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RUBRICHE: Editoriale Mondo filiali Attualità Cera una volta Cinema e cultura FlashEditorialeMondo filialiAttualitàCera una voltaCinema e culturaFlash SPAZIO.

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1 RUBRICHE: Editoriale Mondo filiali Attualità Cera una volta Cinema e cultura FlashEditorialeMondo filialiAttualitàCera una voltaCinema e culturaFlash SPAZIO LIBERO Numero 43 – dicembre 2007 Anno IV

2 EDITORIALE RINNOVO CCNL: UN BUON CONTRATTO Quanto concluso la mattina dell8 dicembre riteniamo sia un buon risultato. La rivendicazione economica, la stabilità occupazionale con migliori garanzie per gli apprendisti, la conferma dellarea contrattuale, sono esiti tangibili ed immediati della contrattazione. Diamo rapidamente alcune novità, da approfondire ed integrare nel corso delle assemblee che si terranno nel prossimo mese di gennaio. VALENZA CONTRATTUALE Prolungamento di 1 anno della durata del presente contratto, con scadenza al 31/12/2010 e possibilità di presentare la prossima piattaforma con 6 mesi di anticipo APPRENDISTI. Continua la marcia, iniziata lo scorso contratto, di smantellamento della legge 30 nel settore del credito. Lapprendistato continua a durare 4 anni, anziché i 6 previsti, ma anziché 2 sottoinquadramenti salariali ci sarà una sostanziale novità: per i primi 18 mesi un solo sottoinquadramento salariale; per i successivi 30 mesi lapprodo al livello salarialenormale, da impiegato di 1 livello della 3 area professionale. Il comporto di malattia verrà equiparato a quello dei colleghi a tempo indeterminato. Continueranno a non applicarsi le fattispecie più precarie della legge Maroni: staff leasing e lavoro a chiamata. QUADRI DIRETTIVI Possibilità di individuare aziendalmente nuovi ruoli chiave per i quadri direttivi di 3 e 4 livello. Aumento dellassegno previsto per il passaggio dal 2 al 3 livello retributivo, dellArea Quadri, da 1500 a 3000.

3 Continua: RINNOVO CCNL: UN BUON CONTRATTO SISTEMI INCENTIVANTI Chiarimento rispetto alla necessità di prevedere anche obiettivi di qualità, in coerenza con le normative vigenti in materia di trasparenza e di conformità. Necessità che anche le campagne di prodotto siano coerenti con quanto sopra. PARI OPPORTUNITA E CONCILIAZIONE TEMPO DI LAVORO TEMPO DI VITA Possibilità, anche per il part time, di optare, in caso di lavoro supplementare, per la fruizione del recupero, secondo il meccanismo della banca delle ore. Estensione a tutto il settore dellaspettativa non retribuita per lassistenza ai figli fino ad 8 anni detà, nel caso di patologie particolarmente gravi. PARTE ECONOMICA (figura media: 3 area / 4 livello con 7 scatti danzianità) Aumenti salariali a regime: 281,88 Totale arretrati: 1609,56 Aumento a 6 giornalieri dellindennità per centralinisti non vedenti. Si apre ora la fase di confronto con i lavoratori. EDITORIALE

4 MONDO FILIALI BUONGIORNO COLLEGA! Questa riflessione è dedicata alle diverse decine di colleghi che stanno ultimamente entrando nelle agenzie. Si diceva una volta al mattino tra impiegati e impiegate: Buongiorno collega! Un termine desueto e asessuato, buono per tutti e sufficientemente neutrale nei rapporti gerarchici da apparire paritario. Oggi si usa ancora dire così negli uffici, ma il termine collega nelle nostre aziende supertecnologiche e a spiccata vocazione commerciale ha perso quelle caratteristiche tipiche dellappellativo del travet, cioè dellimpiegato un ponoioso di scrivania. Perciò noi vi salutiamo come si faceva una volta ( sapendo di essere forse un po passatistiti!) : Colleghi e colleghe ciao! Vi diamo il benvenuto allinterno delle agenzie, degli uffici e dei reparti. Oggi il lavoro in banca non è più quello che era unanimemente definito (ne parlava persino una vecchia canzone degli anni 70) una sistemazione per la vita, sicura, economicamente remunerativa anche se magari poco gratificante. Voi non avete conosciuto quel modo di lavorare, non avete vissuto in quei grandi uffici pieni di pratiche cartacee e in quegli sportelli con code lunghissime. Ma è ugualmente certo che oggi, non solo i colleghi più anziani, ma tutti sentono di lavorare in ambienti in cui lesasperata politica di vendita delle imprese e le continue riorganizzazioni influiscono negativamente su ritmi e condizioni di vita di ciascuno. Il settore dei servizi finanziari è un gigantesco mondo in trasformazione, nel quale il Sindacato svolge un ruolo importante nella difesa dei diritti delle persone e nella salvaguardia del lavoro. IL Sindacato, la CGIL, è presente in tutte le aziende e nei posti di lavoro, non abbiate remore o timidezze, rivolgetevi ai nostri rappresentanti sindacali: loro hanno il compito di sostenere e tutelare e sono sempre pronti ad ascoltare e informare. Il Sindacato cresce e si rafforza con le adesioni dei lavoratori e delle lavoratrici, perciò la vostra partecipazione è determinante per aumentarne forza e autorevolezza. Perché, se è nella consapevolezza e nel protagonismo di ciascuno che si costruisce la dignità del lavoro, è nella partecipazione che si realizza laffermazione collettiva dei diritti.

5 NON SOLO TORINO I morti di Torino sono veramente tanti:eppure sono dentro la statistica! Forse molti ignorano che la statistica che parla di una media di quattro morti al giorni per infortunio sul lavoro è comunque sottostimata. Mancano quei lavoratori, non solo immigrati, che non sono registrati come tali, mancano quegli altri lavoratori che sono rimasti vittime di incidenti stradali perché stanti e affaticati dalla guida o dal lavoro precedente. E muoiono anche altri lavoratori, vittime di esposizione ad agenti cancerogeni e tossici che quasi mai o a grande fatica riescono a dimostrare che la causa della loro morte è il lavoro. Ogni giorno, si compie una strage di qualche per il lavoro tanto più grave quanto più culturalmente accettata. Lamaro in bocca resta se pensiamo che le leggi ci sono, ma che le responsabilità della loro applicazione è ascrivibile a molti, prima di tutto a chi ha il dovere di salvaguardare la salute a norma dellarticolo 2087 del codice civile, e cioè al datore di lavoro e poi a tutti coloro che non intervengono a vigilare, a denunciare e a condannare. Non solo, ma anche a produrre coscienza, ad organizzare lotte contro questi serial killer. Ma non basta: se la causa principale di questa epidemia che sconvolge migliaia di famiglie è lorganizzazione del lavoro e ciò che vi sta attorno, vediamo come in questi ultimi anni, mentre si facevano delle leggi atte a migliorare la tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro, si sono fatte altre leggi che hanno aperto la strada alla deregolamentazione del lavoro, fino addirittura - con gli incivili referendum proposti dai radicali - a volerlo completamente liberalizzare Partiamo da questa massima espressione di incoscienza e arretratezza, che comunque sottende grandi interessi economici di chi sa che le conseguenze degli infortuni e delle malattie professionali vengono fatte pagare alla collettività e non a chi le ha provocate, e vediamo di rovesciare il discorso: Il riconoscimento degli infortuni e delle malattie professionali deve essere affidato alle ASL e non più allINAIL. I dati sugli infortuni e malattie professionali devono essere pubblicati, oltre che tempestivamente, non solo a livello nazionale, regionale e provinciale, ma anche per ASL, per comune e per azienda, Ogni giorno i telegiornali devono raccontare la storia di un morto sul lavoro, spiegando chi fosse, quale lavoro svolgeva, quali sono state le cause immediate o mediate che ne hanno provocato la morte e cosa questo ha voluto dire per i famigliari, gli amici i compagni di lavoro.

6 ROZZI PASTORI, CORTIGIANI DI CRISTO ll Messia d'Israele viene al mondo nella semioscurità di un'appartata grotta scavata nella roccia. È un sovrano così diverso dall'Erode che regna su Gerusalemme circondato di lussi nel suo palazzo dorato. Ma anche quel bambino indifeso, quel re d'Israele nato in circostanze così umili, ebbe l'omaggio dei suoi primi "cortigiani". Sudditi di condizione sociale non molto differente da quella dello stesso re Davide, già pastore di pecore. Betlemme sorgeva e sorge al limitare della steppa. Se è vero che molti capi di bestiame la notte venivano fatti rientrare nelle grotte, è altrettanto vero che molte greggi rimanevano continuamente all'aperto, giorno e notte, estate e inverno. Gruppi di uomini li sorvegliavano e vivevano con loro per tutto il tempo: pecorai di tal genere riscuotevano una pessima reputazione presso i Farisei e gli Scribi; in primo luogo la loro stessa vita nomade nella steppa scarseggiante d'acqua li rendeva lerci, ignari di tutte le fondamentalissime leggi sulla lavanda delle mani, sulla purità delle stoviglie, sulla scelta dei cibi. Essi più di chiunque altro costituivano quel "popolo della terra" che era degno per i Farisei del più cordiale disprezzo; inoltre passavano per ladri tutti quanti, e si consigliava di non comperare da loro né lana né latte perché potevano essere cose rubate. «C'erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce.Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: "Non temete, ecco, vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia". E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio e diceva: "Gloria a Dio nel più alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama". Appena gli angeli si furono allontanati per tornare al cielo, i pastori dicevano tra loro: "Andiamo fino a Betlemme, vediamo questo avvenimento che il Signore ci ha fatto conoscere". Andarono dunque senza indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che di quel bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano. Maria, da parte sua, serbava tutte queste cose, meditandole nel suo cuore» (Lc 2,8-20). L'Altissimo fatto carne, l'avvenimento che divide in due la storia dell'uomo, il Messia tanto atteso dal fedele popolo d'Israele si manifesta innanzitutto ai pastori "lerci", progenie di quel re-pastore che fu Davide. È l'imperscrutabile metodo di Dio, così diverso e lontano da ogni immaginazione umana: l'infinitamente grande abbraccia l'infinitamente piccolo. Avvertiti dall'angelo, i pastori accorrono alla grotta: essendo poveri di denaro ma signori di spirito non chiedono nulla, e ritornano senz'altro alle loro pecore: soltanto sentirono un gran bisogno di lodare Dio e di far sapere ad altri del posto quanto era accaduto. Avranno lasciato, ai piedi del neonato, un po' di lana e un po' di latte: doni che i Farisei consideravano refurtiva.

7 ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO: ESEMPIO FELICE DI CONVIVENZA MULTIETNICA. Ammetto di essere fortemente parziale nel giudizio su questa formazione che ho seguito sin dalla sua difficoltosa nascita, a causa della stima e della conoscenza personale del suo Direttore e fautore Mario Tronco. Ma cè da essere veramente contenti del successo che lOrchestra di Piazza Vittorio sta riscuotendo in questi giorni in America navigando con il suo immaginifico carrozzone multietnico. Rumorosi e sorridenti stanno accompagnando in formazione ridotta e con brevi concerti il pluripremiato film-documentario di cui sono protagonisti, realizzato da Agostino Ferrente, riscuotendo entusiasmi inaspettati. Persino il New York Times li ha citati come una delle poche rappresentazioni vitali della cultura italiana, anche se, vista la transnazionalità dei suoi componenti, di italiano ha nel nome levocazione del luogo simbolo della multietnicità a Roma (la famosa Piazza Vittorio allEsquilino), il direttore (già autore e tastierista della virtuosissima Piccola Orchestra Avion Travel) e alcuni musicisti, ma forse in generale ha la disposizione allincontro e allo scambio. Il progetto, iniziato alcuni anni fa e ben raccontato dal citato documentario, parte dal desiderio di formare un gruppo musicale con persone provenienti da tutte le parti del mondo per cogliere le più vitali differenze culturali al servizio di un comune modo di amare la musica a testimonianza di una possibile convivenza nellarte. Dopo aver affrontato enormi difficoltà pratiche (dalliniziale diffidenza degli extracomunitari contattati da un improbabile duo di napoletani, ai problemi economici nel trovare il luogo dove eseguire le prove, alla mancanza dei rinnovi dei permessi di soggiorno per alcuni musicisti), nasce un bellissimo ensemble multicolore, che a vederli dal vivo, mette subito addosso allegria e speranza. Quasi una casbah napoletana con voci arabe e sudamericane, percussioni indiane e violini europei che si integrano in una miracolosa naturalezza. A Roma intanto, si lavora alla continuazione del progetto con un secondo film costruito su approfondimenti monografici per cogliere, come in un sequel a ritroso, il ricco bagaglio di umanità che questi musicisti si portano dalla loro vita precedente allincontro nel crocevia multietnico di Piazza Vittorio. E così si segue il percussionista argentino nella sua Buenos Aires e il cantante tunisino Houcine andando alla ricerca di quella umanità già intuita nel primo film. Nella didascalia del Dvd si leggeva: Guardate questo film…Amerete il mondo e la gente che lo abita. Questo è lesempio di come unorchestra, non solo metaforicamente, ma molto concretamente, possa essere un riuscito esempio di convivenza che ( come detto basta andare a sentirli per convincersene) funziona a meraviglia. E per di più, produce splendida musica.

8 FLASH ROTTA UNA TRADIZIONE UN GRUPPO CHE VANTA ANCHE UNA NOTEVOLE SEZIONE DI BENI CULTURALI, NON FA ALCUNA PUBBLICAZIONE DARTE, MA UN DVD, PER I REGALI DI FINE DANNO. NON VORREMMO APPARIRE PASSATISTI E PRENDERE POSIZIONE DA BIBLIOFILI FANATICI NELLA POLEMICA SE SIA MIGLIORE AL TATTO E ALLOLFATTO LA CARTA, OPPURE UN FREDDO DVD, MA SIAMO COMUNQUE DISPIACIUTI PER IL VENIR MENO DI UNA TRADIZIONE, COSI LONTANA CHE NON RIUSCIAMO NEMMENO A DATARE. LA SCELTA SARA CONTRABBANDATA COME MODERNA, SE NON ADDIRITTURA COME ECOLOGICA; RITENIAMO, INVECE CHE SIA STATA FATTA, BRUTALMENTE, SOLO PER I MINORI COSTI. LA CONFERMA CHE IL PROFITTO E IL BELLO SIANO DIFFICILMENTE CONCILIABILI. SARA UNA SCELTA DEFINITIVA? INTANTO, AUGURI A TUTTI

9 La Redazione Giorgio Campo Alfredo Conte puoi leggerci anche su: Antonio Coppola cgil.it/fisac.sanpaolo/bancodinapoli cgil.it/fisac.sanpaolo/bancodinapoli Mario De Marinis Antonio Forzin Amedeo Frezza Raffaele Meo Italo Nobile Maria Teresa Rimedio Anna Maria Russo


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