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Conferenze di servizio sulla Riforma A. Einstein: Fate le cose nel modo più semplice possibile, senza semplificare Genova, 5 e 28 ottobre 2010 A. Einstein:

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1 Conferenze di servizio sulla Riforma A. Einstein: Fate le cose nel modo più semplice possibile, senza semplificare Genova, 5 e 28 ottobre 2010 A. Einstein: Fate le cose nel modo più semplice possibile, senza semplificare Genova, 5 e 28 ottobre 2010

2 La Riforma CM 76/2010: da settembre 2010 inizia operativamente il riordino del II ciclo, col nuovo impianto ordinamentale in un quadro che prevede una riduzione oraria sulla base delle linee comuni europee Non è un punto di arrivo, ma di partenza: un processo graduale, un cammino che coinvolge tutte le realtà della scuola CM 76/2010: da settembre 2010 inizia operativamente il riordino del II ciclo, col nuovo impianto ordinamentale in un quadro che prevede una riduzione oraria sulla base delle linee comuni europee Non è un punto di arrivo, ma di partenza: un processo graduale, un cammino che coinvolge tutte le realtà della scuola

3 Parole-chiave Autonomia, innovazione, collegialità, qualità Ogni scuola, approfittando della riforma, deve crescere, interrogandosi, progettando e sperimentando dotarsi di un sistema di autovalutazione e sottoporsi a valutazione esterna (OCSE, INVALSI) L USR Liguria promuove e sostiene, controlla e verifica le scuole, attraverso organismi di aiuto per il percorso sul riordino Autonomia, innovazione, collegialità, qualità Ogni scuola, approfittando della riforma, deve crescere, interrogandosi, progettando e sperimentando dotarsi di un sistema di autovalutazione e sottoporsi a valutazione esterna (OCSE, INVALSI) L USR Liguria promuove e sostiene, controlla e verifica le scuole, attraverso organismi di aiuto per il percorso sul riordino

4 Istanze dell Europa 18/12/2006 il Parlamento europeo indica le competenze chiave per lapprendimento permanente Strategia di Lisbona: società della conoscenza, per il più ampio numero possibile di studenti (non uno di meno); prospettiva di apprendimento permanente 2008: il Parlamento europeo ha stabilito che entro il 2012 gli stati europei dovranno equiparare i titoli e le qualifiche Consiglio europeo: quadro strategico per la cooperazione europea nel settore di istruzione e formazione. Scopo del quadro strategico: migliorare i sistemi di formazione nazionale, perché ogni cittadino abbia la formazione e le possibilità di lavoro reali Quadro europeo delle qualifiche e Carta europea di qualità per la mobilità Risultati OCSE e INVALSI: urge un cambiamento nel rapporto insegnamento/apprendimento, in direzione della trasversalità dei saperi e delle competenze 18/12/2006 il Parlamento europeo indica le competenze chiave per lapprendimento permanente Strategia di Lisbona: società della conoscenza, per il più ampio numero possibile di studenti (non uno di meno); prospettiva di apprendimento permanente 2008: il Parlamento europeo ha stabilito che entro il 2012 gli stati europei dovranno equiparare i titoli e le qualifiche Consiglio europeo: quadro strategico per la cooperazione europea nel settore di istruzione e formazione. Scopo del quadro strategico: migliorare i sistemi di formazione nazionale, perché ogni cittadino abbia la formazione e le possibilità di lavoro reali Quadro europeo delle qualifiche e Carta europea di qualità per la mobilità Risultati OCSE e INVALSI: urge un cambiamento nel rapporto insegnamento/apprendimento, in direzione della trasversalità dei saperi e delle competenze

5 Come procedono le scuole nel cammino della riforma? Alle scuole è affidata una grande spinta innovativa: ognuna legge approfonditamente, riflette, discute collegialmente sui materiali già disponibili on line lavora e progetta cercando nuove metodologie per un miglioramento continuo del processo insegnamento/apprendimento crea sinergie e legami saldi col territorio, adotta modelli e prassi virtuosi, per consentire il confronto col contesto esterno, a livello nazionale e transnazionale in particolare, ogni liceo individua lo specifico del sapere liceale : le indicazioni ministeriali non sono i programmi, non vanno solo recepite, ma rielaborate criticamente per attuare iniziative formative sulla base delle esigenze di una realtà peculiare, in vista del profilo di uscita Alle scuole è affidata una grande spinta innovativa: ognuna legge approfonditamente, riflette, discute collegialmente sui materiali già disponibili on line lavora e progetta cercando nuove metodologie per un miglioramento continuo del processo insegnamento/apprendimento crea sinergie e legami saldi col territorio, adotta modelli e prassi virtuosi, per consentire il confronto col contesto esterno, a livello nazionale e transnazionale in particolare, ogni liceo individua lo specifico del sapere liceale : le indicazioni ministeriali non sono i programmi, non vanno solo recepite, ma rielaborate criticamente per attuare iniziative formative sulla base delle esigenze di una realtà peculiare, in vista del profilo di uscita

6 Misure di accompagnamento Le informazioni ai docenti e all utenza arrivano tramite la formazione dei DS e dei referenti e ricadono attraverso il Collegio Docenti, i Dipartimenti, le TIC (casella personale @istruzione.it con le Newsletter) L ANSAS aggiorna il sito web (www. indire.it), ma in particolare si devono consultare www.nuovilicei.it e www.istruzioneliguria.itwww.nuovilicei.itwww.istruzioneliguria.it Le informazioni ai docenti e all utenza arrivano tramite la formazione dei DS e dei referenti e ricadono attraverso il Collegio Docenti, i Dipartimenti, le TIC (casella personale @istruzione.it con le Newsletter) L ANSAS aggiorna il sito web (www. indire.it), ma in particolare si devono consultare www.nuovilicei.it e www.istruzioneliguria.itwww.nuovilicei.itwww.istruzioneliguria.it

7 Operativamente… Ogni scuola costituisce un gruppo di lavoro operativo per la riforma, come luogo di riflessione, ma anche di concreta prassi per veicolare i contenuti della riforma Ogni scuola crea nel proprio sito un link/banner specificamente dedicato alla Riforma, ad uso dei docenti e dell utenza Ogni scuola costituisce un gruppo di lavoro operativo per la riforma, come luogo di riflessione, ma anche di concreta prassi per veicolare i contenuti della riforma Ogni scuola crea nel proprio sito un link/banner specificamente dedicato alla Riforma, ad uso dei docenti e dell utenza

8 Formazione dei docenti Secondo la CM 76, sono previste due tipologie di formazione: guidata = gestita da ANSAS attraverso un apposita piattaforma, tutor selezionati dagli USR e formati da ANSAS autonoma = ogni scuola (o meglio ogni rete di scuole) elabora progetti e li presenta tramite gli USR ad ANSAS, che li valuta e se è il caso li finanzia Secondo la CM 76, sono previste due tipologie di formazione: guidata = gestita da ANSAS attraverso un apposita piattaforma, tutor selezionati dagli USR e formati da ANSAS autonoma = ogni scuola (o meglio ogni rete di scuole) elabora progetti e li presenta tramite gli USR ad ANSAS, che li valuta e se è il caso li finanzia

9 Progetti dinnovazione Tutte le scuole possono proporli, sia nell ambito delle metodologie didattiche sia a livello ordinamentale; l importante è che siano previste specifiche attività di valutazione del percorso, con particolare attenzione all apprendimento degli studenti: il focus è sempre sui risultati degli apprendimenti. Termine per l invio: 15 dicembre 2010 Tutte le scuole possono proporli, sia nell ambito delle metodologie didattiche sia a livello ordinamentale; l importante è che siano previste specifiche attività di valutazione del percorso, con particolare attenzione all apprendimento degli studenti: il focus è sempre sui risultati degli apprendimenti. Termine per l invio: 15 dicembre 2010

10 Il gruppo di lavoro Legge e discute le indicazioni ministeriali, possibilmente arricchendole e declinandole specificamente sulla base delle esigenze dell autonomia; ogni scuola è diversa e calata in una realtà peculiare. Si occupa per esempio di: Obiettivi specifici di apprendimento (OSA); la progettazione didattica si attiva poi di conseguenza per il raggiungimento degli OSA PECUP: profilo educativo e professionale dello studente; le competenze individuate dal profilo educativo costituiscono la base della progettazione dellattività didattica del CdC Progettazione e attuazione di didattica laboratoriale, interdisciplinare, per competenze Unità di Apprendimento (UdA) Legge e discute le indicazioni ministeriali, possibilmente arricchendole e declinandole specificamente sulla base delle esigenze dell autonomia; ogni scuola è diversa e calata in una realtà peculiare. Si occupa per esempio di: Obiettivi specifici di apprendimento (OSA); la progettazione didattica si attiva poi di conseguenza per il raggiungimento degli OSA PECUP: profilo educativo e professionale dello studente; le competenze individuate dal profilo educativo costituiscono la base della progettazione dellattività didattica del CdC Progettazione e attuazione di didattica laboratoriale, interdisciplinare, per competenze Unità di Apprendimento (UdA)

11 Altri organismi Dipartimenti: garantiscono il sostegno alla didattica e la progettazione; l invito del MIUR è alla costituzione di nuovi dipartimenti, non solo per materie come già accade, ma per ambiti disciplinari e per assi culturali. Per i Licei si prevede la costituzione anche di un Comitato tecnico-scientifico (CTS) costituito in misura paritetica da docenti e professionisti del mondo del lavoro/della ricerca. Dipartimenti: garantiscono il sostegno alla didattica e la progettazione; l invito del MIUR è alla costituzione di nuovi dipartimenti, non solo per materie come già accade, ma per ambiti disciplinari e per assi culturali. Per i Licei si prevede la costituzione anche di un Comitato tecnico-scientifico (CTS) costituito in misura paritetica da docenti e professionisti del mondo del lavoro/della ricerca.

12 In pratica… Queste innovazioni come si legano alle valutazioni tradizionali con voti scritti e orali? Una strada possibile: il CD delibera la tipologia delle prove (scritte e orali, oppure solo orali) nelle varie materie: ogni singolo istituto è libero di scegliere, in autonomia, in attesa che il MIUR emetta una precisa normativa in merito. Es. la Matematica al Classico, passata da 2 a 3 ore settimanali, diventa quindi -almeno in teoria- uguale a Inglese … Queste innovazioni come si legano alle valutazioni tradizionali con voti scritti e orali? Una strada possibile: il CD delibera la tipologia delle prove (scritte e orali, oppure solo orali) nelle varie materie: ogni singolo istituto è libero di scegliere, in autonomia, in attesa che il MIUR emetta una precisa normativa in merito. Es. la Matematica al Classico, passata da 2 a 3 ore settimanali, diventa quindi -almeno in teoria- uguale a Inglese …

13 Verso la didattica per competenze Ogni scuola DEVE imparare a progettare, lavorare, certificare per competenze; ma come? La competenza è come un iceberg: Cè una parte emersa (il cd. curricolo esplicito, che si valutava con le prove tradizionali scritte/orali) e una sommersa (con predominio degli aspetti emozionali, emotivi, comportamentali: il curricolo implicito) Ogni scuola DEVE imparare a progettare, lavorare, certificare per competenze; ma come? La competenza è come un iceberg: Cè una parte emersa (il cd. curricolo esplicito, che si valutava con le prove tradizionali scritte/orali) e una sommersa (con predominio degli aspetti emozionali, emotivi, comportamentali: il curricolo implicito)

14 Come misurare il curricolo implicito? Nella scuola elementare e media lo si faceva con le osservazioni sistematiche sugli apprendimenti: si osservano i comportamenti degli alunni, con interventi a caldo e ad hoc, che si annotano regolarmente sul registro Ogni CD di ogni scuola provvede a redigere delle linee-guida, una traccia su cosa osservare, come osservarlo, con apposite griglie Allora, sulla base del DPR 275 sull autonomia e del DL 122 sulla valutazione saranno previste prove tradizionali per il curricolo esplicito e verifiche diverse (formative) per il curricolo implicito Nella scuola elementare e media lo si faceva con le osservazioni sistematiche sugli apprendimenti: si osservano i comportamenti degli alunni, con interventi a caldo e ad hoc, che si annotano regolarmente sul registro Ogni CD di ogni scuola provvede a redigere delle linee-guida, una traccia su cosa osservare, come osservarlo, con apposite griglie Allora, sulla base del DPR 275 sull autonomia e del DL 122 sulla valutazione saranno previste prove tradizionali per il curricolo esplicito e verifiche diverse (formative) per il curricolo implicito

15 CLIL CLIL = Content and Language Integrated Learning, di origine canadese ma praticato con successo anche in Italia (in Alto Adige, Licei Europei). Approccio alla lingua straniera fondato sul significato: la lingua non è un fine in sé ma viene integrata nellapprendimento di un altra disciplina (non linguistica: es. Storia, Filosofia, Storia dell arte, Matematica). Risposta alle nuove esigenze della scuola del futuro e permette di sviluppare una comunicazione autentica di contenuti, oltre a favorire la mobilità. CLIL = Content and Language Integrated Learning, di origine canadese ma praticato con successo anche in Italia (in Alto Adige, Licei Europei). Approccio alla lingua straniera fondato sul significato: la lingua non è un fine in sé ma viene integrata nellapprendimento di un altra disciplina (non linguistica: es. Storia, Filosofia, Storia dell arte, Matematica). Risposta alle nuove esigenze della scuola del futuro e permette di sviluppare una comunicazione autentica di contenuti, oltre a favorire la mobilità.

16 Precedenti normativi del CLIL e Riforma DPR 8.3.1999 n. 275, art. 4.3 si parlava di insegnamenti in lingua straniera, anche sulla base dell utenza: molte scuole lo fanno da tempo, p. es. il Deledda DL 226 del 2005 (riforma Moratti), artt. 3 e 7. archivio.pubblica.istruzione.it per il monitoraggio delle esperienze CLIL in Europa L Unione Europea parla di CLIL da tempo, la riforma ora lo impone il V anno in tutti i licei, al Linguistico in III con 2 materie (Allegato B al Regolamento degli studi liceali) DPR 8.3.1999 n. 275, art. 4.3 si parlava di insegnamenti in lingua straniera, anche sulla base dell utenza: molte scuole lo fanno da tempo, p. es. il Deledda DL 226 del 2005 (riforma Moratti), artt. 3 e 7. archivio.pubblica.istruzione.it per il monitoraggio delle esperienze CLIL in Europa L Unione Europea parla di CLIL da tempo, la riforma ora lo impone il V anno in tutti i licei, al Linguistico in III con 2 materie (Allegato B al Regolamento degli studi liceali)

17 Chi sarà il docente CLIL nel prossimo futuro? Un docente… abilitato non di lingua, ma di disciplina (il focus del CLIL è il contenuto, la lingua è solo un mezzo) non necessariamente a t. indeterminato appositamente formato in modalità blended, cioè in presenza e on line (si attendono a breve ulteriori dettagli dal MIUR) e con borsa di studio Comenius di due settimane allestero => N.B. Una volta formato, un docente dovrà fare CLIL almeno per un po Un docente… abilitato non di lingua, ma di disciplina (il focus del CLIL è il contenuto, la lingua è solo un mezzo) non necessariamente a t. indeterminato appositamente formato in modalità blended, cioè in presenza e on line (si attendono a breve ulteriori dettagli dal MIUR) e con borsa di studio Comenius di due settimane allestero => N.B. Una volta formato, un docente dovrà fare CLIL almeno per un po

18 Ulteriori dettagli Livello richiesto di competenza linguistica: C1 del QRE (in uscita, quindi al termine della formazione); livello alto: il V dei 6 esistenti Competenze richieste al docente CLIL: le stesse richieste ormai a tutti linguistiche, metodologiche, relazionali. Marted ì 30/11/2010 ore 9-17.30 Liceo D Oria: Seminario regionale su CLIL, con partecipazione di docenti da anni esperti di CLIL (Proff. Favilli, Langé, Serragiotto) Livello richiesto di competenza linguistica: C1 del QRE (in uscita, quindi al termine della formazione); livello alto: il V dei 6 esistenti Competenze richieste al docente CLIL: le stesse richieste ormai a tutti linguistiche, metodologiche, relazionali. Marted ì 30/11/2010 ore 9-17.30 Liceo D Oria: Seminario regionale su CLIL, con partecipazione di docenti da anni esperti di CLIL (Proff. Favilli, Langé, Serragiotto)


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