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I Piani di Gestione dei Distretti Idrografici 2° ciclo di partecipazione pubblica Sandra Monducci - Camilla Iuzzolino DG Ambiente, difesa del suolo e della.

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Presentazione sul tema: "I Piani di Gestione dei Distretti Idrografici 2° ciclo di partecipazione pubblica Sandra Monducci - Camilla Iuzzolino DG Ambiente, difesa del suolo e della."— Transcript della presentazione:

1 I Piani di Gestione dei Distretti Idrografici 2° ciclo di partecipazione pubblica Sandra Monducci - Camilla Iuzzolino DG Ambiente, difesa del suolo e della costa Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua Incontro settore idroelettrico ed industriale: obiettivi e misure Bologna, 13 maggio 2015 Stato Ambientale, obiettivi e misure di tutela dei corpi idrici

2 Bologna 13 maggio 2015 2 EU/ PILOT 6011/14/ENVI La Commissione Europea, nei quesiti posti relativamente al settore idroelettrico, in sintesi richiede : 1.Modalità di valutazione dell’impatto generato dalle derivazioni; 2.Modalità di valutazione del rischio di deterioramento dello stato dei corpi idrici interessati o del non raggiungimento degli obiettivi di qualità; 3.Modalità di valutazione dell’impatto cumulativo generato dalla presenza di più derivazioni sul medesimo corpo idrico; 4.Individuazione nel Piano di Gestione delle misure (ed eventuali specifici interventi) da porre in essere per il conseguimento degli obiettivi di qualità.

3 Bologna 13 maggio 2015 3 METODO ERA Per dare una risposta adeguata a quanto richiesto il Distretto Padano nel progetto di piano di gestione ha inserito uno strumento atto a gestire meglio le pressioni sulla risorsa idrica generate da tutte le derivazioni d'acqua Tale strumento propone un metodo di valutazione della compatibilità delle derivazioni rispetto agli obiettivi e agli indirizzi del Piano di Gestione mediante l'applicazione di criteri ERA (Esclusione, Repulsione, Attrazione) a partire dallo stato ambientale del corpo idrico. La quantificazione del rischio ambientale può essere valutata in funzione dei seguenti fattori: - Impatto della derivazione sul corpo idrico - Stato ambientale del corpo idrico.

4 Bologna 13 maggio 2015 4 METODO ERA Scala di intensità degli impatti Lieve L’impatto della derivazione non produce effetti misurabili sullo stato ambientale del corpo idrico Moderato L’impatto della derivazione, singolo o cumulato con altri impatti incidenti sul corpo idrico, produce effetti di degrado delle caratteristiche ambientali che non comportano necessariamente la modifica della classe di qualità del corpo idrico Rilevante L’impatto della derivazione, singolo o cumulato con altri impatti incidenti sul corpo idrico, induce effetti di degrado delle caratteristiche ambientali tali da comportare la modifica della classe di qualità del corpo idrico

5 Bologna 13 maggio 2015 5 METODO ERA CORPI IDRICI SUPERFICIALI Stato ambientale Stato Elevato E’ uno stato raro e di grande valore ambientale. I livelli di tutela sono massimi e dovrebbero evitare nuovi interventi e/o prelievi che possano produrre alterazioni al corpo idrico Stato Buono Tutela alta che prevede una valutazione attenta a tutti i parametri ambientali. Il livello di tutela è finalizzato a evitare di introdurre impatti che possano mettere a rischio di non mantenimento del livello di qualità Stati inferiori al Buono La valutazione specifica dell’impatto sul corpo idrico deve tenere conto delle pressioni significative esistenti. Le nuove derivazioni non dovrebbero generare impatti cumulabili a quelli esistenti che già hanno causato lo scadimento di qualità ambientale.

6 Bologna 13 maggio 2015 6 METODO ERA

7 Bologna 13 maggio 2015 7 CORPI IDRICI SOTTERRANEI Stato ambientale Stato Buono Mantenimento del livello di qualità ambientale Stato Scarso Il livello di tutela è molto elevato in quanto finalizzato al recupero dello stato di qualità ambientale ed in particolare dell’equilibrio del bilancio idrogeologico qualora condizioni lo stato scarso METODO ERA

8 Bologna 13 maggio 2015 8 METODO ERA Tale metodologia si applicherà: Nuove derivazioni Rinnovi (ai sensi dell'art. 12-bis, comma 1 del TU n. 1775/33 il provvedimento di concessione può essere rilasciato a condizione che il prelievo non pregiudichi il mantenimento o il raggiungimento degli obiettivi di qualità definiti per il corso d'acqua interessato).

9 Bologna 13 maggio 2015 9 METODO ERA La Valutazione degli impatti (lieve, moderato, rilevante) è tutt’ora in fase di analisi. Settore idroelettrico : Rapporto tra lunghezza del/i tratto/i sottesi e lunghezza del corpo idrico Appiattimento delle portate nel tratto sotteso Settore industriale: Rapporto tra la portata massima derivabile e la portata media naturale (per prelievi da acque superficiali) Volume annuo prelevato (per prelievi da acque sotterranee)

10 Bologna 13 maggio 2015 10 Stato Ecologico dei corpi idrici superficiali

11 Bologna 13 maggio 2015 11 Classificati 711 corpi idrici La classificazione è stata effettuata con specifici monitoraggi in circa 182 corpi idrici I restanti corpi idrici sono stati classificati per “raggruppamento” La Commissione Europea richiede l’individuazione di azioni/misure per tutti i corpi idrici Non Classificati: I corpi idrici devono essere tutti classificati, l’assenza di classificazione è quindi riferibile a componenti marginali del reticolo naturale che non soddisfano i requisiti dimensionali per l’identificazione di un corpo idrico ai sensi della DQA. Per i corpi idrici non classificati mancano gli elementi necessari per il calcolo del valore ambientale e, di conseguenza, del grado di rischio. Per il principio di precauzione è opportuno effettuare un monitoraggio "ex ante" tale da poter definire comunque lo stato ambientale. Acque superficiali

12 Bologna 13 maggio 2015 12 SETTORE IDROELETTRICO Le misure individuate dalla RER nei PdG per il conseguimento degli obiettivi di qualità sono: KTM.5 Miglioramento della continuità longitudinale (ad es. attraverso i passaggi per pesci, demolizione delle vecchie dighe). KTM.6 Miglioramento delle condizioni idromorfologiche dei corpi idrici, diverse dalla continuità longitudinale, ( ad es: restauro fluviale, miglioramento delle aree ripariali, rimozione di argini, riconnessione dei fiumi alle loro pianure alluvionali, miglioramento delle condizioni idromorfologiche delle acque di transizione, ecc.) KTM.7 Miglioramento del regime di deflusso e/o definizione della portata ecologica MISURE

13 Bologna 13 maggio 2015 13 MISURE Stato EcologicoKTMMisura Specifica BuonoKTM7RinnoviEventuale allineamento DMV BuonoKTM5 KTM6 KTM7 NuoveDMV su valore allineato Miglioramento delle condizioni idromorfologiche nel tratto sotteso Monitoraggio < BuonoKTM5 KTM6 KTM7 RinnoviMiglioramento del regime di deflusso (aumento del DMV) Miglioramento delle condizioni idromorfologiche nel tratto sotteso <BuonoKTM5 KTM6 NuoveAmmissibili solo impianti con impatti lievi (puntuali) Miglioramento delle condizioni idromorfologiche nel tratto sotteso Monitoraggio

14 Bologna 13 maggio 2015 14 Portata ecologica La portata ecologica è “la portata fluviale (intesa come quantità, qualità e modulazione del deflusso nel tempo) richiesta per il sostentamento degli ecosistemi di acqua dolce e di transizione, e per il sostentamento ed il benessere delle comunità umane che dipendono da tali ecosistemi”. Le portate ecologiche corrispondono, nel contesto della DQA, a un regime idrologico compatibile con il raggiungimento degli obiettivi ambientali della DQA nei corpi idrici naturali superficiali (Non deterioramento dello stato esistente, Conseguimento di un buono stato ecologico nei corpi idrici superficiali naturali, Conformità con gli standard e gli obiettivi per le aree protette) La Commissione Europea richiede che si proceda all'inclusione per quanto possibile del tema e di un primo livello di conoscenze già nell'ambito del II Ciclo di Pianificazione dei PdG

15 Bologna 13 maggio 2015 15 Le metriche di classificazione non risultano sempre molto sensibili alle criticità quantitative E’ difficile individuare una correlazione diretta tra pressione quantitativa e stato qualitativo delle componenti biologiche In regione sono presenti bacini soggetti a carenza idrica stagionale e a pressione significativa per il prelievo In conformità a quanto richiesto dalla Commissione Europea sono stati sviluppati indicatori per la valutazione dello “stress idrico” causato dai prelievi rispetto alle portate naturali dei corsi d’acqua Acque superficiali

16 Bologna 13 maggio 2015 16 E’ stato elaborato su tutti i corpi idrici un Indice Sintetico di Alterazione da Prelievi (ISAP) e sono in corso di definizione le elaborazioni relative all’applicazione dell’indice WEI+ (Water Exploitation Index modificato) - rapporto tra le quantità d’acqua estratte/sfruttate e quelle disponibili, in omogeneità con le attività condotte dall’Autorità di Bacino del Fiume Po per il Piano di Bilancio Idrico. Acque superficiali

17 Bologna 13 maggio 2015 17 Corpi idrici con criticità di deflussi

18 Bologna 13 maggio 2015 18 KTM.7 Miglioramento del regime di deflusso e/o definizione della portata ecologica per le derivazioni idroelettriche che si avvalgono di invasi con diga Individuazione di valori di deflusso tesi a garantire lo stato qualitativo del c.i. recettore Definizione delle modalità di rilascio della risorsa idrica tale da salvaguardare sia il c.i. recettore, sia il c.i. invasato MISURE

19 Bologna 13 maggio 2015 19 c.i. di montagna, conoidi libere e confinati superiori di pianura Stato quantitativo corpi idrici sotterranei Conoide Tresinaro - libero Conoide Tiepido - libero Conoide Tiepido - confinato superiore Conoide Zena - libero Conoide Sillaro - libero Conoide Santerno - libero Conoide Sellustra - confinato superiore Conoide Senio - libero Conoide Lamone - libero Conoide Senio - confinato superiore Conoide Montone - libero Conoide Rabbi - libero Conoide Ronco – libero Conoide Ronco-Montone - confinato superiore Conoide Savio - libero Conoide Savio - confinato superiore Conoide Pisciatello - confinato superiore Conoide Rubicone - confinato superiore Conoide Uso - confinato superiore Conoide Marecchia - libero Conoide Marecchia - confinato superiore Conoide Conca - libero Conoidi montane e Sabbie gialle orientali

20 Bologna 13 maggio 2015 20 confinati inferiori di pianura Stato quantitativo corpi idrici sotterranei Conoide Ghironda - confinato inferiore Conoide Reno-Lavino - confinato inferiore Conoide Sillaro - confinato inferiore Conoide Sellustra - confinato inferiore Conoide Senio - confinato inferiore Conoide Lamone - confinato inferiore Conoide Ronco-Montone - confinato inferiore

21 Bologna 13 maggio 2015 21 SETTORE INDUSTRIALE Le misure individuate dalla RER nei PdG per il conseguimento degli obiettivi di qualità sono: KTM.8 Misure per aumentare l’efficienza idrica per l'irrigazione, l'industria, l'energia e l’uso domestico  Revisione concessioni di derivazione  Riduzione dei prelievi  Misuratori di portata  Diniego nuove concessioni di derivazione  Monitoraggi specifici MISURE


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