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STIMOLO ESSENZIALE ALLA SOPRAVVIVENZA

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Presentazione sul tema: "STIMOLO ESSENZIALE ALLA SOPRAVVIVENZA"— Transcript della presentazione:

1 STIMOLO ESSENZIALE ALLA SOPRAVVIVENZA
STIMOLO APPETITIVO STIMOLO AVVERSIVO risposte comportamentali dirette ad avvicinare e a prolungare il contatto con lo stimolo risposte comportamentali dirette ad allontanare e ad evitare lo stimolo sostanze d'abuso

2 L'assunzione di cibo, i comportamenti sessuali e materni sono diretti verso obiettivi essenziali per la sopravvivenza dell'individuo e della specie La selezione naturale ha assicurato la sopravvivenza degli organismi che esibivano questi comportamenti associati a potenti proprietà di ricompensa sostanze d'abuso

3 SISTEMA MESOLIMBOCORTICALE
sostanze d'abuso

4 AREA TEGMENTALE VENTRALE
BASI NEUROBIOLOGICHE DEGLI EFFETTI DI RINFORZO POSITIVO DELLE SOSTANZE D’ABUSO NUCLEO TEGMENTALE PEDUNCOLOPONTINO NUCLEO TEGMENTALE LATERODORSALE LTA IPPOCAMPO (AREA CA3) RAFE DORSALE AMIGDALA CORTECCIA PREFRONTALE NA GLU 5-HT ACh GABA NUCLEUS ACCUMBENS DA AREA TEGMENTALE VENTRALE µ (-) NMDA (+) sostanze d'abuso NN (+) GABAA (-) GABAB (-)

5 CRITERI DIAGNOSTICI PER LA DIPENDENZA DA SOSTANZE
(DSM-IV-TR) La dipendenza è definita come un raggruppamento di 3 o più dei seguenti sintomi: Tolleranza Astinenza assunzione della sostanza in quantità maggiori o per un periodo più lungo di quanto inteso in origine desiderio persistente di ridurre o regolare l’uso della sostanza, spesso con tentativi infruttuosi perdita di tempo per ottenere la sostanza, per usarla o per ristabilirsi dai suoi effetti riduzione o abbandono di attività sociali, lavorative e ricreative a causa dell’uso della sostanza uso continuato della sostanza nonostante la consapevolezza che essa può arrecare danni psicologici o fisici sostanze d'abuso

6 acquisizione mantenimento DIPENDENZA USO CASUALE DELLA SOSTANZA
USO INTENSIVO DELLA SOSTANZA mantenimento USO COMPULSIVO DELLA SOSTANZA Progressiva distruzione delle gerarchie che regolano la motivazione DIPENDENZA sostanze d'abuso

7 sostanze d'abuso

8 DEPRESSIVI : ETANOLO % di etanolo in bevande alcoliche BIRRA : 3 – 8
VINO: 10 – 14 (Vermouth 18% , Sherry 20%) SUPERALCOLICI : 30 – 50 Circa il 95% dell’etanolo ingerito viene eliminato per via metabolica nel fegato, secondo una cinetica di ordine zero (concentrazione-indipendente). La quota restante viene eliminata attraverso l’aria espirata e l’urina Velocità di metabolizzazione Nell’adulto g / ora di etanolo puro, equivalenti ad un bicchiere contenente:  30 ml di whisky  120 ml di vino  360 ml di birra Relazione tra consumo quantità/ora di etanolo e alcolemia 30 – 40 ml (50 – 100 mg/100 ml) 40 – 60 ml (100 – 200 mg/100 ml) 60 – 150 ml (200 –300 mg/100 ml) 150 – 250 ml (400 – 500 mg/100 ml) Dose potenzialmente letale: 10 ml / kg / ora di etanolo puro Alcolemia pari a 50 mg/100 ml: valore limite italiano del codice della strada che definisce l’intossicazione legale sostanze d'abuso

9 EFFETTI Inizio:  15-30 minuti Picco:  60 minuti sostanze d'abuso
Durata d’azione:  2-3 ore Relazione tra alcolemia ed effetti clinici in individui non tolleranti 50 – 100 mg/100 ml disinibizione 100 – 200 mg/100 ml indebolimento capacità critica deambulazione incerta, dislalia sonnolenza 200 – 300 mg/100 ml nausea, vomito, vertigini stato confusionale, ipotermia 300 – 500 mg/100 ml coma, acidosi metabolica insufficienza respiratoria > 500 mg/100 ml depressione respiratoria e morte sostanze d'abuso

10 sostanze d'abuso

11 SINDROME DA DIPENDENZA ALCOLICA
Nella prima fase, quando l’instaurarsi della dipendenza è recente, si manifestano i primi segni di disadattamento sociale e familiare. A sindrome conclamata sono presenti anoressia, nausea mattutina, insonnia, amenorrea, impotenza, irritabilità, ansia e compromissione della memoria. Il soggetto inoltre trascura l’igiene e la cura della propria persona. Nell’ultima fase sono presenti insufficienza epatica, renale e pancreatica, malnutrizione e una complessa sintomatologia psichiatrica e neurologica comprendente psicosi, neuropatie periferiche e deficit cognitivi. Il soggetto ricerca l’etanolo solo per prevenire i sintomi dell’astinenza, la sua emarginazione è totale. SINDROME DA ASTINENZA DA ALCOL Sono note tre varianti cliniche: astinenza alcolica non complicata (AANC) allucinosi alcolica (AA) delirio da astinenza alcolica (DAA) La AANC si manifesta dopo 6-8 ore dalla sospensione ed è tanto più lunga quanto maggiore è l’abitudine al bere (fino a 10 giorni) Sintomi: tremori e sudorazione, irritabilità, ansia e depressione dell’umore, debolezza, tachicardia, ipertensione, nausea e vomito, perdita dell’appetito, cefalea, secchezza della bocca La AA compare generalmente a distanza di almeno 24 ore dalla sospensione. Sintomi: oltre ai sintomi caratteristici della AANC sono presenti allucinazioni uditive, visive, tattili e olfattive La DAA (delirium tremens) si verifica con minore frequenza rispetto alle altre varianti. Può iniziare ad almeno 48 ore di distanza dalla sospensione. Sintomi: oltre ai sintomi caratteristici della AANC sono presenti profonda confusione mentale, agitazione, evidenti fenomeni allucinatori (soprattutto microzoopsie), delirio, ipertermia, tachipnea, midriasi, crisi epilettiche generalizzate sostanze d'abuso

12 STIMOLANTI COCAINA sostanze d'abuso

13 sostanze d'abuso

14 Via di tempo di comparsa intensità
somministrazione dell’effetto dell’effetto cocaina endovenosa secondi cloridrato nasale minuti orale minuti cocaina base libera inalatoria secondi sostanze d'abuso

15 TOSSICITA’ ACUTA Moderate dosi di cocaina (fino a 100 mg) causano:
euforia aumento dell’attenzione e della vigilanza aumento della capacità di concentrazione aumento dell’energia fisica e diminuzione della fatica diminuzione del sonno e della fame aumento della pressione ematica e della frequenza cardiaca tachipnea aumento della temperatura corporea midriasi Dosi più elevate provocano: tremori, vertigini confusione mentale ansia, panico allucinazioni comportamento bizzarro, violento, aggressivo Quando termina l’effetto della cocaina, si può manifestare ansia, spossatezza e un profondo stato depressivo (crash) che spinge a consumare nuovamente la sostanza Il crash, pur essendo caratterizzato da sintomi simili a quelli della sindrome da astinenza, è di breve durata Le sostanze più comunemente usate in associazione con la cocaina cloridrato o il crack sono: eroina (speedball, hot rocks) marijuana (champagne, caviar) PCP (space basing, whack) Benzodiazepine Alcol etilico sostanze d'abuso

16 irritabilità, eccitazione psicomotoria
TOSSICITA’ CRONICA irritabilità, eccitazione psicomotoria comportamento psicotico tossicità cardiovascolare: - disturbi del ritmo - ipertensione infarto del miocardio tossicità gastrointestinale: - nausea dolore addominale convulsioni L’uso cronico di cocaina produce tolleranza nei confronti degli effetti eccitanti La tolleranza non si sviluppa o si sviluppa molto lentamente nei confronti dell’effetto convulsivante o degli effetti cardiovascolari A seconda della via di somministrazione, l’uso cronico di cocaina può arrecare danni alla mucosa nasale, alla mucosa del tratto gastrointestinale o all’apparato respiratorio sostanze d'abuso

17 Sintomi caratteristici - intensa ricerca compulsiva della sostanza
SINDROME DA ASTINENZA Presenta sintomi simili a quelli del crash, ma che possono durare anche per alcuni mesi La gravità e la durata della sintomatologia dipende dalla dose, dalla frequenza e dalla durata del consumo di cocaina Sintomi caratteristici - intensa ricerca compulsiva della sostanza - anedonia, anergia - perdita di motivazione, apatia - idee suicide e comportamenti autolesivi - irritabilità, ansia - insonnia o aumento del sonno - diminuzione della libido sostanze d'abuso

18 ALLUCINOGENI LSD L’ acido lisergico è prodotto dal fungo Claviceps purpurea, che infetta il grano e la segale (segale cornuta) La LSD, di origine semisintetica, è la dietilamide dell’acido lisergico La via di somministrazione di gran lunga più usata è quella orale Alcune gocce di soluzione alcolica di LSD possono essere usate per impregnare: - fogli variopinti di carta assorbente, poi tagliata in piccoli quadrati (blotter) cubetti di zucchero barrette e forme geometriche solide di gelatina la sostanza in polvere può essere utilizzata anche per produrre compresse sostanze d'abuso

19 Slang: acido, blotter, barrels, sunshine, illusion, window panes
EFFETTI Inizio: 20 minuti Picco:  60 minuti Plateau: 2-5 ore Effetti postumi: 3-6 ore DOSI Dose soglia:  20 g 30 – 50 g : effetto stimolante, blandi effetti allucinogeni 50 – 150 g: dose usuale 150 – 400 g: dose elevata, potenti effetti allucinogeni Dosi molto basse (  40 g), pari alla quantità presente in un quadratino di blotter, possono già produrre uno stato di leggera euforia e distorsioni della percezione del tempo e dello spazio Tolleranza crociata può svilupparsi anche nei confronti di mescalina e psilocibina sostanze d'abuso

20 Reazioni ansiose acute (cattivi viaggi o bad trips)
La somministrazione acuta di LSD causa alterazioni neurologiche e neurovegetative: - midriasi - aumento della salivazione e della produzione di muco - moderato aumento della temperatura corporea - moderato aumento della frequenza cardiaca - tachipnea e profonde alterazioni psichiche e sensoriali: - cambiamenti repentini dello stato emotivo (felicità, rabbia, paura, irritabilità, ansia, appagamento) - aumento della creatività e della capacità introspettiva - comparsa di pensieri e di espressioni verbali non comuni - distorsioni della percezione dello spazio e del tempo - crossover sensoriale (sinestesia) - comparsa di allucinazioni, illusioni e deliri - aumento della suscettibilità agli stimoli sensoriali - depersonalizzazione L’ LSD può essere considerata una sostanza relativamente poco tossica in quanto le dosi attive sono  100 volte inferiori alla DL50 Sono state descritte tuttavia reazioni psicotiche e gravi stati depressivi correlabili all’uso cronico di LSD Reazioni ansiose acute (cattivi viaggi o bad trips) Durante l’effetto del LSD si possono verificare talvolta esperienze estremamente sgradevoli che provocano nel soggetto profonda ansia e crisi di panico, paura di morire o di non poter ritornare ad un normale stato di coscienza Durante un “cattivo viaggio” il soggetto può essere spinto a commettere azioni pericolose nei confronti della propria persona o di persone estranee sostanze d'abuso

21 ECSTASY sostanze d'abuso

22 Slang: X , XTC , E , M , adam , bean , roll
Dosaggio: mg EFFETTI (via orale) Inizio:  minuti Picco:  90 minuti Durata d’azione:  4 ore aumenta la lucidità e la capacità di concentrazione intensifica le percezioni sensoriali aumenta la sensibilità verso gli aspetti estetici dell’ambiente aumenta la capacità di vivere intensamente le proprie ed altrui emozioni diminuisce l’ansia difensiva e facilita la comunicazione interpersonale produce un senso di pace interiore e di sintonia con l’ambiente aumenta la libido aumenta la resistenza alla fatica riduce l’appetito e il bisogno di sonno sostanze d'abuso

23 Effetti postumi Hangover (a 24 ore): spossatezza, senso di stordimento, perdita di motivazione Transitorio stato depressivo (2°-7° giorno) caratterizzato da: - perdita di motivazione - irritabilità - tristezza profonda, crisi improvvise di pianto - disturbi della memoria e dell’attenzione - difficoltà di concentrazione - talvolta dispercezioni visive Crash Si può verificare con una certa frequenza e in modo del tutto imprevedibile al termine dell’effetto massimo della sostanza , quando inizia il lento ritorno al normale stato di umore e di coscienza. Per alcuni consumatori il termine degli effetti euforizzanti prodotti dal MDMA può risultare inaccettabile e il crash si manifesta con panico, tristezza insopportabile, pianto disperato, burn out. Altri effetti - ipertermia - aumento della frequenza cardiaca - sudorazione L’intensa attività motoria effettuata in luoghi caldi e affollati associata all’ipertermia può portare a disidratazione e a collasso cardiocircolatorio. Per combattere la disidratazione è necessario bere molto, ma non solo acqua, bensì soluzioni saline, per evitare l’instaurarsi di una condizione di iponatremia, potenzialmente molto pericolosa sostanze d'abuso

24 - disturbi permanenti della memoria e delle funzioni cognitive
Tossicità cronica - ansia, panico - psicosi - depressione - disturbi permanenti della memoria e delle funzioni cognitive - neurotossicità irreversibile E’ stato dimostrato sia nel piccolo roditore, sia nei primati superiori non umani, sia nell’uomo, che l’uso continuo e prolungato di elevate dosi di MDMA porta ad una degenerazione progressiva ed irreversibile dei neuroni serotoninergici in differenti aree del sistema nervoso centrale sostanze d'abuso

25 OPPIO sostanze d'abuso

26 L’eroina o diacetilmorfina è un derivato semisintetico della morfina
Dalle capsule seminifere immature del Papaver Somniferum si ricava un latice biancastro che, al contatto con l’aria, assume un colorito bruno Il latice contiene alcaloidi a struttura fenantrenica come la morfina, la codeina e la tebaina e composti a struttura benzilisochinolinica come la papaverina e la noscapina MORFINA L’eroina o diacetilmorfina è un derivato semisintetico della morfina L’eroina è più liposolubile della morfina e raggiunge con maggiore facilità il sistema nervoso centrale sostanze d'abuso EROINA

27 - altera la capacità di percezione del dolore
Nell’organismo l’eroina viene rapidamente metabolizzata a 6-MAM (6-monoacetilmorfina) e quindi idrolizzata a morfina EFFETTI CENTRALI - altera la capacità di percezione del dolore - altera la reazione emotiva allo stimolo dolorifico attiva i neuroni dopaminergici dell’area tegmentale ventrale riduce l’attività dei neuroni noradrenergici nel locus coeruleus (attenua l’ansia e la paura) - diminuisce l’emotività, provoca disinteresse affettivo e apatia - provoca depressione del centro respiratorio - provoca depressione dei centri della tosse - stimola la chemoreceptor trigger zone nell’area postrema - nell’ipotalamo diminuisce la liberazione di GnRH e CRH e aumenta la liberazione di prolattina EFFETTI PERIFERICI - provoca miosi per contrazione del muscolo costrittore della pupilla - inibisce il riflesso di svuotamento della vescica - provoca vasodilatazione periferica ed ipotensione ortostatica in quanto facilita la liberazione di istamina - riduce le secrezioni intestinali, la secrezione biliare e pancreatica - riduce la secrezione acida gastrica - riduce le contrazioni propulsive nell’intestino tenue - diminuisce le onde peristaltiche propulsive e aumenta il tono della muscolatura liscia nell’intestino crasso sostanze d'abuso

28 Trattamento dell’intossicazione acuta
- respirazione assistita - naloxone 0,4 – 0,8 mg iv lenta (se il soggetto è dipendente può scatenare la sindrome da astinenza) - digitalici e -agonisti sostanze d'abuso

29 - irritabilità, ansia, insonnia, disforia
Sindrome da astinenza E’ caratterizzata da: - irritabilità, ansia, insonnia, disforia - aumentata sensibilità al dolore - nausea, vomito - midriasi - sudorazione, piloerezione - tachicardia, aumento della pressione ematica - febbre Inizia 6-12 ore dopo l’ultima somministrazione Dura 5-10 giorni sostanze d'abuso

30 DIPENDENZA PATOLOGICA DA SOSTANZE: POSSIBILI INTERVENTI FARMACOLOGICI
3 1 2 1 - per ridurre gli effetti acuti della sostanza d’abuso 2 - per ridurre i sintomi dell’astinenza 3 - per prevenire le ricadute sostanze d'abuso

31 FARMACOTERAPIA DELLA DIPENDENZA DA EROINA
Agonisti del recettore µ Metadone (efficacia >50%) LAAM (L-α-acetilmetadolo) (abbandonato) Agonisti parziali del recettore µ Buprenorfina (più naloxone) (efficacia >50%) µ-antagonisti Naltrexone (efficacia <15%) α2- agonisti Clonidina, lofexidina sostanze d'abuso

32 FARMACOTERAPIA DELLA DIPENDENZA DA ETANOLO
DISULFIRAM SSRI In un soggetto precedentemente trattato con disulfiram, il consumo di alcol provoca un aumento dei livelli ematici di acetaldeide 5-10 volte superiore alla norma La sindrome da acetaldeide (durata: da 30 min ad alcune ore) è caratterizzata da: calore ed arrossamento del viso e del collo, sudorazione, cefalea pulsante, difficoltà respiratoria, sincope ortostatica, ipotensione, debolezza, vertigini Il paziente deve essere avvertito che, dopo la somministrazione del farmaco, non può consumare alcol per almeno 3 – 4 giorni Inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina Attenuano l’ansia e i sintomi depressivi caratteristici dell’astinenza ACAMPROSATE NMDA antagonista Attenua i sintomi dell’astinenza da etanolo provocati dall’eccessiva stimolazione del sistema glutamatergico NALTREXONE Antagonista dei recettori µ degli oppioidi Riduce il craving per l’etanolo sostanze d'abuso


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