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IL PIANO DELLA PERFORMANCE DELLA REGIONE PUGLIA

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Presentazione sul tema: "IL PIANO DELLA PERFORMANCE DELLA REGIONE PUGLIA"— Transcript della presentazione:

1 IL PIANO DELLA PERFORMANCE DELLA REGIONE PUGLIA
Gabinetto del Presidente IL PIANO DELLA PERFORMANCE DELLA REGIONE PUGLIA 19 Aprile Mondello (Palermo) Vitantonio Putignano Alta Professionalità Controllo di Gestione Struttura di staff Controllo di Gestione

2 Programma dell’intervento:
Regione Puglia Gabinetto del Presidente Programma dell’intervento: INTRODUZIONE LEGGE REGIONALE 1/ L’ adeguamento dell’Ordinamento Regionale al D.Lgs. 150/2009 IL PIANO DELLA PERFORMANCE DELLA REGIONE PUGLIA – Delibera di Giunta Regionale 3032/2011 IL PROGRAMMA ANNUALE DI ATTIVITÀ DELL’ AMMINISTRAZIONE (PAA) LA VALUTAZIONE DELLA DIRIGENZA Struttura di staff Controllo di Gestione

3 L’ APPLICAZIONE A REGIONI ED ENTI LOCALI 1/2
Regione Puglia Gabinetto del Presidente L’ APPLICAZIONE A REGIONI ED ENTI LOCALI /2 Le disposizioni dettate in materia di lavoro pubblico, in quanto modificative del D.Lgs. n. 165/2001, si applicano anche a regioni ed enti locali come norme di principio. Ricordiamo che in tal senso dispone espressamente l’art. 74, co. 5, D.Lgs. n. 150/2009 e che nello stesso senso vanno le indicazioni contenute nel testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, D.Lgs. n. 267/2000. Per l’applicazione delle norme sulla valutazione e la meritocrazia, invece, il testo individua in modo preciso quali parti si applicano a regioni ed enti locali. Le regioni e gli enti locali hanno avuto a propria disposizione fino al , per approvare o modificare i propri regolamenti per dare applicazione alle prescrizioni dettate dal Decreto. Se entro tale data regioni ed enti locali non abbiano ancora approvato i propri regolamenti entreranno in vigore direttamente le norme di legge. Struttura di staff Controllo di Gestione

4 L’ APPLICAZIONE A REGIONI ED ENTI LOCALI 2/2
Regione Puglia Gabinetto del Presidente L’ APPLICAZIONE A REGIONI ED ENTI LOCALI /2 Ricordiamo che, sulla base della ripartizione delle competenze attualmente prevista dal testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, spetta alla Giunta il compito della adozione dei regolamenti di organizzazione. Ma che appare necessario che i consigli comunali preventivamente individuino i criteri di carattere generale a cui l’esecutivo si dovrà concretamente ispirare nella adozione dei nuovi testi, visto che siamo in presenza di innovazioni numerose ed assai importanti. Il Decreto Legislativo prevede ,inoltre, la necessità che anche i contratti collettivi decentrati integrativi attualmente in vigore siano rivisti per essere adattati alle nuove disposizioni legislative. Il che si applica tanto alle regioni ed agli enti locali che alle amministrazioni statali. A regioni, comuni e province viene lasciato un termine più lungo per adattare i propri contratti: si è disposto, infatti, che tale adeguamento debba avvenire entro il e si stabilisce inoltre che i contratti decentrati integrativi attualmente in vigore perderanno la propria efficacia solo alla data del , con il che si concede di fatto un ulteriore anno per l’adeguamento di questi documenti alle prescrizioni legislative. Struttura di staff Controllo di Gestione

5 Regione Puglia Legge Regionale 1/2011
Gabinetto del Presidente Legge Regionale 1/2011 “Norme in materia di ottimizzazione e valutazione della produttività del lavoro pubblico e di contenimento dei costi degli apparti amministrativi nella Regione Puglia” 19 Aprile Mondello (Palermo) Struttura di staff Controllo di Gestione

6 LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO:
Regione Puglia Gabinetto del Presidente LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO: L.R. 28/ Riforma dell'ordinamento regionale in materia di programmazione, bilancio, contabilità regionale e controlli Regolamento Regionale 15/ L.R. 28/2011 art. 107 "Controllo Interno e di Gestione" – Adempimenti D.P.G.R. 161/2008 e s.m.i. – Organizzazione della Presidenza e della Giunta della Regione Puglia Delibera dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale 279/2009 e s.m.i. – Organizzazione delle strutture del Consiglio Regionale D.Lgs. 150/ Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni L.R. 1/ Norme in materia di ottimizzazione e valutazione della produttività del lavoro pubblico e di contenimento dei costi degli apparti amministrativi nella Regione Puglia Delibera di G.R. 3032/ Adozione “Piano della Performance organizzativa della Regione Puglia” Delibera dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale 56/ Adozione “Piano della Performance 2011 – 2013 del Consiglio Regionale Struttura di staff Controllo di Gestione

7 OBIETTIVI DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE
Regione Puglia Gabinetto del Presidente 1 Legge Regionale 1/2011 Norme in materia di ottimizzazione e valutazione della produttività del lavoro pubblico e di contenimento dei costi degli apparti amministrativi nella Regione Puglia OBIETTIVI DI ATTUAZIONE DELLA LEGGE (art. 1) Elevare gli standard qualitativi e quantitativi delle funzioni e dei servizi dell’ente Valorizzare le risorse umane attraverso un’adeguata remunerazioni dei risultati ottenuti Incentivazione della produttività attraverso un’adeguata valutazione del merito Selettività nel riconoscimento degli incentivi economici e di carriera Trasparenza in ogni fase del processo di gestione della Performance Individuale e Organizzativa Struttura di staff Controllo di Gestione

8 Regione Puglia Gabinetto del Presidente 2 COERENZA CON LA NORMATIVA REGIONALE IN VIGORE E DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI (art. 2) La Regione Puglia promuove il miglioramento delle performance attraverso l’assegnazione di OBIETTIVI che rispondano alle seguenti caratteristiche: Definiti di norma annualmente, in coerenza con quelli della programmazione economico-finanziaria e di bilancio e correlati alla qualità e alla quantità delle risorse disponibili Rilevanti e pertinenti rispetto alle strategie dell’amministrazione e alle funzioni svolte e tali da determinare un miglioramento della qualità delle attività Concreti e individuabili Sfidanti e in grado di provocare un cambiamento significativo nell’attività lavorativa LA DISTRIBUZIONE DEI PREMI E DEGLI INCENTIVI E’ COLLEGATA ALLA PERFORMANCE Struttura di staff Controllo di Gestione

9 IL SISTEMA PREMIANTE (Art. 3) La Performance Organizzativa
Regione Puglia Gabinetto del Presidente 3 IL SISTEMA PREMIANTE (Art. 3) La Performance Organizzativa Elevare gli standard qualitativi ed economici delle funzioni e dei servizi Promuovere una politica di lotta agli sprechi Garantire trasparenza dell’azione amministrativa FINALITA’ E’ effettuata sulla base: della soddisfazione finale dei bisogni della collettività degli standard qualitativi e quantitativi dell’attuazione dei programmi del grado di soddisfazione dei destinatari dell’efficienza nell’impiego delle risorse dal raggiungimento degli obiettivi di promozione delle pari opportunità MISURAZIONE E VALUTAZIONE Struttura di staff Controllo di Gestione

10 4 Regione Puglia IL SISTEMA PREMIANTE (Art. 3)
Gabinetto del Presidente 4 IL SISTEMA PREMIANTE (Art. 3) - La Performance Individuale - Premiare il merito, differenziandolo tra diversi livelli di performance Implementare lo sviluppo professionale del personale Contribuire a individuare modalità operative più efficaci per il raggiungimento degli obiettivi e dei comportamenti attesi FINALITA’ E’ effettuata sulla base: del raggiungimento degli obiettivi assegnati all’atto del conferimento di compiti e funzioni dall’apporto fornito per il raggiungimento degli obiettivi assegnati dal grado di collaborazione e cooperazione assicurata ai colleghi della capacità di valutazione dei propri collaboratori MISURAZIONE E VALUTAZIONE Con apposito regolamento, successivo all’adozione del Sistema di Misurazione e Valutazione, si individueranno i DIVERSI LIVELLI DI PERFORMANCE, non inferiori a tre. Struttura di staff Controllo di Gestione

11 SOGGETTI DELLA VALUTAZIONE (Art. 4)
Regione Puglia Gabinetto del Presidente 5 SOGGETTI DELLA VALUTAZIONE (Art. 4) Adottano il Sistema di Misurazione e Valutazione della Perfomance Emanano le direttive generali concernenti gli indirizzi strategici Verificano gli obiettivi strategici GIUNTA REGIONALE UFFICIO DI PRESIDENZA DEL C.R. DIRIGENTI REGIONALI O.I.V. (Organismo Indipendente di Valutazione) Provvedono entrambi alla misurazione e valutazione della Perfomance Organizzativa e Individuale L’OIV provvede anche, entro 90 gg dalla sua costituzione, alla predisposizione del Sistema di Misurazione e Valutazione della Perfomance, individuando fasi, tempi, modi soggetti e responsabilità nonché le modalità di raccordo con i sistemi di controllo esistenti e con i documenti di programmazione finanziaria e di bilancio Struttura di staff Controllo di Gestione

12 STRUTTURA TECNICA PERMANENTE
Regione Puglia Gabinetto del Presidente 6 3 MEMBRI nominati dalla Giunta Regionale STRUTTURA TECNICA PERMANENTE ORGANISMO INDIPENDENTE DI VALUTAZIONE O.I.V. (Organismo Indipendente di Valutazione) – artt. 5/6 L’OIV con il supporto della STRUTTURA TECNICA PERMANENTE sostituisce i servizi di Controllo Interno comunque denominati Ha funzioni di supporto all’Organismo nell’esercizio delle funzioni di programmazione, valutazione, controllo strategico e di gestione Monitoraggio del funzionamento complessivo del Sistema di Misurazione e Valutazione e del Sistema dei Controlli Interni Elaborazione Relazione Annuale e pubblicazione sul sito istituzionale Verifica Criticità e comunicazione all’Organo di governo Misurazione e Valutazione delle Strutture regionali Valutazione annuale dei Dirigenti Supporto alla Giunta Regionale e all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale nella valutazione rispettivamente dei Direttori di Area e del Segretario Generale del Consiglio Collaborazione con la CIVIT – Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l'Integrità delle amministrazioni pubbliche – e gli OIV istituiti presso le altre Regioni FUNZIONI Dell’ OIV Struttura di staff Controllo di Gestione

13 Il Piano della Performance e il Programma Annuale di Attività
Regione Puglia Gabinetto del Presidente Il Piano della Performance e il Programma Annuale di Attività della Regione Puglia 19 Aprile Mondello (Palermo) Struttura di staff Controllo di Gestione

14 ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE DELLA REGIONE PUGLIA
Gabinetto del Presidente ORGANIGRAMMA DELLE STRUTTURE DELLA REGIONE PUGLIA Aree di Coordinamento per la cura e il governo di materie e servizi omogenei: Politiche per lo Sviluppo Rurale Politiche per lo Sviluppo Economico, Lavoro e Innovazione Politiche per la Mobilità e la Qualità Urbana Politiche per la Riqualificazione, la Tutela e la Sicurezza Ambientale e per l’Attuazione delle Opere Pubbliche Politiche per la Promozione del Territorio, dei Saperi e dei Talenti Politiche per la Promozione della Salute, delle Persone e delle Pari Opportunità Aree di Coordinamento per il governo integrato e omogeneo delle funzioni di mantenimento e di organizzazione della Regione: Organizzazione e Riforma dell’Amministrazione Finanza e Controlli Struttura di staff Controllo di Gestione

15 Delibera di Giunta Regionale 3032/2011
Regione Puglia Gabinetto del Presidente 1 Adozione Piano della Performance organizzativa della Regione Puglia Delibera di Giunta Regionale 3032/2011 Il PIANO DELLA PERFOMANCE ORGANIZZATIVA DELLA REGIONE PUGLIA “non costituisce un documento finale, ma l’avvio di un processo virtuoso di programmazione e valutazione delle azioni del sistema pubblico regionale” Quindi, al fine di dare piena attuazione alle disposizioni normative richiamate dalla Riforma Brunetta, in collaborazione con FormezPA, si è avviato un processo, di approvazione di una proposta di Piano della Performance, distinto in due fasi: 1° FASE: sperimentale e della durata di un anno 2° FASE: di confronto, per recepire le criticità e rendere più efficace l’utilizzo di questo strumento Struttura di staff Controllo di Gestione

16 L’ ALBERO DELLA PERFORMANCE
Regione Puglia Gabinetto del Presidente 2 L’ ALBERO DELLA PERFORMANCE Costituisce una sezione fondamentale dell’intero Piano, considerata come la MAPPA LOGICA che rappresenta i legami tra mandato istituzionale, mission, aree strategiche, obiettivi strategici e piani operativi (che a loro volta individuano gli obiettivi operativi, le azioni e le risorse). Struttura di staff Controllo di Gestione

17 3 Regione Puglia L’ALBERO DELLA PERFORMANCE – La Struttura MISSIONE
Gabinetto del Presidente 3 L’ALBERO DELLA PERFORMANCE – La Struttura Per Mission si intende la/le finalità principale/i di carattere sociale ed economico, coerenti con la missione e i valori che caratterizzano l’istituzione regionale nel suo insieme, che identifica specificamente l’area organizzativa e che ne determina le priorità strategiche proprie verso i cittadini, il territorio, le imprese e le parti sociali. MISSIONE Area di Coordinamento OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI Gli Obiettivi Strategici Triennali coincidono con le grandi politiche caratteristiche del programma dalle Regione Puglia. Sono solitamente presidiate dai Dirigenti Coordinatori di Area Per Obiettivi Strategici Annuali si intendono le priorità che il Programma Annuale di Attività definisce in coerenza con gli Obiettivi strategici triennali e che determinano l’assegnazione ai Dirigenti degli specifici Obiettivi Operativi Annuali e delle relative risorse. OBIETTIVI STRATEGICI ANNUALI Costituiscono gli obiettivi pluriennali o annuali di innovazione, efficacia e qualità che caratterizzano e orientano l’azione della struttura organizzativa regionale nel suo complesso. Si tratta di obiettivi che solitamente coinvolgono l’insieme delle strutture organizzative delle singole Aree di Coordinamento. OBIETTIVI STRATEGICI TRASVERSALI Costituiscono il riferimento dell’azione amministrativa regionale in termini di efficienza, qualità, innovazione delle politiche pubbliche. Sono di norma presidiate dai Dirigenti responsabili dei Servizi/uffici e il raggiungimento degli stessi può richiedere il concorso di più strutture di servizio/ufficio OBIETTIVI OPERATIVI Struttura di staff Controllo di Gestione

18 Regione Puglia Gabinetto del Presidente 4 L’ ALBERO DELLA PERFORMANCE – risultati, indicatori e target Ad essi vengono assegnati OUTCOME , intesi come impatto che l’azione della Regione nel suo complesso e, nello specifico dell’Area Organizzativa, determinano nell’economia e nel mercato del lavoro, sul territorio e l’ambiente, nelle relazioni sociali e culturali della società pugliese. OBIETTIVI STRATEGICI TRIENNALI Ad essi sono assegnati risultati da raggiungere quale misura dell’avanzamento del programma e dell’azione amministrativa e degli effetti che la stessa determina sulle categorie direttamente interessate alla singola politica. OBIETTIVI STRATEGICI ANNUALI e OPERATIVI Rappresenta l’insieme di valori,informazioni e dati che consente di misurare il grado di conseguimento degli obiettivi INDICATORE Inteso come valore obiettivo che, fissato nella fase di programmazione, orienta l’azione amministrativa verso il raggiungimento dello specifico risultato. TARGET Quindi sulla base della collaborazione tra alcune Strutture regionali (Servizio Personale e Struttura del Controllo di Gestione) e il FormezPA, si è redatto il Piano della Performance, tenendo conto anche delle linee e delle direttive impartite al riguardo dalla CIVIT. Struttura di staff Controllo di Gestione

19 Processo di definizione logica degli Obiettivi
Regione Puglia Gabinetto del Presidente 5 Processo di definizione logica degli Obiettivi Struttura di staff Controllo di Gestione

20 PROGRAMMA ANNUALE DI ATTIVITA’ dell’amministrazione
Regione Puglia Gabinetto del Presidente 6 PROGRAMMA ANNUALE DI ATTIVITA’ dell’amministrazione Il Piano della Performance della Regione, strumento essenziale per dare avvio al ciclo della performance (art. 4 D.Lgs. 150/2009), costituisce il documento di sintesi del processo di valutazione e del sistema di accountability nel suo complesso. Per questo si pone la necessità di armonizzare complessivamente i diversi strumenti di programmazione/controllo/monitoraggio/valutazione. Infatti, si è reso opportuno adeguare il Programma Annuale di Attività dell’amministrazione (art. 21 del D.P.G.R. 161/2008), che costituisce atto di indirizzo per l’attività amministrativa e gestionale di competenza dei Direttori, alle nuove disposizioni normative. Struttura di staff Controllo di Gestione

21 Programma Annuale di Attività dell’Amministrazione
Regione Puglia Gabinetto del Presidente 7 Programma Annuale di Attività dell’Amministrazione SCHEDA OBIETTIVI STRATEGICI ANNUALI Riprendono gli Obiettivi, i codici assegnati e i risultati attesi già previsti nel Piano della Performance Struttura di staff Controllo di Gestione

22 Programma Annuale di Attività dell’Amministrazione
Regione Puglia Gabinetto del Presidente 8 Programma Annuale di Attività dell’Amministrazione SCHEDA OBIETTIVI OPERATIVI Riprendono gli Obiettivi Operativi, i codici assegnati, i risultati attesi e le risorse finanziarie già previsti nel Piano della Performance Struttura di staff Controllo di Gestione

23 Programma Annuale di Attività dell’Amministrazione
Regione Puglia Gabinetto del Presidente 8 Programma Annuale di Attività dell’Amministrazione SCHEDA RISORSE FINANZIARIE Struttura di staff Controllo di Gestione

24 Programma Annuale di Attività dell’Amministrazione
Regione Puglia Gabinetto del Presidente 9 Programma Annuale di Attività dell’Amministrazione SCHEDA ATTIVITA’ Struttura di staff Controllo di Gestione

25 L’integrazione del PAA con il Piano delle Performance
Regione Puglia Gabinetto del Presidente 10 L’integrazione del PAA con il Piano delle Performance SCHEDA OBIETTIVI STRATEGICI ANNUALI Dalla Scheda del Piano delle Performance si riporteranno gli obiettivi strategici annuali e i risultati attesi (come evidenziato di seguito) Struttura di staff Controllo di Gestione

26 L’integrazione del PAA con il Piano delle Performance
Regione Puglia Gabinetto del Presidente 11 L’integrazione del PAA con il Piano delle Performance SCHEDA OBIETTIVI OPERATIVI Dalla Scheda del Piano delle Performance si riporteranno gli obiettivi operativi, i risultati attesi e gli indicatori utilizzati per la misurazione (come evidenziato di seguito) Struttura di staff Controllo di Gestione

27 Sistema di Valutazione della Dirigenza
Regione Puglia Gabinetto del Presidente Sistema di Valutazione della Dirigenza 19 Aprile Mondello (Palermo) Struttura di staff Controllo di Gestione

28 LA VALUTAZIONE DELLA DIRIGENZA
Regione Puglia Gabinetto del Presidente LA VALUTAZIONE DELLA DIRIGENZA LA VALUTAZIONE E’ INCENTRATA SU 2 MACROPROFILI GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI ASSEGNATI, sulla base essenzialmente del Programma Annuale Direzionale 1 2 COMPORTAMENTI ORGANIZZATIVI, sulla base di una serie di fattori caratterizzanti, per ognuno dei quali sono previsti degli indicatori di performance che misurano i comportamenti significativi intervenuti e li inquadrano all’interno di una scala di valori permettendo, in ultima istanza, l’attribuzione di un peso valutativo espresso sotto forma di punteggio Struttura di staff Controllo di Gestione

29 Regione Puglia Gabinetto del Presidente LA VALUTAZIONE DELLA DIRIGENZA ALCUNI DETTAGLI SUL MACROPROFILO 2 (comportamenti organizzativi) in termini di attività propositive e iniziative formative alla L.R. 15/2008 in materia di trasparenza dell’azione amministrativa; dalla L.R. 29/2011 in materia di semplificazione e qualità della normazione; partecipazione al corso di Alta Formazione rivolto al personale dirigente attivato dall’Area Organizzazione nel corso del 2011; livello di attuazione e grado di avanzamento dei programmi operativi e degli obiettivi di spesa conseguiti relativamente a FESR – FSE – PSR – 2007/2013 nonché ai programmi cofinanziati dal FAS Partecipazione al ciclo di seminari attivato, limitatamente ai dirigenti in servizio presso l’Area Politiche per la Mobilità, dal Direttore della stessa Area. Struttura di staff Controllo di Gestione

30 Regione Puglia 20% del dell’intero fondo.
Gabinetto del Presidente LA VALUTAZIONE DELLA DIRIGENZA IL NUCLEO DI VALUTAZIONE inoltre Acquisisce elementi di giudizio da parte del direttore d’Area Integra gli elementi di giudizio con un colloquio tenuto separatamente con tutti i dirigenti regionali. ENTITA’ DELLE RISORSE DEL FONDO DIRIGENZA Per l’anno 2010 l’importo disponibile è stato di € pari al 20% del dell’intero fondo. ESITO DELLA VALUTAZIONE n° Dirigenti valutati n° Dirigenti che hanno ottenuto una valutazione superiore a yy85/ pari al 9,4% dei dirigenti regionali - a dimostrazione di un avvenuto processo di valutazione selettiva Struttura di staff Controllo di Gestione

31 Valuta il proprio personale in base
Regione Puglia Gabinetto del Presidente ATTORI DELLA VALUTAZIONE: Il Dirigente /2 Valuta il proprio personale in base E’ valutato in base al raggiungimento di specifici obiettivi di gruppo o Individuali alla qualità del contributo assicurato alla performance dell’unità organizzativa di appartenenza, alle competenze dimostrate ed ai comportamenti professionali e organizzativi agli indicatori di performance della struttura di diretta responsabilità al raggiungimento di specifici obiettivi individuali alla qualità del contributo assicurato alla performance generale della struttura, alle competenze professionali e manageriali dimostrate alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi Struttura di staff Controllo di Gestione

32 I principi di premialità 1/3
Regione Puglia Gabinetto del Presidente I principi di premialità /3 Gli enti devono destinare al trattamento economico accessorio collegato alla performance individuale una quota prevalente del trattamento accessorio complessivo comunque denominato (art. 40, comma 3-bis, d.lgs. 165/01) destinare una quota prevalente delle risorse destinate al trattamento economico accessorio collegato alla performance individuale al personale dipendente e dirigente che si colloca nella fascia di merito alta (art. 16, comma 2, d.lgs. 150/09) prevedere che le fasce di merito siano comunque non inferiori a tre (art. 16, utilizzare gli strumenti premiali previsti dal decreto, ivi compresi il bonus annuale delle eccellenze e il premio annuale per l’innovazione adattandoli alla specificità dei propri ordinamenti (art. 16, comma 3, d.lgs. 150/09) Nel caso dei dirigenti, il trattamento accessorio collegato ai risultati dovrà progressivamente costituire almeno il 30 % della retribuzione complessiva del dirigente (art. 24, comma 1-bis, d.lgs. 165/01) Struttura di staff Controllo di Gestione

33 I principi di premialità 2/3
Regione Puglia Gabinetto del Presidente I principi di premialità /3 Competenza dirigenziale la valutazione è di competenza dei dirigenti, si effettua a cadenza periodica ed è tempestivamente comunicata al dipendente (CCNL 31/3/1999, art. 6) Stretto collegamento tra produttività (valutazione della performance organizzativa e individuale) ed incentivi correlazione a effettivi incrementi di produttività e di miglioramento quali-quantitativo dei servizi e attuazione dopo la necessaria verifica e certificazione a consuntivo dei risultati totali o parziali conseguiti, in coerenza con gli obiettivi annualmente predeterminati (CCNL 1/4/1999, art. 18) compensi correlati al merito e all’impegno di gruppo per centri di costo, e/o individuale, in modo selettivo e secondo i risultati accertati dal sistema permanente di valutazione (CCNL 1/4/1999, art. 17) Sistema di valutazione metodologie permanenti per la valutazione delle prestazioni e dei risultati dei dipendenti, anche ai fini della progressione economica (CCNL Struttura di staff Controllo di Gestione

34 I principi di premialità 3/3
Regione Puglia Gabinetto del Presidente I principi di premialità /3 Conferma e raffinamento del sistema (CCNL 22/1/2004, art. 37) incrementi della produttività e miglioramento quali-quantitativo dei servizi da intendersi come risultato aggiuntivo apprezzabile rispetto al risultato atteso dalla normale prestazione lavorativa compensi soltanto a conclusione del periodico processo di valutazione delle prestazioni e dei risultati nonché in base al livello di conseguimento degli obiettivi predefiniti, che deve essere certificato dal servizio di controllo interno. valutazione di prestazioni e risultati dei lavoratori di competenza dei dirigenti nel rispetto dei criteri e delle prescrizioni definiti dal sistema permanente di valutazione divieto di attribuzione generalizzata dei compensi per produttività sulla base di automatismi comunque denominati Struttura di staff Controllo di Gestione

35 Regione Puglia TRASPARENZA Il controllo dei cittadini
Gabinetto del Presidente TRASPARENZA Il controllo dei cittadini La trasparenza della performance (art. 11 d.lgs. 150/09) come accessibilità totale delle informazioni concernenti: ogni aspetto dell'organizzazione gli indicatori relativi agli andamenti gestionali e all'utilizzo delle risorse per il perseguimento delle funzioni istituzionali i risultati dell'attività di misurazione e valutazione svolta dagli organi competenti Coerenti con questa disposizione: Le notizie concernenti lo svolgimento delle prestazioni di chiunque sia addetto ad una funzione pubblica e la relativa valutazione non sono oggetto di protezione della riservatezza personale (art. 1, d.lgs. 196/03) Obbligo di pubblicare nel sito internet le retribuzioni annuali, i curricula, gli indirizzi di posta elettronica e i numeri telefonici dei dirigenti e dei segretari comunali e provinciali nonché i tassi di assenza e di maggiore presenza del personale distinti per uffici di livello dirigenziale (art. 21, l. 69/09) Struttura di staff Controllo di Gestione

36 Il giudizio degli utenti sul servizio
Regione Puglia Gabinetto del Presidente I concetti chiave della qualità percepita La qualità percepita dagli utenti del servizio è il prodotto di due fattori distinti: Le aspettative degli utenti sul servizio dipendono dal grado di importanza che l’utente attribuisce a quel servizio nonché dall’attesa di risposta ad un suo bisogno. In particolare le aspettative si determinano sulla base : Il giudizio degli utenti sul servizio è il risultato del livello di soddisfazione per il servizio e si determina sulla base dei diversi fattori (di seguito indichiamo i più utilizzati): le modalità di accesso al servizio la comunicazione: l’aspettativa prodotta dalla comunicazione e dalla promozione La competenza (il contenuto del servizio) La cortesia (l’interazione con l’utente) L’affidabilità e credibilità (collegate alla competenza) La capacità di risposta La capacità di ispirare fiducia e sicurezza La personalizzazione del servizio. dell’informazione preesistente, già in possesso dell’utente per l’interazione con altri utenti, per l’immagine trasmessa dal servizio e l’eventuale esperienza passata del servizio medesimo (conoscenza del servizio) del livello di necessità e bisogno rispetto a quel servizio. Struttura di staff Controllo di Gestione


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