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ATTIVITÀ PROGETTUALI E COMUNICAZIONE NEL SISTEMA SCUOLA Pierluigi Marchetto 3 ottobre 2005.

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Presentazione sul tema: "ATTIVITÀ PROGETTUALI E COMUNICAZIONE NEL SISTEMA SCUOLA Pierluigi Marchetto 3 ottobre 2005."— Transcript della presentazione:

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2 ATTIVITÀ PROGETTUALI E COMUNICAZIONE NEL SISTEMA SCUOLA Pierluigi Marchetto 3 ottobre 2005

3 STRUTTURADIDATTICA ORGANIZZAZIONE PROGETTAZIONE COMUNICAZIONE ORGANIZZATIVO scenario ORGANIZZATIVO PROGETTUALE scenario PROGETTUALE DIDATTICO scenario DIDATTICO organi commissioni figure di coordinamento Progetti interni Progetti del territorio Progetti nazionali Sperimentazioni Tipologie di offerta formativa La didattica Il metodo La verifica Larricchimento dellofferta IL SISTEMA SCUOLA STRUTTURALE scenario STRUTTURALE scuole personale alunni COMUNICATIVO scenario COMUNICATIVO Comunicazione interna Comunicazione istituzionale Agenzie esterne Scuole in rete

4 Teorie epistemologia Tecnologie educative Documentabilità Contesto storico- culturale Didattica organizzata PROGETTAZIONE

5 Oggettivazione Tassonomie, curricolo Modelli di conoscenza Cognitivismo Tecnologie dellinformazione Comportamentismo Storia della pedagogia fino agli anni 50 Quadro storico

6 Sperimentazione Programmazione educativa e didattica Formazione professionale Valutazione dei percorsi di apprendimento Progettazione e gestione percorsi personalizzati o di gruppo PROGETTAZIONE a scuola

7 PROGETTAZIONE in pratica - attività di team o per gruppi di classi - attività di scuola - di istituto - progetti interistituto - progetti nazionali - sperimentazione - proposte di enti esterni - programmazione educativa e didattica TUTTE LE COMPONENTI DEL SISTEMA SCUOLA SONO CHIAMATE A PROGETTARE

8 LAUTONOMIA legge 59/97 ……. nell'esercizio dell'autonomia organizzativa e didattica le istituzioni scolastiche realizzano, sia singolarmente che in forme consorziate, ……..

9 CONTINUA legge 59/97 …….. ampliamenti dell'offerta formativa che prevedano anche percorsi formativi per gli adulti, iniziative di prevenzione dell'abbandono e della dispersione scolastiche, ……..

10 CONTINUA legge 59/97 …….. iniziative di utilizzazione delle strutture e delle tecnologie anche in orari extrascolastici e a fini di raccordo con il mondo del lavoro, ……..

11 CONTINUA legge 59/97 …….. iniziative di partecipazione a programmi, nazionali, regionali o comunitari e, nell'ambito di accordi tra le regioni e l'amministrazione scolastica, percorsi integrati tra diversi sistemi formativi ……..

12 PROGETTAZIONEPROGRAMMAZIONEDifferenza non solo a parole

13 PROGETTAZIONE Progettazione didattica - Azione progettuale esercitata sulla didattica diretta (insegnamento) ed indiretta (organizzazione, predisposizione, ecc.) secondo modalità soggettuali, ermeneutiche, parzialmente prevedibili; assume la forma di stili progettuali (postprogrammazione, per concetti, per sfondo integratore).

14 PROGRAMMAZIONE Programmazione didattica - Cultura e pratica professionale di pianificazione dell'azione di insegnamento e di apprendimento con riferimento agli istituti di obiettivo, della tassonomia, verifica, pre-requisiti, tecnica didattica, controllo delle vartiabili della situazione didattica, ecc., secondo una logica di elevata prevedibilità e scansione in fasi successive e disaggregate degli apprendimenti. E espressione di concezioni associazioniste e comportamentiste della cultura, delle competenze, dell'apprendimento e dell'insegnamento e culmina nella pratica delle tassonomie, del mastery learning e della forte organizzazione preventiva dell'agire didattico.

15 E, su tutto aleggia il

16 Le esigenze dellinsegnamento/apprendimento alleggerimento della lezione frontale apertura della didattica a problem solving, cooperazione, collaborazione individualizzazione e personalizzazione

17 il cambiamento… implicazioni didattiche dallinsegnamento allapprendimento- studenti che apprendono più che docenti che insegnano nuovo ruolo del docente- facilitatore e guida nuovi stili e tecniche di docenza nuova cultura della valutazione che accompagna lintero processo nuove figure professionali

18 lesperienza insegna… nuovo peso della progettazione didattica (preparazione, manutenzione, verifica) necessità di lavorare in maniera integrata centralità del tutoring riconfigurazione di docente e studente Attenzione al BEN-ESSERE NELLA SCUOLA

19 Enti locali, ASL Agenzie esterne, enti, associazioni, teatri Scuole in rete, centri di documentazione, tecnologie didattiche Organi istituzionali Genitori COMUNICAZIONE

20 Enti locali Enti di promozione Associazioni BibliotecheTERRITORIO Asl - équipe psicopedagogica

21 Feste e manifestazioniCollegamenti Corsi di formazione Collaborazione nei progetti Rendimento scolastico GENITORI

22 Dirigente Collegio dei docenti Personale ATA Figure di sistema Organi collegiali SCUOLA

23 lesperienza insegnerà? insegnerà?

24 Esemplificazione progetto

25 PROGETTO PER MANO CON I NONNI PROGETTO INTERCIRCOLO DOLO STRA IN COLLABORAZIONE CON RESIDENZA PER ANZIANI DI DOLO RESIDENZA PER ANZIANI DI STRA ASSICURAZIONI – DOLO COMUNE DI DOLO COMUNE DI STRA PROGETTO Per Mano Con i Nonni PROGETTO INTERCIRCOLO DOLO - STRA IN COLLABORAZIONE CON RESIDENZA PER ANZIANI DI DOLO RESIDENZA PER ANZIANI DI STRA COMUNE DI DOLO COMUNE DI STRA CASSA DI RISPARMIO DI VENEZIA MVM COMUNICAZIONI - DOLO

26 OBIETTIVO GENERALE Promuovere conoscenza, incontro, scambio intergenerazionale tra anziani e bambini della comunità.

27 Valorizzare forme di mutuo aiuto Proporre nuovi mezzi per comunicare Favorire maggior senso di appartenenza alla comunità Stimolare capacità fisiche- motorie residue Recuperare la memoria passata OBIETTIVI SPECIFICI ANZIANI

28 Accrescere il senso di appartenenza a una comunità Scoprire tradizioni popolari, detti, leggende del territorio Conoscere nuovi aspetti sociali del proprio paese Acquisire maggior coscienza del proprio corpo Acquisire consapevolezza di varie forme di diversità OBIETTIVI SPECIFICI BAMBINI

29 METODOLOGIA E CONTENUTI Osservazione e riflessione Domanda e ascolto Verbalizzazione del ricordo Esperienza-racconto-memoria Giochi di conoscenza Giochi di oggi e di ieri Scuola di oggi e di ieri Il cibo di ieri e di oggi

30 MOTIVAZIONI DEL PROGETTO NEL TERRITORIO A Settembre, i responsabili delle Case di riposo di Dolo e Stra propongono alle Scuole Elementari del territorio la creazione di momenti di relazione tra alunni e anziani, con lo scopo di facilitare l'integrazione tra persone di una certa età e l'ambiente, all'interno di un percorso educativo.

31 MOTIVAZIONI DEL PROGETTO NELLA SCUOLA Poiché anche le Scuole Elementari di Dolo e di Stra perseguono l'obiettivo dell'integrazione delle diversità, sottolineato nel piano dell'offerta formativa (P.O.F.) di Circolo, i Dirigenti scolastici accolgono favorevolmente la proposta, attivandosi per una sua fattiva realizzazione. Vengono contattati gli insegnanti disponibili, pur con giustificate perplessità, a portare avanti l'esperienza sperimentale e "speciale". La scelta cade su classi di bambini di sette-otto anni, età di periodo di latenza, perché garantisce maggior coinvolgimento affettivo ed emozionale.

32 L'iniziativa si propone di stimolare gli alunni e gli insegnanti a continuare nell'interazione con gli anziani anche fuori scuola, con la famiglia

33 mutamento nei soggetti coinvolti Studenti: Docenti: Anziani:

34 ESEMPLIFICAZIONE DELLA METODOLOGIA Gli insegnanti, preparano il terreno perché l'aspettativa sia ricca di emozione e di curiosità, elementi che motivano l'interesse, l'apprendimento, la socializzazione.

35 LA DRAMMATIZZAZIONE Per comprendere con il proprio vissuto corporeo e la vita di un tempo invitiamo in aula il maestro Andrea Zilio, ora in pensione, che fa vivere in aula l'esperienza del FILO'. L'aula ha la funzione della stalla: c'è paglia per terra, ci sono grandi mucche disegnate alle pareti. Una candela illumina la stanza e manda il suo odore.

36 I bambini siedono sulla paglia e ascoltano giocando anche con i fili di paglia profumata. Le maestre hanno il ruolo delle donne che cuciono, rattoppano, lavorano a ferri. Il maestro Andrea con pipa e basco ha il ruolo del nonno che racconta leggende e storie fantastiche o vere. Conosciamo la storia dei salami rubati, dello stampo dei salami, dei polli presi col fumo, del martoreo, di Barba Nani.

37 lesperienza insegna… Invitiamo in aula il signor Dino Galletto che lavora alla Residenza Riviera del Brenta, così che, sentendolo parlare, i bambini si costruiscano un proprio sapere, immaginando situazioni, cose e persone nell'interpretazione personale della comunicazione linguistica.

38 La poesia L'ANSIAN Anca se no te ghe leto a Bibia e el Coran ascolta, rispeta e ama l'ansian. No spetare doman, vallo a trovare tanto saver el te pol dare. Anca se el tempo xè spesso tiran basta un saeudo, 'na streta de man, basta do ciacoe, un segno de afeto basta mostrarghe un fià de rispeto. Anca se no te si fioeo o nevodo dopo ea so morte te vegnarà el nodo par aver capio, senza 'na scusa, che ogni ansian che more xè 'na biblioteca che brusa! (Elvi Longhin - Campagna Lupia - Ottobre 1999)

39 LA SCUOLA DI OGGI E DI IERI I nonni sono ospiti alla scuola, dove c'è il riscontro immediato del cambiamento della struttura scolastica nel tempo. Portano con sè documenti della loro età scolare, pennini, calamaio, cannotti, quaderni e quindi nasce spontanea la conversazione e la motivazione a conoscere testimonianze dirette con interscambio di vissuti. Insieme rivediamo il filmato dei primi due incontri. Concludiamo gustando formaggio e polenta, preparati a scuola dai bambini.

40 FESTA FINALE Sono invitati i nonni e i loro parenti alla scuola, dove li aspettano i bambini con i loro genitori per la festa finale. Socializziamo con il filmato le tappe e i tempi condivisi del nostro percorso e ci promettiamo un ARRIVEDERCI al prossimo anno gustando un gelato

41 La Fondazione Cassa di Risparmio di Venezia ha finanziato la stampa del libro Per Mano Con i Nonni MVM Comunicazioni di Dolo ha curato la realizzazione e la stampa


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