte delle specie sono piccole, nere e ovali-convesse.  FONTI:

30 ADIMONIA CAP. VIII pag.149 Genere di coleottero trovato da Darwin.
FONTI:

31 SCARABAEUS CAP. VIII pag.149
Lo scarabeo sacro è una delle specie più caratteristiche del genere Scarabaeus. Tratto più caratteristico di tutti gli appartenenti al genere è la produzione di pallottole di sterco destinate sia all‘ alimentazione degli adulti che alla funzione di incubatrice per le larve. FONTI:

32 CAPITANO COOK CAP. VIII pag.149
L'abilità innata in James Cook di navigare, conoscere e studiare i meccanismi del mare, lo portò dopo un difficoltoso apprendistato e diversi servizi nella marina militare, a compiere tre viaggi nell’ oceano Pacifico. Navigando in direzione sud sud-ovest, contrariamente ai tentativi precedenti che spinsero altri equipaggi diretti verso ovest nord-ovest seguendo venti più favorevoli e rotte più conosciute, il capitano Cook raggiunse e cartografò la Nuova Zelanda e sei mesi più tardi, il 19 Aprile 1770, approdò sulle coste meridionali dell'Australia, navigando le acque dell'odierno Queensland e superando la grande barriera corallina, impresa nautica di notevole arditezza. Nel corso della sua vita fece tre viaggi, con lo scopo di trovare nuove masse continentali, non ancora scoperte. Anch’ egli si accorse dell’ elevato numero di coleotteri, ad una distanza notevole dalla costa. FONTI:

33 ACRYDIUM CAP. VIII pag.149 Sono dotate di apparato boccale masticatore, antenne di media lunghezza e due paia di ali. Sfregando le zampe anteriori con le ali anteriori; sono di costituzione molto spessa, emettono il caratteristico stridulo che serve da richiamo sessuale.  Erbivore e molto voraci si spostano spesso in colonie numerosissime  devastando e divorando tutta la vegetazione che incontrano e producendo ingenti danni per l'agricoltura.  FONTI:

34 CITAGRADI CAP. VIII pag.150 Sono una specie di ragni, o meglio aracnidi, che hanno la particolarità di non catturare la preda tessendo la tela, come i ragni sedentari, ma inseguendola rapidamente. A questi appartiene la Tarantola (foto). Questa genere di ragno fu trovata a bordo del Beagle. Ne venne trovato anche un altro, in un numero piuttosto elevato, il ragno di Santa Maria. Questo però si differenziava dal primo per comportamenti e modi diversi di tessere la tela. FONTI:

35 ARGYRONETA CAP. VIII pag.151
La famiglia Lycosidae annovera più di un genere strettamente legato all'acqua, soprattutto Pirata e Arctosa, ma anche alcune specie di Pardosa. Sono stutti ragni che sfruttano la tensione superficiale dell'acqua per galleggiare, ma all'occorrenza sanno anche immergersi. La specie di cui si parla è con ogni probabilità Argyroneta aquatica, attualmente classificato nella famiglia Cybaeidae, molto affine agli Agelenidae di cui per lungo tempo ha fatto parte, che, viceversa, tesse la propria tela sott'acqua e vi trascorre tutta la vita. È un ragno acquatico che respira sott’ acqua per mezzo di una bolla d’ aria attaccata all’ addome. FONTI:

36 SIGNOR BLACKWALL CAP. VIII pag.151
Questo signore ha effettuato delle ricerche di zoologia ed ha studiato il comportamento dei ragni, nelle varie situazioni che possono incontrare. Ha studiato anche i caratteri sessuali secondari nelle classi inferiori dl regno animale. FONTI: - DARWIN

37 BEROE CAP. VIII pag. 151 Specie catturata da Darwin a Sud della latitudine di 35°. Genere: Beroe Specie: Beroe ovata Categoria: Ctenofori Vive generalmente in acque superficiali sia isolato che a gruppi costituiti da decine di esemplari orientati tutti verso la stessa direzione. Non oltrepassa i 10 cm di lunghezza e si nutre di altre specie appartenenti al suo stesso phylum. Non è in grado di spostarsi con movimenti autonomi per cui è in balia delle correnti e del moto ondoso. E' caratterizzato da due frange di lobi aliformi e da file di ciglia vibratili lungo il corpo che gli conferiscono un aspetto iridescente. FONTI:

38 ENTOMOSTRACI CAP. VIII pag. 151
Specie catturata da Darwin a Sud della latitudine di 35°. Sono stati ritrovati anche tra le latitudini di 56° e 57° a Sud di Capo Horn,unici esemplari “pescati”. Appartengono ai crostacei inferiori, di organizzazione più semplice. Appartengono agli Artropodi che sono i più numerosi di tutto il regno animale. Vi appartengono gli aracnidi, i crostacei, gli insetti. Tutti invertebrati, marini o terrestri, con appendici articolate per la deambulazione, e corpo dall'addome racchiuso in un esoscheletro rigido. FONTI: TRILOBITE

39 A SUD DI CAPO HORN CAP. VIII pag. 152
A questa latitudine, Darwin trovò: - balene; - foche; - procellarie; - albatri. In questa parte di oceano erano molto abbondanti FONTI:

40 ATLANTICO CAP. VIII pag. 152 Le parti centrali e intertropicali dell’ Atlantico brulicano di: - pteropodi ; - crostacei; - raggiati; ma anche predatori, quali: - pesci volanti; -bonitos; - albacore; FONTI:

41 PTEROPODI I pteropodi sono molluschi Gasteropodi, con guscio rudimentale o del tutto mancante. I Gasteropodi sono il risultato dell’ evoluzione del loro carepace. FONTI:

42 CROSTACEI Crostacei (Crustacea) costituiscono un subphylum degli Artropodi comprendente quasi esclusivamente animali acquatici marini, sebbene siano ampiamente rappresentati anche nelle acque dolci e sia nota qualche specie terrestre. Nella maggior parte dei crostacei, il torace e il capo sono fusi assieme a costituire un cefalotorace. Esso è ricoperto da un piastrone, detto carapace, reso più rigido dalla deposizione di carbonato di calcio. FONTI:

43 RAGGIATI I Raggiati anticamente comprendevano i Celenterati e gli Echinodermi. FONTI:

44 PESCI VOLANTI Questa specie è comune nel Mediterraneo e nell’ Atlantico tropicale. È pelagica, ossia vive nel mare aperto a distanza dalle coste. Le sue carni sono discrete. La notorietà che circonda questo tipo di pesci è dovuta dal fatto che essi possono “volare”. Può raggiungere circa 30 cm di lunghezza, il suo ventre è bianco argenteo, mentre il dorso blu; le pinne alate sono grigie. La sua bocca non è provvista di denti. Nuota con grande velocità proprio sotto il livello dell’ acqua e quando intende “spiccare il volo”, si porta verso la superficie, si stacca dall’ acqua e poi plana sfruttando la velocità acquisita. FONTI:

45 ALBACORE E BONITOS Le Albacore e i Bonitos sono pesci affini ai nostri Tonni FONTI:

46 DIANAEA CAP. VIII pag. 153 La Dianaea è un genere di medusa che venne osservata da Darwin. La conservò in un recipiente per osservare il fenomeno della fosforescenza di questo animale. Finché morì, l’acqua nella quale era posta divenne luminosa. Questo fenomeno venne studiato da Darwin e concluse le sue considerazioni affermando che la fosforescenza sia il risultato della decomposizione di particelle organiche, processo mediante il quale l’ oceano si purifica. FONTI:

47 PORT DESIRE CAP. VIII pag. 154
Darwin vi arrivò il 23 Dicembre è situato a 7° di latitudine, sulle oste della Patagonia. Una caratteristica della Patagonia sono le masse di porfido che si estendono per una vasta pianura. Il porfido viene utilizzato per mattonellare. PIANTE: ci sono ciuffi sparsi d’ erba bruna e tenace e più raramente bassi cespugli spinosi, in generale la flora è scarsa. FAUNA:coleotteri (Heteromera), avvoltoi, lucertole, fringuelli, ibis (Theristicus melanopus) dentro allo stomaco di qust’ ultimo, Darwin trovò cavallette, cicale, lucertole e scorpioni. C’è presenza anche del guanaco o lama selvatico. FONTI:

48 GUANACO CAP. VIII pag. 155 Il guanaco (Lama guanicoe) è un camelide affine al lama diffuso in Sudamerica, negli stati di Peru, Ecuador, Cile e Argentina. Il guanaco è alto 1,06 m al garrese e pesa intorno ai 90 kg. Come il lama, anche il guanaco presenta un manto doppio: uno più ruvido all'esterno e uno più soffice all'interno. Quest'ultima copertura è molto pregiata. Il colore del manto varia di poco da individuo a individuo: solitamente si va dal marrone chiaro al color cannella scuro, con riflessi bianchi nella parte inferiore. Il muso è invece di colore grigio, con piccole orecchie dritte. Gli occhi, molto grandi, sono di forma affusolata e di un colore bruno intenso. I guanachi vivono all'incirca fino ai anni. Si tratta di buoni corridori, che possono raggiungere la velocità di 56 km/h. FONTI:

49 OPUNTIA DARWINII CAP. VIII pag. 154
Specie di cactus trovato da Darwin in Patagonia. La pianta venne descritta dal professor Henslow. Queasta è notevole per l’ irritabilità degli stami. I segmenti del perianzio si chiudevano sul pistillo, ma più lentamente degli stami. Le piante di questa famiglia sono considerate generalmente tropicali, ma si trovano anche nell’ America settentrionale, alla stessa latitudine della Patagonia (47°), ma a quote più elevate.

50 INSETTI CAP. VIII pag. 155 Questi insetti, per la precisione, coleotteri e un grosso tafano,sono stati trovati da Darwin a Saint Julian. FONTI: CINCINDELA CYMINDIS TABANUS HARPLUS

51 PATAGONIA CAP. VIII pag. 155 La Patagonia è una regione geografica ( km²) dell‘ America meridionale. La Patagonia occidentale è il versante che si affaccia sull‘ Oceano Pacifico, clima generale molto umido e boscoso. Pieno di Fiordi e di stretti. La geologia di questa zona è molto interessante; ci sono depositi del terziario che contengono parecchie conchiglie, tutte estinte. La più comune è un’ ostrica. Gli strati sono coperti da una pietra tenera e bianca, simile alla pomice, ma almeno un decimo del suo volume è composto da INFUSORI, così suggerì EHRENBERG. FONTI:

52 INFUSORI CAP. VIII pag. 159 Con il termine Infusori si va ad indicare una gamma di piccoli organismi, che si possono utilizzare come cibo, per avannotti appena nati, di pesci ovipari. Per le specie ovovipare, non sono necessari, perché essendo alla nascita più grandi, non necessitano di un cibo cosi minuto. Gli Infusori non sono un cibo eccellente, perché poco ricco di sostanze utili per una corretta alimentazione, ma indispensabili laddove i naupli d'artemia salina risultano troppo grandi per essere ingeriti. Alla loro morte, essendo costituiti di carbonato di calcio, formano delle vere e proprie Cordigliere di roccia. FONTI:

53 GEOLOGIA CAP. VIII pag. 160 Dal punto di vista geologico la Patagonia è interessantissima, in quanto rivela i movimenti delle placche tettoniche che ci sono state nell’ arco dei tempi geologici. La Cordigliera composta da conchiglie e da infusori ha cambiamenti di spessore da zona a zona. Ci sono stati vari movimenti di sollevamento alternati da almeno otto lunghi periodi di riposo, formando a livelli successivi le lunghe file di rilievi o di scarpate che separano i diversi piani che sorgono l’ uno dietro l’ altro come gradini. Ehrenberg individuò circa trenta forme oceaniche lungo la Cordigliera. FONTI:

54 SANTA CRUZ CAP. VIII pag. 160 È un fiume che scorre vicino a San Julian e si stende fino ai piedi della Cordigliera; lungo il corso del fiume la Cordigliera ha delle notevoli variazioni di spessore. Da questa catena, probabilmente, provengono i ciottoli di porfido ben arrotondati. La larghezza media del fiume è di trecento chilometri e il suo spessore medio di circa quindici metri. Rio Gallegos è la capitale della provincia argentina di Santa Cruz, nella Patagonia meridionale. FONTI: ww.google.it

55 ARMADILLO CAP. VIII pag. 161 Gli armadilli sono lunghi tra i 30 e i 110 cm e possono pesare dai 3 ai 30 kg. Hanno un corpo tozzo con una parte rinforzata sulla schiena, formata da placche ossee ricoperte da uno strato corneo, utilizzata come difesa dai predatori, e una parte più molle nel ventre; la coda è a forma di lungo cono, le zampe sono robuste e corte e provviste di tre dita terminanti con robusti artigli. Il muso è di forma allungata, con grandi orecchie e piccoli occhi neri. L'unica specie a presentare peli è l'armadillo villoso. Numerose ossa fossili vennero trovate dal capitano Sullivan, in strati regolari sulle rive del Rio Gallegos ( latitudine di 51°). Erano presenti sia di esemplari piccoli che grandi. FONTI:

56 MACRAUCHENIA PATACHONICA
CAP. VIII pag. 161 A Porto San Julian Darwin trovò lo scheletro di questo grosso quadrupede, grande come un cammello. Appartiene alla stessa divisione dei Pachydermata ( foto sottostante), dei rinoceronti, dei tapiri e del Paleotherium, ma per la struttura delle ossa e del suo lungo collo mostra un chiaro rapporto col cammello, o meglio ancora con il guanaco e il lama. Il Macrauchenia viveva alla latitudine di circa 45°, su delle squallide pianure ghiaiose, con vegetazione stentata. FONTI:

57 PALEOTHERIUM CAP. VIII pag. 161
Fu descritto per la prima volta dal grande anatomista Georges Cuvier all’inizio dell’ 1800; questo animale è conosciuto attraverso molti scheletri completi rinvenuti nella collina di Montmartre. L’aspetto di questo ungulato primitivo doveva essere vagamente simile a quello di un tapiro, anche se il paleoterio doveva essere più strettamente imparentato con i cavalli. La testa, grossa e pesante, era probabilmente dotata di una corta proboscide utile per portare la vegetazione alla bocca. Le zampe erano piuttosto simili, per forma delle dita, a quelle del cavallo primitivo Hyracotherium, ma erano decisamente più robuste. Il corpo massiccio e allungato raggiungeva dimensioni cospicue, tali da scoraggiare la maggior parte dei predatori dell’epoca. I piccoli, invece, erano esposti agli assalti dei carnivori. FONTI:

58 CTENOMYS E HYDROCHAERUS
CAP. VIII pag. 161 Tra queste due specie, una fossile (Ctenomys o Tucutuco) e una vivente (Hydrochaerus), ci sono delle affinità, che sono molto interessanti. Per Darwin il Tucutuco, così chiamato dagli abitanti, fu molto difficile a catturare, in quanto vive principalmente sotto terra. Un gauchos riuscì a procurargliene qualche esemplare. FONTI: CTENOMYS HYDROCHAERUS

59 LYELL CAP. VIII pag. 161 Charles Lyell (Kinnordy, Tayside, 14 novembre Londra, 22 febbraio 1875) fu un geologo scozzese. Dottore in legge, si occupò a fondo di geologia viaggiando specialmente per l'Europa: studiò la paleontologia dell'Inghilterra, raccogliendo una importante collezione di fossili; studiò i vulcani estinti dell'Alvernia (regione della Francia), del Vicentino nonché il Vesuvio, l'Etna, le Canarie, Madera. Nel periodo che va dal 1830 al 1833 pubblicò i Principles of Geology in cui applicò e sviluppò la teoria attualistica, concepita da James Hutton, contrapposta al catastrofismo (particolarmente favorito dai naturalisti come Georges Cuvier) sia al Diluvianismo. Aiutò Darwin nelle ricerche geologiche. FONTI:

60 JAMES HUTTON (1726-1789) Scrisse L’ UOMO CHE SCOPRI’ IL TEMPO.
Questo saggio racconta gli albori della geologia e di come James Hutton abbia sviluppato una teoria scientifica che, staccandosi dalla ortodossia cattolica, assegnava alla Terra un‘ età molto superiore ai canonici 6000 anni definiti dei libri del Vecchio Testamento. La teoria di Hutton partiva dal presupposto che la terra sia costantemente in mutamento per via dei fenomeni di erosione e che questi fossero compensati da lentissimi ma costanti innalzamenti della terra. Questa teoria prevedeva per la sua applicazione tempi biblici e quindi non era conciliabile con la teoria basata sui testi sacri del cattolicesimo che invece assegnava alla terra un'età di circa 6000 anni. La teoria di Hutton era anche la prima che non richiedeva l'intervento di cataclismi per modellare i profili dei continenti e spiegare la presenza di fossili marini sulle cime delle montagne. FONTI:

61 OPUSSUM CAP. VIII pag. 162 Fa parte dell’ ordine dei Delfinidi, che sono una famiglia dell'Ordine dei Marsupiali, classe dei Mammiferi, che vive in America. Le specie, arboricole e con coda prensile, sono chiamate comunemente Opossum. Non è un animale domestico in quanto soffre a essere tenuto in casa e patisce la luce. FONTI:

62 Considerazioni finali Darwin e le sue teorie
Charles Darwin nel 1859 pubblicò le sue teorie sulla selezione naturale. Sulla base di tali ragionamenti, ed in sintonia con i Principi di geologia di Charles Lyell e il Saggio sui principi della popolazione di Malthus (in cui si teorizzava il concetto di disponibilità di risorse alimentari intesa come limite alla numerosità delle popolazioni animali), Darwin scrisse gli Appunti sulla trasformazione delle specie. Ben consapevole dell'impatto che la sua ipotesi avrebbe avuto sul mondo scientifico, Darwin si mise ad indagare attivamente alla ricerca di eventuali errori, facendo esperimenti con piante e piccioni e consultando esperti selezionatori di diverse specie animali. Nel 1842 stese un primo abbozzo della sua teoria, e nel 1844 iniziò a redigere un saggio di duecentoquaranta pagine in cui esponeva una versione più articolata della sua idea originale sulla selezione naturale. Fino al 1858 (anno in cui Darwin si sarebbe presentato alla Linnean Society di Londra) non smise mai di limare e perfezionare la sua teoria. Nel 1859 pubblica le sue teorie sulla selezione naturale . Allo stesso tempo, Russel sta compiendo un altro viaggio e spedisce, a sua volta, delle lettere in Russia con le sue idee riguardanti l’ evoluzione; tra l’ altro pensieri vicini a Darwin. Queste teorie non si formano subito dopo il viaggio, ma con le riflessioni e studi dovuti, in quanto si imbatte in fenomeni che non erano paritari alle teorie del momento: come il ritrovamento dei fossili, l’esperienza alle isole Galapagos --> differenze di specie animali tra un’ isola e l’ altra. Dopo la pubblicazione dell’ origine della specie, dovette fare delle modificazioni per andare incontro al pensiero degli scienziati di quel tempo, la Chiesa e anche il capitano Fitz Roy, persona da lui temuta. Leggendo il diario traspare il fatto che è stato scritto in una fase di passaggio, perché ancora non aveva le idee chiare. Il suo predecessore fu LAMARCK. FONTI: Uomo che discende dalla scimmia 

63 LAMARCK Jean-Baptiste Lamarck - pseudonimo di Jean-Baptiste Pierre Antoine de Monet cavaliere di Lamarck (Bazentin-le-Petit, 1° agosto 1744 – Parigi, 28 dicembre 1829) è stato un naturalista e biologo francese. Coniò verso la fine del XVIII secolo il termine "biologia". Prima di Lamarck si pensava che le specie fossero così come erano state create, e quindi immutabili. Il formidabile lavoro di riorganizzazione delle conoscenze botaniche e zoologiche svolto da Linneo cominciava però a suggerire che potessero esservi delle relazioni tra specie simili, e Linneo stesso, che era fissista, avanzò verso la fine della sua vita l'ipotesi che, attraverso l'ibridazione, potessero formarsi specie nuove. Anche Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon, avanzò qualche ipotesi evoluzionista (il termine evoluzione verrà coniato più tardi dal filosofo Herbert Spencer). A partire dalle sue osservazione sugli invertebrati, Lamarck giunse alla conclusione che gli organismi così come si presentavano fossero il risultato di un processo graduale di modificazione che avveniva sotto la pressione delle condizioni ambientali. I vari adattamenti, sommandosi, e trasmettendosi attraverso le generazioni, avrebbero così dato luogo a nuove specie, diverse dalle precedenti. Quindi, nessuna specie poteva essere considerata antica quanto la natura, ma era invece il risultato di una continua ed incessante trasformazione. Lamarck pensava da una successione un po’ diversa: ad es.: se un cane si rompe una zampa il suo successore nascerà senza! Al contrario, Darwin si era reso conto che le modificazioni avvengono per adattamento ambientale e selezione naturale. FONTI:

64 GEORGES-LOUIS LECLERC, CONTE DI BUFFON
Georges-Louis Leclerc, conte di Buffon (Montbard, 7 settembre aprile 1788) fu un naturalista, matematico, biologo, cosmologo e scrittore francese. Le sue teorie avrebbero influito sulle generazioni successive di naturalisti, in particolare su Jean-Baptiste Lamarck e Charles Darwin. Fine settecento inizi dell’ ottocento venivano proposte questioni sull’ età della Terra; secondo il conte di Buffon la Terra è databile a centomila anni; costruì costruisce un modello fisico basandosi sulla struttura oceanica e sulla sedimentazione. FONTI:

65 LINNEO Carl Nilsson Linnaeus, chiamato Carl von Linné dopo
l'acquisizione di un titolo nobiliare (23 maggio 1707 – 10 gennaio 1778), più noto come Linneo (dalla forma latinizzata del nome, Carolus Linnaeus), fu un biologo e grande sistematico svedese del Settecento; Linneo fu il creatore della moderna classificazione scientifica. FONTI:


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