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“Io e il mio amico invisibile”

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Presentazione sul tema: "“Io e il mio amico invisibile”"— Transcript della presentazione:

1 “Io e il mio amico invisibile”
Libro-game realizzato dalle classi 3^A e 3^B della Scuola Primaria di Calitri liberamente tratto dal racconto “Io e il mio amico invisibile” di Lucia Tumiati Entra

2 Questo è Gianni Avanti

3 Gianni e il suo amico Pac
C’era una volta un bambino che si chiamava Gianni. Aveva un amico veramente speciale: era invisibile e si chiamava Pac. Quando Gianni era in difficoltà o si sentiva solo, Pac lo aiutava e gli faceva compagnia. Il trasloco Un brutto giorno Gianni dovette traslocare. Si sentiva molto triste perché doveva lasciare la sua casa, la sua città, i suoi amici. Pac lo consolava e gli diceva che sarebbe restato sempre con lui. Avanti

4 Avanti

5 Un giorno Gianni scappò dalla scuola: non gli piaceva, perché la maestra aveva i baffi e la bidella lo sgridava sempre. Il suo amico Pac gli disse: ”Attento a quello che fai, chissà tua mamma quando torni a casa cosa ti dirà!!!” Ma Gianni non lo ascoltava e già correva per strada. Il suo amico Pac lo inseguiva per farlo tornare indietro ma all’improvviso gli gridò: “Attento! Il semaforo è rosso!!! E guarda là chi c’è…” continua a leggere 1 continua a leggere 2 continua a leggere 3

6 “Una ballerina!!!” Infatti di fronte a lui, sul marciapiedi, c’era proprio una ballerina, con i capelli biondi, con gli occhi azzurri, con il tutù e delle belle scarpe luccicanti. Appena vide Gianni lo invitò a ballare. Gianni si vergognò perché lui non sapeva ballare e sapeva che le avrebbe calpestato i piedi. Infatti la ballerina 3 volte disse “Ahi, ahi, ahi!” Gianni le chiese scusa e la ballerina lo perdonò. Mentre ballavano, Pac lo chiamò e Gianni capì che era ora di tornare a casa. Salutò la ballerina e se ne andò felice a casa sua.

7 Fai un’altra scelta Oppure vai avanti

8 “Attento! il semaforo è rosso!!! E guarda là chi c’è: una scimmia!!!”
C’era proprio una scimmia, pelosa e molto brutta. Gianni la guardò incuriosito; la scimmia urlava: “Uaa-uuha!!!” Gianni chiese a Pac: ”Che cosa sta dicendo?” E Pac gli rispose: “Sta chiedendo se hai una banana.” Ma Gianni non aveva banane. La scimmia salì su una macchina parcheggiata, accese il motore e faceva segno a Gianni e Pac di salire. Partirono a tutta velocità e passarono vicino a un campo da Basket. Si fermarono a guardare la partita: in una squadra mancava un giocatore e la scimmia andò a giocare. Era bravissima! Infatti arrivava davanti al portiere, gli saliva sulla testa e segnava. Gli altri giocatori erano impauriti, la folla si picchiava! Alla fine vinsero Finita la partita Gianni con Pac e la scimmia arrivarono a casa. Ma la mamma di Gianni non era contenta di avere una scimmia in casa, così si misero d’accordo e ogni domenica si incontravano al parco per giocare.

9 Fai un’altra scelta Oppure vai avanti

10 “Un burattino!!!” Quando scattò il semaforo verde, Gianni andò a parlare con il burattino; aveva il cappello verde, il pantaloncino rosso, il naso lungo lungo e la camicia nera. Il burattino diceva di chiamarsi Giggh. Pac e Gianni gli proposero di giocare a nascondino, Gianni gli spiegò come si gioca, e iniziarono a giocare. Giggh si andò a nascondere in una cantina, i ragazzi lo cercavano in tutto il quartiere, e alla fine lo trovarono tutto terrorizzato. Giggh raccontò che il guardiano della cantina dove si era nascosto si era messo a gridare appena l’aveva visto e lui si era spaventato a morte. Allora decisero di fare una passeggiata per riaccompagnarlo a casa del falegname Francesco (il creatore di Giggh ). Per strada si raccontarono il loro passato e diventarono ottimi amici.

11 Leggi una nuova avventura
Oppure torna indietro

12 Un giorno Gianni era molto triste, allora Pac, per consolarlo, gli ricordò come si erano conosciuti. Già al primo incontro lo aveva tolto dai guai… L’incontro con Pac Un giorno Gianni, che era ancora molto piccolo e abitava ancora nella sua vecchia casa, era uscito con la mamma per andare all’ufficio postale. La mamma gli aveva raccomandato di non muoversi mentre lei spediva una raccomandata, ma, mentre aspettava, Gianni aveva visto passare una donna e, pensando che fosse la sua mamma, le andò dietro.

13 Al teatro dei burattini
Gianni si chiedeva come mai la sua mamma non lo aspettasse e cercava di starle dietro. A un certo punto Gianni non la vide più, si sedette sopra le scale e cominciò a piangere, disperato. Fu allora che arrivò Pac… “Cosa ti è successo?” gli chiese. E Gianni rispose che non trovava più la sua mamma. Pac gli asciugò gli occhi e gli pulì il naso mentre lo tranquillizzava: “Ti aiuto io a cercare la tua mamma” e insieme si incamminarono… Dal barbiere Al teatro dei burattini Al bar Poldo’s

14 Mentre camminavano Pac gli chiedeva la sua storia; intanto erano passati davanti al salone del barbiere. Gianni entrò insieme e Pac e si fece tagliare i capelli; ma non aveva soldi per pagare, e così il barbiere si è arrabbiato. Intanto la mamma si era preoccupata, cercava Gianni dappertutto. Lo trovò dal barbiere gli disse: “Ahi, mi hai fatto preoccupare! Come mai sei qui? Dovevi aspettarmi all’ufficio postale!” Gianni rispose: “Avevo visto una signora che ti somigliava e l’ho seguita e mi sono trovato dal barbiere.

15 Vuoi leggere un’altra storia?
…o vuoi proseguire?

16 Pac si offrì di accompagnarlo ma sbagliò strada e lo portò al teatro dei burattini.
Entrando nel teatro iniziarono a cercare la mamma. Intanto iniziava uno spettacolo di Pulcinella; a Gianni piacque molto e restarono a guardarlo. Il tempo passò in fretta mentre vedevano lo spettacolo e si accorsero che era tardi, allora se ne stavano andando, ma fuori pioveva tanto. Non si ricordavano più la strada per arrivare all’ufficio postale perché credevano che la mamma era ancora là. Presero una strada a caso e arrivarono proprio all’ ufficio postale e incontrano la mamma, disperata perché non trovava più il suo bambino.

17 Vuoi leggere un’altra storia?
…o vuoi proseguire?

18 Pac lo portò al bar di Poldo.
Qui Gianni chiese un panino e una coca- cola e, mentre mangiava, Poldo gli chiese: “Cosa fai qui tutto solo?” Gianni rispose che era con la sua mamma e si era perso perchè la mamma l’aveva lasciato alle “raccomandate”. Allora Poldo chiuse il bar e si mise in cammino per cercare la mamma di Gianni. Per strada ogni tanto Gianni piangeva e ogni volta Poldo gli dava una caramella per farlo calmare, ad ogni signora che passava chiedeva se era la sua mamma. Quando arrivarono all’ufficio postale videro una signora che gridava: “Dov'è il mio bambino?” La brutta avventura era finita e con gioia si abbracciarono.

19 Vuoi leggere una nuova storia? …o vuoi tornare indietro?

20 In questi momenti Pac gli era sempre vicino.
Quando arrivarono nella nuova città ogni tanto a Gianni tornava la nostalgia della sua vecchia casa, dei suoi vecchi amici, dell’albero fuori la finestra. In questi momenti Pac gli era sempre vicino. Una volta gli propose di accompagnarlo dall’uomo che cancella i ricordi. “Come farei senza i miei ricordi?” chiedeva Gianni. “Potresti mantenere solo quelli che ti piacciono di più e farti cancellare quelli che ti rendono triste” gli diceva Pac. “E quali sono quelli che potrei mantenere? Come faccio a scegliere?” “Ad esempio potresti ricordare solo le belle avventure che hai passato. Ricordi quando ti è successo che… Il pappagallo Il mal di pancia Arriva la polizia

21 Un giorno il signore Oramiarrabbio aveva invitato Gianni a giocare a briscola a casa sua.
Mentre stavano giocando il telefono ha iniziato a squillare. Allora il signore Oramiarrabbio ha risposto al telefono ma non rispondeva nessuno quindi il signore Oramiarrabbio si è arrabbiato veramente! Gianni, spaventato, voleva tornare a casa, senza che lui se ne accorgesse, ma è inciampato e ha fatto cadere la gabbia con il pappagallo che se ne è scappato e ha iniziato a volare dappertutto facendo cadere tutti i soprammobili. Il signore Oramiarrabbio si è arrabbiato proprio tanto, era tutto rosso e aveva i capelli in aria mentre cercava di acchiappare il pappagallo.

22 Leggi una nuova avventura

23 Gianni guardava i cartoni in TV, c’era il suo eroe preferito, Roberto, che lottava contro tutti i suoi nemici. Proprio in quella puntata Roberto è morto. Gianni era molto dispiaciuto e voleva chiamare il padre per dirglielo, ma per sbaglio chiamò la polizia. Appena il poliziotto ha risposto al telefono, disperato ha gridato: “È morto Roberto!” e riagganciò. Il poliziotto pensava davvero che fosse morto qualcuno, allora rintracciò da dove era partita la telefonata e una macchina con la sirena spiegata arrivò a casa di Gianni, proprio mentre tornava anche il papà. Anche lui si spaventò e chiese alla polizia cosa fosse successo. Il poliziotto rispose che qualcuno aveva detto che era morto Roberto perciò erano corsi a casa. Entrarono in casa e trovarono Gianni che piangeva davanti alla tv; il papà ha dovuto spiegare che Roberto era solo un personaggio dei cartoni animati e che Gianni aveva sbagliato a comporre il numero. Allora i poliziotti si sono messi a ridere.

24 Vuoi ricominciare? Fine della storia

25 Gianni era andato alla festa di compleanno del figlio della vicina, che era un suo amico, e insieme avevano preparato dei giochi da fare in gruppo. Gianni aveva fatto vincere la sua squadra. L’amico doveva aprire i regali che gli avevano portato e il regalo di Gianni era il più bello. Quando era arrivata l’ora della torta, la mamma era andata a prenderla e aveva trovato solo il vassoio. Infatti Gianni, mentre gli amici stavano giocando, di nascosto aveva mangiato la torta: voleva assaggiarne un pezzettino, ma piano piano se l’era mangiata tutta. “Chi è stato?” gridò la mamma! E quella sera a Gianni era venuto un forte mal di pancia e anche la diarrea.

26 Leggi una nuova avventura

27 Questa storia è stata scritta e illustrata dai bambini delle classi terze della Scuola Primaria nelle ore facoltative del laboratorio “Creazioni multimediali”. Primo gruppo Yuri Francesco Annarita Adriana Pierpaolo Luca Alessandro A. Marilina Giuseppe G. Giulia Azzurra Antonio Michele Alessandro Z. Vincenzo G. Secondo gruppo Maria Lucia Amina Gianluca Vincenzo G. Antonella Daria Asmaa Gabriel Andrea Lorenzo Angela Enzo Terzo gruppo Vito C. Michele Vito D.G. Florindo Anna Giuseppe C. Gabriele Vincenzo M. Dario Marialaura Giuseppe Z.


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